Mondiale Granfondo Varese 2018

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
20.049
2.323
Barberino Val d'Elsa (FI)
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Bici
Scott Addict R2
Dopo aver letto tutta la discussione vedo di dire la mia.

Noto una certa acredine di fondo verso chi ha successo. In tal caso il problema è di chi rosica non certo di chi vince le granfondo e il mondiale amatori. In tal senso quello che fa Elettrico (o altri cicloamatori vincenti) è un esempio molto positivo di come un ciclista scadente sia riuscito a vivere di ciclismo, facendosi mantenere, vivendolo da protagonista assoluto. Molto meglio degli pseudo-pro che pagano per correre in una continental e fanno al massimo le gare 1.2 e 2.2 che non hanno rilievo mediatico.

Il mondiale amatori è un mondiale vero, con prove di qualificazione e ciclisti da tutto il mondo, non come certi "mondiali" UISP, come quello fatto domenica scorsa a Fucecchio con partecipanti dalla sola toscana. Detto questo il mondiale amatori è una gara di livello tecnico modesto, sia in assoluto sia se paragonata ai massimi livelli amatoriali, visto che in contemporanea si correva la più bella e dura granfondo del calendario amatoriale internazionale (e i più forti erano lì).

Ultima considerazione: il mondo amatoriale si è molto evoluto negli anni (io ho iniziato nei primi anni 90 quando era veramente amatoriale). E' cresciuto sia nei numeri sia nella qualità della prestazioni e soprattutto nel fatturato che riesce a produrre. Questo è possibile solo se dai ai cicloamatori la possibilità di emulare i ciclisti veri. E' così che un mondiale amatori trova la sua giustificazione e non ci trovo niente di male, anzi ben venga. Vedere tanti amici gongolare per la gioia di partecipare a questo evento e di indossare la divisa dell'Italia (entrambi profumatamente da loro pagate) è stato motivo di piacere anche per me.

Detto questo invito tutti a gioire e a godere della propria passione, senza invidiare nessuno (che non c'è motivo) e senza denigrare il diverso modo con cui ogni amatore interpreta il ciclismo. Non dobbiamo rendere conto a nessuno ed è questo il nostro vantaggio. Non disperdiamolo...
 
23 Ottobre 2015
6.248
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Bici
Cube, Specialized
Dopo aver letto tutta la discussione vedo di dire la mia.

Noto una certa acredine di fondo verso chi ha successo. In tal caso il problema è di chi rosica non certo di chi vince le granfondo e il mondiale amatori. In tal senso quello che fa Elettrico (o altri cicloamatori vincenti) è un esempio molto positivo di come un ciclista scadente sia riuscito a vivere di ciclismo, facendosi mantenere, vivendolo da protagonista assoluto. Molto meglio degli pseudo-pro che pagano per correre in una continental e fanno al massimo le gare 1.2 e 2.2 che non hanno rilievo mediatico.

Il mondiale amatori è un mondiale vero, con prove di qualificazione e ciclisti da tutto il mondo, non come certi "mondiali" UISP, come quello fatto domenica scorsa a Fucecchio con partecipanti dalla sola toscana. Detto questo il mondiale amatori è una gara di livello tecnico modesto, sia in assoluto sia se paragonata ai massimi livelli amatoriali, visto che in contemporanea si correva la più bella e dura granfondo del calendario amatoriale internazionale (e i più forti erano lì).

Ultima considerazione: il mondo amatoriale si è molto evoluto negli anni (io ho iniziato nei primi anni 90 quando era veramente amatoriale). E' cresciuto sia nei numeri sia nella qualità della prestazioni e soprattutto nel fatturato che riesce a produrre. Questo è possibile solo se dai ai cicloamatori la possibilità di emulare i ciclisti veri. E' così che un mondiale amatori trova la sua giustificazione e non ci trovo niente di male, anzi ben venga. Vedere tanti amici gongolare per la gioia di partecipare a questo evento e di indossare la divisa dell'Italia (entrambi profumatamente da loro pagate) è stato motivo di piacere anche per me.

