Paolo vitale,non mollare!!ti aspettiamo di nuovo in bici!

Paolo Vitale

Apprendista Cronoman
11 Marzo 2008
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Stasera ho terminato di leggere il libro “7 vite”, parla di sette persone con lesione midollare e del loro modo di aver affrontato la vita, è stata una lettura velocissima ed intensa, che mi ha assorbito totalmente. Persone che ringraziavano la “fortuna” della loro condizione perché gli aveva dato la possibilità di vedere la vita in una maniera totalmente diversa. C’è stato chi si è buttato in nuove attività, chi ha avuto figli, chi ha lasciato il proprio paese, ma tutti hanno affrontato serenamente e con successo la nuova condizione. Ho riflettuto a lungo in questi mesi ed effettivamente, la nuova vita ti cambia radicalmente, sia nel modo di muoverti che di pensare, io ero tra quelli sempre attenti al peso, a passare ore in bici, a fare tutto di corsa perché avevo sempre da fare. Adesso a volte capisco che più che vivere la vita mi facevo trascinare dagli eventi, non dico che non vorrei tornare a camminare, ma che ogni tanto tutti dovremmo avere la possibilità di riflettere su cosa stiamo facendo e perché lo facciamo, e che forse dovremmo dedicare un po’ del nostro tempo agli altri. Prima di finire in carrozzina, la sola vista di un disabile mi raccapricciava, perché il mio terrore era pensare a come mi sarei comportato io al posto suo. Sabato sera ero a cena con i miei amici ciclisti, e quando Mauro mi ha chiesto se mi rodeva essere li e parlare di bici, in tutta sincerità gli ho detto di no, perché stò attraversando un periodo dove mi godo il piacere di attardarmi nel letto con Anna, di percorrere qualche metro in più in carrozzina, di potermi fare la doccia tutti i giorni, di salire e scendere dalla carrozzina da solo, insomma cose che per le persone normali sono talmente usuali da non apprezzarle più. Forse per questo motivo, quando io riesco a fare qualcosa di nuovo, è come aver scalato lo Stelvio, o partecipato alla Monte Grappa Challenge. In questo momento stò assaporando tutto quello che prima era normale ma che scorreva talmente veloce da non gustarmelo. Ogni tanto fermiamoci respiriamo e prendiamoci i nostri tempi, forse vivremo meglio e più a lungo.
 

Paolo Vitale

Apprendista Cronoman
11 Marzo 2008
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Stasera ho terminato di leggere il libro “7 vite”, parla di sette persone con lesione midollare e del loro modo di aver affrontato la vita, è stata una lettura velocissima ed intensa, che mi ha assorbito totalmente. Persone che ringraziavano la “fortuna” della loro condizione perché gli aveva dato la possibilità di vedere la vita in una maniera totalmente diversa. C’è stato chi si è buttato in nuove attività, chi ha avuto figli, chi ha lasciato il proprio paese, ma tutti hanno affrontato serenamente e con successo la nuova condizione. Ho riflettuto a lungo in questi mesi ed effettivamente, la nuova vita ti cambia radicalmente, sia nel modo di muoverti che di pensare, io ero tra quelli sempre attenti al peso, a passare ore in bici, a fare tutto di corsa perché avevo sempre da fare. Adesso a volte capisco che più che vivere la vita mi facevo trascinare dagli eventi, non dico che non vorrei tornare a camminare, ma che ogni tanto tutti dovremmo avere la possibilità di riflettere su cosa stiamo facendo e perché lo facciamo, e che forse dovremmo dedicare un po’ del nostro tempo agli altri. Prima di finire in carrozzina, la sola vista di un disabile mi raccapricciava, perché il mio terrore era pensare a come mi sarei comportato io al posto suo. Sabato sera ero a cena con i miei amici ciclisti, e quando Mauro mi ha chiesto se mi rodeva essere li e parlare di bici, in tutta sincerità gli ho detto di no, perché stò attraversando un periodo dove mi godo il piacere di attardarmi nel letto con Anna, di percorrere qualche metro in più in carrozzina, di potermi fare la doccia tutti i giorni, di salire e scendere dalla carrozzina da solo, insomma cose che per le persone normali sono talmente usuali da non apprezzarle più. Forse per questo motivo, quando io riesco a fare qualcosa di nuovo, è come aver scalato lo Stelvio, o partecipato alla Monte Grappa Challenge. In questo momento stò assaporando tutto quello che prima era normale ma che scorreva talmente veloce da non gustarmelo. Ogni tanto fermiamoci respiriamo e prendiamoci i nostri tempi, forse vivremo meglio e più a lungo.
 

