Mi hanno offerta questa Bicicletta

ciclista statunitense

Apprendista Scalatore
15 Dicembre 2004
2.523
186
New Jersey, USA
Visita sito
Bici
una trentina di bici le più svariate
per curiosità,come facevi a riconoscere le Masi fatte da Confente?

Come ho detto, la differenza tra un telaista e l'altro utilizzato da Masi non è mai stato grossa. Non si può mai essere sicuri a 100%. Alcuni telai hanno segni particolari che rendono quasi certo il riconoscimento, tipo forcellini speciali, fori speciali, tipo di pezzi saldati... Ci sono poi quelli che sostengono che quelle con la "V" davanti alla misura sono da lui (non metto mano sul fuoco per sostenere questo anche se due di quelle che ho importato avevano la V ed i segni particolari di produzione di Mario). Negli USA, per la produzione americana, è assai comune che il cliente abbia avuto contatto diretto con Mario prima della consegna del loro telaio, così da sapere che era lui che l'ha costruito almeno in parte.
 

bh

Apprendista Scalatore
4 Febbraio 2006
1.864
19
Visita sito
molto interessante..
detto poi da c.statunitense..
che mi sento di quotare..
sinceramente di questi corsaioli -salottieri nn saprei che farmene.
secondo me stanno vivendo una bolla speculativa.
gli usa sono la origine.

qui in germania, basta che ci sia un pezzo di ferro con su scritto "peppino ó merluzzaro" che tutti ohhhhhhhhh......allora la devi fare rigorosamente fixed=cool...

questo anche ad opera di certi fighetti da quartiere, tipo, caro ciclista, il tuo conoscente canadese-berlinese..che se la tira come un matto xche' fa il guru con i pischelli(ragazzetti) fixati..

mi sembra un po' andare dietro ai miti costruiti dai bike-courrier
che si spaccano le gambe sulle fisse in citta'..
perche' fa "cool"..
le bici da corsa sono bici da corsa.
da appendere in salotto ci va solo la bianchi.
ma xche' e' appartenuta a coppi.
 

cicloturista62

Pignone
17 Novembre 2008
180
32
Verona
www.1200px.it
Bici
un caval de fero
Ho importato oltre 30 bici Masi del periodo 1950-1978 negli USA negli ultimi 10 anni. Se confronti una Masi fatta da Mario o da chiunque altro nello stesso periodo con gli stessi componenti iniziali, non si vedono differenze notevole. Stessa cura nella costruzione e nel dettaglio (Masi era bravissimo a gestire terzisti e siccome era Masi che forniva tutti i componenti ci mancherebbe che ci fossero differenze nei dettagli). Te lo garantisco. Si deve poi prendere sotto considerazione che era nel periodo di Mario che la Masi ha iniziato ad utilizzare congiunzioni in microfusione che non richiedevano più, per la prima volta, la necessità di limare. Una bici con congiunzioni in microfusione sarà sempre ad occhio nudo più pulito e perfetto di una bici fatto con congiunzioni del tipo vecchio. Per le congiunzioni in microfusione non si può ringraziare Mario in quanto esistevano già da anni prima che lui si mettesse ad utilizzarle. Tra i primi ad utilizzarle erano i buoni vecchi Licinio Marastoni e Ernesto Colnago...

Per quanto riguarda le tecniche di produzione ripeto che non ha apportato assolutamente niente, ma se non hai mai costruito un telaio è difficile capire questo.
Perdonami Ciclistastatunitense ma non sto parlando di microfusioni (l'ho già detto più volte ancora prima che lo ribadissi tu, non costruisco telai e non entro nel merito) ma mi riferisco ad altri dettagli e finezze costruttive che probabilmente avranno un valore solo estetico ma che comunque evidenziano una cura per il dettaglio che in altre Masi non ho visto.
Comunque diciamoci le cose come stanno...oggettivamente una qualsiasi bici d'epoca ha solo un valore emozionale e soggettivo, il resto è solo chiacchiera da salotto.
 

Panta Rei

Apprendista Passista
31 Luglio 2008
854
28
Visita sito
Intanto grazie per la discussione che trovo molto interessanteo-o.
Avevo letto, forse qui sul forum ma non rcordo di preciso, che il sig. Mario Confente affermava anche l'importanza del "perfettamente su misura" (che anche pochissimi millimetri nelle quote del telaio facevano la differenza) e che un vero telaio da corsa non poteva pesare oltre il chilo e mezzo: da qui penso si possa notare come probabilmente il Maestro in questione fosse molto attento alla "personalizzazione". Questi due parametri Vi sentite di condividerli? Grazie ancora
 