Detto questo invito tutti a gioire e a godere della propria passione, senza invidiare nessuno (che non c'è motivo) e senza denigrare il diverso modo con cui ogni amatore interpreta il ciclismo. Non dobbiamo rendere conto a nessuno ed è questo il nostro vantaggio. Non disperdiamolo...
Come non essere d'accordo.
In merito alla qualificazione ho trovato una postilla nel regolamento che dice che basta portare a termine 3 gf e non è necessario entrare nel 25%...
Quasi quasi ci faccio in pensierino per uno dei prossimi mondiali, il prossimo non so, visto che è in polonia e pressoché piatto, ma in un'altra località, magari lontana, chissà.
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
7.486
4.702
Modena
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sempre una in meno...
Dopo aver letto tutta la discussione vedo di dire la mia.

Noto una certa acredine di fondo verso chi ha successo. In tal caso il problema è di chi rosica non certo di chi vince le granfondo e il mondiale amatori. In tal senso quello che fa Elettrico (o altri cicloamatori vincenti) è un esempio molto positivo di come un ciclista scadente sia riuscito a vivere di ciclismo, facendosi mantenere, vivendolo da protagonista assoluto. Molto meglio degli pseudo-pro che pagano per correre in una continental e fanno al massimo le gare 1.2 e 2.2 che non hanno rilievo mediatico.

Il mondiale amatori è un mondiale vero, con prove di qualificazione e ciclisti da tutto il mondo, non come certi "mondiali" UISP, come quello fatto domenica scorsa a Fucecchio con partecipanti dalla sola toscana. Detto questo il mondiale amatori è una gara di livello tecnico modesto, sia in assoluto sia se paragonata ai massimi livelli amatoriali, visto che in contemporanea si correva la più bella e dura granfondo del calendario amatoriale internazionale (e i più forti erano lì).

Ultima considerazione: il mondo amatoriale si è molto evoluto negli anni (io ho iniziato nei primi anni 90 quando era veramente amatoriale). E' cresciuto sia nei numeri sia nella qualità della prestazioni e soprattutto nel fatturato che riesce a produrre. Questo è possibile solo se dai ai cicloamatori la possibilità di emulare i ciclisti veri. E' così che un mondiale amatori trova la sua giustificazione e non ci trovo niente di male, anzi ben venga. Vedere tanti amici gongolare per la gioia di partecipare a questo evento e di indossare la divisa dell'Italia (entrambi profumatamente da loro pagate) è stato motivo di piacere anche per me.

Detto questo invito tutti a gioire e a godere della propria passione, senza invidiare nessuno (che non c'è motivo) e senza denigrare il diverso modo con cui ogni amatore interpreta il ciclismo. Non dobbiamo rendere conto a nessuno ed è questo il nostro vantaggio. Non disperdiamolo...
:ola:
 

phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
2.709
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varese
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Faccio un esempio di cui mi vergogno, ma rende l'idea.
La Ferragni viene pagata profumatamente da stilisti e compagnia cantante pur non essendo uma modella professionista.
Cosa dovrebbero dire la Schiffer o la Campbell, che hanno fatto tutta ma gavetta, scuole, etc...?
Se vincere le gf diventa una professione, magari qualche giovane al posto di fare l'under, magari comincerà dalle gf.
A me come a molti altri non cambierà niente perché comunque arriviamo ben dopo i primi, però girando i soldi le gare sono meglio organizzate e magari anche in numero superiore.
e tu che ci guadagni da questo? soldi non penso, forse piu' ristori alle gare? oppure le strade chiuse al traffico x tutti i concorrenti? mah... un giovane non fa l'under x scelta, ci arriva dopo la gavetta delle categorie precedenti.la categoria under e' semiprofessionismo,chi ci arriva senza un buon biglietto di presentazione dalla categoria juniores, e' un raccomandato: capita spesso a figli, nipoti di uno sponsor. ho visto piu' di un soggetto nascere come fenomeno nel circuito granfondo e poi fare subito il grande salto nel professionismo: la loro carriera nella massima categoria e' stata fulminea, sono stati tutti presi per doping, quello che li aveva sostenuti per ottenere vittorie su vittorie nel mondo amatoriale. sono spariti nel nulla in poco tempo...
 
