Le e-bike sono ancora sport?

mach1

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Le e-bike per bimbi sono un contro senso, a quell'età si debbono sviluppare i muscoli e non serve certo potenza aggiuntiva, speriamo solo che siano un'alternativa alle moto e auto elettriche per bambini, che odio e trovo diseducative.

è esattamente la cosa che ho pensato io, quando l'ho vista veramente ho storto il naso.
Una parte di me ha cercato di razionalizzare "magari le comprerà qualche genitore che ha figli con qualche disabilità, problemi motori, e grazie a questa ora può fargli fare un po' di sport, o magari qualche adulto che soffre di nanismo, che vuole una e-bike ma non riuscirà mai a trovare la taglia" ma poi lo sappiamo tutti che a comprarla saranno genitori del tipo di quelli che dicono "così gigino non suda e non si stanca, povero gigino".
i bambini sono centrali nucleari, se gli attacchi due morsetti ci dai corrente alla lavatrice, metterli su una pedalata assistita non ha senso.
 
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maurocip

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ma i bimbi, a meno che non abbiano la passione della bici, non amano "soffrire" ed andare a fare una gita pedalando in salita può rivelarsi "tragico"...
Per una pedalata di beneficenza in MTB un amico si è dovuto caricare figlio e bicicletta per qualche km, dato che il figlioletto, stanco, si era piantato ed aveva deciso di non muoversi più...
e sempre durante quella pedalata una famigliola di 4 persone (madre, padre e due ragazzine) ruotavano a turno sulle 2 bici elettriche prese a noleggio...

Insomma, l'e-bike è sempre qualcosa che ti aiuta, anche parecchio, ma con cui, se non sei un appassionato di ciclismo, comunque sei costretto a "faticare"... e per gite "improvvisate" mi sembra una scelta molto più saggia del "partiamo e poi si vedrà" con bici tradizionali...
 

Gamba_tri

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ma i bimbi, a meno che non abbiano la passione della bici, non amano "soffrire" ed andare a fare una gita pedalando in salita può rivelarsi "tragico"...
Per una pedalata di beneficenza in MTB un amico si è dovuto caricare figlio e bicicletta per qualche km, dato che il figlioletto, stanco, si era piantato ed aveva deciso di non muoversi più...
e sempre durante quella pedalata una famigliola di 4 persone (madre, padre e due ragazzine) ruotavano a turno sulle 2 bici elettriche prese a noleggio...

Insomma, l'e-bike è sempre qualcosa che ti aiuta, anche parecchio, ma con cui, se non sei un appassionato di ciclismo, comunque sei costretto a "faticare"... e per gite "improvvisate" mi sembra una scelta molto più saggia del "partiamo e poi si vedrà" con bici tradizionali...
Tutto deve essere proporzionato all'età, non amano soffrire perché non ne capiscono il motivo, non li diverte. Ok affittarla per la volta che si vuol fare una gita un po' più lunga in famiglia, ma comprarla per farli girare piú a lungo in cortile, per me, non ha senso.

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rosetta

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oggi sono entrato in un grosso negozio di bici dove non andavo da anni.
Devo dire che mi ha fatto specie più di metà delle bici esposte erano e-bikes, sia da corsa che mountain bike, praticamente sto posto s'è trasformato in un negozio di motorini. C'erano anche e-bike per bambini.
ribadisco il mio supporto alle e-bike ma non vorrei che la cosa stesse un filo sfuggendo di mano, è chiaro che commercialmente al momento sono la novità che tira di più.
in realtà mi piacerebbe vederne girare di più in città dove se ne vedono pochissime: vai al lavoro senza sudare alla stessa velocità media con cui ci andresti in macchina col traffico e non inquini e non crei ingorghi, sarebbe un win-win per tutti, il problema è che comunque costano e in città tutti tendono a usare bici da rottamaio per muoversi perchè le bici sono facili da fregare e nessuno vuole lasciare legato in giro una cosa di valore, credo sia il fattore che ne limita di più la diffusione come reale mezzo di trasporto da tutti i giorni.
Ma infatti bisognerebbe creare spazi di ricovero bici nelle pertinenze dei posti di lavoro...
 