sarabeppe

Scalatore
12 Ottobre 2007
7.835
191
brescia lago di garda
Visita sito
Bici
a detta di mia moglie troppe
sono PIENAMENTE d'accordo con te....ecco perche' ho risposto a sarabeppe che non svengo davanti a una confente.poi se uno vuole fare un investimento e ha 10.000€ che gli avanzano fa bene a prenderla e magari tra qualche annetto rivenderla o-o
mi hai frainteso Lucio
intendevo che saresti svenuto xe' so come la pensi su confente,
dopo tante birre bevute assieme qualcosa mi hai insegnatoo-oo-o
 

rubero

Novellino
2 Dicembre 2010
1
0
Visita sito
Bici
uso poco la bici
Sono molto legato alla storia di Mario ed a parte della sua famiglia.
Sto lavorando anche per avere un filmato originale sulle fasi costruttive di uno dei suoi telai e altre immagini di test su pista, dove appaiono Mario e altri ciclisti di spicco dello scenario mondiale dell'epoca....p.es un certo Cannibale
Non so come si evolverà questa vicenda ma farò ogni sforzo possibile per riportare alla luce una parte, credo, molto importante del ciclismo d'epoca.

Abito a Montorio Veronese, non sono appassionato di biciclette, ma conosco la storia di Mario e ho avuto modo di conoscere la sorella Gianna che abita in provincia di Verona.
Ecco la storia di Mario presa dal sito che assieme ad altri gestisco:

http://www.montorioveronese.it/inde...mario-confente&catid=75:personaggi&Itemid=350

Sono molto interessanto anch'io ai filmati di Mario. spero di poterli vedere
 

riky76

Scalatore
29 Aprile 2008
6.375
288
47
Giaveno (TO)
riky76omnium.wordpress.com
Bici
n+1
molto interessante..
detto poi da c.statunitense..
che mi sento di quotare..
sinceramente di questi corsaioli -salottieri nn saprei che farmene.
secondo me stanno vivendo una bolla speculativa.
gli usa sono la origine.

qui in germania, basta che ci sia un pezzo di ferro con su scritto "peppino ó merluzzaro" che tutti ohhhhhhhhh......allora la devi fare rigorosamente fixed=cool...

questo anche ad opera di certi fighetti da quartiere, tipo, caro ciclista, il tuo conoscente canadese-berlinese..che se la tira come un matto xche' fa il guru con i pischelli(ragazzetti) fixati..

mi sembra un po' andare dietro ai miti costruiti dai bike-courrier
che si spaccano le gambe sulle fisse in citta'..
perche' fa "cool"..
le bici da corsa sono bici da corsa.
da appendere in salotto ci va solo la bianchi.
ma xche' e' appartenuta a coppi.


hai ragione...e te lo dice un che fa anche il figo con la fixed in città ;)
 

Riki80

Apprendista Scalatore
4 Luglio 2006
2.000
8
43
Verona
www.fotomiglio.com
Bici
Atala,BMC,Colnago,Princycles,Zullo
Abito a Montorio Veronese, non sono appassionato di biciclette, ma conosco la storia di Mario e ho avuto modo di conoscere la sorella Gianna che abita in provincia di Verona.
Ecco la storia di Mario presa dal sito che assieme ad altri gestisco:

http://www.montorioveronese.it/inde...mario-confente&catid=75:personaggi&Itemid=350

Sono molto interessanto anch'io ai filmati di Mario. spero di poterli vedere

Ma che storia!
negli articoli riportati in quella pagina vedo alcuni cognomi che mi pare di riconoscere:
Mantovenelli... che sia il giudice UDACE che vedo tutte le domeniche?
Cavazzana... che sia uno di quei vecchietti arzilli che vince quasi tutte le domeniche?
Bedendo (credo non sia più tra di noi) ma ai miei tempi seguiva una squadra juniores... tutte le domeniche o-o
 

cicloturista62

Pignone
17 Novembre 2008
180
32
Verona
www.1200px.it
Bici
un caval de fero
vero, ma non è detto che la cosa sia di poco conto .... ;)
in un certo senso hai perfettamente ragione. Trovo interessantissimi gli interventi riguardanti le tecniche di costruzione, la componentistica e quant'altro, molto meno quelli relativi alle "valutazioni" di biciclette. Ti parla una persona che ha nel proprio sito web, una pagina dedicata alla rilevazione dei prezzi di bici d'epoca ma lo scopo vorrebbe essere unicamente quello di dare qualche dritta a chi vuol acquistare, proprio per evitare (per quanto possibile) compravendite dissennate. Detto ciò, sono il primo a riconoscere, a mente fredda, che i 6000 euro per una Confente sono assurdi tanto quanto i 1500 di una Gran Criterium ma, come ho già detto, entriamo nel campo dell'irrazionale, un mondo, quello del collezionismo, dove tutto o quasi può accadere.
 
  • Mi piace
Reactions: 1 person