News Intervento chirurgico per Fabio Aru

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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dove capita
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Infatti nessuna ipotesi, quello che mi domandavo è se con un misuratore come i pedali vector la cosa potesse essersi vista prima; sui vector riescono a capire se una gamba spinge più dell'altra.

Penso che se ne siano accorti si, ma il punto è capire il perché. Tant'è che come riferito dalla UAE il problema di solito sarebbe legato alla posizione in bici. Settimana scorsa da quello che so Aru avrebbe anche cambiato taglia di bici per risolvere la cosa. Evidentemente in mancanza di miglioramenti hanno deciso per la soluzione definitiva.
 

maurocip

Scalatore
16 Luglio 2014
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Cervélo R3 Disk Di2 || Cannondale SuperX || Focus Raven Lite||
Certo proprio un tunnel quello imboccato dal povero Fabio...
Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno: speriamo che il suo declino sia realmente imputabile solo al calo di potenza causato dall'arteria....
Almeno, una volta guarito, potrà tornare a giocarsi le sue carte...

Forza Fabio, tifiamo tutti per te!!!!!
 

danieletesta79

Maglia Gialla
1 Settembre 2012
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Acquapendente
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Certo proprio un tunnel quello imboccato dal povero Fabio...
Voglio vedere il bicchiere mezzo pieno: speriamo che il suo declino sia realmente imputabile solo al calo di potenza causato dall'arteria....
Almeno, una volta guarito, potrà tornare a giocarsi le sue carte...

Forza Fabio, tifiamo tutti per te!!!!!

Prima di sapere questa notizia, pensavo che avesse anche dei problemi morali/di carattere; spero che questa notizia seppur brutta perché è sempre un'operazione che gli causerà un lungo stop, gli aiuti a recuperare anche un pò di morale.
 

lucianogiuseppe

Apprendista Cronoman
16 Maggio 2011
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Aru è più di un anno che ha problemi e una corazzata come la UAE, che dispone della miglior tecnologia, non si è accorta che una gamba spinge meno dell'altra? Qualsiasi Cicloamatore che dispone di un misuratore di potenza, se ne accorge dopo 10'. Occlusione o posizione in sella, devono risultare nell'immediato e non dopo un anno e dopo l'ennesimo fallimento come atleta da 3 milioni l'anno.
Spero che Aru torni presto più forte di prima, però la versione ufficiale non mi convince.
 

CLICK17

Passista
21 Settembre 2008
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o'grady ,t gallopin, theo bos, dombro

Questo non lo sapevo , pero' oltre al citato Minali , vedo altri 2 velocisti. Io associavo questa patologia , appunto a corridori con muscolatura molto importante che va a comprimere vene o arterie ,naturalmente aggiunta alla posizione in sella , perché l'ostruzione o riduzione di calibro avviene proprio dove c'è appoggio e sfregamento. Ma vedo pure che ci sono corridori scalatori o passisti scalatori.
 

CLICK17

Passista
21 Settembre 2008
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Penso che se ne siano accorti si, ma il punto è capire il perché. Tant'è che come riferito dalla UAE il problema di solito sarebbe legato alla posizione in bici. Settimana scorsa da quello che so Aru avrebbe anche cambiato taglia di bici per risolvere la cosa. Evidentemente in mancanza di miglioramenti hanno deciso per la soluzione definitiva.

La posizione in sella di Aru , non si insegna nelle scuole ciclismo. Ma se ha quel problema , penso che bisogna risolverlo chirurgicamente , cioè liberare la vena o l'arteria. Non è comunque una patologia facilmente diagnosticabile. Vuoi controllare il cuore ? Ti fanno pedalare e fanno l'elettrocardiogramma. Problemi a vene o arterie si osservano solo quando il medico passa il doppler sull'arto inferiore ed in base a flussi (si chiama flussimetria (e colori) si chiama quindi flussiomertia eco colordoppler , vede come passa il sangue , ma si fa con il paziente in piedi o steso sul lettino e la contrazione viene causata artificialmente dal medico. Per fare un'esempio schiaccia un muscolo e guarda se a monte il sangue arriva. Non può essere eseguita quindi sotto sforzo e con vari assetti di pedalata.
In pratica non sono raggi come quelli delle lastre , ma viene mandato un segnale che riprodotto (eco) ricostruisce le immagini. E' lo stesso sistema con il quale vengono viste le immagini satellitari , nuvole , nebbia quando non c'è illuminazione solare.
 
