Paris-Brest-Paris 2019

Valerio_S

Cronoman
8 Febbraio 2017
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Torre del Lago Puccini
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Bici
L
Ti posso dire la mia esperienza che randonneur si diventa e non si nasce, quindi di solito si scopre di avere una certa predilezione e piacere a fare molti Km e stare in sella molto a lungo. Di solito diciamo così un ciclista medio dopo 120-150Km e alcune ore è soddisfatto e torna a casa.
Personalmente ho sempre invece avuto piacere ad allungare, da qui (dopo diversi anni di GF) ho scoperto il mondo rando (oramai da diversi anni).

Quindi i brevetti (parlo sempre per me ovviamente) non sono altro che un normale percorso di avvicinamento agli obiettivi più ambiziosi (come la PBP) che uno si pianifica, arrivando ai classici over 1000 (nel mio caso non solo PBP, ma 1001 miglia, Alpi 4000, 999 miglia, Sicilia No stop e molte altre).

In conclusione per un amante delle lunghe distanze è normale farsi un proprio calendario di eventi (oramai ce ne sono più di 100 ogni anno solo in Italia) per acquistare la necessaria sicurezza ad affrontare qualsiasi distanza e percorso, ovviamente senza strafare ponendosi obiettivi al di sopra delle proprie capacità, quindi è importante di crescere in modo graduale per conoscersi a fondo sulle reali capacità che non sono solo atletiche ma sopratutto mentali e ogni obiettivo può essere raggiunto, garantisco che si fanno le cose per bene la propria autostima cresce moltissimo e non ti ferma più nessuno !

grazie mille per la dettagliata risposta
 
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Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
22.442
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dove capita
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Qualche dato e considerazione sulla PBP:

-record di abbandoni: 1790. Il 26,82%.
-256 non partenti. Il 3,84%.
-254 fuori tempo massimo. 3,82%
- 1 idiota squalificato con la ebike
-ci sono due casi “sotto procedimento “: uno che ha passato col semaforo rosso a Mamers, e 2 veicoli di assistenza “portoghesi” a Quedillac e St. Nicholas di Pelem.

L’Acp cercherà di comprendere l’alto numero di abbandoni. Da quanto rilevato ai controlli molti ciclisti non erano per niente consci di cosa stavano facendo (riaprendo una discussione sul fatto che in alcuni paesi i brevetti qualificativi non siano fatti effettivamente). Alcuni non avevano alcuna idea dei tempi di apertura e chiusura dei controlli. Uno per mail si è lamentato di aver trova chiuso il controllo di Tinteniac al ritorno...essendosi presentato 15h dopo il tempo massimo di chiusura....

Enorme la quantità di materiale dimenticato o abbandonato ai controlli. Il più ingombrante....la bici di un giapponese che si è ritirato. Che ora è stata fatta trasportare all’ambasciata Giapponese tramite la questura locale...
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
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mia
Qualche dato e considerazione sulla PBP:

-record di abbandoni: 1790. Il 26,82%.
-256 non partenti. Il 3,84%.
-254 fuori tempo massimo. 3,82%
- 1 idiota squalificato con la ebike
-ci sono due casi “sotto procedimento “: uno che ha passato col semaforo rosso a Mamers, e 2 veicoli di assistenza “portoghesi” a Quedillac e St. Nicholas di Pelem.

L’Acp cercherà di comprendere l’alto numero di abbandoni. Da quanto rilevato ai controlli molti ciclisti non erano per niente consci di cosa stavano facendo (riaprendo una discussione sul fatto che in alcuni paesi i brevetti qualificativi non siano fatti effettivamente). Alcuni non avevano alcuna idea dei tempi di apertura e chiusura dei controlli. Uno per mail si è lamentato di aver trova chiuso il controllo di Tinteniac al ritorno...essendosi presentato 15h dopo il tempo massimo di chiusura....

