A me personalmente il casco è servito moltissimo, ne ho rotti 5 nella mia trentennale carriera e se sono ancora qui a raccontarlo è grazie a loro.
Oltre al tragico evento che manco a dirlo è una cosa veramente drammatica, la cosa che più mi addolora è vedere il livello di ignoranza, di bassezza, di qualunquismo che riesce ad esprimere il commentatore medio di un giornaletto come la Gazzetta dello Sport.
Andatevi a vedere i commenti on line di gente che manco sa cosa è una bicicletta e dice di essere un praticante ... allucinante. Gente che metterebbe i limiti dei 50 kmh (nessuno gli ha spiegato che si fanno in gruppo comodamente in pianura ...), gente che vorrebbe il casco integrale e le protezioni alla schiena (ricordando che ciò non è possibile per il PESO ... senza ricordare che il limite non è quello ma la mobilità ...). Resto basito da tutto ciò e non mi posso meravigliare di nulla, siamo veramente un popolo di capre incrociate con gli asini ...
Non è tutto
Emendamento proposto nel 2015 da un senatore pd
[…] definizione, nella classificazione dei veicoli, senza oneri a carico dello Stato e attraverso un’idonea tariffa: per i proprietari delle biciclette e dei veicoli a pedali adibiti al trasporto, pubblico e privato, di merci e di persone, individuando criteri e modalità d’identificazione delle biciclette stesse nel sistema informativo del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali ed il personale.
Poi l'interessato, gettato il sasso, ritirò la mano...
Questa è del 2019:
Presto potremmo vedere biciclette con targa e assicurazione guidate da ciclisti con casco omologato. O forse no. A sollevare la questione è un DDL presentato in Senato da Andrea de Bertoldi di Fratelli d’Italia, in cui viene anche fatto divieto di circolare in contromano nei centri abitati.
Le genialate sono bipartizan...
Sono "pensate" che partono da comportamenti effettivamente pericolosi di ciclisti soprattutto non sportivi e in città, es. zigzag in mezzo alla gente, contromano in mezzo alla strada, bici affiancate anche con traffico o sulle extraurbane, ecc ecc... ma tutti questi ed altri sono descritti e normati dall'attuale c.d.s., basta sapere cosa non è permesso fare, e rispettare le norme, ma l'ignoranza delle leggi coinvolge la maggioranza degli italiani.
Secondo, essendo reati, per contrastarli in base al codice, che parla molto chiaro, basta che ci sia un controllo, maggior presenza di vigili e forze dell'ordine in esterni, beccherebbero qualcuno dei tanti e la voce che si paga si diffonderebbe, ma alla fine credo che pagherebbero molto più dei ciclisti certi motorizzati che disprezzano ogni regola, tra cui quelli che i ciclisti li ammazzano.
Ma pensare di risolvere con l'ennesima burocrazia da tavolino, moduli, targa, gabelle varie (sulle bici, intendo).. è follia storica ormai...