Gravel o no ?

Leosacco

Pedivella
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Ruggero1968

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detto da uno che usa solo il 50 e neanche tutta la cassetta mi sembra una affermazione curiosa.

comunque per quanto mi riguarda ho tutte le bici monocorona ormai.
certo dipende dall'uso che se ne fa, ma su una gravel vedo poche limitazioni davvero.

Penso che l'uso della doppia o della monocorona sia legato ad un fattore prettamente correlato all'uso che uno fa della gravel e da un fattore di come uno pedala.

Per come pedalo io, il monocorona non é solo limitante come rapportatura corta ma anche in quella lunga. Inoltre il salto di denti nella rapportatura lunga, non mi permetterebbe di trovare una cadenza di pedalata corretta.

Per chiarire, qui di seguito ho messo a confronto le due trasmissioni:
In alto una trasmissione a 11 velocità con monocorona da 40 denti e cassetta 11/42
In basso la trasmissione tuttora montata sulla mia Topstone (sora) a 9 velocità con doppia 46/30 e cassetta "custom" 13/34

Cattura.JPG
A me, il monocorona, sembra la classica "coperta corta". Da un lato ho la possibilità di raggiungere quasi la stessa gamma di rapporti giocando con il numero di denti della corona e quelli della cassetta, ma da un altro lato perdo inevitabilmente la fluidità di cadenza nella pedalata. Quest'ultima sarà (forse) ininfluente in ambito mtb, ma su strada la trovo fondamentale.

I giri che prediligo comprendono quasi tutto, dal giro stradale in pianura, al gravel tendente alla mtb, con salite anche importanti.
Con il 9v di adesso non mi sono mai trovato in difficoltà, e sinceramente non ho ancora trovato la necessità di montare un 10v o 11v (anche se prossimamente mi piacerebbe montare dei freni idraulici e dovrò giocoforza adottare o l'uno o l'altro)
Unico vantaggio che vedo per il monocorona ... e il non dover "smanettare" con due comandi e due deragliatori.
 
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Leosacco

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30 Maggio 2019
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Triban RC 500 - Olympia Bull 27,5
Questa immagine sintetizza secondo me meglio dinogni altra cosa quello che cercavo di spiegare ieri a parole e per quellenpoche sensazioni che ho io che ho preso una sorta di BCD da poco...
Non sapendo ancora bene l'uso che ne farò avere una trasmissione più versatile e che meglio si può adattare a diverse situazioni di utilizzo mi sembrerebbe preferibile.
Anche al post specifico che sono andato a vedere mi sembra di poter dire che in assoluto non si può definire una soluzione migliore dell'altra salvo che nonsi definisca un uso molto specifico della bici.
Per chi come me sta ragionando su una possibile sokuzione basata su due treni di gomme differenziati per strada e sterrato sento chenla doppia sia una scelta più corretta e che lascia aperti più scenari di utilizzo, condivido poi che magari una doppia piu corta della compact potrebbe essere in qualche caso forse preferibile, ma questo è il dettaglio del dettaglio quindi non mi inerpicherei in ragionamenti ancora più di dettaglio... tapatalk_1560850853182.jpeg

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Penso che l'uso della doppia o della monocorona sia legato ad un fattore prettamente correlato all'uso che uno fa della gravel e da un fattore di come uno pedala.

Per come pedalo io, il monocorona non é solo limitante come rapportatura corta ma anche in quella lunga. Inoltre il salto di denti nella rapportatura lunga, non mi permetterebbe di trovare una cadenza di pedalata corretta.

Per chiarire, qui di seguito ho messo a confronto le due trasmissioni:
In alto una trasmissione a 11 velocità con monocorona da 40 denti e cassetta 11/42
In basso la trasmissione tuttora montata sulla mia Topstone (sora) a 9 velocità con doppia 46/30 e cassetta "custom" 13/34

Vedi l'allegato 182194
A me, il monocorona, sembra la classica "coperta corta". Da un lato ho la possibilità di raggiungere quasi la stessa gamma di rapporti giocando con il numero di denti della corona e quelli della cassetta, ma da un altro lato perdo inevitabilmente la fluidità di cadenza nella pedalata. Quest'ultima sarà (forse) ininfluente in ambito mtb, ma su strada la trovo fondamentale.

I giri che prediligo comprendono quasi tutto, dal giro stradale in pianura, al gravel tendente alla mtb, con salite anche importanti.
Con il 9v di adesso non mi sono mai trovato in difficoltà, e sinceramente non ho ancora trovato la necessità di montare un 10v o 11v (anche se prossimamente mi piacerebbe montare dei freni idraulici e dovrò giocoforza adottare o l'uno o l'altro)
Unico vantaggio che vedo per il monocorona ... e il non dover "smanettare" con due comandi e due deragliatori.
Straquoto. Doppia tutta la vita. Con la gravel sull'asfalto devi avere la doppia...
 
