Intervista Il mito del "si dopano tutti uguale". Intervista a Robin Parisotto

ian

Apprendista Scalatore
2 Dicembre 2011
2.522
282
Torino
Visita sito
Bici
Legnano
Il tuo ragionamento è imho un caso di scuola. Certo, nuovi ritrovati doping possono sbilanciare dei valori. Ma se è credibile che un Armstrong abbia accesso ad ogni nuova tecnica e/o ritrovato prima di un Pirazzi, è altrettanto credibile che vi abbia accesso prima di un Ullrich? (cito rei confessi così nessuno si offende) Se anche fosse, prima quanto? Qualche mese? Quello ha vinto 7 Tour. Per 7 anni nessuno è stato dietro ai suoi progressi doping? Da ciò che si sa, fra l'altro, non è che usava alcuna tecnica e/o nessun ritrovato diversi dai suoi avversari. Vinceva perchè nel complesso era il più forte.
Per 7 anni nessuno è riuscito a stare dietro ai suoi progressi, già. E non perché non si impegnassero, anzi, ma perché attraverso delazioni, convocazioni a Aigle, posti di blocco per sabotare il doping altrui, è sempre riuscito a mantenere un certo margine o comunque a contenere le rimonte (l'andamento delle stagioni 2003-2004 fu abbastanza significativo in questo senso, poi c'è anche chi ha esplicitamente raccontato le storie, qualora vi fossero dubbi).
Poi che Armstrong sia stato bravo COMUNQUE perché confermarsi per 7 anni di fila, anche godendo di un vantaggio sapientemente creato è difficile, va bene. E mi sta anche bene dire che chi si è dopato meno per stare in scia senza creare problemi, o chi è arrivato ad affiancare Lance combattendolo con le stesse armi (almeno prima di essere stato silenziosamente ammonito dall'UCI) eticamente non è meno colpevole di Armstrong. Però questo non rende giusto riscrivere la storia ignorando completamente alcuni aspetti.
 
  • Mi piace
Reactions: lap74

msmtrt1

Maglia Gialla
16 Agosto 2013
10.844
3.166
alessandria
Visita sito
Bici
pinarello dogma gruppo shimano DA 9070 Di2
Che il doping falsi le prestazioni reali è incontrovertibile...altrimenti nemmeno lo prenderebbero. Che le falsi e di molto, altrettanto incontrovertibile, altrimenti non rischierebbero così tanto nel continuare a prenderlo. Che in una situazione di assunzione generalizzata, falsi quello che sarebbe il reale risultato sportivo con tutti puliti, nutro dei dubbi (dubbi, non certezze). Rimanendo all'esempio principe del doping ovvero i 7 Tour di LA, sono in totale disaccordo con chi li spiega col suo doping. L'unica cosa certa è che da pulito non li avrebbe vinti....visto che i suoi avversari si dopavano tutti.
:ola::ola:
 

cronotime

Novellino
25 Marzo 2015
16
2
Lucca
Visita sito
Bici
Ridley noah
Rispondo io hai vostri quesiti aveva il motore della Ferrari ma anche la carrozzeria della Cadilac aveva una percentuale di grasso altissima per essere un prof aveva 11% di massa grassa quando ha sbalordito in salita aveva tolto massa magra dal torace ed era il 3,5% di grasso semplice era aparita la cadilac ed era apparsa la scocca in fibra di vetro. Mi mpare di parlare con i muri ma voi avete mai corso??
 