nessuno77

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Stasera ho terminato di leggere il libro “7 vite”, parla di sette persone con lesione midollare e del loro modo di aver affrontato la vita, è stata una lettura velocissima ed intensa, che mi ha assorbito totalmente. Persone che ringraziavano la “fortuna” della loro condizione perché gli aveva dato la possibilità di vedere la vita in una maniera totalmente diversa. C’è stato chi si è buttato in nuove attività, chi ha avuto figli, chi ha lasciato il proprio paese, ma tutti hanno affrontato serenamente e con successo la nuova condizione. Ho riflettuto a lungo in questi mesi ed effettivamente, la nuova vita ti cambia radicalmente, sia nel modo di muoverti che di pensare, io ero tra quelli sempre attenti al peso, a passare ore in bici, a fare tutto di corsa perché avevo sempre da fare. Adesso a volte capisco che più che vivere la vita mi facevo trascinare dagli eventi, non dico che non vorrei tornare a camminare, ma che ogni tanto tutti dovremmo avere la possibilità di riflettere su cosa stiamo facendo e perché lo facciamo, e che forse dovremmo dedicare un po’ del nostro tempo agli altri. Prima di finire in carrozzina, la sola vista di un disabile mi raccapricciava, perché il mio terrore era pensare a come mi sarei comportato io al posto suo. Sabato sera ero a cena con i miei amici ciclisti, e quando Mauro mi ha chiesto se mi rodeva essere li e parlare di bici, in tutta sincerità gli ho detto di no, perché stò attraversando un periodo dove mi godo il piacere di attardarmi nel letto con Anna, di percorrere qualche metro in più in carrozzina, di potermi fare la doccia tutti i giorni, di salire e scendere dalla carrozzina da solo, insomma cose che per le persone normali sono talmente usuali da non apprezzarle più. Forse per questo motivo, quando io riesco a fare qualcosa di nuovo, è come aver scalato lo Stelvio, o partecipato alla Monte Grappa Challenge. In questo momento stò assaporando tutto quello che prima era normale ma che scorreva talmente veloce da non gustarmelo. Ogni tanto fermiamoci respiriamo e prendiamoci i nostri tempi, forse vivremo meglio e più a lungo.

Che dire...
hai detto cose giustissime, a volte diamo tutto per scontato e perdiamo il vero succo della vita e la sua bellezza!:eek:
 

parakito

Passista
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Scott cr1pro,Cannondale cad3,NSR,Litespeed Archon ,Rewel titanio,Treck fuel,Kona Stinky,Bianchi,ecc
In questo momento stò assaporando tutto quello che prima era normale ma che scorreva talmente veloce da non gustarmelo. Ogni tanto fermiamoci respiriamo e prendiamoci i nostri tempi, forse vivremo meglio e più a lungo.
Esatto , anche perché la maggior parte del tempo usato per questa vita frenetica facendoci trascinare dalla massa senza prendersi il un momento per fermarsi a pensare se stiamo andando nella direzione giusta " per noi " , per lo più serve solo per apparire , infatti se poi per un motivo o per l'altro ti ritrovi fuori dal fiume " massa " , puoi tornare a pensare anche sulle cose che prima si dava per scontate che ora appaiono sotto un altra luce " quella naturale e non artificiale " .
o-o
 
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gigio laser

Pedivella
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casati laser
Forse per questo motivo, quando io riesco a fare qualcosa di nuovo, è come aver scalato lo Stelvio, o partecipato alla Monte Grappa Challenge. In questo momento stò assaporando tutto quello che prima era normale ma che scorreva talmente veloce da non gustarmelo. Ogni tanto fermiamoci respiriamo e prendiamoci i nostri tempi, forse vivremo meglio e più a lungo. [/QUOTE]


Grande ennesima lezione di vita; Grazie.
 

henry73

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.....ciao paolo....prima di tutto in bocca al lupo!!!
Hai fotografato, come se tu mi conoscessi da tempo, la mia vita (incasinata e sempre di corsa dove tutto viene dato x scontato).
Domani stesso mi compro il libro.
....dimenticavo: GRAZIE!!!!!
 

