Parto da un piccolo riassunto della mia storia ciclistica:
Iniziato tardi, a 28 anni, poi per una decina d'anni ho corso in mtb allenandomi con costanza.
Sono poi passato alla bdc, anche qui allenamenti costanti e partecipazione a gf con piazzamenti sempre nel secondo quarto della classifica, insomma, una mezza pippa.
Quattro anni fa, ormai, nasce mia figlia e per un paio d'anni tocco pochissimo la bici.
L'anno scorso aumento un po le uscite raggiungendo un discreto stato di forma, quest'anno parto bene poi devo fermarmi un mese abbondante per impegni vari.
Riprendo, ovviamente con fatica, e gradualmente aumento il kilometraggio delle uscite.
In passato ho sempre sofferto, in estate, di periodi di debolezza con sensazione di durezza muscolare e tensione alle gambe, problema che risolvevo con cicli di aminoacidi e sali minerali.
Veniamo, finalmente, al quesito:
sono sempre stato un ciclista che predilige l'agilità, anche a causa di scarsa potenza, per intenderci in salita giravo sempre tra 75/85 rpm, in pianura sopra le 85/90. Le mie frequenze cardiache erano intorno ai 195/1700 battiti in salita, con punte anche superiori.
Dalla ripresa dopo lo stop di 1 mese noto che, mentre vado bene in pianura/vallonato, in salita fatico a far salire i battiti oltre i 160 bpm e la cadenza è notevolmente diminuita, intorno ai 65/70 rpm.
Nonostante ciò le medie a fine giro sono appena sotto il mio livello abituale ma ci sta visto lo scarso allenamento.
Secondo voi si tratta di un adattamento fisiologico con modifica delle mie caratteristiche, magari dovuto all'età?
(dimenticavo, le primavere sono 48)
Oppure sto solo faticando molto a ritrovare un minimo livello di forma dopo lo stop prolungato?
P.S. è arrivato il caldo ed insieme sono arrivate le mie solite difficoltà che sto contrastando con la solita cura iniziata da 4 giorni.
Iniziato tardi, a 28 anni, poi per una decina d'anni ho corso in mtb allenandomi con costanza.
Sono poi passato alla bdc, anche qui allenamenti costanti e partecipazione a gf con piazzamenti sempre nel secondo quarto della classifica, insomma, una mezza pippa.
Quattro anni fa, ormai, nasce mia figlia e per un paio d'anni tocco pochissimo la bici.
L'anno scorso aumento un po le uscite raggiungendo un discreto stato di forma, quest'anno parto bene poi devo fermarmi un mese abbondante per impegni vari.
Riprendo, ovviamente con fatica, e gradualmente aumento il kilometraggio delle uscite.
In passato ho sempre sofferto, in estate, di periodi di debolezza con sensazione di durezza muscolare e tensione alle gambe, problema che risolvevo con cicli di aminoacidi e sali minerali.
Veniamo, finalmente, al quesito:
sono sempre stato un ciclista che predilige l'agilità, anche a causa di scarsa potenza, per intenderci in salita giravo sempre tra 75/85 rpm, in pianura sopra le 85/90. Le mie frequenze cardiache erano intorno ai 195/1700 battiti in salita, con punte anche superiori.
Dalla ripresa dopo lo stop di 1 mese noto che, mentre vado bene in pianura/vallonato, in salita fatico a far salire i battiti oltre i 160 bpm e la cadenza è notevolmente diminuita, intorno ai 65/70 rpm.
Nonostante ciò le medie a fine giro sono appena sotto il mio livello abituale ma ci sta visto lo scarso allenamento.
Secondo voi si tratta di un adattamento fisiologico con modifica delle mie caratteristiche, magari dovuto all'età?
(dimenticavo, le primavere sono 48)
Oppure sto solo faticando molto a ritrovare un minimo livello di forma dopo lo stop prolungato?
P.S. è arrivato il caldo ed insieme sono arrivate le mie solite difficoltà che sto contrastando con la solita cura iniziata da 4 giorni.