Il mio fattore q

CAVALLO PAZZO

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Sò già che il fattore Q dovrebbe essere il più corto possibile per avere un più basso dispendio di forza d'appoggio sul pedale, ma a me dà fastidio sfiorare con il lato interno della scarpa la pedivella, pertanto avrei deciso di aumentarlo di 1/2 mm. I biomeccanici o gli esperti che mi leggono pensano che lo spostamento sull'esterno mi costi molto sulla dinamica della pedalata ;nonzo%
 

Emanuele

via col vento
16 Settembre 2005
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Sò già che il fattore Q dovrebbe essere il più corto possibile per avere un più basso dispendio di forza d'appoggio sul pedale, ma a me dà fastidio sfiorare con il lato interno della scarpa la pedivella, pertanto avrei deciso di aumentarlo di 1/2 mm. I biomeccanici o gli esperti che mi leggono pensano che lo spostamento sull'esterno mi costi molto sulla dinamica della pedalata ;nonzo%
imho la regola del "più stretto è meglio è" vale poco.
Ognuno di noi deve impostare le tacchette sulla base delle proprie caratteristiche.
 
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CAVALLO PAZZO

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imho la regola del "più stretto è meglio è" vale poco.
Ognuno di noi deve impostare le tacchette sulla base delle proprie caratteristiche.
Aspettavo di leggere proprio te, grazie, ma io non voglio spostare assolutamente le tacchette che sono posizionate in asse al pedale ormai da tempi più che passati, vorrei spostare il pedale in fuori 1/2 mm. con opportune rondelle, cosa ne pensi ;nonzo%
 

Emanuele

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Aspettavo di leggere proprio te, grazie, ma io non voglio spostare assolutamente le tacchette che sono posizionate in asse al pedale ormai da tempi più che passati, vorrei spostare il pedale in fuori 1/2 mm. con opportune rondelle, cosa ne pensi ;nonzo%
io prima valuterei la tacchetta, poi la rondella ci può stare se vuoi.
ma prima, la tacchetta.
 

mascalzone fiammingo

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mi sembra di essere tornato all' avvento degli sci carving quando si sentiva
consigliare di tenere gli sci più larghi possibile. La larghezza degli sci è
quella naturale determinata dalla larghezza delle anche. Ti sei mai chiesto camminando se è meglio avvicinare di più o di meno i piedi? Ergo . . .
 
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rosetta

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Riesumo questa discussione per avere chiarimenti rispetto alla scelta delle corone. Preferisco sempre pedalare con quella da 50 esterna che appunto ha un fattore Q più ampio rispetto alla corona interna, tant'è che fino al 5-6% di pendenza non scalo mai sulla piccola. Utilizzo spesso addirittura l'ultimo incrocio 50-30 :pork:.

Qualcun altro fa come me?... :mrgreen:
 

Cancello del Roero

Ne resterà soltanto uno
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Riesumo questa discussione per avere chiarimenti rispetto alla scelta delle corone. Preferisco sempre pedalare con quella da 50 esterna che appunto ha un fattore Q più ampio rispetto alla corona interna, tant'è che fino al 5-6% di pendenza non scalo mai sulla piccola. Utilizzo spesso addirittura l'ultimo incrocio 50-30 :pork:.

Qualcun altro fa come me?... :mrgreen:
Sarà contento il tuo deragliatore posteriore:mrgreen:
 
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Riesumo questa discussione per avere chiarimenti rispetto alla scelta delle corone. Preferisco sempre pedalare con quella da 50 esterna che appunto ha un fattore Q più ampio rispetto alla corona interna, tant'è che fino al 5-6% di pendenza non scalo mai sulla piccola. Utilizzo spesso addirittura l'ultimo incrocio 50-30 :pork:.