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phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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varese
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Samuele Manfredi è un diciottenne che quest'anno ha vinto la Gant-Wevelgem ed è arrivato secondo alla Roubaix tra gli junior... e nessuno lo conosce.
Capisci perché gli sponsor preferiscono investire i loro quattrini sui granfondisti anziché sui giovani?
no, proprio non capisco. x me questi sono palcoscenici molto piu' importanti di un mondiale granfondo, una 9colli o una maratona delle dolomiti
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
31.564
22.108
Bugliano
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qualunquemente
no, proprio non capisco. x me questi sono palcoscenici molto piu' importanti di un mondiale granfondo, una 9colli o una maratona delle dolomiti
saranno palcoscenici molto più importanti in astratto, ma molta più gente tra i praticanti conosce Tommaso Elettrico di Samuele Manfredi.
e gli sponsor vanno dove c'è l'interesse dei praticanti; non sono delle onlus, e devono considerare dove c'è il maggior ritorno di investimento.
 

phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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varese
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il Re o il Principe delle Gran Fondo, come ama definirsi nei suoi comunicati stampa. insomma fa tutto lui, vince e si definisce :mrgreen:
Allenamenti, estenuanti, ripetute, alimentazione, dietologi, staff medico e di preparatori, tabelle di allenamento, tecnologia all’avanguardia....Tanto di cappello a chi si impegna così.... e a chi ha la fortuna di vivere senza dovere lavorare otto ore al giorno perche' l'azienda di famiglia gli permette di fare il piccolo professionista :mrgreen:. non e' invidia la mia, sia chiaro, e' pieta'....
 
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phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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saranno palcoscenici molto più importanti in astratto, ma molta più gente tra i praticanti conosce Tommaso Elettrico di Samuele Manfredi.
e gli sponsor vanno dove c'è l'interesse dei praticanti; non sono delle onlus, e devono considerare dove c'è il maggior ritorno di investimento.
evidentemente tu vivi l'ambiente del ciclismo amatoriale, dove le vicende delle categorie serie, quelle che portano alla carriera, solo pochi appasionati le conoscono. ti garantisco che nel mondo del ciclismo che conta, professionismo ovviamente e categoria under 23, il vostro eroe non lo conosce nessuno, mentre degli juniores che vincono corse del genere, sono gia' sotto osservazione delle squadre world tour
 

bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
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qualunquemente
evidentemente tu vivi l'ambiente del ciclismo amatoriale, dove le vicende delle categorie serie, quelle che portano alla carriera, solo pochi appasionati le conoscono. ti garantisco che nel mondo del ciclismo che conta, professionismo ovviamente e categoria under 23, il vostro eroe non lo conosce nessuno, mentre degli juniores che vincono corse del genere, sono gia' sotto osservazione delle squadre world tour
io non faccio gare, mai fatta in vita mia ne' una granfondo ne' una gara in circuito, e nemmeno frequento quegli ambienti.
mi piace andare in giro in bici per i fatti miei, e seguo il ciclismo dai tempi di Merckx e Gimondi.

Elettrico non è un mio eroe (i miei 'eroi' sono ben altri, e non appartengono al mondo del ciclismo), sono venuto a sapere della sua esistenza solo frequentando il forum, mentre di Samuele Manfredi ho letto informandomi sulle gare delle categorie minori, così come mi informo su quelle femminili, sulla pista e sul ciclocross.