Paolo Vitale

Apprendista Cronoman
11 Marzo 2008
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.....ciao paolo....prima di tutto in bocca al lupo!!!
Hai fotografato, come se tu mi conoscessi da tempo, la mia vita (incasinata e sempre di corsa dove tutto viene dato x scontato).
Domani stesso mi compro il libro.
....dimenticavo: GRAZIE!!!!!

Credo che tu possa averlo gratuitamente andando sul sito di 7 vite
Grazie a te Paoloo-o
 

Perseo_navy

Apprendista Scalatore
26 Dicembre 2008
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Ogni tanto fermiamoci respiriamo e prendiamoci i nostri tempi, forse vivremo meglio e più a lungo.

ciao Paolo,
non potevi usare parole migliori
ciao ciao
 

parakito

Passista
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Ogni tanto fermiamoci respiriamo e prendiamoci i nostri tempi, forse vivremo meglio e più a lungo.

ciao Paolo,
non potevi usare parole migliori
ciao ciao
Vivere più a lungo , e probabile , nessuno lo può dire , ma vivere meglio :questo è una certezza .
Con tutto quello che compriamo o che facciamo per vivere meglio o più a lungo , e pensare che le ricetta è cosi semplice .;nonzo%
Forse è proprio vero che più andiamo avanti più diventiamo rincoglioniti , cosa che fa certamente comodo a chi ci usa , o meglio a chi mira ad usare i nostri portafogli .
o-o
 

Paolo Vitale

Apprendista Cronoman
11 Marzo 2008
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7 luglio 2011 è arrivato Filippo un regalo per Cristina e Luca, un regalo tanto atteso e che li ha fatti trepidare sino a ieri. Benvenuto Pippo. Mi è sembrato di tornare indietro mentre aspettavamo Anna, un attesa frenetica, e logorante che alla fine premia e da una soddisfazione senza compromessi.
E’ una soddisfazione me la sono presa anch’io, oggi è stato il giorno della svolta automobilistica, ci ho pensato non poco dal primo di giugno quando abbiamo deciso l’acquisto, ero molto preoccupato di tornare alla guida. Katia mette subito in chiaro che sarò io a portarla a casa, sono pensieroso sarò in grado? Ma devo passare anche questa, prima o poi dovrò farlo e quindi come sempre ci provo. Mi viene a prendere in ufficio, e ci avviamo in compagnia di Anna che lungo il tragitto si addormenta, arriviamo in concessionaria, sbrighiamo le parti burocratiche e ci avviamo verso il salone. La macchina è coperta da un telo, io più che di curiosità per la vettura, sono fremente di provare se sono in grado di guidarla. Mi spiegano tutti gli accessori dei quali più della metà non so come funzionano, metto in moto, faccio una retro, ed attraverso il portone di uscita. La macchina è secca incendiata, dopo aver caricato seggiolini e passeggino di Anna, si fa sul serio,tutta la tensione degli ultimi giorni svanisce, guidare mi sembra la cosa più naturale del mondo, sono cauto ma sicuro, ma soprattutto sono al settimo cielo, mi sento come se fossi una persona normalissima che guida la sua auto, è una delle più belle sensazioni mai provate da quando mi sono fatto male. Saluto tutti e torniamo verso casa, si c’è l’ho fatta ancora una volta, ho guardato in faccia la vita questa fantastica vita e ne sono stato ricompensato, mancava solo il Champion a gridarmi “Bravo Paolo”, ma questa volta me lo urlo da solo un altro “passo” è fatto.
 