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cheip

Pignone
7 Agosto 2016
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Bianchi | Brompton
Aru è più di un anno che ha problemi e una corazzata come la UAE, che dispone della miglior tecnologia, non si è accorta che una gamba spinge meno dell'altra? Qualsiasi Cicloamatore che dispone di un misuratore di potenza, se ne accorge dopo 10'. Occlusione o posizione in sella, devono risultare nell'immediato e non dopo un anno e dopo l'ennesimo fallimento come atleta da 3 milioni l'anno.
Spero che Aru torni presto più forte di prima, però la versione ufficiale non mi convince.

Cito te, ma non sei il solo a sostenerlo: il fatto che una gamba spinge meno dell'altra ve lo siete inventato voi. I sintomi erano un'inspiegabile stanchezza e solo ultimamente dolore alla gamba dove effettivamente è stato riscontrato il problema.
 
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samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Bozen
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Sarebbe da capire e/o sapere se questa patologia possa aver avuto un decorso così lungo prima di emergere ed essere scoperta, tale da giustificare anche i risultati della scorsa stagione, ovvero se i non buoni risultati siano imputabili ad altro. A questo punto è da sperare che il problema all'arteria sia la spiegazione unica, ma toccherebbe vedere da quando lo limita funzionalmente.
 

jan80

Ammiraglia
3 Marzo 2008
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bassano del grappa
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Colnago
sinceramente io inizio ad aver dubbi che i problemi siano tutti per questo motivo.....inizio ad aver dubi anche io che ho sempre sostenuto Aru.....spero che il problema sia questo ma veramente faccio fatica a crederci,speriamo in un buon finale di stagione
 

bianco222

Scalatore
24 Giugno 2013
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Olmo ZeroTre Disc
Infatti nessuna ipotesi, quello che mi domandavo è se con un misuratore come i pedali vector la cosa potesse essersi vista prima; sui vector riescono a capire se una gamba spinge più dell'altra.

Penso che se ne siano accorti si, ma il punto è capire il perché. Tant'è che come riferito dalla UAE il problema di solito sarebbe legato alla posizione in bici. Settimana scorsa da quello che so Aru avrebbe anche cambiato taglia di bici per risolvere la cosa. Evidentemente in mancanza di miglioramenti hanno deciso per la soluzione definitiva.
E questo spiega anche il perché tanti ciclisti hanno avuto questo problema. Evidentemente la posizione in sella (soprattutto se non ottimale) non aiuta...
 

Jajaroad

Novellino
12 Ottobre 2010
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Canyon
19 anni fa - ultimo anno da U23 poi l'anno successivo da Elite - mi capito' la stessa cosa - ci misi due anni a capire cosa fosse il problema - nel mio piccolo mi crollo' il mondo addosso - credo che per un ciclista sia una delle cose più' subdole che ti possano capitare - medici, visite, esami su esami, chiropratici, fisioterapisti, plantari, spessori, posizione in bici.. niente da fare - poi con un semplice test multiplo che misurava la pressione sanguigna dopo uno sforzo massimale, un certo dott. Chevalier di Lione, mi diagnostico' il problema - l'Epo non era certamente la causa - di certo essendo un restringimento dell'arteria, un aumento del valore corpuscolare nel sangue avrebbe accentuato la cosa - è abbastanza ovvio - con l'assunzione di Aspirina il fastidio diminuiva ma anche le prestazioni - forse se sono qui a raccontarlo è perché non accettai compromessi "di moda a quei tempi" - di sicuro la ricerca della posizione in bici sempre più' distesa e aerodinamica - estenuanti carichi di lavoro negli allenamenti - rapportoni - fattore congenito - la necessità di competere con "fenomeni" che ti obbligavano a strapazzare il fisico oltre ogni ragionevole limite - insomma diversi ed innumerevoli fattori, presumo che siano state le cause scatenanti. Non mi operai. Troppo rischioso e costoso a quel tempo. Smisi di correre.