però ho gli occhi per vedere, e vedo che la maggior parte dei praticanti segue le gare degli amatori, e non quelle delle categorie minori.
è un male? può darsi, ma è così, ma le aziende investono dove c'è più ritorno: e il loro target sono gli appassionati, i praticanti, e non i talent scout delle squadre WT.
non credo che chi investa nel ciclismo amatoriale anziché in quello giovanile sia così stupido da non aver fatto bene i propri conti.
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
e tu che ci guadagni da questo? soldi non penso, forse piu' ristori alle gare? oppure le strade chiuse al traffico x tutti i concorrenti? mah... un giovane non fa l'under x scelta, ci arriva dopo la gavetta delle categorie precedenti.la categoria under e' semiprofessionismo,chi ci arriva senza un buon biglietto di presentazione dalla categoria juniores, e' un raccomandato: capita spesso a figli, nipoti di uno sponsor. ho visto piu' di un soggetto nascere come fenomeno nel circuito granfondo e poi fare subito il grande salto nel professionismo: la loro carriera nella massima categoria e' stata fulminea, sono stati tutti presi per doping, quello che li aveva sostenuti per ottenere vittorie su vittorie nel mondo amatoriale. sono spariti nel nulla in poco tempo...
Detto terra terra a me, come a centinaia di migliaia di appassionati interessa molto di più che una gf sia organizzata bene e sicura, piuttosto che un under venga preso da una squadra wt.
Figurati uno sponsor, che guarda principalmente al ritorno economico del suo investimento; gli amatori alla fine sono quelli che comprano bici, gadget, capi tecnici, etc...
Se la federazione e le squadre dilettanti non sono in grado di attirare sponsor è un loro problema, non certo di chi ha trovato un modo per portarsi a casa la pagnotta.
È un lavoro e come tale comporta scelte, sacrifici, compromessi.
Come chi una volta laureato sceglie di insegnare, piuttosto che fare il libero professionista o lavorare in azienda.
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
il Re o il Principe delle Gran Fondo, come ama definirsi nei suoi comunicati stampa. insomma fa tutto lui, vince e si definisce :mrgreen:
Allenamenti, estenuanti, ripetute, alimentazione, dietologi, staff medico e di preparatori, tabelle di allenamento, tecnologia all’avanguardia....Tanto di cappello a chi si impegna così.... e a chi ha la fortuna di vivere senza dovere lavorare otto ore al giorno perche' l'azienda di famiglia gli permette di fare il piccolo professionista :mrgreen:. non e' invidia la mia, sia chiaro, e' pieta'....
C'è chi nella vita gioca a fare l'imprenditore pensando che sia sufficiente aprire una partita iva (salvo poi restare a letto fino alle 14) e chi invece gioca a fare il ciclista professionista.
I primi fanno danni a loro stessi e soprattutto a chi concede loro credito (salvo poi infestare i social di post polemici perché "lo stato non aiuta i cittadini") i secondi non fanno del male a nessuno. Ripeto, non vedo il motivo di accanirsi cosi tanto nei loro confronti.
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Scapin Dyapason
poi che lo si vuole prendere in giro perchè ha vinto una gara "mondiale" con 2550 partenti, sfido ai detrattori a fare altrettanto!!!
preciso che a me di lui non me ne frega nulla, ma è stata un pò troppo sminuita una prestazione di rilievo.


Quoto il tuo post, tanto per "attaccarmi" al discorso:
Diciamo che l'accanimento su Elettrico se lo è creato lui stesso, con interventi e post da vero sbruffone.
Ricordo che una decina di anni fa (o forse meno) correva per la Takler (o un nome simile) e postava foto (qui sul nostro forum) di lui sul podio, mentre in contemporanea un concorrente più anziano e in evidente sovreppeso stava tagliando il traguardo. Il suo commento era del tipo:"Altra Vittoria, questo è lo stile Takler!!". Che sia forte come amatore nessuno lo nega, ma la modestia non sa neppure cosa sia.
Non lo seguo su FB, non mi interessa, e non so se la sua sbruffonaggine si sia mitigata, ma evidentemene segue il detto: "Bene o male, l'importante è che se ne parli". Beh se io fossi un'azienda non investirei su uno di cui si parla male
 

phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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io non faccio gare, mai fatta in vita mia ne' una granfondo ne' una gara in circuito, e nemmeno frequento quegli ambienti.
mi piace andare in giro in bici per i fatti miei, e seguo il ciclismo dai tempi di Merckx e Gimondi.