ian

Apprendista Scalatore
2 Dicembre 2011
2.522
282
Torino
Visita sito
Bici
Legnano
Rispondo io hai vostri quesiti aveva il motore della Ferrari ma anche la carrozzeria della Cadilac aveva una percentuale di grasso altissima per essere un prof aveva 11% di massa grassa quando ha sbalordito in salita aveva tolto massa magra dal torace ed era il 3,5% di grasso semplice era aparita la cadilac ed era apparsa la scocca in fibra di vetro. Mi mpare di parlare con i muri ma voi avete mai corso??
Certo certo, anche con un po' meno di arroganza.
Comunque a proposito di quello specifico periodo non si parla delle doti della Ferrari o della Cadillac, ma delle varie McLaren, Mercedes, Red Bull che a vario titolo hanno minacciato la continuità del settennato e sono state richiamate all'ordine da Aigle (che parallelamente occultava situazioni imbarazzo quali Tour 99 o Giro di Svizzera 2001). Cioè, che il potere abbia giocato una partita molto importante in quella fase storica come in nessun altra a favore di un atleta ormai è accertato dalla cronaca del tempo. Poi c'era solo quello? Assolutamente no, c'era dedizione, allenamento, doti naturali e sacrificio (e anche doping ovviamente). Ma questi aspetti erano presenti anche in chi insidiava quel trono e avrebbe potuto meritatamente metterlo a rischio, senza le pesanti interferenze politiche che ci furono. In particolare ciò che accadde alla vigilia del sesto Tour fu imbarazzante
 
  • Mi piace
Reactions: msmtrt1 and lap74

cronotime

Novellino
25 Marzo 2015
16
2
Lucca
Visita sito
Bici
Ridley noah
Rosica rosica chi le doti non le ha dice agli altri sono tutti dopati, ogniuno di quelli presenti nei tour dal 1999 al 2005 aveva preparatori strapagati ma alla fine vinceva il più forte, io mi sono allenato con Bartoli Cipollini Scinto Cassani Sciandri si vedeva che erano cavalli da corsa, il doping largheggiava negli anni 90 ma alla fine Zalfior e Colpack vincono gare perchè tesserano i migliori atleti italiani ed esteri e trovano positivi gli Altopack che non hanno vinto niente quest'anno! Finisco qui i commenti tanto chi non corre di professione non può capire che i campioni hanno il babbo e la mamma che gli hanno dato i geni giusti. Non c'è più sordo di chi non vuol sentire.
 
23 Ottobre 2015
6.216
3.557
Varese
Visita sito
Bici
Cube, Specialized
Rosica rosica chi le doti non le ha dice agli altri sono tutti dopati, ogniuno di quelli presenti nei tour dal 1999 al 2005 aveva preparatori strapagati ma alla fine vinceva il più forte, io mi sono allenato con Bartoli Cipollini Scinto Cassani Sciandri si vedeva che erano cavalli da corsa, il doping largheggiava negli anni 90 ma alla fine Zalfior e Colpack vincono gare perchè tesserano i migliori atleti italiani ed esteri e trovano positivi gli Altopack che non hanno vinto niente quest'anno! Finisco qui i commenti tanto chi non corre di professione non può capire che i campioni hanno il babbo e la mamma che gli hanno dato i geni giusti. Non c'è più sordo di chi non vuol sentire.
Io invece non ho mai corso da professionista, anzi sono un paracarro anche da amatore.
So che allenarsi per vincere richiede sacrificio e dedizione fuori dal comune con e senza doping, quindi nessuno mai ammetterà di aver vinto solo grazie al doping, costerebbe troppo anche psicologicamente.
Senza doping emergono solo le doti naturali, col doping emergono quelli che rispondono meglio al doping.
Sono doti naturali anche quelle, ma ben diverse dalle prime.
 

blues boy

Fausto Coppi re del blues
5 Giugno 2014
3.619
1.434
Visita sito
Bici
non tutte alla moda
Voglio condividere la mia modestissima opinione . Armstrong ha potuto fare quello che ha fatto perchè , grazie alla letteratura che si poteva fare sulla sua storia , ha riportato il ciclismo in prima pagina a livello globale . La gallina dalle uova d'oro . Con tutte le protezioni del caso . Ciclismo poco , letteratura tanta . Con conseguente apertura di mercati mai raggiunti prima dal ciclismo . Figuriamoci lo sfregare di mani nelle varie "stanze dei bottoni" , UCI , produttori di bici e componenti e compagnia cantante . Ancora ricordo le sviolinate di Cannavò , su "l'uomo che non si accontenta di vincere la malattia ma vince anche il Tour de France" e bla bla bla , letteratura tanta ma ciclismo poco poco . La reale dimensione ciclistica di Armstrong è quella pre malattia . Concludo ripetendo quanto già scritto in un precedente post : non mi stupisco che ci siano ancora tanti estimatori dell'americano , anche Vanna Marchi incontrava moltissimo . L' articolo ancora non lo ho letto ma , vista la piega presa , non credo di essere finito ot :mrgreen: .
 