Enorme la quantità di materiale dimenticato o abbandonato ai controlli. Il più ingombrante....la bici di un giapponese che si è ritirato. Che ora è stata fatta trasportare all’ambasciata Giapponese tramite la questura locale...
Quasi a dire che parecchi improvvisano :roll:
 

rando_paolo

Novellino
16 Settembre 2015
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roma
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wilier gtr
in effetti di "personaggi" ne ho visti parecchi. Chi con bici da supermarket, chi vestito come se dovesse andare in spiaggia. Per fortuna il meteo è stato fantastico altrimenti temo che oltre gli abbandoni ci sarebbero potuti essere anche malori e7o incidenti più o meno gravi (i 4° con umidità pazzesca la notte prima di arrivare a Brest ancora mi danno in brividi).
Per quanto mi riguarda è stata l'esperienza ciclistica più bella.
 

Luca.

Pignone
14 Agosto 2015
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Ultra AF
Ma la vera domanda è: quelli con la fatbike l'hanno finita??

Ne ho superato uno che aveva la lettera A prima che calasse il sole della domenica. Voi li avete più visti?
 

casbah01

Pedivella
11 Giugno 2009
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Litespeed T5 + Cannondale Supersix Evo Hi Mod 2018
Ma la vera domanda è: quelli con la fatbike l'hanno finita??

Ne ho superato uno che aveva la lettera A prima che calasse il sole della domenica. Voi li avete più visti?

Ne ho visti un paio con Fat bike martedì 20 pomeriggio nella lunga salita di ritorno da Brest ed un'altro su una mountain bike biammortizzata con gomme da enduro.
 
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Ser pecora

Diretur
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"noi" italiani come ci siamo comportati? so che "eravamo" lì l' per entrare tra le prime 4 nazioni più numerose

71 abbandoni su 376 partecipanti. 18,88%
Tra i paesi con alto numero di partecipanti Giappone e USA hanno avuto il 35% ed il 28,88% di abbandoni.
L’ecatombe in ogni caso è per i paesi sud-est asiatici (India, Thailandia, Indonesia).
L’India ha portato un numero eccezionale di ciclisti a questa edizione, contribuendo al panico delle preiscrizioni con centinaia di brevettati col 600 l’anno passato. Su 322 hanno abbandonato in 222. Un tasso di abbandoni del 68, 31%!
Thailandia ed Indonesia vanno oltre il 70%, anche se gli indonesiani erano 14...
 

pedalone della bassa

Otztaler inside
9 Ottobre 2013
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
71 abbandoni su 376 partecipanti. 18,88%
Tra i paesi con alto numero di partecipanti Giappone e USA hanno avuto il 35% ed il 28,88% di abbandoni.
L’ecatombe in ogni caso è per i paesi sud-est asiatici (India, Thailandia, Indonesia).
L’India ha portato un numero eccezionale di ciclisti a questa edizione, contribuendo al panico delle preiscrizioni con centinaia di brevettati col 600 l’anno passato. Su 322 hanno abbandonato in 222. Un tasso di abbandoni del 68, 31%!
Thailandia ed Indonesia vanno oltre il 70%, anche se gli indonesiani erano 14...


chiedo sempre a te, e scusa del disturbo, come arrivati?
"siamo" rientrati tra le prime 4 nazioni?
 

Gianlu_Loc

Novellino
25 Agosto 2009
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71 abbandoni su 376 partecipanti. 18,88%
Tra i paesi con alto numero di partecipanti Giappone e USA hanno avuto il 35% ed il 28,88% di abbandoni.
L’ecatombe in ogni caso è per i paesi sud-est asiatici (India, Thailandia, Indonesia).
L’India ha portato un numero eccezionale di ciclisti a questa edizione, contribuendo al panico delle preiscrizioni con centinaia di brevettati col 600 l’anno passato. Su 322 hanno abbandonato in 222. Un tasso di abbandoni del 68, 31%!
Thailandia ed Indonesia vanno oltre il 70%, anche se gli indonesiani erano 14...

Anch'io ero rimasto stupito dal gran numero di ciclisti del sud est asiatico, spesso con attrezzature all'apparenza non molto adeguate.
Senza voler offendere o denigrare nessuno, ricordo di essermi chiesto se ce l'avrebbero fatta e come erano riusciti a fare i brevetti di qualificazione visto che sembravano da subito un po' in difficoltà.
Mentre ero già ben avviato sul ritorno ne ho incrociato anche un paio in senso opposto che spingevano la bici a mano sulle salite...

