Ican GRA02 - gravel made in china

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Ad un certo punto della carriera, ogni cicloamatore ha bisogno di nuovi stimoli. La sfida va aumentata, trovare il tempo per allenarsi rubandolo qua e là ormai è diventato troppo facile. Ecco, dunque, il sogno: costruirsi la bici da zero.

Nel mio caso, ho assemblato una gravel. Non conoscevo molto del mondo gravel, e tuttora non sono ancora molto esperto. Mi piace però l'idea dello sterrato più "comodo" rispetto alla bici da corsa, vivendo tra Umbria e Toscana ci sono anche percorsi belli da provare.

L'idea iniziale è partita a luglio 2018, ho finito di montare l'ultimo pezzo stasera. Va detto che ho potuto lavorarci solo nei fine settimana, e neanche in tutti. Da novembre ci ho lavorato per 4 giornate, più o meno.

Si inizia con la ricerca del telaio. Oltre all'ican GRA02 in oggetto, tra i papabili c'era anche il telaio gravel di Velobuild e quello di Carbonda. Ho scelto Ican non tanto per il prezzo (550€, spedizione duty free), più che altro per le recensioni positive lette qui sul forum. Il velobuild sarebbe stato più economico. Ho dovuto verificare, mentre valutavo i telai, i tipi di movimento centrale, il montaggio dei freni a disco (flat), la dimensione dei perni passanti (standard, per fortuna).

Una volta ordinato il telaio, sono passato a tutto il resto. Come cambio e leve, ho voluto provare il Sensah Empire. Su aliexpress si trova a 120€, io ne ho anche riavuti indietro 60 causa difetto alla leva sinistra che non ne preclude il funzionamento ma lo rende un po' più scomodo. Il manubrio e l'attacco li ho presi sempre su aliex, da rxl store. Il manubrio è in carbonio, l'attacco è alluminio rivestito in carbonio. Come sella ho preso una Lietu, sempre aliex. Guarnitura shimano 105, presa da bike24 insieme a tutti gli altri pezzettini necessari (guaine, catena etc).

Le ruote sono state un cruccio. Ero orientato su farsports, ne ho già una coppia sulla bici da strada e sono eccellenti. Ho chiesto un preventivo per una coppia di ruote con cerchio asimmetrico, profilo 30mm e larghezza 25mm. Con mozzi novatec il prezzo è sui 550€. Siccome il progettoVisualizza l'elemento multimediale 679 è per una seconda bici, ripiego sulle fulcrum racing 7DB, 350 grammi in più ma anche 350€ in meno.

Alla fine il costo finale è stato:

telaio 540
freni 100
leve + cambio 117
manubrio 46
sella 15
ruote 200
bike24, pezzi vari (copertoni guaine etc) 345

Totale: 1363€. Con alcuni rimborsi per problemi sui pezzi (vedi sotto), ho speso 1181 per la bici completa.

Ora viene il bello. La costruzione.

Il telaio arriva con una riga, colpa probabilmente dei doganieri che hanno controllato. Aliexpress mi riconosce un rimborso di 100€ per questo.
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Il telaio ha movimento centrale BB86. E' relativamente facile da montare, essendo un pressfit. Io non ho mai montato un movimento centrale, ma grazie a san youtube riesco a capire come fare ed a procurarmi gli attrezzi per farlo.

Vedi l'allegato 172768

Grasso a volontà, ed il movimento centrale Ultegra è montato.

La guarnitura entra tranquillamente, la serie sterzo pure. Ican non ha fornito nessuna istruzione, né specifica tecnica su tolleranze viti e via dicendo. La serie sterzo e gli spessori manubrio li ho presi sempre da Ican, sebbene non sembrino eccelsi, ad un occhio poco esperto. Il tappo della serie sterzo è leggermente più stretto degli spessori, roba di decimi di mm.

Andati i primi componenti, ora tocca alla parte più dolorosa. Sensah Empire, gruppo cinese, simil Sram, economico e leggero (pesa meno del 105).