Stradista

Apprendista Cronoman
4 Aprile 2007
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Mestre
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Dedacciai Vertigine , Sram Red 22 , Vision Metron 40
7 luglio 2011 è arrivato Filippo un regalo per Cristina e Luca, un regalo tanto atteso e che li ha fatti trepidare sino a ieri. Benvenuto Pippo. Mi è sembrato di tornare indietro mentre aspettavamo Anna, un attesa frenetica, e logorante che alla fine premia e da una soddisfazione senza compromessi.
E’ una soddisfazione me la sono presa anch’io, oggi è stato il giorno della svolta automobilistica, ci ho pensato non poco dal primo di giugno quando abbiamo deciso l’acquisto, ero molto preoccupato di tornare alla guida. Katia mette subito in chiaro che sarò io a portarla a casa, sono pensieroso sarò in grado? Ma devo passare anche questa, prima o poi dovrò farlo e quindi come sempre ci provo. Mi viene a prendere in ufficio, e ci avviamo in compagnia di Anna che lungo il tragitto si addormenta, arriviamo in concessionaria, sbrighiamo le parti burocratiche e ci avviamo verso il salone. La macchina è coperta da un telo, io più che di curiosità per la vettura, sono fremente di provare se sono in grado di guidarla. Mi spiegano tutti gli accessori dei quali più della metà non so come funzionano, metto in moto, faccio una retro, ed attraverso il portone di uscita. La macchina è secca incendiata, dopo aver caricato seggiolini e passeggino di Anna, si fa sul serio,tutta la tensione degli ultimi giorni svanisce, guidare mi sembra la cosa più naturale del mondo, sono cauto ma sicuro, ma soprattutto sono al settimo cielo, mi sento come se fossi una persona normalissima che guida la sua auto, è una delle più belle sensazioni mai provate da quando mi sono fatto male. Saluto tutti e torniamo verso casa, si c’è l’ho fatta ancora una volta, ho guardato in faccia la vita questa fantastica vita e ne sono stato ricompensato, mancava solo il Champion a gridarmi “Bravo Paolo”, ma questa volta me lo urlo da solo un altro “passo” è fatto.

Avevi dubbi ???????............io no d'altra parte l'unico ostacolo per uno come te non puoi essere che te stesso, ma se credi nelle tue possibilità non ti ferma nessuno......grandeeee
 

Aqualung

Ammiraglia
21 Aprile 2004
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sì e ci pedalicchio
7 luglio 2011 è arrivato Filippo un regalo per Cristina e Luca, un regalo tanto atteso e che li ha fatti trepidare sino a ieri. Benvenuto Pippo. Mi è sembrato di tornare indietro mentre aspettavamo Anna, un attesa frenetica, e logorante che alla fine premia e da una soddisfazione senza compromessi.
E’ una soddisfazione me la sono presa anch’io, oggi è stato il giorno della svolta automobilistica, ci ho pensato non poco dal primo di giugno quando abbiamo deciso l’acquisto, ero molto preoccupato di tornare alla guida. Katia mette subito in chiaro che sarò io a portarla a casa, sono pensieroso sarò in grado? Ma devo passare anche questa, prima o poi dovrò farlo e quindi come sempre ci provo. Mi viene a prendere in ufficio, e ci avviamo in compagnia di Anna che lungo il tragitto si addormenta, arriviamo in concessionaria, sbrighiamo le parti burocratiche e ci avviamo verso il salone. La macchina è coperta da un telo, io più che di curiosità per la vettura, sono fremente di provare se sono in grado di guidarla. Mi spiegano tutti gli accessori dei quali più della metà non so come funzionano, metto in moto, faccio una retro, ed attraverso il portone di uscita. La macchina è secca incendiata, dopo aver caricato seggiolini e passeggino di Anna, si fa sul serio,tutta la tensione degli ultimi giorni svanisce, guidare mi sembra la cosa più naturale del mondo, sono cauto ma sicuro, ma soprattutto sono al settimo cielo, mi sento come se fossi una persona normalissima che guida la sua auto, è una delle più belle sensazioni mai provate da quando mi sono fatto male. Saluto tutti e torniamo verso casa, si c’è l’ho fatta ancora una volta, ho guardato in faccia la vita questa fantastica vita e ne sono stato ricompensato, mancava solo il Champion a gridarmi “Bravo Paolo”, ma questa volta me lo urlo da solo un altro “passo” è fatto.