  • Mi piace
Reactions: dagos

blues boy

Fausto Coppi re del blues
5 Giugno 2014
3.619
1.434
Visita sito
Bici
non tutte alla moda
Rosica rosica chi le doti non le ha dice agli altri sono tutti dopati, ogniuno di quelli presenti nei tour dal 1999 al 2005 aveva preparatori strapagati ma alla fine vinceva il più forte, io mi sono allenato con Bartoli Cipollini Scinto Cassani Sciandri si vedeva che erano cavalli da corsa, il doping largheggiava negli anni 90 ma alla fine Zalfior e Colpack vincono gare perchè tesserano i migliori atleti italiani ed esteri e trovano positivi gli Altopack che non hanno vinto niente quest'anno! Finisco qui i commenti tanto chi non corre di professione non può capire che i campioni hanno il babbo e la mamma che gli hanno dato i geni giusti. Non c'è più sordo di chi non vuol sentire.
A me sembra che rosichi solo te .
 

tombazosana

Apprendista Scalatore
31 Dicembre 2010
2.388
4.773
veneto
Visita sito
Bici
da corsa
E il presidente incoraggiava a doparsi, notizia di oggi, e sono dilettanti e italiani....avanti sempre per la vittoria, meglio vincere e guadagnare con l'inganno che con onore.
 

cronotime

Novellino
25 Marzo 2015
16
2
Lucca
Visita sito
Bici
Ridley noah
No io vinco e vinco forte e non mi dopo per niente, rosicano chi dice che vincono tutti dopandosi mio padre mia madre mi hanno dato le doti giuste poi io ci ho messo l'allenamento e la lucidità mentale, ciao.
 

ian

Apprendista Scalatore
2 Dicembre 2011
2.522
282
Torino
Visita sito
Bici
Legnano
Rosica rosica chi le doti non le ha dice agli altri sono tutti dopati, ogniuno di quelli presenti nei tour dal 1999 al 2005 aveva preparatori strapagati ma alla fine vinceva il più forte, io mi sono allenato con Bartoli Cipollini Scinto Cassani Sciandri si vedeva che erano cavalli da corsa, il doping largheggiava negli anni 90 ma alla fine Zalfior e Colpack vincono gare perchè tesserano i migliori atleti italiani ed esteri e trovano positivi gli Altopack che non hanno vinto niente quest'anno! Finisco qui i commenti tanto chi non corre di professione non può capire che i campioni hanno il babbo e la mamma che gli hanno dato i geni giusti. Non c'è più sordo di chi non vuol sentire.
Non so cosa risponderti, penso che puoi applicare alle tue risposte tutto ciò che imputi agli altri (rosicamento, sordità).
Per l'ultima volta provo a sintetizzare il mio pensiero, che non esclude ciò che dici:
1. Nessuno sostiene che si diventi professionisti (salvo rari e tristissimi casi) per grazia ricevuta o che ci si ritrovi a competere per il Tour per caso.
2. Nessuno sostiene che senza le ingerenze politiche ultra invasive e ormai documentate Armstrong sarebbe passato dalla maglia gialla al non concludere un Tour de France o comunque a non arrivare nei primi 30. Ma che in alcune circostanze sarebbe potuto passare dalla maglia gialla ad un piazzamento onorevole mi pare tutto fuorché infondato. Non si spiegherebbe altrimenti lo scrupolo del texano nel segnalare qualcuno che andava troppo forte all'UCI che, connivente, convocava sollecitamente il malcapitato (che magari aveva pure lui i geni giusti e la ricetta ottimale in tasca) per avvertirlo di abbassare gli ottani e la cresta.
Questa è storia, poi possiamo anche dire che non ci interessa, che i campioni sono campioni e urlare BABABABABA!!! tappandoci occhi e orecchie. Ed è una storia che va integrata alle giustissime considerazioni sul fatto che comunque anche al lordo degli aiutini se non hai i numeri non fai il ciclista professionista; ma questo vale simmetricamente per TUTTI i rivali che Armstrong ha incontrato sul suo cammino, al di là che fossero avvantaggiati dal doping o svantaggiati dall'antidoping. Infatti le chiose sul livello di Armstrong avrebbero senso se lui fosse riuscito, da campione quale è stato, a prevalere in 7 edizioni della medio fondo del peperone fritto contro Pippenberg e Van Kaiser. Ma ha corso contro altri cavalli da corsa per cui crearsi politicamente un vantaggio è stato un aspetto importante (non prevalente, certo, se fossi stato io al posto suo non avrei nemmeno finito una tappa... ma cosa c'entra questo? Ecco, appunto)
 
