Il caso Vinokourov-Kolobnev a giudizio il 10 settembre

Ser pecora

Diretur
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Il caso Vinokourov-Kolobnev a giudizio il 10 settembre
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Anche in Belgio non sembra siano messi molto bene con i processi (come dice @fabiopon in base ad una email hakerata...) e con i tempi della giustizia; sono passati anni, probabilmente non si ricorderanno neppure cosa si sono detti gli ultimi in di gara, tra stanchezza, adrenalina e tempo trascorso.
 

ian

Apprendista Scalatore
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credo che lo sia se c'e' scambio di denaro, e non solo scelta di opportunità/strategia (a te la tappa a me la maglia)
Ma poi anche ci fosse combine, se non c'è scambio di denaro è proprio impossibile dimostrare qualsiasi accordo.
Ok, magari la vittoria è stata palesemente concessa dal leader, ma quest'ultimo può tranquillamente negare e dire che in realtà non ce la faceva più, che ha avuto un problema meccanico o che si è distratto a 50 metri dal traguardo.

Peraltro secondo me le scelte di opportunità / strategia funzionali a comprare comunque il favore di un altro corridore o di un'altra squadra non sono poi così diverse dal chiedere i soldi sul conto.
Anzi, paradossalmente se la contropartita sono i soldi, hai alterato il risultato di una sola gara, se la contropartita sono favori in gare successive (difficilmente quantificabili in denaro... l'apporto esterno e probabilmente decisivo di Ardila e Van Huffel per Savoldelli al Giro 2005 quanto vale? Hanno ricambiato con i soldi o si sono sdebitati in gara?) potenzialmente non ci sono limiti al numero di risultati che possono essere conseguentemente alterati.
Questo per dire che poi un processo del genere poggia su basi abbastanza deboli
 

matteooooo

Pignone
25 Aprile 2008
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Ma allora quando ad un giro uno vince la tappa e il secondo arrivato (attaccato attaccato) prende la maglia, è combine?

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credo che lo sia se c'e' scambio di denaro, e non solo scelta di opportunità/strategia (a te la tappa a me la maglia)
Cambia poco, se ti faccio vincere la tappa piuttosto che agisco in modo da favorire una squadra rispetto ad un'altra inficio la regolarità della competizione.
Il fatto che il pagamento sia in contanti piuttosto che con l'"accredito" di un favore da spendere più in avanti la sostanza non cambia.

Sono curioso di vedere la sentenza.
 

matteooooo

Pignone
25 Aprile 2008
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credo che lo sia se c'e' scambio di denaro, e non solo scelta di opportunità/strategia (a te la tappa a me la maglia)
Ma poi anche ci fosse combine, se non c'è scambio di denaro è proprio impossibile dimostrare qualsiasi accordo.
Ok, magari la vittoria è stata palesemente concessa dal leader, ma quest'ultimo può tranquillamente negare e dire che in realtà non ce la faceva più, che ha avuto un problema meccanico o che si è distratto a 50 metri dal traguardo.

Peraltro secondo me le scelte di opportunità / strategia funzionali a comprare comunque il favore di un altro corridore o di un'altra squadra non sono poi così diverse dal chiedere i soldi sul conto.
Anzi, paradossalmente se la contropartita sono i soldi, hai alterato il risultato di una sola gara, se la contropartita sono favori in gare successive (difficilmente quantificabili in denaro... l'apporto esterno e probabilmente decisivo di Ardila e Van Huffel per Savoldelli al Giro 2005 quanto vale? Hanno ricambiato con i soldi o si sono sdebitati in gara?) potenzialmente non ci sono limiti al numero di risultati che possono essere conseguentemente alterati.
Questo per dire che poi un processo del genere poggia su basi abbastanza deboli
101% d'accordo.
 

Rubz

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forse
Ma allora quando ad un giro uno vince la tappa e il secondo arrivato (attaccato attaccato) prende la maglia, è combine?

