Oetztaler Radmarathon - Solden - 1° settembre 2019

toni77

Apprendista Scalatore
30 Aprile 2017
1.916
4.233
Holzkirchen, Baviera
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Bici
Colnago V3RS Disc "La Gina" , 3T Exploro Race "La Wanda"
Sto sistemando le foto di domenica scorsa. Ne ho scelte cinque da condividere qua, giusto per mantenere caldo il ricordo, mentre il Rombo si tinge di bianco e le temperature sono ben al di sotto di quelle a noi concesse dalla Montagna durante la gara.

Foto 1: Kühtai, dopo la prima rampa.
Oetztaler_2019_BdC-Mag_Toni77_01.JPG
Questa l'ho scelta perché la ragazza davanti a me (che ha finito un minuto prima del sottoscritto), l'ho agganciata e superata sistematicamente nei primi 2 km di ogni salita, segno che in salita andavo (per i miei standard), in discesa sono stato decoroso, senza forzare, ma evidentemente nei tratti in piano e ai ristori ho pascolato... da qualche parte d'altronde devo avere accumulato i 35 minuti di sosta :-D

Foto 2: Discesa Kühtai
Oetztaler_2019_BdC-Mag_Toni77_02.JPG
Questa mi piace, perche' dopo anni passati su e giù per quei passi in moto, in tuta di pelle, con protettori e casco, su pneumatici da 180 mm, con ABS, tirare le curve a 60 all'ora, fasciato in lycra, su copertoncini da 25 mm e' un bel passo avanti per la sicurezza...
Tra parentesi, ero ancora abbastanza scosso per quello visto dopo la prima galleria (incidente con cinque persone, con pezzi di bici sparsi per venti metri, parecchio sangue per terra e ferito grave trasportato in elicottero a Innsbruck, come letto lunedì sul giornale locale)

Foto 3: Rombo, ultima sezione, primo drittone verso dx, dopo i 5 tornanti iniziali.
Oetztaler_2019_BdC-Mag_Toni77_03.JPG
Ero venuto in ricognizione l'anno scorso e questo tratto mi aveva veramente tagliato le gambe: semplicemente interminabile e mentalmente ci si sposta talmente tanto a dx dalla verticale del tunnel, che uno si scoraggia a pensare di dover poi riguadagnare tutta quella strada nel drittone successivo.
L'aspetto positivo e' che, a differenza di altre salite "finali" di GF comparabili (esempio l'Alpe d'Huez alla Marmotte), a mio avviso il Rombo si presta a essere scomposto in sezioni e gli ultimi km "difficili" si possono dividere in "tiri di corda" ben distinti (dritto iniziale, cinque tornanti, dritto a dx, dritto a sx, tre tornanti, tunnel). Dividere un problema grande in molti problemi più piccoli aiuta sempre.
Ora, dalla foto si evince come non sia freschissimo... ma di sicuro meglio i 29 km del Rombo in alta montagna che i 12 km asfissianti e senza tregua dell'Alpe!

Foto 4: il mitico penultimo tornante!
Oetztaler_2019_BdC-Mag_Toni77_04.JPG
Me lo avete fatto sognare a forza di rileggere i threads degli anni precedenti! Effettivamente si comincia a realizzare di potercela fare, una volta voltato il naso in direzione dell'ultima curva. Il signor Alpecin sullo sfondo era un altro che mi sverniciava ai ristori e in discesa, ma alla fine quando c'era da soffrire lo riagganciavo sempre...

Foto 5: verso il tunnel.
Oetztaler_2019_BdC-Mag_Toni77_05.JPG
Non si vede bene... ma sto ridendo. Che sforzo su quell'ultimo rettilineo, ma mai sono entrato cosi' volentieri in una galleria!

W la Oetzy!
 

giulio.gennari

Velocista
1 Gennaio 2011
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apennino parmense
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Tarmac SL7, Specialissima Pantani, Lee Cougan Cross Fire
Sto sistemando le foto di domenica scorsa. Ne ho scelte cinque da condividere qua, giusto per mantenere caldo il ricordo, mentre il Rombo si tinge di bianco e le temperature sono ben al di sotto di quelle a noi concesse dalla Montagna durante la gara.

Foto 1: Kühtai, dopo la prima rampa.
Vedi l'allegato 186257
Questa l'ho scelta perché la ragazza davanti a me (che ha finito un minuto prima del sottoscritto), l'ho agganciata e superata sistematicamente nei primi 2 km di ogni salita, segno che in salita andavo (per i miei standard), in discesa sono stato decoroso, senza forzare, ma evidentemente nei tratti in piano e ai ristori ho pascolato... da qualche parte d'altronde devo avere accumulato i 35 minuti di sosta :-D