Auguro di cuore una buona ripresa ad Aru.
 
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bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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Bugliano
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qualunquemente
intanto arriva a Fabio Aru un tweet di auguri da parte di Pauline Ferrand Prevot, operata un paio di mesi fa per lo stesso problema: https://twitter.com/FERRANDPREVOT/status/1110206584939053058
la campionessa francese ha ripreso da poco ad allenarsi, dopo aver passato anche lei un paio di stagioni difficili, con continui problemi fisici per i quali non riusciva a trovare una soluzione.
 
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golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
Sarebbe da capire e/o sapere se questa patologia possa aver avuto un decorso così lungo prima di emergere ed essere scoperta, tale da giustificare anche i risultati della scorsa stagione, ovvero se i non buoni risultati siano imputabili ad altro. A questo punto è da sperare che il problema all'arteria sia la spiegazione unica, ma toccherebbe vedere da quando lo limita funzionalmente.
A mio avviso foss'anche che la limitazione possa presentarsi marginale a livello di testa sbrocchi, a maggior ragione se fai tutto come dovrebbe e poi vedi che di risultati ne ottieni pochi ed è chiaro che i dubbi ti assalgono.. e con dubbi in crapa non è facile ottenere ciò che ci si prefigge.
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Wilier 110 Air
19 anni fa - ultimo anno da U23 poi l'anno successivo da Elite - mi capito' la stessa cosa - ci misi due anni a capire cosa fosse il problema - nel mio piccolo mi crollo' il mondo addosso - credo che per un ciclista sia una delle cose più' subdole che ti possano capitare - medici, visite, esami su esami, chiropratici, fisioterapisti, plantari, spessori, posizione in bici.. niente da fare - poi con un semplice test multiplo che misurava la pressione sanguigna dopo uno sforzo massimale, un certo dott. Chevalier di Lione, mi diagnostico' il problema - l'Epo non era certamente la causa - di certo essendo un restringimento dell'arteria, un aumento del valore corpuscolare nel sangue avrebbe accentuato la cosa - è abbastanza ovvio - con l'assunzione di Aspirina il fastidio diminuiva ma anche le prestazioni - forse se sono qui a raccontarlo è perché non accettai compromessi "di moda a quei tempi" - di sicuro la ricerca della posizione in bici sempre più' distesa e aerodinamica - estenuanti carichi di lavoro negli allenamenti - rapportoni - fattore congenito - la necessità di competere con "fenomeni" che ti obbligavano a strapazzare il fisico oltre ogni ragionevole limite - insomma diversi ed innumerevoli fattori, presumo che siano state le cause scatenanti. Non mi operai. Troppo rischioso e costoso a quel tempo. Smisi di correre.

La cosa peggiore non fu "la malattia" in se (definirla malattia non è propriamente corretto nel caso di uno sportivo - c'è gente per tali patologie non riesce nemmeno a camminare) bensì il fatto di non aver potuto competere ad armi pari in due stagioni decisive per tentare di realizzare il proprio sogno, ovvero passare professionista - e il fatto che tanta gente che avevo vicina si convinse che avevo deluso le loro aspettative perché lazzarone. Amen, si vede che doveva andare cosi.

Auguro di cuore una buona ripresa ad Aru.

Visto che ci sei passato posso chiederti quali erano i sintomi di questa patologia?
 

