Se il punto è proprio quello, deve essere finito contro quel sovrappasso dove ci sono i lumini.se non ho capito male il tweet, questa è la foto del luogo dove è avvenuto l'incidente.
una strada normalissima, come tante... maledetta sfortuna!
Se il punto è proprio quello, deve essere finito contro quel sovrappasso dove ci sono i lumini.se non ho capito male il tweet, questa è la foto del luogo dove è avvenuto l'incidente.
una strada normalissima, come tante... maledetta sfortuna!
già, una strada normalissima, non una pericolosa discesa alpina.Se il punto è proprio quello, deve essere finito contro quel sovrappasso dove ci sono i lumini.
già, una strada normalissima, non una pericolosa discesa alpina.
E' così. Come detto, se ci sono punti maggiormente attenzionabili, è però impossibile eliminare del tutto l'alea derivante da velocità elevate, protezioni fisiche forzatamente limitate e presenza comunque di ostacoli solidi lungo i percorsi.già, una strada normalissima, non una pericolosa discesa alpina.
fosse caduto un metro prima o un metro dopo, probabilmente si sarebbe rialzato ed avrebbe continuato la sua corsa, e la sua vita.
siamo proprio appesi a un filo...
E' così. Come detto, se ci sono punti maggiormente attenzionabili, è però impossibile eliminare del tutto l'alea derivante da velocità elevate, protezioni fisiche forzatamente limitate e presenza comunque di ostacoli solidi lungo i percorsi.
veramente l'obbligatorietà del casco arrivò dopo la morte di Kiviliev alla Parigi - Nizza del 2003.Purtroppo le tragedie succedono anche in pista dove non ci sono ostacoli. L'unica cosa da augurarsi è che queste tragedie insegnino qualcosa e almeno portino a dei miglioramenti nella sicurezza. Sono intimamente convinto che, per esempio, Casartelli con la sua morte ha salvato migliaia di ciclisti perchè solo dopo il suo incidente il casco è diventato obbligatorio. E chi seguiva il ciclismo allora non dimentica le resistenze di ciclisti e addetti ai lavori all'introduzione del casco. Resistenze che oggi sembrano assurde.
Solo pochi giorni fa ho raccontato in un post di un brevetto per un casco che protegge anche i traumi facciali: dalle reazioni di questo forum sembrava di essere tornati al 1996. Per esempio, almeno nella pista dovrebbero essere prese in considerazione delle protezioni alla spina dorsale (per trovare soluzioni valide non c'è la bacchetta magica e ci vogliono anni di lavoro, ma se nemmeno si comincia o nemmeno ci si pone il problema aspettare l'illuminazione dal cielo non serve). Se all'UCI sta a cuore la sicurezza devono essere prese decisioni anche molto scomode.
Come la rischia un povero amatore... È uno sport pericoloso per chiunque lo pratichi.Mamma mia, che tragedia!
Condoglianze ai suoi cari.
P.S. Ma non si sa nulla della dinamica dell'incidente? (Ha colpito un palo, un muretto di recinzione o altro?). Esaminare nel dettaglio le cause del decesso potrebbe servire a prevenire altri lutti in futuro ... Certo che questi atleti rischiano la vita tutti i giorni ...
a Me personalmente il casco ha salvato la vita22 anni... che tragedia. Aveva quasi vinto la Freccia Vallone in Aprile...
Leggo di nuovo in giro i "fenomeni" del "il casco non serve a nulla". E invece, il casco serve eccome.
Da quanto si apprende pare sia caduto in un fosso, se è arrivato forte il casco non può fare nulla.
https://video.gazzetta.it/morte-lambrecht-luogo-incidente-primi-soccorsi/44480402-b7c5-11e9-a953-0d2062798290?vclk=VideobarOggi o domani dovrà essere eseguita l'autopsia, non si esclude che sia caduto per un malore e la morte non sia sopraggiunta per i traumi.
Difatti ci sono voci che si sia sfilato dal gruppo qualche attimo prima di finire fuori strada.. chissà probabilmente potrebbe aver avuto un malore.https://video.gazzetta.it/morte-lam...402-b7c5-11e9-a953-0d2062798290?vclk=Videobar
in effetti la dinamica è strana. da quel poco che si vede sembra caduto dalla parte opposta a dove è transitato il gruppo
A me personalmente il casco è servito moltissimo, ne ho rotti 5 nella mia trentennale carriera e se sono ancora qui a raccontarlo è grazie a loro.
Oltre al tragico evento che manco a dirlo è una cosa veramente drammatica, la cosa che più mi addolora è vedere il livello di ignoranza, di bassezza, di qualunquismo che riesce ad esprimere il commentatore medio di un giornaletto come la Gazzetta dello Sport.
Andatevi a vedere i commenti on line di gente che manco sa cosa è una bicicletta e dice di essere un praticante ... allucinante. Gente che metterebbe i limiti dei 50 kmh (nessuno gli ha spiegato che si fanno in gruppo comodamente in pianura ...), gente che vorrebbe il casco integrale e le protezioni alla schiena (ricordando che ciò non è possibile per il PESO ... senza ricordare che il limite non è quello ma la mobilità ...). Resto basito da tutto ciò e non mi posso meravigliare di nulla, siamo veramente un popolo di capre incrociate con gli asini ...
.... parte dei 6,8 kg. della bici??? e cosa arriva a pesare la bici???? Non la governi più!! già è troppo poco il limite attuale in certe situazioni di vento o di velocità....A me personalmente il casco è servito moltissimo, ne ho rotti 5 nella mia trentennale carriera e se sono ancora qui a raccontarlo è grazie a loro.
Oltre al tragico evento che manco a dirlo è una cosa veramente drammatica, la cosa che più mi addolora è vedere il livello di ignoranza, di bassezza, di qualunquismo che riesce ad esprimere il commentatore medio di un giornaletto come la Gazzetta dello Sport.
Andatevi a vedere i commenti on line di gente che manco sa cosa è una bicicletta e dice di essere un praticante ... allucinante. Gente che metterebbe i limiti dei 50 kmh (nessuno gli ha spiegato che si fanno in gruppo comodamente in pianura ...), gente che vorrebbe il casco integrale e le protezioni alla schiena (ricordando che ciò non è possibile per il PESO ... senza ricordare che il limite non è quello ma la mobilità ...). Resto basito da tutto ciò e non mi posso meravigliare di nulla, siamo veramente un popolo di capre incrociate con gli asini ...
Fermo restando che sul concetto del popolo di capre incrociato con gli asini sono d' accordo con te ... mi sento invece di spendere due parole in merito alle protezioni per la schiena ...
Vero che le ultime tragedie su due ruote, a quanto so, non sono state imputabili a danni alla colonna vertebrale ma bensì a testa e torace ... ma non venitemi a dire che dei "gusci" specifici a protezione della colonna non potrebbero essere studiati e realizzati ...
Il problema della mobilità in bici non esiste ... li usano sugli sci (sicuramente obbligatori in discesa e superG ... non so se anche in gigante ... sono uscito da quel mondo da un po' ...) e lì si muovono parecchio di più rispetto ad un ciclista ...
Il problema del peso idem ... basta considerarlo parte dei 6,8 kg della bici e finisce lì ...
Unico problema reale potrebbe essere quello legato al caldo ...
Certo è che mi sembra sia giunta l' ora di pensare a qualcosa di più spesso rispetto ai soli completini di Lycra ...