RamboGuerrazzi

via col vento
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in realtà mi piacerebbe vederne girare di più in città dove se ne vedono pochissime: vai al lavoro senza sudare alla stessa velocità media con cui ci andresti in macchina col traffico e non inquini e non crei ingorghi, sarebbe un win-win per tutti, il problema è che comunque costano e in città tutti tendono a usare bici da rottamaio per muoversi perchè le bici sono facili da fregare e nessuno vuole lasciare legato in giro una cosa di valore, credo sia il fattore che ne limita di più la diffusione come reale mezzo di trasporto da tutti i giorni.

Sono un'alternativa pulita e promettente, speriamo riescano a capirlo in tanti, così da abbassare i prezzi ed aumentare i servizi (ciclabili, parcheggi sicuri, etc)
 

mach1

Passista
4 Marzo 2010
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Sono un'alternativa pulita e promettente, speriamo riescano a capirlo in tanti, così da abbassare i prezzi ed aumentare i servizi (ciclabili, parcheggi sicuri, etc)

ribadisco il problema è il prezzo e dubito che una bici a pedalata assistita la vedremo mai sotto i 200/300 euro. In città da me a Milano rubano perfino le bici del bike sharing che fanno cagare e di fatto sono già di tutti, in più il 99% dei ladri gode di totale immunità, se vuoi una bici rubata a milano ti posso dire due o tre posti dove andarle a vedere, la polizia li conosce benissimo ma non fanno nulla.
Io la bici della domenica ce l'ho in garage, dove non è comunque al sicuro ma è più al sicuro che per strada, ma per muovermi in città, se devo lasciarla legata da qualche parte ho una bici del decathlon da 100 euro ed è già troppo, 300 euro per lasciarla legata in giro non li spenderei mai.
A meno che il comune metta a disposizione dei parcheggi bici tipo questi
che però costa un casino sia crearli che manutenerli, in più sicuramente sarebbe un servizio non gratuito, quindi non li vedremo mai.
Milano è una città che ha problemi con lo smog tipo 300 giorni l'anno, è completamente piatta e c'è temperatura adatta per andare in bici per 9 mesi l'anno, avrebbe tutto l'interesse a essere pioniera in questo genere di iniziative.
Piste ciclabili ne sono comparse negli ultimi anni ma sono ancora pochi mozziconi, ci sono 3 tipi di bike sharing ma sono tutti palliativi, andrebbero letteralmente ripensate intere aree a livello di mobilità e il centro andrebbe interamente ripavimentato, ma nessuno ha l'interesse, la competenza o la lungimiranza per farlo, quindi continuiamo con le domeniche senza traffico, rigorosamente a primavera quando la gente andrebbe via decongestionando un po' la città.
 
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RamboGuerrazzi

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Io la bici della domenica ce l'ho in garage, dove non è comunque al sicuro ma è più al sicuro che per strada, ma per muovermi in città, se devo lasciarla legata da qualche parte ho una bici del decathlon da 100 euro ed è già troppo, 300 euro per lasciarla legata in giro non li spenderei mai.

Piste ciclabili ne sono comparse negli ultimi anni ma sono ancora pochi mozziconi, ci sono 3 tipi di bike sharing ma sono tutti palliativi, andrebbero letteralmente ripensate intere aree a livello di mobilità ma nessuno ha l'interesse, la competenza o la lungimiranza per farlo.

Non è solo il comune a doversi muovere, ma anche le aziende/condomini, entità che muovono centinaia di persone ogni giorno. Il problema del traffico è che ha picchi ormai ampiamente prevedibili, ma inevitabili per questioni strutturali. Una ebike legata ad un palo non è sicura, ma già dentro un androne di un palazzo la situazione cambia. E' un processo di adattamento molto lungo, perché deve essere necessariamente diffuso, non si può pensare di costruire (e dove?) mega-rastrelliere custodite.
 