Complimenti! o-o
Un altro piccolo-grande passo verso la normalità.
 

TonyTpb

Maglia Amarillo
21 Novembre 2008
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Milano Sud/Ovest
www.ciapratmilano.com
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Trek Emonda
7 luglio 2011 è arrivato Filippo un regalo per Cristina e Luca, un regalo tanto atteso e che li ha fatti trepidare sino a ieri. Benvenuto Pippo. Mi è sembrato di tornare indietro mentre aspettavamo Anna, un attesa frenetica, e logorante che alla fine premia e da una soddisfazione senza compromessi.
E’ una soddisfazione me la sono presa anch’io, oggi è stato il giorno della svolta automobilistica, ci ho pensato non poco dal primo di giugno quando abbiamo deciso l’acquisto, ero molto preoccupato di tornare alla guida. Katia mette subito in chiaro che sarò io a portarla a casa, sono pensieroso sarò in grado? Ma devo passare anche questa, prima o poi dovrò farlo e quindi come sempre ci provo. Mi viene a prendere in ufficio, e ci avviamo in compagnia di Anna che lungo il tragitto si addormenta, arriviamo in concessionaria, sbrighiamo le parti burocratiche e ci avviamo verso il salone. La macchina è coperta da un telo, io più che di curiosità per la vettura, sono fremente di provare se sono in grado di guidarla. Mi spiegano tutti gli accessori dei quali più della metà non so come funzionano, metto in moto, faccio una retro, ed attraverso il portone di uscita. La macchina è secca incendiata, dopo aver caricato seggiolini e passeggino di Anna, si fa sul serio,tutta la tensione degli ultimi giorni svanisce, guidare mi sembra la cosa più naturale del mondo, sono cauto ma sicuro, ma soprattutto sono al settimo cielo, mi sento come se fossi una persona normalissima che guida la sua auto, è una delle più belle sensazioni mai provate da quando mi sono fatto male. Saluto tutti e torniamo verso casa, si c’è l’ho fatta ancora una volta, ho guardato in faccia la vita questa fantastica vita e ne sono stato ricompensato, mancava solo il Champion a gridarmi “Bravo Paolo”, ma questa volta me lo urlo da solo un altro “passo” è fatto.

o-o
 

parakito

Passista
24 Giugno 2009
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Scott cr1pro,Cannondale cad3,NSR,Litespeed Archon ,Rewel titanio,Treck fuel,Kona Stinky,Bianchi,ecc
7 luglio 2011 è arrivato Filippo un regalo per Cristina e Luca, un regalo tanto atteso e che li ha fatti trepidare sino a ieri. Benvenuto Pippo. Mi è sembrato di tornare indietro mentre aspettavamo Anna, un attesa frenetica, e logorante che alla fine premia e da una soddisfazione senza compromessi.
E’ una soddisfazione me la sono presa anch’io, oggi è stato il giorno della svolta automobilistica, ci ho pensato non poco dal primo di giugno quando abbiamo deciso l’acquisto, ero molto preoccupato di tornare alla guida. Katia mette subito in chiaro che sarò io a portarla a casa, sono pensieroso sarò in grado? Ma devo passare anche questa, prima o poi dovrò farlo e quindi come sempre ci provo. Mi viene a prendere in ufficio, e ci avviamo in compagnia di Anna che lungo il tragitto si addormenta, arriviamo in concessionaria, sbrighiamo le parti burocratiche e ci avviamo verso il salone. La macchina è coperta da un telo, io più che di curiosità per la vettura, sono fremente di provare se sono in grado di guidarla. Mi spiegano tutti gli accessori dei quali più della metà non so come funzionano, metto in moto, faccio una retro, ed attraverso il portone di uscita. La macchina è secca incendiata, dopo aver caricato seggiolini e passeggino di Anna, si fa sul serio,tutta la tensione degli ultimi giorni svanisce, guidare mi sembra la cosa più naturale del mondo, sono cauto ma sicuro, ma soprattutto sono al settimo cielo, mi sento come se fossi una persona normalissima che guida la sua auto, è una delle più belle sensazioni mai provate da quando mi sono fatto male. Saluto tutti e torniamo verso casa, si c’è l’ho fatta ancora una volta, ho guardato in faccia la vita questa fantastica vita e ne sono stato ricompensato, mancava solo il Champion a gridarmi “Bravo Paolo”, ma questa volta me lo urlo da solo un altro “passo” è fatto.
Ogni cosa che ti fa essere un po più autonomo e una conquista , se è sudata " anche burocramente " :wacko: , alla fine si gusta di più .
Ora non hai più scuse : sei pronto per le qualifiche ? :mrgreen:
Ti voglio sempre in pole position .... come sempre . o-o
go,go,go, Paolo go!
 

