non volevo mica fare il maestrino, però se dici 'concordo con Offredo' e poi parti con la (solita) tirata contro pm e simili attribuisci al francese cose che non ha detto.
mi spiacerebbe che anche questo interessante articolo si trasformi nell'ennesima discussione su "com'era bello il ciclismo quando non c'erano le diavolerie elettroniche" (e quando si strafacevano di ogni sorta di porcheria, aggiungo io).
Io invece trovo che quello che dice Offredo siano le solite banalità tanto di moda oggi: la nostalgia per "l'epoca d'oro", peraltro nemmeno mai conosciuta (lo ammette persino), il rimpianto per un "ciclismo vero", che non si sa cosa sia, come se oltretutto ci fosse la necessità di dare patenti di "verità" a questo o quel ciclismo. Era piu' vero il ciclismo degli anni '10 o degli anni '50? O degli anni '70?
Poi immagino come sarebbe stato contento Offredo della "prossimità col pubblico" come ai tempi in cui ti prendevano a bastonate per strada o ti toccava rifocillarti alle osterie per un salario di 1/10 di quello che prende lui oggi proprio grazie alla professionalizzazione del ciclismo (salvo poi piangiucchiare perché i calciatori guadagnano più di loro "faticando" di meno....gne gne)
Vedi l'allegato 183992
A questo ci aggiungiamo che se è considerato uno "sbruffone" è perché di fatto lo è. Celebri le sue uscite in un parco parigino "mascherato" per fare il fenomeno tra i pensionati infrasettimanali, o le sceneggiate contro gli automobilisti forte della sua corazza di pro...finché non ne ha trovato uno che lo ha tirato giù dalla bici e preso a calci nel deretano...coi suoi 60kg da bagnato...eh, ma una volta si saltavano i fossi per lungo...