  • Mi piace
Reactions: lap74

ian

Apprendista Scalatore
2 Dicembre 2011
2.522
282
Torino
Visita sito
Bici
Legnano
Tra l'altro mi permetto di aggiungere che non avendo mai valutato l'opportunità di vivere di sport, e constatando che ad Armstrong, in modo anche discutibile a mio avviso, hanno tolto persino le coppe vinte al circolo della bocciofila, insomma... credo di non aver grandi motivi per rosicare. Magari però cercherò un analista per approfondire la situazione:prega::azz
 

gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
8.769
2.728
Visita sito
Bici
con gruppi shimano
il punto che spesso viene sviato è che semplicemente quasi (metto il quasi per rispetto della statistica ma levatelo pure per i plurivincitori di gt) nessuno nello sport pro di vertice vince per doti completamente naturali.
vince perché sta dentro dei parametri che 20 anni fa era (dal 1997) la percentuale del del 50 di ematocrito, il più famoso. se si va indietro al pre epo ci sono gli steroidi.

non è che i secondi classificati non ne facessero uso. come dell'epo.
per trovare uno che va a pane acqua nella classifica dei tour di armstrong devi cercare uno fuori classifica. quindi fuori competizione. che armstrong abbia poi saputo girarla politicamente è dovuto al suo qi, o al suo acume politico. è quello che sta più sui coglioni della vicenda armstrong alla fine è che era buono sia sulla bici che negli affari. quello che l'ha ucciso è stato il fatto di avere fatto il record di vittorie.
le vittorie di pantani e di ullrich sono viziate dall'epo esattamente come quelle di armstrong. ma quando inviti i plurivincitori ti sarebbe toccato beccarti armstrong sempre. e quindi se lo sono levato dai coglioni per decisione politica.

ricordo che invitarono indurain che anche lui dava del tu all'epo. ma lo hanno celebrato. è politica alla fine. come sempre nello sport pro ce n'è una buona dose. quasi quanto di doping.

eviterei di fare discorsi sulle doti naturali perché si entra in un campo minato dove alla fine senti 100 opinioni e sono tutte rispettabili. peccato siano tutte diverse a seconda di chi ti sta più sui coglioni.
 