Elettrico non è un mio eroe (i miei 'eroi' sono ben altri, e non appartengono al mondo del ciclismo), sono venuto a sapere della sua esistenza solo frequentando il forum, mentre di Samuele Manfredi ho letto informandomi sulle gare delle categorie minori, così come mi informo su quelle femminili, sulla pista e sul ciclocross.

però ho gli occhi per vedere, e vedo che la maggior parte dei praticanti segue le gare degli amatori, e non quelle delle categorie minori.
è un male? può darsi, ma è così, ma le aziende investono dove c'è più ritorno: e il loro target sono gli appassionati, i praticanti, e non i talent scout delle squadre WT.
non credo che chi investa nel ciclismo amatoriale anziché in quello giovanile sia così stupido da non aver fatto bene i propri conti.
certo, e' cosi' perche' i praticanti in italia e in tutti gli altri paesi, sono la stragrande maggioranza del movimento ciclistico. nelle granfondo, partecipano migliaia di praticanti, nelle categorie ufficiali fino agli under 23, ce' un tetto massimo che e' attorno ai 200, lo stesso nei prof. a volte il numero e' piu' ridotto, perche' negli anni, i giovani che fanno le categorie ufficiali della fci, sono sempre meno.pero', ii ''cercatori'' di talenti, seguono il mondo delle categorie giovanili, i casi in cui giovani sono passati dal mondo amatoriale all'under 23 sono proprio pochi. anche perche' se un ragazzo ha in mente di fare ciclismo serio, cerchera' di iscriversi ad una squadra di esordienti, allievi , juniores, non a buttarsi nel marasma di una gf
 

phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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Quoto il tuo post, tanto per "attaccarmi" al discorso:
Diciamo che l'accanimento su Elettrico se lo è creato lui stesso, con interventi e post da vero sbruffone.
Ricordo che una decina di anni fa (o forse meno) correva per la Takler (o un nome simile) e postava foto (qui sul nostro forum) di lui sul podio, mentre in contemporanea un concorrente più anziano e in evidente sovreppeso stava tagliando il traguardo. Il suo commento era del tipo:"Altra Vittoria, questo è lo stile Takler!!". Che sia forte come amatore nessuno lo nega, ma la modestia non sa neppure cosa sia.
Non lo seguo su FB, non mi interessa, e non so se la sua sbruffonaggine si sia mitigata, ma evidentemene segue il detto: "Bene o male, l'importante è che se ne parli". Beh se io fossi un'azienda non investirei su uno di cui si parla male
avra' considerato che, se centinaia o migliaia di amatori avessero le possibilita' di vivere la bicicletta come la vive lui, forse non vincerebbe cosi' facile? senza contare tutti quelli che sono ottimi atleti ma a cui non interessa minimamente gareggiare. di questi, quando facevo le gf, che si infilavano in gruppo, ne ho visti veramente tanti. secondo me non ci e' ancora arrivato
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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17.219
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
a me non fa "strano" che esista una competizione denominata "mondiale amatori". anche in altri sport ci sono competizioni per amatori che danno "riconoscimenti" quali campione italiano amatori.......
porto ad esempio la pallacanestro, mondo che ho conosciuto molto bene. lì ci son campionati che determinano una squadra "campione d'Italia". ovvio che parliamo di anni luce e sistemi solari di differenza, anche solo rispetto ad un livello semi professionistico, ma seve anche per dare un aurea di "importanza" alla manifestazione.
tornando agli amatori semi prof.......da ultimo degli ultimi, pero' mi vien da spezzare una lancia a loro favore.

ma siete sicuri che, messi nelle loro stesse condizioni (lavoro part time/non lavoro, disponibilità economiche ect ect) sareste in grado di fare la vita da semi pro che fanno loro?
senza polemiche eh. o-o
ma io porto sempre ad esempio quello che vidi il giorno dopo la mia prima Oetztaler. io a colazione mi sono sbaffato il tutto come "premio", un amatore molto forte, in quello stesso momento, stava uscendo per farsi il Rombo più altre salite, come defaticamento, ed in vista di altre gare.
ecco, io probabilmente, anche avendo tutto il tempo libero di questo mondo, no riuscirei a fare i sacrifici (alimentari, di allenamento, di svago....) che fanno loro, e che sono necessari per poter ottenere certi risultati (oltre ad avere un motore notevole)
 