Gianluca
 

cimebianche

Apprendista Scalatore
15 Marzo 2005
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38
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Villa Cortese
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ROSE XLITE - CUBE LITENING HPC
....

Enorme la quantità di materiale dimenticato o abbandonato ai controlli. Il più ingombrante....la bici di un giapponese che si è ritirato. Che ora è stata fatta trasportare all’ambasciata Giapponese tramite la questura locale...
... ho visto anch'io qualche foto del materiale ritrovato ... mi chiedevo se fosse possibile contattare l'organizzazione per avere informazioni su eventuali oggetti smarriti ... ;nonzo%;nonzo%;nonzo%
 

Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
1.170
344
Pianeta Terra
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Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
L’Acp cercherà di comprendere l’alto numero di abbandoni. Da quanto rilevato ai controlli molti ciclisti non erano per niente consci di cosa stavano facendo (riaprendo una discussione sul fatto che in alcuni paesi i brevetti qualificativi non siano fatti effettivamente).
Quando una manifestazione diventa "quella che non puoi non aver fatto", non mi stupisco che ci sia gente pronta a barare pur di poter dire "io c'ero".
 

marco.soardi

Pedivella
10 Febbraio 2012
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Collebeato (BS)
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bdc-tandem
...............
Thailandia ed Indonesia vanno oltre il 70%, anche se gli indonesiani erano 14...

Ecco,io non mi stupisco della situazione, nel 2007 ero il Thailandese di turno.
Pur avendo tutti i brevetti del caso e un paio da 600 km pure, non sapevo cosa stavo facendo.
Potremmo definire la mia situazione psicologica di allora come un decimo grado della scala mercalli in chiave psichedelica, ero terremotato dentro.
Ve ne passo alcune ad esempio e perenne monito.
Partito cotto, dopo ore sotto il sole, allora, come anche nel 2011, non si partiva a scaglioni, ci si metteva semplicemente in fila.
A Mortagne, non ho avuto la capacità di girare l'angolo del bar all'ingresso per capire ci fosse anche il self-service, avevo una fame da lupi, al banco avevano esaurito tutto, fuori le salamelle erano finite, ho pasteggiato con cioccolato e fichi secchi, che mi viene male a pensarci ancora oggi, tra l'altro sono un goloso impenitente, ma l'unica cosa che non mangio è il cioccolato.
Una bicicletta tirata insieme con lo sputo, due lumini da morto avvolti nel domopack come fari e fu subito incidente, in pieno in una buca, raggi rotti e tanto tempo perso, nel frattempo avevo poi mancato un altro ristoro, non ricordo dove, ma ricordo la fame.
Avevo in dotazione un paio di borse topeak, ma fu troppo tardi quando mi accorsi che l'acqua alzata dalle ruote andava nelle suddette, non essendo impermeabili, risultato, visto che fu la PBP più bagnata della storia, tutto quello che avevo in borsa era completamente zuppo.
Ripartito da Tinteniac in preda ai miei fantasmi e senza un barlume di lucidità e avendo fatto non so quali calcoli, arrivai alla conclusione matematica che Loudeac fosse ad oltre 100 km, nel mentre ne avevo già percorsi un trenta e più, ma la diretta conseguenza delle mie equazioni di terzo grado fu la convinzione che non sarei mai arrivato in tempo utile e lasciai per strada, chiedendo ospitalità a due simpatici signori che mi offrirono pernotto e colazione all'indomani.
Inutile dire che non avevo la più pallida idea di quale fosse il tempo utile per Loudeac, ma ovviamente tutto quadrava nel contesto di assoluta follia nel quale mi ero ficcato.
Potrei andare avanti, ma è giusto per dare un'idea.
Il tandem arrivò poi, come gesto di infinito amore da parte di Armida, volto a proteggermi da questo mondo che non perdona.
Marco.
 