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mach1

Passista
4 Marzo 2010
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Non è solo il comune a doversi muovere, ma anche le aziende/condomini, entità che muovono centinaia di persone ogni giorno. Il problema del traffico è che ha picchi ormai ampiamente prevedibili, ma inevitabili per questioni strutturali. Una ebike legata ad un palo non è sicura, ma già dentro un androne di un palazzo la situazione cambia. E' un processo di adattamento molto lungo, perché deve essere necessariamente diffuso, non si può pensare di costruire (e dove?) mega-rastrelliere custodite.

Tre delle sei bici che hanno fregato alla mia famiglia le hanno fregate nel cortile di casa ( Altre due fuori da un mediaword e un esselunga e l'altra manco mi ricordo )
E abito in un condominio ben frequentato in una zona relativamente tranquilla, con cancellate, portinerie e telecamere e cortili riparati che da fuori non si vede nulla.
La realtà è che ormai entrano dappertutto e quasi sempre indisturbati.
Una sera mi s'è smontato un pezzo della serranda in garage mentre rincasavo. A mezzanotte mi sono messo a ripararla perchè non potevo lasciarla aperta, ho fatto un casino della madonna, martellate, rumore di ferraglia, sotto le finestre del palazzo. Quanta gente credi sia venuta a controllare o abbia buttato un occhio? nessuno.
Poi nei condomini, più sono grossi e più diventa difficile fare qualsiasi cosa, devi fare la guerra se ci sono da riverniciare le cancellate o rifare i viali, di cui tutti usufruiscono, figurati se dovessi inventarti qualcosa ad uso e consumo delle sole biciclette, che magari usa un condomino su dieci.
Mi spiace dirlo ma se ti aspetti che la rivoluzione parta dai condomini aspetta e spera.
Le aziende potrebbero avere più successo ma non so quante abbiano un vero e proprio interesse, magari giusto qualcuna che vuole ottimizzare gli spazi auto.
 
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Alessiuccio

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Per una pedalata di beneficenza in MTB un amico si è dovuto caricare figlio e bicicletta per qualche km, dato che il figlioletto, stanco, si era piantato ed aveva deciso di non muoversi più...

a me non mi fregava... valà che quando vede che gli altri vanno avanti e lo lasciano lì la stanchezza gli passa... non è possibile che i miei nipoti quando vogliono fare casino sono inesauribili e questo mi si stanca per un giretto in bici, dai su...
 
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EMAC

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Dando ad un bambino le giuste motivazioni come la curiosita' di scoprire posti nuovi o la soddisfazione di arrivare dove non e' mai arrivato trasormera' la fatica in divertimento. Un bambino sano che non passi tutto il giorno attaccato ad un tablet una gita in bici la fa senza problemi senza ricorrere a un e-bike.
 

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Dando ad un bambino le giuste motivazioni come la curiosita' di scoprire posti nuovi o la soddisfazione di arrivare dove non e' mai arrivato trasormera' la fatica in divertimento. Un bambino sano che non passi tutto il giorno attaccato ad un tablet una gita in bici la fa senza problemi senza ricorrere a un e-bike.

Su questo mi trovi totalmente d’accordo


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Ciclofondista

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io leggevo di tanta gente, soprattutto nella MTB che temeva che l'aumento di ciclisti con le e-bike avrebbe portato problemi e divieti, che tanti incapaci e maleducati avrebbero iniziato a battere i sentieri e a fare danni. A me invece sembra che la conseguenza principale sia che le varie comunità specialmente nelle valli abbiano fiutato il possibile business del cicloturismo e si stiano via via attrezzando per accogliere i ciclisti al meglio, io credo che alla lunga ne avremo tutti dei benefici, ogni anno cercando nuovi itinerari scopro nuovi alberghi bike-friendly, servizi come navette con portabici, impianti di risalita aperti d'estate e roba simile.
Come preannunciato in un mio precedente post gandalf..............