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fedguar

Apprendista Velocista
14 Maggio 2014
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Varesotto
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SL6 Sworks disc
Quoto il tuo post, tanto per "attaccarmi" al discorso:
Diciamo che l'accanimento su Elettrico se lo è creato lui stesso, con interventi e post da vero sbruffone.
Ricordo che una decina di anni fa (o forse meno) correva per la Takler (o un nome simile) e postava foto (qui sul nostro forum) di lui sul podio, mentre in contemporanea un concorrente più anziano e in evidente sovreppeso stava tagliando il traguardo. Il suo commento era del tipo:"Altra Vittoria, questo è lo stile Takler!!". Che sia forte come amatore nessuno lo nega, ma la modestia non sa neppure cosa sia.
Non lo seguo su FB, non mi interessa, e non so se la sua sbruffonaggine si sia mitigata, ma evidentemene segue il detto: "Bene o male, l'importante è che se ne parli". Beh se io fossi un'azienda non investirei su uno di cui si parla male

dopo quello che ho letto su di lui, rimango ancora dell'idea che la prestazione sportiva di sicuro è di rilievo.
come personaggio ..... oggi confermo quello che scrivi
 

phenomena

Apprendista Cronoman
16 Novembre 2008
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a me non fa "strano" che esista una competizione denominata "mondiale amatori". anche in altri sport ci sono competizioni per amatori che danno "riconoscimenti" quali campione italiano amatori.......
porto ad esempio la pallacanestro, mondo che ho conosciuto molto bene. lì ci son campionati che determinano una squadra "campione d'Italia". ovvio che parliamo di anni luce e sistemi solari di differenza, anche solo rispetto ad un livello semi professionistico, ma seve anche per dare un aurea di "importanza" alla manifestazione.
tornando agli amatori semi prof.......da ultimo degli ultimi, pero' mi vien da spezzare una lancia a loro favore.

ma siete sicuri che, messi nelle loro stesse condizioni (lavoro part time/non lavoro, disponibilità economiche ect ect) sareste in grado di fare la vita da semi pro che fanno loro?
senza polemiche eh. o-o
ma io porto sempre ad esempio quello che vidi il giorno dopo la mia prima Oetztaler. io a colazione mi sono sbaffato il tutto come "premio", un amatore molto forte, in quello stesso momento, stava uscendo per farsi il Rombo più altre salite, come defaticamento, ed in vista di altre gare.
ecco, io probabilmente, anche avendo tutto il tempo libero di questo mondo, no riuscirei a fare i sacrifici (alimentari, di allenamento, di svago....) che fanno loro, e che sono necessari per poter ottenere certi risultati (oltre ad avere un motore notevole)
l'ho fatto dal 1992 alla primavera 2012: ci si fermava in pieno inverno solo quando c'era brutto tempo. dal 1° gennaio alle prime gare( inizio marzo) avevo minimo 3.500 km sulle gambe. lavoro a turni, disponibilita' di allenarsi minimo due ore al giorno, con grossi sacrifici si riuscivano a fare anche 5 ore , quando bisognava fare la distanza,prima o dopo il lavoro, a seconda dei turni, ovviamente da aprile a settembre. ho sacrificato estati di ferie, di uscite con gli amici al venerdi' e sabato sera, questo nei primi 10 anni con le gare a circuito, poi con le gf tutto si e' estremizzato.oltre alle 9 ore che mi vedevano impegnato tra lavoro e viaggi x andarci, e alle ore di allenamento, il resto era dedicato agli obblighi delle faccende di casa e al riposo per recuperare . dieta sempre maniacale, ancora piu' esasperata negli anni delle gf. mi e' capitato, quando non potevo rifiutare( gli amici sono amici :mrgreen:), di andare a matrimoni al sabato e non bere una goccia di alcool e non toccare dolci elaborati e piatti che mi potevano appesantire x la gara del giorno dopo.negli ultimi 5 anni, seguito da un nurtizionista che ha massimizzato i miei allenamenti, ma ha indotto sacrifici mostruosi nell'evitare quella marea di porcate che fanno parte del cibo quotidiano di ogni essere normale, come brioches, dolci spazzatura, fritti, insaccati ecc. nella stagione delle gf, da marzo a settembre, anche ottobre qualche volta, alla domenica sveglia in media tra le 4-5 del mattino. non potendomi permettere di fare una quindicina di trasferte in albergo l'anno, se il viaggio era entro i 150 km, lo si faceva al mattino della gara. a volte la sveglia era addirittura alle tre. quando alle 9 di sera i miei coetanei uscivano x tirare mattina, io andavo a letto. le domeniche che non correvo, sveglia alle sei e al massimo, alle 8.30 in strada a fare la ''distanza tirata''. il tutto a spese mie, non ho mai corso per una societa' che passava le spese. non ho mai vinto nulla, ma sapendo che molti miei avversari prendevano di tutto,mi rendevo conto di essere in gamba tra gli ''amatori normali'', quelli cioe' tutto allenamento e alimentazione sana. diverse volte nei primi 50-100 assoluti nelle gf e mf, quattro volte nei primi 25, tra cui 2 mediofondo gimondi ndr, una marea di volte nei primi 10 di categoria. poi l'ennesima frattura, e spese ingenti di riabilitazione, mi ha definitivamente smontato dal fare agonismo, anche se era gia tempo che lo facevo quasi per forza, perche' mi rendevo conto che lottavo con tanta gente che barava . penso che una vita cosi' sia definibile di sacrifici, cosa che fanno in migliaia.....
 