Vedi l'allegato 172769

Le leve sono la parte più problematica. Usando guaine compressionless per i freni e guaine "buone" per i cavi del cambio, è un problema farle rimanere in sede senza creare la "gobba" sotto la gomma del comando. Il deragliatore posteriore si monta e regola facilmente, quello anteriore si rivela, come direbbero qui a perugia, un "morì de pizzichi". Morte lentissima e molto fastidiosa. Intanto la vite di fissaggio al telaio (braze on) tende a spanarsi facilmente, va detto che ho fatto anche molte prove e ne potrebbe aver risentito. Una volta trovata l'altezza giusta, montare il cavo non è immediato, perché nella scatola non c'è alcuna istruzione. Alla fine, dopo cento prove ed un cavo nuovo buttato via, ho capito che il cavo va fatto passare intorno alla vite da sinistra verso destra, e poi serrato. Il peggio arriva adesso. La leva sinistra è in grado di far salire il deragliatore, ma non il contrario. Dopo ore di osservazione da vicino, e di santi invocati - in aiuto, ovviamente -, ho capito il problema. L'ingranaggio di richiamo non ha problemi, ma la leva, nel tornare in sede dopo la cambiata da corona piccola a grande, non riesce a rientrare in modo fluido. Per poter tornare dal 50 al 34, è necessario spingere, a mano e con forza, la leva verso sinistra, fino a sentire un lievissimo click. Ora è possibile scalare sul 34. Leva destra e deragliatore posteriore, invece, sono un orologio.

Come freni ho scelto i TRP HYrd. Freno a cavo, compatibile con quasi tutte le leve, ma pinze idrauliche, attuate dal cavo. Su aliex si trovano a poco prezzo (100€). Il montaggio flat è semplice, l'allineamento pure. Per i cavi ho preso guaine compressionless jagwire, consigliate dal produttore. Ho usato tutta la guaina, facendola passare anche internamente al telaio. Nota di merito per Ican, il routing di guaine e cavi non ha dato problemi.
Vedi l'allegato 172770

Piccola sorpresa: la filettatura della pinza anteriore si è spanata dopo due/tre volte che ho stretto la brugola che stringe il cavo. Ho risolto cambiando la brugola e aggiungendo un dado in fondo. Ora è più scomodo installare il cavo, ma una volta fatto non dovrei avere più bisogno di rimetterci mano.

Le ruote vanno nastrate per usarle con i Vittoria TNT tubeless da 33 che ho comprato. Ho il cerchio tubeless sulla bici da corsa, ma ha il canale chiuso. Non ho mai nastrato un cerchio, mi ci metto con molta pazienza e in qualche modo riesco. I copertoni tallonano subito con il compressore, ma hanno due tre sfiati. Metto 35ml di lattice, gonfio con la pompa, faccio girare per un po', e gli sfiati sembrano spariti (speriamo).

Quando sembra tutto pronto, mi accorgo che la serie sterzo ha gioco. Provo a serrare l'expander della serie sterzo, ma niente. Poi mi accorgo del problema. Per mandare in battuta il manubrio sulla forcella bisogna spingere giù il manubrio, con un po' di forza e poi serrare l'expander per eliminare il gioco. Se però quando si spinge giù, la forcella ha una ruota sgonfia montata, il suolo non "oppone" abbastanza resistenza e la serie sterzo non va in battuta sulla forcella. L'ho spiegata in modo atroce, ma già non so fare il meccanico, figuriamoci spiegare come si fa.

Risultato finale:

Vedi l'allegato 172772

Domani, se tutto va bene, test su strada (sterrata, ça va sans dire).


Bravo e complimenti.
Tra l'altro il telaio mi piace. Posta qualche foto fatta in esterni, durante il giro, se na hai voglia.
o-o
 

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Maglia Iridata
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prime impressioni, dopo giro per le colline (60 km, 1000m dsl): sterrati fangosi, con copertoni appiccicati al terreno in salita e scivolosi in discesa. Li ho gonfiati a 5 atm, come prima prova, forse a 3.5 o 4 era meglio per le parti sassose. Come prima, immediata, novità, le strade di campagna asfaltate ma devastate di buche non sono più così scomode. Fine dello zig zag, si passa sopra e via. Sullo sterrato bene in salita, col 34x32 ho superato tratti al 10%, cercando però di evitare il fango. Il sensah empire non è fatto per lo sconnesso, in discesa è difficile frenare senza far scattare involontariamente il cambio, poi quando si riparte la catena è su un pignone, il cambio spostato, e sono noie. Poi sicuramente il fango non ha aiutato, anzi, c'era terra in tutto il deragliatore anteriore, che pur perdendo un po' di precisione, ha continuato a lavorare senza grossi problemi. Sui freni saprò capire la differenza quando tornerò sulla bdc con freno tradizionale. Avevo aspettative molto alte, tant'è che su asfalto ho fatto un piccolo dritto per eccesso di confidenza, su un tratto al 13%.

