Domenica ho fatto il mio solito giro lungo sugli appennini, sconfinando in Toscana. Giornata splendida, posti incantevoli. A un certo punto incrocio una coppia con le ebike. In quel tratto loro salivano e io scendevo. Ho dato un'occhiata a lei: sulla trentina, sicuramente non una sportiva "dura", nessun abbigliamento tecnico a parte il caschetto. Veniva su da uno strappo duro pedalando quello che poteva. Sorridendo. Rapita dalla bellezza che aveva intorno e dalla bella domenica che stava passando col suo compagno.
Automaticamente ho ripensato a un paio di settimane prima, quando avevo assistito praticamente alla stessa scena, solo che stavolta le bici erano "muscolari". Io andavo nella stessa loro direzione, quindi ho avuto più tempo per osservarli. Lei forse un po' più giovane, tutta kittata, che arrancava sugli ultimi km del passo della raticosa, col suo lui a fianco che la incitava. Sfinita, praticamente non andava più avanti. "Dai che ci sei" ho provato a dirle mentre passavo accanto. "Eh speriamo", mi ha risposto... vi lascio immaginare la faccia. In cima al passo c'è lo chalet, di solito mi fermo sempre a mangiare e bere qualcosa di fresco, prima di ripartire. Dopo qualche minuto, arriva la coppia. Lei aveva la tipica espressione "Mai più", un misto di incazzatura e insofferenza verso tutto.
Alla fine, cosa rimane? Non sono un indovino, ma secondo me la ragazza in sella alla ebike s'è divertita molto di più. E probabilmente avrà voglia di ripetere la cosa. La seconda? Ne sono meno sicuro. Il tutto senza considerare che per ogni ebike in più in giro alla domenica quasi sicuramente c'è una moto o una macchina in meno...