ian

Apprendista Scalatore
2 Dicembre 2011
2.522
282
Torino
Visita sito
Bici
Legnano
le vittorie di pantani e di ullrich sono viziate dall'epo esattamente come quelle di armstrong. ma quando inviti i plurivincitori ti sarebbe toccato beccarti armstrong sempre. e quindi se lo sono levato dai coglioni per decisione politica.
Con sempre la differenza fondamentale che nei casi di Pantani, Ullrich e tutti gli altri che vuoi non siamo al corrente di ostacoli messi sulla strada degli avversari. Erano corse viziate dal doping e basta, non dal doping + altro (ovvero escamotage per rendere difficile il doping agli altri). Poi se lo sono levato dai coglioni perché il mormone l'ha messo nella cacca (alla fine solo perché non l'ha aiutato a rientrare nel ciclismo che contava, pensa te che minchiata), c'era quell'altro assicuratore che voleva recuperare i soldi sulla scommessa del sesto Tour e a quel punto la politica, per mancanza di alternative più che altro, l'ha scaricato. Negando il negabile ovviamente, cioè che le donazioni all'UCI avessero qualche scopo particolare, che vi siano state coperture dolose, che vi fosse altro che uno squallido inganno da parte di un individuo che partito dal texas aveva fregato tutti ecc ecc
 
  • Mi piace
Reactions: msmtrt1

ian

Apprendista Scalatore
2 Dicembre 2011
2.522
282
Torino
Visita sito
Bici
Legnano
Per me la domanda fondamentale è sempre e solo una: uno che nasce geneticamente campione può vincere nel 2018 un gt di 3 settimane a pane e acqua ?
Forse la domanda è: uno che nasce geneticamente campione può avere convenienza ad andare a pane e acqua? La risposta è affermativa solo se l'antidoping fosse efficace al 100% nell'individuare e classificare tutte le sostanze e pratiche eventualmente dopanti ed efficiente al 100% nello scoprire i vari casi. Francamente nel dubbio che sia così ritengo difficile che un fenomeno accetti che una sua vittoria possa diventare un piazzamento, anche onorevole, perché non ha sfruttato il boost anche minimo che poteva dargli una pratica illecita o comunque borderline.
 
  • Mi piace
Reactions: msmtrt1 and Luca38

Luca38

Passista
6 Maggio 2012
4.297
921
Milano
Visita sito
Bici
Canyon
Dipende dove nasce
Se nasce su Marte forse si

Anche per me la risposta è ovviamente no e proprio per questo se uno vince per 30 doping e 70 genetica o il contrario non mi cambia nulla, so benissimo che potrebbe non esser il piu forte dal punto di vista genetico come campione, ma solo che ha giocato meglio, è stato più furbo, ha avuto più appoggi e etc etc.....quindi io non credendo piu a babbo natale mi guardo le gare se mi divertono, se vince chi tifo son contento, se non vince, mi cambia nulla.

Son curioso di sapere però se per qualcuno la risposta è si.
 

gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
8.769
2.728
Visita sito
Bici
con gruppi shimano
Con sempre la differenza fondamentale che nei casi di Pantani, Ullrich e tutti gli altri che vuoi non siamo al corrente di ostacoli messi sulla strada degli avversari. Erano corse viziate dal doping e basta, non dal doping + altro (ovvero escamotage per rendere difficile il doping agli altri). Poi se lo sono levato dai coglioni perché il mormone l'ha messo nella cacca (alla fine solo perché non l'ha aiutato a rientrare nel ciclismo che contava, pensa te che minchiata), c'era quell'altro assicuratore che voleva recuperare i soldi sulla scommessa del sesto Tour e a quel punto la politica, per mancanza di alternative più che altro, l'ha scaricato. Negando il negabile ovviamente, cioè che le donazioni all'UCI avessero qualche scopo particolare, che vi siano state coperture dolose, che vi fosse altro che uno squallido inganno da parte di un individuo che partito dal texas aveva fregato tutti ecc ecc
pantani accusò festina e telekom di passare (scansare) i controlli e a giudicare dai nomi degli sponsor non deve essere stata un'affermazione campata in aria. anno del signore 1997, luglio. anche pantani era un user (come tutti) ma il fatto che pure lui alzasse il sopracciglio la dice lunga di che climetto si respira nello sport pro.
accomodatevi pure se capite di genetica di campioni puri. la critica del campione puro.
 
  • Mi piace
Reactions: msmtrt1