Jajaroad

Novellino
12 Ottobre 2010
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Canyon
19 anni fa - ultimo anno da U23 poi l'anno successivo da Elite - mi capito' la stessa cosa - ci misi due anni a capire cosa fosse il problema - nel mio piccolo mi crollo' il mondo addosso - credo che per un ciclista sia una delle cose più' subdole che ti possano capitare - medici, visite, esami su esami, chiropratici, fisioterapisti, plantari, spessori, posizione in bici.. niente da fare - poi con un semplice test multiplo che misurava la pressione sanguigna dopo uno sforzo massimale, un certo dott. Chevalier di Lione, mi diagnostico' il problema - l'Epo non era certamente la causa - di certo essendo un restringimento dell'arteria, un aumento del valore corpuscolare nel sangue avrebbe accentuato la cosa - è abbastanza ovvio - con l'assunzione di Aspirina il fastidio diminuiva ma anche le prestazioni - forse se sono qui a raccontarlo è perché non accettai compromessi "di moda a quei tempi" - di sicuro la ricerca della posizione in bici sempre più' distesa e aerodinamica - estenuanti carichi di lavoro negli allenamenti - rapportoni - fattore congenito - la necessità di competere con "fenomeni" che ti obbligavano a strapazzare il fisico oltre ogni ragionevole limite - insomma diversi ed innumerevoli fattori, presumo che siano state le cause scatenanti. Non mi operai. Troppo rischioso e costoso a quel tempo. Smisi di correre.

La cosa peggiore non fu "la malattia" in se (definirla malattia non è propriamente corretto nel caso di uno sportivo - c'è gente per tali patologie non riesce nemmeno a camminare) bensì il fatto di non aver potuto competere ad armi pari in due stagioni decisive per tentare di realizzare il proprio sogno, ovvero passare professionista - e il fatto che tanta gente che avevo vicina si convinse che avevo deluso le loro aspettative perché lazzarone. Amen, si vede che doveva andare cosi.

Auguro di cuore una buona ripresa ad Aru.

Visto che ci sei passato posso chiederti quali erano i sintomi di questa patologia?
Certo. I sintomi sono una sensazione di irrigidimento muscolare - non senti più' la "gamba piena" soprattutto la coscia ma anche il polpaccio e man mano che lo sforzo aumenta, che il carico muscolare aumenta di intensità, man mano "non senti più' la gamba" - ma non è un formicolio classico per cui pensi ad un problema vascolare - come una costrizione - veramente difficile identificarlo e descriverlo - la prima ipotesi è sempre a livello neuromuscolare. Spesso fuori dalle competizioni il problema non si poneva o era appena percepibile - per esempio mai avvertito nulla nelle sessioni dietro motori nemmeno a tutta e nemmeno durante degli stage di allenamento invernale con la squadra (e ci spaccavano il culo credimi) - micidiali invece le corsette a tappe o ravvicinate - i muscoli si "intossicavano" giorno dopo giorno, ed il problema poi si avvertiva molto prima anche per sforzi meno intensi. Micidiali anche le cronometro - la posizione schiacciata del busto evidentemente amplificava la cosa.

Un esempio che ho sempre fatto... hai mai usato un 50ino "strozzato"? Ecco quella strozzatura è la sensazione... come se al tuo 50ino gli mettessero una strozzatura senza dirti nulla - potrebbe andare ma non va - i giri non salgono - "il motore può' dare ma non arriva benzina".
 
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maurocip

Scalatore
16 Luglio 2014
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Terni, Umbria
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Cervélo R3 Disk Di2 || Cannondale SuperX || Focus Raven Lite||
Certo. I sintomi sono una sensazione di irrigidimento muscolare - non senti più' la "gamba piena" soprattutto la coscia ma anche il polpaccio e man mano che lo sforzo aumenta, che il carico muscolare aumenta di intensità, man mano "non senti più' la gamba" - ma non è un formicolio classico per cui pensi ad un problema vascolare - come una costrizione - veramente difficile identificarlo e descriverlo - la prima ipotesi è sempre a livello neuromuscolare. Spesso fuori dalle competizioni il problema non si poneva o era appena percepibile - per esempio mai avvertito nulla nelle sessioni dietro motori nemmeno a tutta e nemmeno durante degli stage di allenamento invernale con la squadra (e ci spaccavano il culo credimi) - micidiali invece le corsette a tappe o ravvicinate - i muscoli si "intossicavano" giorno dopo giorno, ed il problema poi si avvertiva molto prima anche per sforzi meno intensi. Micidiali anche le cronometro - la posizione schiacciata del busto evidentemente amplificava la cosa.