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Dipende da che giri fai, io il monocorona non lo potrei proprio usare, anzi sulla mia topstone sto pensando di montare il 12/36 al posto dell'11/34 perché sulle mulattiere finché è cementato riesci a spingere,ma se diventa sterrato su pendenze elevate meglio avere un rapporto bello corto.
Vedi l'allegato 182189

Se si fanno salite sterrate assolutamente, io il prima possibile cambierò pacco pignoni e copertoni sulle salite sterrate molto ripide, parlo di veri e propri muri la ruota salta ogni tanto, ma è anche vero che gli hutchinson overide non aiutano, mi hanno stupito invece ieri che sono passato da una vigna con una discreta pendenza su erba hanno tenuto meglio che su ghiaia, passerò a qualcosa di un po' più artigliato ma non troppo per via dell'asfalto ....
 
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Questa immagine sintetizza secondo me meglio dinogni altra cosa quello che cercavo di spiegare ieri a parole e per quellenpoche sensazioni che ho io che ho preso una sorta di BCD da poco...
Non sapendo ancora bene l'uso che ne farò avere una trasmissione più versatile e che meglio si può adattare a diverse situazioni di utilizzo mi sembrerebbe preferibile.
Anche al post specifico che sono andato a vedere mi sembra di poter dire che in assoluto non si può definire una soluzione migliore dell'altra salvo che nonsi definisca un uso molto specifico della bici.
Per chi come me sta ragionando su una possibile sokuzione basata su due treni di gomme differenziati per strada e sterrato sento chenla doppia sia una scelta più corretta e che lascia aperti più scenari di utilizzo, condivido poi che magari una doppia piu corta della compact potrebbe essere in qualche caso forse preferibile, ma questo è il dettaglio del dettaglio quindi non mi inerpicherei in ragionamenti ancora più di dettaglio... Vedi l'allegato 182208

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Se fai almeno una quota di asfalto e sicuramente con una gravel la farai, la doppia secondo me rimane la scelta migliore, se hai gamba anche la compatta va bene, io con gomme da 35 scorrevoli lo spingo, ma con cadenze troppo basse, ma tieni conto che sono una sega anche se arrivo dalla bdc
 

Frengo75

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Se fai almeno una quota di asfalto e sicuramente con una gravel la farai, la doppia secondo me rimane la scelta migliore, se hai gamba anche la compatta va bene, io con gomme da 35 scorrevoli lo spingo, ma con cadenze troppo basse, ma tieni conto che sono una sega anche se arrivo dalla bdc

è tutto un po tutto soggettivo, in generale la tendenza è quella di pedalare a frequenze abbastanza alte per avere prestazioni migliori e salvare la gamba, in piano un valore indicativo potrebbe essere sulle 90 pedalate al minuto e con un rapporto 50/11 voli...se si riesce a spingerlo...
Poi per carità se riesci a usare il 50/11 pedalando a 50 pedalate al minuto e non ti massacri le gambe buon per te :mrgreen:
 

saettonio

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cannondale caad 3, btwin triban 540, cbc, merida big nine 29
Ormai siete tutti più o meno schiavi di questa "frequenza di pedalata" perché vedete molti professionisti pedalare agili ma probabilmente per arrivare a tali frequenze bisognerebbe seguire un programma di allenamento specifico cui noi semplici amatori e cicloturisti neanche ci avviciniamo. Poi ognuno ha la sua costituzione fisica ed il suo modo specifico di pedalare per cui ha poco senso affermare che la compact è migliore del monocorona o viceversa. Anche il fatto di dire che l'agilità ti salva la gamba è condivisibile in alcuni frangenti, ma in altre situazioni può essere controproducente, ad esempio a fine giro se si sentono i sintomi dell'affaticamento muscolare non credo sia una buona idea innestare il rapporto più agile e alzare la frequenza di pedalata. Sbaglierò come sempre, ma secondo me questo assioma che bisogna andare agili per essere efficaci nella pedalata fa molto sorridere.
 