Tony 96

Scalatore
5 Maggio 2016
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Torino
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S-Works Tarmac - Caad 12
l'ho fatto dal 1992 alla primavera 2012: ci si fermava in pieno inverno solo quando c'era brutto tempo. dal 1° gennaio alle prime gare( inizio marzo) avevo minimo 3.500 km sulle gambe. lavoro a turni, disponibilita' di allenarsi minimo due ore al giorno, con grossi sacrifici si riuscivano a fare anche 5 ore , quando bisognava fare la distanza,prima o dopo il lavoro, a seconda dei turni, ovviamente da aprile a settembre. ho sacrificato estati di ferie, di uscite con gli amici al venerdi' e sabato sera, questo nei primi 10 anni con le gare a circuito, poi con le gf tutto si e' estremizzato.oltre alle 9 ore che mi vedevano impegnato tra lavoro e viaggi x andarci, e alle ore di allenamento, il resto era dedicato agli obblighi delle faccende di casa e al riposo per recuperare . dieta sempre maniacale, ancora piu' esasperata negli anni delle gf. mi e' capitato, quando non potevo rifiutare( gli amici sono amici :mrgreen:), di andare a matrimoni al sabato e non bere una goccia di alcool e non toccare dolci elaborati e piatti che mi potevano appesantire x la gara del giorno dopo.negli ultimi 5 anni, seguito da un nurtizionista che ha massimizzato i miei allenamenti, ma ha indotto sacrifici mostruosi nell'evitare quella marea di porcate che fanno parte del cibo quotidiano di ogni essere normale, come brioches, dolci spazzatura, fritti, insaccati ecc. nella stagione delle gf, da marzo a settembre, anche ottobre qualche volta, alla domenica sveglia in media tra le 4-5 del mattino. non potendomi permettere di fare una quindicina di trasferte in albergo l'anno, se il viaggio era entro i 150 km, lo si faceva al mattino della gara. a volte la sveglia era addirittura alle tre. quando alle 9 di sera i miei coetanei uscivano x tirare mattina, io andavo a letto. le domeniche che non correvo, sveglia alle sei e al massimo, alle 8.30 in strada a fare la ''distanza tirata''. il tutto a spese mie, non ho mai corso per una societa' che passava le spese. non ho mai vinto nulla, ma sapendo che molti miei avversari prendevano di tutto,mi rendevo conto di essere in gamba tra gli ''amatori normali'', quelli cioe' tutto allenamento e alimentazione sana. diverse volte nei primi 50-100 assoluti nelle gf e mf, quattro volte nei primi 25, tra cui 2 mediofondo gimondi ndr, una marea di volte nei primi 10 di categoria. poi l'ennesima frattura, e spese ingenti di riabilitazione, mi ha definitivamente smontato dal fare agonismo, anche se era gia tempo che lo facevo quasi per forza, perche' mi rendevo conto che lottavo con tanta gente che barava . penso che una vita cosi' sia definibile di sacrifici, cosa che fanno in migliaia.....

Complimenti per i sacrifici..