proprio perché seguo il ciclismo da tanto (dai tempi in cui Merckx vinceva il suo primo Giro, per essere precisi) di crolli e resurrezioni in una gara a tappe ne ho viste tantissime (dallo stesso Gimondi fino al Froome dello scorso anno) senza che ogni volta mi scatti in automatico il sospetto.Quello che mi fa sorridere è che di ciclismo ne masticate e parecchio. Avete un background decisamente buono (parlo per certi di voi), eppure a volte siete di posizione.
Dopo anni dove se ne sono viste di tutte mi aspetto che gente "esperta" affini un attimo l' occhio o perlomeno metta in dubbio certe performance (quelle incredibili) di corridori o squadre.
Squadre che fanno razzia, corridori che stravincono o risorgono, corridori che vincono e spariscono dovrebbero far scattare l'aggettivo "strano".
Qui siamo tutti innamorati di questo sport, ma non è per questo che bisogna rimanere in posizione con i paraocchi e se poi "beccano" qualcuno rimanere sorpresi. Dai su...
tornando al Nibali 2016, ricordo solo che prima della 'rinascita' non era ventesimo a mezz'ora, ma quarto a 4'43" da Kruijswijk che, se non si fosse suicidato nella discesa dell'Agnello, forse avrebbe vinto il Giro (e non ti sembra a sua volta strano che in tutta la sua carriera l'olandese abbia fatto il fenomeno solo in quella occasione?).
davanti a Nibali c'era al secondo posto Chavez, che aveva un vantaggio di 1'43" sul siciliano.
a titolo di confronto, Froome lo scorso anno si era trovato prima della rimonta al dodicesimo posto a 3'20" da Yates e 2'33" da Dumoulin, quindi dal punto di vista dei numeri la 'rinascita' del britannico dovrebbe essere ancora più sospetta.
personalmente non ho sospetti nei confronti ne' dell'uno ne' dell'altro; siccome vado anche in bici, so benissimo che la domenica posso sentirmi una m*rdaccia e far fatica come un cane in pianura, ed il mercoledì seguente mi sembra di volare (beh, dai, diciamo svolazzare...) in salita.
a dirla tutta, mi fanno venire molti ma molti più dubbi quelli che vanno sempre a tutta tutto l'anno...