Frengo75

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Ormai siete tutti più o meno schiavi di questa "frequenza di pedalata" perché vedete molti professionisti pedalare agili ma probabilmente per arrivare a tali frequenze bisognerebbe seguire un programma di allenamento specifico cui noi semplici amatori e cicloturisti neanche ci avviciniamo. Poi ognuno ha la sua costituzione fisica ed il suo modo specifico di pedalare per cui ha poco senso affermare che la compact è migliore del monocorona o viceversa. Anche il fatto di dire che l'agilità ti salva la gamba è condivisibile in alcuni frangenti, ma in altre situazioni può essere controproducente, ad esempio a fine giro se si sentono i sintomi dell'affaticamento muscolare non credo sia una buona idea innestare il rapporto più agile e alzare la frequenza di pedalata. Sbaglierò come sempre, ma secondo me questo assioma che bisogna andare agili per essere efficaci nella pedalata fa molto sorridere.

ma infatti ho fatto un esempio di 90 pedalate minuto sul piano che non mi sembrano un esagerazione;nonzo%
mi sembra più faticoso, almeno per me, usare in piano un 50/11 con frequenze di pedalata bassissime...a maggior modo su una gravel...
 

Ruggero1968

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Ormai siete tutti più o meno schiavi di questa "frequenza di pedalata" perché vedete molti professionisti pedalare agili ma probabilmente per arrivare a tali frequenze bisognerebbe seguire un programma di allenamento specifico cui noi semplici amatori e cicloturisti neanche ci avviciniamo. Poi ognuno ha la sua costituzione fisica ed il suo modo specifico di pedalare per cui ha poco senso affermare che la compact è migliore del monocorona o viceversa. Anche il fatto di dire che l'agilità ti salva la gamba è condivisibile in alcuni frangenti, ma in altre situazioni può essere controproducente, ad esempio a fine giro se si sentono i sintomi dell'affaticamento muscolare non credo sia una buona idea innestare il rapporto più agile e alzare la frequenza di pedalata. Sbaglierò come sempre, ma secondo me questo assioma che bisogna andare agili per essere efficaci nella pedalata fa molto sorridere.

Bisognerebbe fare sempre differenza tra quello che fanno i prof e quello che fanno i pedalatori della domenica.
Spingere rapporti troppo duri spacca le gambe, frullare come dannati é controproducente (si consuma più energia a muovere velocemente le gambe che a spingere sui pedali)
È indubbio però che aumentare la frequenza di pedalata stando sui 75-80 rpm é molto più vantaggioso per la muscolatura e le articolazioni che stare sotto ai 50-55rpm
 
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Bisognerebbe fare sempre differenza tra quello che fanno i prof e quello che fanno i pedalatori della domenica.
Spingere rapporti troppo duri spacca le gambe, frullare come dannati é controproducente (si consuma più energia a muovere velocemente le gambe che a spingere sui pedali)
È indubbio però che aumentare la frequenza di pedalata stando sui 75-80 rpm é molto più vantaggioso per la muscolatura e le articolazioni che stare sotto ai 50-55rpm


75/80 rpm per me sarebbe un supplizio. Ho necessità di pedalare ad alte cadenze, anche in salita, se scendo sotto gli 85/90 significa che sto soffrendo e che non ho rapporto sufficiente per "frullare" di piu.
A mio modo di vedere la cadenza va allenata sempre tenendo ben presente le caratteristiche di ciascuno di noi.
 

saettonio

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si perché ognuno ha un fisico diverso e un modo di pedalare diverso, poi spesso il fattore psicologico ci porta a montare rapporti che poi in realtà utilizziamo molto raramente però sapere di avere uno o due rapporti da salita "di scorta" ci tranquillizza
 

Ruggero1968

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si perché ognuno ha un fisico diverso e un modo di pedalare diverso, poi spesso il fattore psicologico ci porta a montare rapporti che poi in realtà utilizziamo molto raramente però sapere di avere uno o due rapporti da salita "di scorta" ci tranquillizza
Non so altre persone come ragionano, ma per come la vedo io, montare dei rapporti (sia in quantità, 10v 11v, o in numero di denti) e poi non utilizzarli, o usarli raramente, é un po' da "strano" (eufemismo)
Per questo motivo, sulla mia cassetta a 9v, ho eliminato l'11, sostituendolo con un 13 e aggiungendo un 14.
Ora su 18 rapporti teorici e 16 pratici (elimino i due incroci estremi, 46x34 e 30x11) li uso tutti con grande soddisfazione.