Un esempio che ho sempre fatto... hai mai usato un 50ino "strozzato"? Ecco quella strozzatura è la sensazione... come se al tuo 50ino gli mettessero una strozzatura senza dirti nulla - potrebbe andare ma non va - i giri non salgono - "il motore può' dare ma non arriva benzina".
preziosissima la tua esperienza per farci comprendere (anche se mi spiace molto per te che l'hai vissuta).
Oggettivamente ero scettico per Aru, ma dopo aver letto quello che ti è capitato, pare proprio come il "declino" del sardo.
Forza Fabio, "stura" sta vena e torna grande!!!!
 

spicer

Novellino
25 Giugno 2012
38
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19 anni fa - ultimo anno da U23 poi l'anno successivo da Elite - mi capito' la stessa cosa - ci misi due anni a capire cosa fosse il problema - nel mio piccolo mi crollo' il mondo addosso - credo che per un ciclista sia una delle cose più' subdole che ti possano capitare - medici, visite, esami su esami, chiropratici, fisioterapisti, plantari, spessori, posizione in bici.. niente da fare - poi con un semplice test multiplo che misurava la pressione sanguigna dopo uno sforzo massimale, un certo dott. Chevalier di Lione, mi diagnostico' il problema - l'Epo non era certamente la causa - di certo essendo un restringimento dell'arteria, un aumento del valore corpuscolare nel sangue avrebbe accentuato la cosa - è abbastanza ovvio - con l'assunzione di Aspirina il fastidio diminuiva ma anche le prestazioni - forse se sono qui a raccontarlo è perché non accettai compromessi "di moda a quei tempi" - di sicuro la ricerca della posizione in bici sempre più' distesa e aerodinamica - estenuanti carichi di lavoro negli allenamenti - rapportoni - fattore congenito - la necessità di competere con "fenomeni" che ti obbligavano a strapazzare il fisico oltre ogni ragionevole limite - insomma diversi ed innumerevoli fattori, presumo che siano state le cause scatenanti. Non mi operai. Troppo rischioso e costoso a quel tempo. Smisi di correre.

Auguro di cuore una buona ripresa ad Aru.

Io invece ho fatto l'operazione a fine 2016 e non conosco altri cicloamatori che abbiano avuto questo problema.Quando ne parlo pensano alle vene, spiego ma non capiscono bene. Dai primi sintomi sono passati VENT'ANNI! ma ho sempre corso come riuscivo (ultimamente veniva da piangere per il dolore che iniziava a comparire e lo sconforto). Dopo aver regalato soldi a osteopati, chiropratici ecc. e visite varie, comprese quelle per le ernie del disco ed elettromiografia, sono arrivato al punto che dopo 150/200mt a piedi mi si appesantiva la gamba e logicamente non riuscivo neanche più a pedalare piano. Dopo aver preso antinfiammatori e non risolvendo niente il mio medico di base mi ha fatto stendere sul lettino e semplicemente con le dita ha scoperto che non avevo più pulsazioni nè a livello inguinale nè poplitea ne pedidia e neanche lui era a conoscenza di questa patologia di cui si è fatto spiegare dal chirurgo che poi mi ha operato.
Ho dovuto farla per forza perchè non riuscivo neanche più a fare una corsetta di 2 minuti, era chiusa al 100% ma non rischiavo niente a livello di salute se non la facevo.
Ora posso di nuovo gareggiare ma non posso più donare il sangue facendo la terapia a vita con "aspirina".
Ho donato il sangue per oltre vent'anni. Spero di aver chiarito le idee a qualcuno.
FORZA FABIO!!! Saluti a tutti, Franco.