Vedi l'allegato 172809


Comunque, è molto bella
 

GiulyR1

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bella bici, come ti sei trovato con il morsetto che serra il tubo reggisella? ho adocchiato un paio di telai strada (miracle bike) ma quel tipo di serraggio mi ha frenato sull acquisto
grazie
 

RamboGuerrazzi

via col vento
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bella bici, come ti sei trovato con il morsetto che serra il tubo reggisella? ho adocchiato un paio di telai strada (miracle bike) ma quel tipo di serraggio mi ha frenato sull acquisto
grazie

Nessun problema particolare, ho usato la dinamometrica per stringere ed ho messo la pasta grippante per il carbonio. Ho sofferto di più con la serie sterzo, va segata precisa al decimo di millimetro per non avere problemi con la chiusura del tappo.
 

alexilsecco

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Magnifico il progetto e la grande passione, certamente senza prezzo rispetto poi al costo reale dei materiali. Mi complimento per questo.
Sul prezzo, invece, resto un po’ perplesso. Mi sembra un totale caruccio (al lordo dei rimborsi, comunque a causa di difettucci che non dovrebbero esserci) per una cinesina con cambio e ruote economiche.
Non so se sbaglio, ma faccio il paragone con una Merida Reacto montata tutta 105 (che un mio amico ha pagato meno di 1.200) o ad esempio le Giant Propel che ho visto montate Ultegra R8000 a poco meno di 1.700.
Forse sbaglio il paragone, però personalmente spenderei diversamente una cifra che ritengo abbastanza consistente.

IN OGNI CASO la bici è molto bella, e la passione nel realizzare qualcosa di proprio unico, ripeto, non ha prezzo.
Buone pedalate!
 

RamboGuerrazzi

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Non so se sbaglio, ma faccio il paragone con una Merida Reacto montata tutta 105 (che un mio amico ha pagato meno di 1.200) o ad esempio le Giant Propel che ho visto montate Ultegra R8000 a poco meno di 1.700.

Sì, non ci sono grandissimi margini. Non so però se parli di bici con freno a disco. La differenza si sente di più sulle bici "top": con l'ultimo telaio di workswell, una linea simile alla canyon aeroad, ruote alto profilo farsports e gruppo ultegra disc, si fa con 2mila euro una bici aero che non trovi in giro a meno di 3500 euro.

Concordo con te nell'ammettere che il "divertimento" più grande è il montaggio e non il risparmio. Vedo però che qualche sporadico negozio si sta organizzando per vendere bici nobrand. E' una nicchia molto piccola, ma è pur sempre un mercato. Il marketing è parte del prodotto, ed è giusto pagarlo se si resta affascinati dal prodotto e da come viene presentato, perciò l'amatore tenderà comunque a cercare il valore aggiunto che porta il marchio. E soprattutto, non ha tempo o voglia di studiarsi i componenti, cercando info sui forum, ripulendole dalle opinioni personali, etc etc.
 
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GiulyR1

Pedivella
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Sì, non ci sono grandissimi margini. Non so però se parli di bici con freno a disco. La differenza si sente di più sulle bici "top": con l'ultimo telaio di workswell, una linea simile alla canyon aeroad, ruote alto profilo farsports e gruppo ultegra disc, si fa con 2mila euro una bici aero che non trovi in giro a meno di 3500 euro.

Concordo con te nell'ammettere che il "divertimento" più grande è il montaggio e non il risparmio. Vedo però che qualche sporadico negozio si sta organizzando per vendere bici nobrand. E' una nicchia molto piccola, ma è pur sempre un mercato. Il marketing è parte del prodotto, ed è giusto pagarlo se si resta affascinati dal prodotto e da come viene presentato, perciò l'amatore tenderà comunque a cercare il valore aggiunto che porta il marchio. E soprattutto, non ha tempo o voglia di studiarsi i componenti, cercando info sui forum, ripulendole dalle opinioni personali, etc etc.
 

GiulyR1

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Aggiungerei anche la soddisfazione di essersi assiemato la bici no brand con tanto di scelta ponderata dei compinenti. per me questa soddisfazione ha il suo perché e sovrasta il risicato a volte nullo risparmio economico del comprare una bici brand