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Non si può paragonare una Liegi ad una tappa del giro, a partire dal fatto che di Liegi se ne corre 1 sola all'anno e di tappe del giro 21.
Inoltre accordarsi su tappa e maglia è strategia e non c'è nessuno scambio di denaro o combine, è un paragone ridicolo.
 

fabiopon

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Anche in Belgio non sembra siano messi molto bene con i processi (come dice @fabiopon in base ad una email hakerata...) e con i tempi della giustizia; sono passati anni, probabilmente non si ricorderanno neppure cosa si sono detti gli ultimi in di gara, tra stanchezza, adrenalina e tempo trascorso.
Lo ha detto @matteooooo veramente ma sono sostanzialmente d'accordo.
 

ian

Apprendista Scalatore
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Non si può paragonare una Liegi ad una tappa del giro, a partire dal fatto che di Liegi se ne corre 1 sola all'anno e di tappe del giro 21.
Inoltre accordarsi su tappa e maglia è strategia e non c'è nessuno scambio di denaro o combine, è un paragone ridicolo.
Be' è sempre combinare un risultato per ottenere un vantaggio successivo (e influenzare di conseguenza altri risultati, compresa la classifica finale, che anche lì è una all'anno).
Cosa che possono fare pure due squadre di calcio accontentandosi entrambe di pareggiare una partita.

Poi ho capito, se ci sono di mezzo i soldini la cosa diventa probabilmente oggetto da tribunale (anche se penso che le prove siano un po' scarne), ma dal punto di vista dell'etica sportiva e dell'influenza sull'esito della corsa (e di riflesso sulle scommesse) è la stessa.
Ecco magari lo scommettitore scafato ed esperto sa che poi ci sono corridori (e DS) volponi che sanno tessere alleanze trasversali molto più di altri e che questo pesa sul risultato finale, al di là della squadra che può avere alle spalle un certo capitano.
Quindi nel caso degli accordi senza flusso di denaro lo scambio di favori diventa parte integrante della lettura della corsa (così come nel calcio diventa parte integrante nel prevedere certi risultati il peso politico di una squadra ad esempio).
Ma appunto, dal punto di vista morale, non vedo una così netta demarcazione fra favore in cambio di soldi e favore in cambio di favori
 
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Rubz

Passista
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forse
Be' è sempre combinare un risultato per ottenere un vantaggio successivo (e influenzare di conseguenza altri risultati, compresa la classifica finale, che anche lì è una all'anno).
Cosa che possono fare pure due squadre di calcio accontentandosi entrambe di pareggiare una partita.

Poi ho capito, se ci sono di mezzo i soldini la cosa diventa probabilmente oggetto da tribunale (anche se penso che le prove siano un po' scarne), ma dal punto di vista dell'etica sportiva e dell'influenza sull'esito della corsa (e di riflesso sulle scommesse) è la stessa.
Ecco magari lo scommettitore scafato ed esperto sa che poi ci sono corridori (e DS) volponi che sanno tessere alleanze trasversali molto più di altri e che questo pesa sul risultato finale, al di là della squadra che può avere alle spalle un certo capitano.
Quindi nel caso degli accordi senza flusso di denaro lo scambio di favori diventa parte integrante della lettura della corsa (così come nel calcio diventa parte integrante nel prevedere certi risultati il peso politico di una squadra ad esempio).
Ma appunto, dal punto di vista morale, non vedo una così netta demarcazione fra favore in cambio di soldi e favore in cambio di favori
Si può discutere all'infinito sulla questione se sia sportivo o no "combinare" un risultato affinchè entrambe le parti ne traggano vantaggio (ad esempio a me la tappa a te la maglia) ma questo è un caso diverso ed è inutile girarci intorno, qui si tratta di Vinokurov che ha comprato tramite denaro la vittoria alla Liegi, le due situazioni non sono paragonabili
 

passioneciclista

via col vento
5 Aprile 2018
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trek
Associare il nome di Ignazio Moser al ciclismo professionistico, penso faccia accapponare la pelle pure al padre Francesco..
Se proprio volete cercare un paragone, lo assocerei al suo comprare Pozzato..
che a 38 anni suonati gioca a fare in 15enne sui social network