Qualcun altro fa come me?... :mrgreen:
Io e non mi vergogno a dirlo. Ho messo il 30 dietro solo per poter utilizzare l'incrocio 52-27 più in sicurezza (il 27 è il penultimo pignone). Non so se dipenda dal fattore Q ma sicuramente anche dal mio modo di pedalare e dalla mia muscolatura: non ho problemi a girare con cadenze basse e rapporti lunghi, uso pedivelle da 175 e sono alto 1,78. Peso 60 kg. e sono spesso in piedi sui pedali in salita. Alla fine per me che ho quasi 50 anni non è stato pensabile abituarsi all'agilità che non è nelle mie caratteristiche, e vado in bici da 20 anni, quindi non posso dire di non averci provato. Semplicemente ho trovato la mia pedalata ideale (75-80 rpm in pianura, 60-70 in salita). E sinceramente finché la pendenza è fino al 7-9% non ho problemi. Anche i riscontri cronometrici negli anni sulle salite con pendenza media del 6-7% mi confermano che i tempi migliori sono tutti quelli fatti col 52. L'unico inconveniente c'è sugli strappi, il 52 un po' ti vincola ad andare regolare oppure rilanciare con più forza sui pedali da in piedi. Ma queste sono le salite che preferisco, se salgono a strappi vedo che vado meglio rispetto a quelle dove la pendenza è costante.
 
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Riesumo questa discussione per avere chiarimenti rispetto alla scelta delle corone. Preferisco sempre pedalare con quella da 50 esterna che appunto ha un fattore Q più ampio rispetto alla corona interna, tant'è che fino al 5-6% di pendenza non scalo mai sulla piccola. Utilizzo spesso addirittura l'ultimo incrocio 50-30 :pork:.

Qualcun altro fa come me?... :mrgreen:


Il fattore Q è la distanza tra le pedivelle, quello di cui parli non centra nulla col fattore Q
 
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dibcycling

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Riesumo questa discussione per avere chiarimenti rispetto alla scelta delle corone. Preferisco sempre pedalare con quella da 50 esterna che appunto ha un fattore Q più ampio rispetto alla corona interna, tant'è che fino al 5-6% di pendenza non scalo mai sulla piccola. Utilizzo spesso addirittura l'ultimo incrocio 50-30 :pork:.

Qualcun altro fa come me?... :mrgreen:
Semplicemente non hai idea di cosa sia il fattore q
 

rosetta

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Semplicemente non hai idea di cosa sia il fattore q

So benissimo cos'è.
Pedalando con la catena sulla corona interna la distanza tra catena e centro del pedale aumenta, ossia si riduce il fattore q rispetto a catena e telaio. Al contrario, posizionando la catena sulla corona esterna, si utilizza la maggiore ampiezza del fattore q rispetto al telaio (maggiore vicinanza al pedale) considerando la catena in linea con la corona esterna, appunto. Se poi mi dite che resta uguale il fattore percepito in quanto le specifiche delle pedivelle sono identiche, è un altro discorso, mi pare...

Oppure qualcuno mi rispieghi tutto :espulso.:==
 

Super Ciuk

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So benissimo cos'è.
Pedalando con la catena sulla corona interna la distanza tra catena e centro del pedale aumenta, ossia si riduce il fattore q rispetto a catena e telaio. Al contrario, posizionando la catena sulla corona esterna, si utilizza la maggiore ampiezza del fattore q rispetto al telaio (maggiore vicinanza al pedale) considerando la catena in linea con la corona esterna, appunto. Se poi mi dite che resta uguale il fattore percepito in quanto le specifiche delle pedivelle sono identiche, è un altro discorso, mi pare...

Oppure qualcuno mi rispieghi tutto :espulso.:==

Mi pare che hai le idee ben confuse :-)xxxx:-)xxxx:-)xxxx
 

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rosetta

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"Il FATTORE Q non è altro che la distanza tra i piani di rotazione delle due pedivelle che compongono la guarnitura della nostra bicicletta, più semplicemente è la distanza tra le sue facce esterne delle pedivelle.

Fattore Q pedale
A questa distanza c’è poi da sommare quella esistente tra il centro del pedale e l’innesto del perno dello stesso nella pedivella
Per cui il FATTORE Q reale del sistema guarnitura + pedale sarà dato dalla somma del FATTORE Q della guarnitura e di due volte il FATTORE Q del pedale.
E’ un fattore, anche se poco considerato, molto importante per la biomeccanica della pedalata, in quanto un valore di Q inferiore oppure superiore a quello realmente occorrente al ciclista rende meno “verticale”
Allineamento ginocchio / pedale
la spinta esercitata sui pedali (in figura l’allineamento ideale ginocchio /pedale) e quindi meno redditizia la pedalata (si ha una dispersione di potenza che non viene scaricata correttamente sul pedale...".

TRATTO DA QUI.