19 anni fa - ultimo anno da U23 poi l'anno successivo da
Elite - mi capito' la stessa cosa - ci misi due anni a capire cosa fosse il problema - nel mio piccolo mi crollo' il mondo addosso - credo che per un ciclista sia una delle cose più' subdole che ti possano capitare - medici, visite, esami su esami, chiropratici, fisioterapisti, plantari, spessori, posizione in bici.. niente da fare - poi con un semplice test multiplo che misurava la pressione sanguigna dopo uno sforzo massimale, un certo dott. Chevalier di Lione, mi diagnostico' il problema - l'Epo non era certamente la causa - di certo essendo un restringimento dell'arteria, un aumento del valore corpuscolare nel sangue avrebbe accentuato la cosa - è abbastanza ovvio - con l'assunzione di Aspirina il fastidio diminuiva ma anche le prestazioni - forse se sono qui a raccontarlo è perché non accettai compromessi "di moda a quei tempi" - di sicuro la ricerca della posizione in bici sempre più' distesa e aerodinamica - estenuanti carichi di lavoro negli allenamenti - rapportoni - fattore congenito - la necessità di competere con "fenomeni" che ti obbligavano a strapazzare il fisico oltre ogni ragionevole limite - insomma diversi ed innumerevoli fattori, presumo che siano state le cause scatenanti. Non mi operai. Troppo rischioso e costoso a quel tempo. Smisi di correre.
La cosa peggiore non fu "la malattia" in se (definirla malattia non è propriamente corretto nel caso di uno sportivo - c'è gente per tali patologie non riesce nemmeno a camminare) bensì il fatto di non aver potuto competere ad armi pari in due stagioni decisive per tentare di realizzare il proprio sogno, ovvero passare professionista - e il fatto che tanta gente che avevo vicina si convinse che avevo deluso le loro aspettative perché lazzarone. Amen, si vede che doveva andare cosi.
Auguro di cuore una buona ripresa ad Aru.