Tanto tuonò che piovve?...
Lappartient se non erro è il presidente dell'UCI,chi meglio di lui puo' spingere per approvare una norma che sia uguale per tutti,e che quindi in caso di positività a sostanza proibita come questo, il corridore deve essere squalificato immediatamente e debba essere data una risposta definitiva in tempi non brevi,ma brevissimi?
Mi sembra invece che sia l'ennesimo presidente dell'UCI che parla bene ma razzola male,si continua a navigare nell'ambiguità e nell'incertezza di norme che portano sempre,a parità di reato, a diversità di trattamento tra un corridore e un altro.
Con questa ambiguità il doping anzichè diminuire prospera sempre più.
E poi sarei curioso di vedere la commissione che concede le varie esenzioni per i farmaci a questi atleti...viene il dubbio che non siano nemmeno dei medici,perchè che tra i migliori 2-300 atleti più forti al mondo in uno sport di resistenza come il ciclismo ci siano così tanti che hanno patologie croniche da curare con farmaci che figurano nelle sostanze proibite, più di qualche dubbio lo fa sorgere...
Intanto io l'ho detto fin dall'inizio di questa storia...il caso Froome finirà in una bolla di sapone,lui sarà regolarmente al via del Giro e contro Sky nessuno della giustizia sportiva farà mai nulla perchè è la squadra che riversa più soldi nel ciclismo di ogni altra,e in qualità di network televisivo da una visibilità mondiale al ciclismo che non ha eguali,quindi se non succederà qualcosa extrasport tipo l'inchiesta che ha portato a scoperchiare la pentola di Armstrong...finirà tutto in una grande nuvola di fumo...e comunque anche se sapremo qualcosa verrà fuori tra molti anni,quando i vari corridori,direttori sportivi,medici,presidenti Uci,autorità antidoping,saranno a godersi i loro guadagni senza restituire nemmeno un centesimo del maltolto...