Ciao,
torno a scrivere una recensione del giro che abbiamo fatto venerdi 8 luglio 2016 dopo qualche anno.
L'idea "malsana" è di partire da casa mia (10km prima di Bolzano) ed effettuare il giro dell'Ortles vale a dire Passo Stelvio Passo Gavia Passo Tonale e Passo Palade, per un totale di circa 300km e 5700mt dsl.
La chicca del giro è quella di farlo in notturna, quindi affrontare tutto lo stelvio in piena notte.
I miei compagni di viaggio sono Andrea e Stefano, per la mia sicurezza non avrei mai affrontato un giro del genere in notturna da solo, anche se sinceramente non avrei avuto paura.
La partenza è fissata per le 21 da Ponte Resia a Bolzano.
Qualche nota tecnica di equipaggiamento:
luce cree xml-T6 fissata al casco e luce lampeggiante dietro.
bretelle catarifrangenti
batterie cellulare di riserva
completo estivo
manicotti e ginocchiere
spolverino
guanti lunghi primaverili
maglia intima tecnica
giubbotto Gore Paclite Shell
Roba da mangiare:
3 barrette da 60gr. torroncino
2 panini al latte con marmellata e 1 con burro di arachidi
una borraccia di zuccheri
2 gel da 60 grammi
4 bcaa 1 magnesio potassio 1 caffeina
La bici pesa circa 3kg in più che dovrò portarmi dietro le salite
I giorni prima del giro ho mangiato un pò più del solito carboidrati complessi per ricaricare al meglio le scorte di glicogeno.
3 ore prima una cenetta con tegoline al sugo, riso con lenticchie, una ciotola di pure di patate, un paio di gallette di riso con burro di arachidi.
Ore 20,45 tutto pronto si parte e già giu che mi aspetta Stefano, la giornata è abbastanza calda ci sono circa 30 gradi.
Raggiungiamo in una mezzora il punto di incontro dove ci aspetta impaziente Andrea e via inizia l'avventura.
Ci vogliono circa 100 km per arrivare a Prato allo Stelvio da dove inizierà la salita omonima.
Fino alle 2145 pedaliamo con la luce del sole ma dopo aver superato Merano ed immessi sulla mitica ciclabile della Val Venosta cala il buoi e accendiamo le ns luci che ci illuminano a giorno la ciclabile.
Il vento è leggermente a favore cosa molto importante, affrontando di giorno lo si ha sempre contro.
I km passano, fa caldo anzi umido e nonostante non ci sia il sole si suda. Ci fermiamo a far acqua a Naturno.
Arrivati a Silandro decidiamo di prenderci un bel cappuccino ad un bar, sono le 1130!!
Dopo la sosta piacevole ci si rimette in marcia ,manca poco per Prato allo Stelvio, decidiamo per evitare lo sterrato di percorrere la statale.
A 10km da Prato inizia a piovigginare, accidenti non era previsto il meteo dava assenza di precipitazioni, ma ovviamente si pedala e si va avanti lo stesso senza fermarsi.
Arriviamo poco dopo a Prato, il tempo di fermarci a ricaricare le borracce per la lunga salita, dal cielo inizia a piovere decisamente tanta acqua :)
Ci fermiamo sotto il tetto di una pasticceria e attendiamo che smetta di piovere. Nel frattempo ci fanno compagnia dei simpatici ricci di terra incuriositi della ns presenza.
Dopo circa 40 minuti di attesa smette di piovere e si parte, il mitico Passo Stelvio ci attende a 2760metri!!
Si va su regolari al risparmio i km da affrontare ma soprattutto la mole e tipologia del dislivello sono veramente notevoli.
 
Dopo la prima parte della salita in falso piano Stefano inizia ad accusare fastidio allo stomaco, non ci voleva.
Proviamo a salire con lui, tirandolo su di morale ma niente il male non passa e a ns e suo malincuore dopo Trafoi Stefano decide di abbandonarci , in quelle condizioni senza mangiare sarebbe stato impossible completare il giro. Deve comunque farsi altri 110km e 300mt di dislivello per tornare a casa da solo ed in piena notte sono appena le 1 di mattina.
Dispiaciuti riprendiamo a salire ci sono 48 tornanti da affrontare, l'oscurità assoluta ci presenta un cielo stellato indescrivibile, peccato non aver fatto foto ma senza una buona attrezzatura sarebbe stato inutile.
La strada è ancora bagnata, ovviamente inutile dire che per strada non c'e nessuno se non qualche rospo bello grande uscito per la pioggia e due simpatiche volpi che mi aspettavano incuriosite al 30simo tornante.
La notte rende meno dura la salita perché l'occhio viene ingannato e non trasmette la percezione della pendenza al cervello.
I tornanti passano cosi come i km e alla fine siamo su in cima, il passo Stelvio è nostro. Prima volta per me in notturna!! Ore 3.30
Ci sono 7.4 gradi (sul garmin di Andrea ne segna 6) non fa freddo ma c'e un po' di vento fastidioso.
Mangiamo qualcosa e poi inizia la vestizione da discesa.
Qui ho fatto un errore tecnico (serve da esperienza per le prossime notturne del genere). Ho portato il necessario per affrontare una discesa del genera ma ho omesso di prendere una maglia intima di ricambio, la mia era completamente fradicia.
Infatti nella discesa lunga più di 20km ho patito il freddo, mi tremava inconsciamente il manubrio facendo sembrare la bici come se avesse la ruota storta (il cosiddetto effetto shimmy), prossima volta intimo di ricambio assicurato!!
Le tante piccole e strette gallerie che passiamo hanno le luci a risparmio energetico che si accendono automaticamente mentre le attraversiamo.