Foto 2: Discesa Kühtai
Vedi l'allegato 186258
Questa mi piace, perche' dopo anni passati su e giù per quei passi in moto, in tuta di pelle, con protettori e casco, su pneumatici da 180 mm, con ABS, tirare le curve a 60 all'ora, fasciato in lycra, su copertoncini da 25 mm e' un bel passo avanti per la sicurezza...
Tra parentesi, ero ancora abbastanza scosso per quello visto dopo la prima galleria (incidente con cinque persone, con pezzi di bici sparsi per venti metri, parecchio sangue per terra e ferito grave trasportato in elicottero a Innsbruck, come letto lunedì sul giornale locale)

Foto 3: Rombo, ultima sezione, primo drittone verso dx, dopo i 5 tornanti iniziali.
Vedi l'allegato 186259
Ero venuto in ricognizione l'anno scorso e questo tratto mi aveva veramente tagliato le gambe: semplicemente interminabile e mentalmente ci si sposta talmente tanto a dx dalla verticale del tunnel, che uno si scoraggia a pensare di dover poi riguadagnare tutta quella strada nel drittone successivo.
L'aspetto positivo e' che, a differenza di altre salite "finali" di GF comparabili (esempio l'Alpe d'Huez alla Marmotte), a mio avviso il Rombo si presta a essere scomposto in sezioni e gli ultimi km "difficili" si possono dividere in "tiri di corda" ben distinti (dritto iniziale, cinque tornanti, dritto a dx, dritto a sx, tre tornanti, tunnel). Dividere un problema grande in molti problemi più piccoli aiuta sempre.
Ora, dalla foto si evince come non sia freschissimo... ma di sicuro meglio i 29 km del Rombo in alta montagna che i 12 km asfissianti e senza tregua dell'Alpe!

Foto 4: il mitico penultimo tornante!
Vedi l'allegato 186260
Me lo avete fatto sognare a forza di rileggere i threads degli anni precedenti! Effettivamente si comincia a realizzare di potercela fare, una volta voltato il naso in direzione dell'ultima curva. Il signor Alpecin sullo sfondo era un altro che mi sverniciava ai ristori e in discesa, ma alla fine quando c'era da soffrire lo riagganciavo sempre...

Foto 5: verso il tunnel.
Vedi l'allegato 186261
Non si vede bene... ma sto ridendo. Che sforzo su quell'ultimo rettilineo, ma mai sono entrato cosi' volentieri in una galleria!

W la Oetzy!

Giusto per parlare, nel mio caso il Garmin mi conteggia il tempo trascorso nelle varie gallerie come fermo.
Complimenti per le belle foto
 

Lanza75

Pignone
18 Settembre 2018
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Genova
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Kuota
Beh... beh... parliamone... se tu eri tra quelli arrivati a Sölden oltre le 11.5h - 12h ore di gara in ipotermia pesante, come quelli che ho visto io e con cui mi sono personalmente complimentato, non facevi certo salti di gioia per il meteo.

Ho visto persone salire direttamente alla Tennishalle per ritirare la maglia di finisher, fradicie, battere i denti come delle macchine da scrivere.

Il temporale pomeridiano in alta quota, quello che in 10 minuti fa scendere la temperatura di 10 gradi, era annunciato, ma non si sapeva quando e dove. Ai più è andata bene, ma chi si è fatto il Rombo bagnato, con poca luce e 4 gradi (o meno) ha tutto il mio rispetto... ci vuole della grinta per arrivare in condizioni così, altro che “chiulo della m...”


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Io purtroppo x vari motivi sono arrivato circa dopo 12.30.....diciamo che xrò ipotermia pesante è un'altra cosa....o cmq chi è arrivato in ipotermia non era abbastanza attrezzato (Che x una GF così è peccato mortale)....x quanto mi riguarda io avevo lasciato una sacca sul Rombo....e sino alla partenza avevo guanti tipo da sub x affrontare tutte le eventuali discese bagnate e fredde...purtroppo in tanti vedo che approvano all' Ötztaler un Po impreparati x quanto riguarda l'abbigliamento....
PS: CI METTEREI LA FIRMA NEL RIFARE 1O ÖTZTALER CON IL CLIMA DI QUEST'ANNO....IL 2018 SI CHE ERA CON CONDIZIONI AL LIMITE!
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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Bici
(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3


non farmici pensare........

discesa Kuhtai, scoppia la camera d'aria posteriore, dalla paura metto giù il piede sinistro per frenare prima, mi prendo una bella distorsione alla caviglia. cambio la camera d'aria, riparto, impaurito e dolorante, faccio il Brennero praticamente da solo (nelle ultimissime posizioni), salgo il Giovo, mi fermo nei pressi dell'ambulanza al ristoro, e mi ritiro :-(

ripensandoci, più per la paura delle ulteriori due discese da fare, che forse per il male in sé. col senno di poi, potevo benissimo ripartire alla chiusura del cancello, e puntare solamente all'arrivo nei tempi limite, ma il pensare a come fare il Rombo con la caviglia messa così, e soprattutto, ripeto, la paura nell'affrontare le due successive discese......son salito sul pulmann

almeno così ho visto che i cattivoni dei cancelli, hanno anche loro un anima :mrgreen: