Stasera ho terminato di leggere il libro “7 vite”, parla di sette persone con lesione midollare e del loro modo di aver affrontato la vita, è stata una lettura velocissima ed intensa, che mi ha assorbito totalmente. Persone che ringraziavano la “fortuna” della loro condizione perché gli aveva dato la possibilità di vedere la vita in una maniera totalmente diversa. C’è stato chi si è buttato in nuove attività, chi ha avuto figli, chi ha lasciato il proprio paese, ma tutti hanno affrontato serenamente e con successo la nuova condizione. Ho riflettuto a lungo in questi mesi ed effettivamente, la nuova vita ti cambia radicalmente, sia nel modo di muoverti che di pensare, io ero tra quelli sempre attenti al peso, a passare ore in bici, a fare tutto di corsa perché avevo sempre da fare. Adesso a volte capisco che più che vivere la vita mi facevo trascinare dagli eventi, non dico che non vorrei tornare a camminare, ma che ogni tanto tutti dovremmo avere la possibilità di riflettere su cosa stiamo facendo e perché lo facciamo, e che forse dovremmo dedicare un po’ del nostro tempo agli altri. Prima di finire in carrozzina, la sola vista di un disabile mi raccapricciava, perché il mio terrore era pensare a come mi sarei comportato io al posto suo. Sabato sera ero a cena con i miei amici ciclisti, e quando Mauro mi ha chiesto se mi rodeva essere li e parlare di bici, in tutta sincerità gli ho detto di no, perché stò attraversando un periodo dove mi godo il piacere di attardarmi nel letto con Anna, di percorrere qualche metro in più in carrozzina, di potermi fare la doccia tutti i giorni, di salire e scendere dalla carrozzina da solo, insomma cose che per le persone normali sono talmente usuali da non apprezzarle più. Forse per questo motivo, quando io riesco a fare qualcosa di nuovo, è come aver scalato lo Stelvio, o partecipato alla Monte Grappa Challenge. In questo momento stò assaporando tutto quello che prima era normale ma che scorreva talmente veloce da non gustarmelo. Ogni tanto fermiamoci respiriamo e prendiamoci i nostri tempi, forse vivremo meglio e più a lungo.