Fiorenzo 64

Pedivella
18 Settembre 2010
374
171
Cusago (Milano)
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Colnago C50 - Colnago C60 Di2 - BMC Roadmachine 01 Di2
Ecco,io non mi stupisco della situazione, nel 2007 ero il Thailandese di turno.
Pur avendo tutti i brevetti del caso e un paio da 600 km pure, non sapevo cosa stavo facendo.
Potremmo definire la mia situazione psicologica di allora come un decimo grado della scala mercalli in chiave psichedelica, ero terremotato dentro.
Ve ne passo alcune ad esempio e perenne monito.
Partito cotto, dopo ore sotto il sole, allora, come anche nel 2011, non si partiva a scaglioni, ci si metteva semplicemente in fila.
A Mortagne, non ho avuto la capacità di girare l'angolo del bar all'ingresso per capire ci fosse anche il self-service, avevo una fame da lupi, al banco avevano esaurito tutto, fuori le salamelle erano finite, ho pasteggiato con cioccolato e fichi secchi, che mi viene male a pensarci ancora oggi, tra l'altro sono un goloso impenitente, ma l'unica cosa che non mangio è il cioccolato.
Una bicicletta tirata insieme con lo sputo, due lumini da morto avvolti nel domopack come fari e fu subito incidente, in pieno in una buca, raggi rotti e tanto tempo perso, nel frattempo avevo poi mancato un altro ristoro, non ricordo dove, ma ricordo la fame.
Avevo in dotazione un paio di borse topeak, ma fu troppo tardi quando mi accorsi che l'acqua alzata dalle ruote andava nelle suddette, non essendo impermeabili, risultato, visto che fu la PBP più bagnata della storia, tutto quello che avevo in borsa era completamente zuppo.
Ripartito da Tinteniac in preda ai miei fantasmi e senza un barlume di lucidità e avendo fatto non so quali calcoli, arrivai alla conclusione matematica che Loudeac fosse ad oltre 100 km, nel mentre ne avevo già percorsi un trenta e più, ma la diretta conseguenza delle mie equazioni di terzo grado fu la convinzione che non sarei mai arrivato in tempo utile e lasciai per strada, chiedendo ospitalità a due simpatici signori che mi offrirono pernotto e colazione all'indomani.
Inutile dire che non avevo la più pallida idea di quale fosse il tempo utile per Loudeac, ma ovviamente tutto quadrava nel contesto di assoluta follia nel quale mi ero ficcato.
Potrei andare avanti, ma è giusto per dare un'idea.
Il tandem arrivò poi, come gesto di infinito amore da parte di Armida, volto a proteggermi da questo mondo che non perdona.
Marco.

Bah io invece un pò mi stupisco, io quando ho cominciato a fare randonnee non è che sono partito e ho fatto subito la PBP, ho iniziato un pò alla volta testandomi sempre di più e di conseguenza acquisire la necessaria esperienza per affrontare percorsi sempre più lunghi e impegnativi, ci ho messo qualche anno.

Leggendo della tua esperienza del 2007 mi pare tu ti sia avventurato un pò troppo alla buona, leggendo ad esempio delle tue vicissitudini con le luci, mi pare tu abbia azzardato, credo che fosse chiaro (scusa il gioco di parole) fin dall'inizio che pedalare di notte richieda un impianto di illuminazione all'altezza.

Le mie personali esperienze mi hanno portato gradualmente a trovare il miglior set up dei materiali che ancora oggi uso abitualmente, tutto questo per dire che l'improvvisazione può giocare brutti scherzi, (anche io alla PBP di quest'anno ho visto cose per me inconcepibili come attrezzature) però mi chiedo come si possano improvvisare eventi del genere, dove si trovano moltissime preventive e utili informazioni di altri rider, oltre come già detto in precedenza di fare le cose con gradualità, tutto questo ovviamente è il mio pensiero strettamente personale che non vuole assolutamente farti passare per uno sprovveduto.
Un caro saluto
Fiore
PS ci siamo visti credo alla scorsa Milano Sanremo Milano del fakiro