Dopo la lunga discesa arriviamo a Bormio dove ovviamente la temperatura è salita, tutto chiuso sono appena le 4 , abbiamo voglia di un cappuccino caldo ma sarà impresa ardua trovare qualche bar aperto.
Imbocchiamo la strada per il passo gavia, ci sono circa 27km di salita da affrontare e 1400mt di dislivello , bisogna arrivare a quota 2600mt!!
Tecnicamente la strada è chiusa per pericolo frana dalle 6 alle 22 ma noi dopo esserci informati con alcune persone il gg prima proseguiamo, dopo esserci fermati a toglierci tutto comprese le luci e bretelle visto che ormai la luce del sole illumina il ns percorso.
Prima volta per me in salita, questa strada lo fatta alcune volta in discesa dopo aver scalato il passo Gavia dal versante di ponte di legno.
Fino a Santa Caterina la salita si presenta abbastanza regolare con pendenze intorno al 5/6%. Nel frattempo purtroppo nessun bar aperto nonostante siano passate abbondantemente le 6.
Inizia la vera salita, purtroppo il manto stradale non è messo benissimo ma quando si sale il problema è minore, il paesaggio inizia a farsi interessante.
Il Gavia da Bormio è abbastanza irregolare, alterna pezzetti con pendenze abbordabili a veri e propri strappi spacca gambe.
Anche la quota incide sulla difficoltà alzandoti inesorabilmente i battiti del cuore. Unica nota positiva non fa caldo si sta bene, si alternano tratti al sole piacevoli con tratti all'ombra dove la temperatura cala anche di 5/6 gradi.
Dopo qualche pausa foto ,togliermi manicotti e giubbino raggiungo finalmente il Passo Gavia dove ci aspetta il ns meritato ristoro al rifugio Bonnetta.
Ordiniamo un cappuccino un the caldo e due pezzi di torta per la modica cifra di 14 euro...ma vuoi mettere prenderli sul passo Gavia non ha prezzo.
Ci vestiamo, qualche foto e giu per la discesa. Il manto stradale è rovinatissimo, affrontiamo la galleria buia senza problemi visto che Andrea usa i lsuo potentissimo faro
Durante la discesa incontriamo un tipo che dalla sera stava battendo il record di scalate in un giorno (doveva arrivare a 10 versanti), gli gridiamo qualcosa per incoraggiarlo mentre ci incrociamo nei primi km di discesa.
La ns fortuna è che sono appena le 7.30 ed il traffico è scarso.
Ci sono però tanti ciclisti che salgono di buon ora ed essendo la strada stretta in presenza di auto che sorpassano la discesa diventa pericolosa ma per fortuna la portiamo a termine senza nessun rischio o problema.
Il secondo gigante è andato...ma restano da fare altre 2 salite ,che con il caldo i km ed il dislivello sulle gambe ci daranno sicuramente filo da torcere.
Prima dell'imbocco della salita del Tonale ci spogliamo completamente..assetto estivo fa caldo!!
Iniziamo la salita che sale regolare, ottimo manto stradale , qualche tornante, qualche moto in più che sfreccia a velocità non proprio di legge ed il caldo che inizia a fare la sua parte.
Le gambe girano bene anche se hanno gia su circa 180km e 4000mt dsl....arriviamo sul passo ,foto di rito e poi giù per la lunga discesa del tonale.
A metà ci fermiamo ad un supermercato sulla strada dove facciamo un piccolo ristoro (avrei voluto un panino al prosciutto crudo dopo ore e ore di dolce in bocca, ma non era disponibile)...ok tutto fa brodo quando pedali da 10 ore :)
Bisogna attraversare tutta la val di sole, la strada è molto lunga e soleggiata, il vento di solito è contro ma stavolta in alcuni tratti gira a ns favore per fortuna.
la strada per fondo è ancora lunga, arrivati a Mostizzolo si aggrega il mitico Daniele (uno dei più forti scalatori trentini che conosco), pedaliamo mentre la strada sale pian piano inesorabile verso i 1000mt di Fondo.
A 4 km da Fondo decido di non fare più il Passo Palade (sarebbero stati 20km e 200mt di dislivello in più) non tanto per le gambe ma per il caldo torrido e umido che fa.
Salutiamo Daniele dopo breve sosta cappuccino e via per ultima fatica della giornata..il Passo Della Mendola
Poco impegnativo da ogni punto di vista, scorre via come niente ,siamo in cima a 1340mt...ora solo discesa e pianura fino a casa, ma con il caldo che incombe.
La strada della Mendola è praticamente un tavolo da biliardo, manto stradale perfetto ,nessuna buca o imperfezione come quasi tutte le strade dell'Alto Adige.
C'e' parecchio traffico a salire specialmente ciclisti di tutti i titpi e gli immancabili "Valentino Rossi" che con le loro moto pensano di essere in pista!!!
Arrivati al bivio di Ganda io e Andrea ci salutiamo , lui va verso Bolzano io dalla parte opposta.
Mancano 15 km i più lunghi da fare per il maledetto caldo e per il vento che in molti tratti è contro.
E dopo circa mezzora sono finalmente a casa...andato tutto bene
Che dire , il giro è stato impegnativo per lo più affrontato con la variabile della notte.
Contento per la tenuta del sonno (mai sofferto) e delle gambe, devo allenarmi di più alla luce del sole ,il caldo inizio a non sopportarlo più.
Sotto alcuni grafici e le altimetrie con i dati tecnici
Qui invece tutte le foto presenti ne forum:
[url]http://foto.bdc-forum.it/showalbum.php?id=17962&p=1[/URL]
Spero di non avervi annoiato.....alla prossima
Rapasave
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