PS: quel giorno che installerò un 10v o 11v monterò sicuramente una cassetta con il 36 andando a modificare i rapporti lunghi come quella che ho adesso (custom)
 
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Novellino
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domandone veloce .... tenete pure traccia della cadenza ????;nonzo% io onestamente no e dato che il culo lo appoggio su una bici gravel da 10kg , nemmeno mi interessa saperla, pedalo quasi sempre agile non mi piace pedalare duro e su strada con la rapportatura che ho mi sto trovando decentemente, il 50-11 solo in discesa, mentre spingo molto spesso i rapporti di.mezzo del pacco pignoni sempre col 50.... poi se dovessi eliminare dei pignoni sicuramente toglierei l'11 che tanto le volate non le.faccio, ma per quanto mi.riguarda la guarnitura la doppia per il ciclista domenicale, anche in gravel, ha senso ....
 
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domandone veloce .... tenete pure traccia della cadenza ????;nonzo% io onestamente no e dato che il culo lo appoggio su una bici gravel da 10kg , nemmeno mi interessa saperla, pedalo quasi sempre agile non mi piace pedalare duro e su strada con la rapportatura che ho mi sto trovando decentemente, il 50-11 solo in discesa, mentre spingo molto spesso i rapporti di.mezzo del pacco pignoni sempre col 50.... poi se dovessi eliminare dei pignoni sicuramente toglierei l'11 che tanto le volate non le.faccio, ma per quanto mi.riguarda la guarnitura la doppia per il ciclista domenicale, anche in gravel, ha senso ....


Non uso da mooolto tempo il sensore di cadenza sia sulla BDC che sulla Gravel.
Sono precisissimo nella cadenza autoindotta, qualunque sia il giro torno a casa sempre con una cadenza media di 90/91 rpm, il tutto senza mai preoccuparmene mentalmente neppure un minuto
 

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Scalatore
3 Gennaio 2008
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Comunque andate in giro con qualche gruppo di ciclisti, anche non troppo eterogenei, e noterete che 90 rpm non si vedono facilmente pedalare. Un amatore medio in pianura è più vicino alle 80/85. Sul concetto di montare dei rapporti e non utilizzarli o usarli poco, mi pare che sia un criterio che non torna. Cosa faccio allora, tolgo anche il 28-29 finale sulla bdc perché in salita lo uso poco ed in certi periodi addirittura mai? E che dire del 50-11...alla fine la teoria che sta passando è che è un rapporto spacca gambe, che in pianura costringerebbe ad andare a meno di 50-55 rpm, etc.

Ma qui è sbagliato il punto di partenza: il 50-11 non si usa per andare a 50 rpm in pianura, ovvio. E' un rapporto che in certe situazioni di falsopiano in discesa, a seconda del tipo di cadenza che si è soliti pedalare, può essere utilizzato. Ma alla giusta cadenza, non a 50 rpm!
 

Leosacco

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Comunque andate in giro con qualche gruppo di ciclisti, anche non troppo eterogenei, e noterete che 90 rpm non si vedono facilmente pedalare. Un amatore medio in pianura è più vicino alle 80/85. Sul concetto di montare dei rapporti e non utilizzarli o usarli poco, mi pare che sia un criterio che non torna. Cosa faccio allora, tolgo anche il 28-29 finale sulla bdc perché in salita lo uso poco ed in certi periodi addirittura mai? E che dire del 50-11...alla fine la teoria che sta passando è che è un rapporto spacca gambe, che in pianura costringerebbe ad andare a meno di 50-55 rpm, etc.

Ma qui è sbagliato il punto di partenza: il 50-11 non si usa per andare a 50 rpm in pianura, ovvio. E' un rapporto che in certe situazioni di falsopiano in discesa, a seconda del tipo di cadenza che si è soliti pedalare, può essere utilizzato. Ma alla giusta cadenza, non a 50 rpm!
Per me la cadenza è un concetto nuovo, o meglio la sua applicazione mi è nuova.
Credo che nella MTB, anche fatta su ciclabili e stade bianche, questo concetto sia poco applicato perche di solito con questo tipo di bici si seguono itinerari che, per quanto lineari, comunque costringono a cambiare spesso ritmo.
In queste mie prime settimane vedo invece che la scorrevolezza offerta dalla bicicletta stradale porta per sua natura a cercare un ritmo di pedalata che è congeniale al proprio stato fisico e di forma atletica e poi a mettere sotto i piedi il rapporto che consente di mantenerlo.
Confesso che per me è un modo abbastanza nuovo di interpretare la bici che però mi sembra molto redditizio anche in termini di allenamento perché consente di mantere un ritmo cardiaco ed una respirazione abbastanza costante...

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ninconanco

Apprendista Scalatore
4 Settembre 2012
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si
È la prima volta che mi affaccio su questa sezione, sto leggendo e cercando di capirci qualcosa. Ho una normalissima bdc, se monto ruote più "grosse" diventa gravel? Oppure conviene avere due bici distinte? Con una gravel si fa quello che si fa con la bdc?