Paolo Vitale

Apprendista Cronoman
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Sabato caldissimo in piscina a Montagnana, per andare a bordo vasca devo affrontare un tratto di sterrato, vari gradini, una doppia rampa, ma come sempre in queste occasioni mentre fatico penso: “6 Stelvio 1 Gavia, 1 Tonale 1 Punta veleno ed innumerevoli km in bicicletta, vuoi che non riesca a fare questa?” e cosi mi distraggo e ci riesco. Finito il corso di Anna rimango fuori a guardare la gente che nuota e sinceramente li invidio, passa un ragazzo ci guardiamo so di conoscerlo ma non riesco a capire chi sia, quando si allontana noto la classica abbronzatura da ciclista e capisco che è Gigi, vorrei chiamarlo ma è troppo tardi, quando torna, lo vedo impacciato ha paura di come io possa reagire, lo tranquillizzo e ci mettiamo a parlare di bici, ha già fatto 10.000 km è un diesel con lui ho fatto 3 uscite memorabili. Torniamo alla macchina fa veramente caldo, Katia accusa un malore, accendo l’aria condizionata, e decidiamo di fare un po’ di strada per testare la mia guida, alle 19:30 siamo a casa entrambi debolissimi e con la febbre, Anna è bravissima collabora a farsi cambiare il pannolino da me ed alle 21:30 siamo a letto tutti, io e mia moglie sotto una coperta. Da notare che nel pomeriggio avevo sentito telefonicamente i tre eroi che l’indomani avrebbero partecipato alla Maratona delle Dolomiti sono felici ed elettrizzati. Le mie raccomandazioni sono soprattutto per Mauro, ci saranno tante salite, deve farle piano, ma lo sento sicuro. Ci sarà anche Zanardi scortato da Bettini, Alex per me rimane un mito è soprattutto il simbolo della determinazione. La notte passa tra alti e bassi ma la mattina alle 6:30 mi sveglio auguro un in bocca al lupo ai miei tre amici, ma non riesco ad alzarmi per seguire la diretta tv della gara, sono finito. Riesco ad alzarmi dal letto solo alle 10:30 ed iniziano ad arrivarmi i messaggi dei tempi di Antonietta e Fabio, non so come ci siano riusciti, ma in tempo reale so che passo hanno finito di scalare. Mi fiondo davanti alla TV e non vi nego che mi emoziono, è una vera festa del ciclismo 9.000 biciclette ma soprattutto sul palco una persona in carrozzina, e capisco che in 25 anni questi hanno realizzato un sogno che più di 20.000 persone cercano di affrontare. L’organizzazione ha la stessa attenzione sia per il primo che per l’ultimo proprio come dovrebbe essere nella vita. Non pranzo neanche alle 14 siamo di nuovo tutti a letto e quando mi sveglio trovo i tempi finali di Antonietta e Fabio ed un sms di Mauro che si congratula con se stesso per aver portato a termine una prova che con 3000 km teoricamente sarebbe impossibile. Penso che per l’Arcobici non potevano essere sorteggiate persone migliori per questa manifestazione durissima ma che ha visto prevalere la caparbietà sulla preparazione, e mi viene da sorridere pensando a tutti quelli che li credevano pazzi. I messaggi dei tempi di Antonietta e Fabio, e la dedica di Mauro sono dei gesti semplici che esprimono la grandezza degli amici che ho. Grazie.