Alto Adige: non solo business ma anche divieti

b) Decreto del Presidente della Provincia 31 maggio 2018, n. 141)
Modifiche al decreto del Presidente della Provincia 31 luglio 2000, n. 29

Art. 1 (Modifica del decreto del Presidente della Giunta provinciale 31 luglio 2000, n. 29, recante “Regolamento di esecuzione all’ordinamento forestale”)
(1) Dopo l’articolo 25 del decreto del Presidente della Giunta provinciale 31 luglio 2000, n. 29, è inserito il seguente articolo 26:

“Art. 26 (Divieto di transito con biciclette sulla rete sentieristica

1. Nei territori con vincolo idrogeologico-forestale il sindaco può vietare il transito con biciclette sulla rete sentieristica o singoli tratti della stessa, qualora a causa di detto transito sorgano conflitti con gli escursionisti o con l´attività agricolo-forestale, sentiti il direttore dell’ispettorato forestale territorialmente competente nonché il gestore del sentiero escursionistico in oggetto, il rappresentante locale dell'associazione dei coltivatori più rappresentata a livello provinciale e l´organizzazione turistica locale e, qualora si tratti di parchi naturali oppure del Parco nazionale dello Stelvio, anche i rispettivi direttori d’ufficio della Ripartizione natura, paesaggio e sviluppo del territorio.

2. Il divieto di transito è reso noto tramite una segnaletica unitaria come da modello in allegato A, curando il comune di acquisire il consenso del proprietario interessato per la collocazione del segnale di divieto e sostenendo le spese.

3. Chi viola il divieto di transito, soggiace alla comminazione della sanzione amministrativa pecuniaria ai sensi dell’articolo 12 della legge provinciale 21 ottobre 1996, n. 21, e successive modifiche.

4. Ai sensi della legge provinciale 7 gennaio 1977, n. 9 e successive modifiche la vigilanza sull’osservanza della presente disposizione è affidata al Corpo forestale provinciale. Per il procedimento relativo all’applicazione delle sanzioni amministrative è competente l’ufficio amministrazione forestale.

Il presente decreto sarà pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione. È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
 

mach1

Passista
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Chi nel dettaglio l'abbia partorita, non lo so, ma io che in queste zone ci vivo e ci lavoro (forestale) posso assicurarti che è tutto vero. Ho assistito personalmente a discussioni e litigi.

curiosità, fermo restando che pochi episodi non fanno statistica, i litigi a cui assistito erano con e-bikers o con bikers convenzionali? A me da più l'idea che a rompere sui sentieri agli escursionisti siano i bikers veterani che spesso vengono giù a cannone prendendosi tutto il sentiero che non gli e-bikers che magari non sono mai andati in bici e scendono a passo d'uomo, ma come detto la mia è più un impressione che altro.
 
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curiosità, fermo restando che pochi episodi non fanno statistica, i litigi a cui assistito erano con e-bikers o con bikers convenzionali? A me da più l'idea che a rompere sui sentieri agli escursionisti siano i bikers veterani che spesso vengono giù a cannone prendendosi tutto il sentiero che non gli e-bikers che magari non sono mai andati in bici e scendono a passo d'uomo, ma come detto la mia è più un impressione che altro.
Volevo chiedere la stessa cosa
 

Ciclofondista

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curiosità, fermo restando che pochi episodi non fanno statistica, i litigi a cui assistito erano con e-bikers o con bikers convenzionali? A me da più l'idea che a rompere sui sentieri agli escursionisti siano i bikers veterani che spesso vengono giù a cannone prendendosi tutto il sentiero che non gli e-bikers che magari non sono mai andati in bici e scendono a passo d'uomo, ma come detto la mia è più un impressione che altro.
Confermo, la tua idea è giusta, ed inoltre spesso gli attriti sorgono con gruppi di bikers "convenzionali" accompagnati da una guida
 
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