passare all'acciaio su misura senza spendere troppo

PINO OLMO

Ex passista
4 Agosto 2011
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olmo record , Scapin Etika ,Scapin EOS 7
Vetta è un vero artigiano, i suoi telai non sono inferiori agli altri solo perchè non costano altrettanto, o non portano inciso un nome da guru e non sono magicamente decorati.
Ha saldato per chiunque come terzista, e magari quando poi veniva inciso un altro nome l'effetto era diverso, ma le bici rimanevano le stesse (vedi altri ottimi artigiani come Barco e Bonetti e mille altri).
Servono a pedalare, non a farsi le foto al bar, però capisco che spendere millemila euro possa far credere di avere per le mani un prodotto migliore.
Usa le ottime tubazioni che usano altri, ti ascolta, te lo fa come vuoi tu, pur consigliandoti, e non come pretende lui, non è contrario alla modernità e sperimenta soluzioni diverse, il prezzo è buono...però viene sempre bistrattato, non capisco.
Potenza del marchio?
Barco = Scapin ovvero un ottimo telaista acciaio , lo dico per esperienza personale,
presumo che se un nome non si vede su un telaio di squadra al Giro o Tour, è bistrattato.....tanto ora col carbonio è tutto made in china

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carmysco

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15 Novembre 2010
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Gios
Confermo, Daccordi realizza telai in carbonio nella sua azienda. Allego un bel video intervista del Signor Daccordi che ci offre una lezione molto interessante su telai in acciaio e carbonio.
 

servarel

Passista
20 Gennaio 2009
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la leggenda narra che esista, ma, come per il mio
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con RUOTE in numero di...mah...DUE?
Vetta è un vero artigiano, i suoi telai non é che siano inferiori agli altri solo perchè non costano altrettanto, o non portano inciso un nome da guru e non sono magicamente decorati.
Ha saldato per chiunque come terzista, e magari quando poi veniva inciso un altro nome l'effetto era diverso, ma le bici rimanevano le stesse (vedi altri ottimi artigiani come Barco e Bonetti e mille altri).
Servono a pedalare, non a farsi le foto al bar, però capisco che spendere millemila euro possa far credere di avere per le mani un prodotto migliore.
Usa le ottime tubazioni che usano altri, ti ascolta, te lo fa come vuoi tu, pur consigliandoti, e non come pretende lui, non è contrario alla modernità e sperimenta soluzioni diverse, il prezzo è buono...però viene sempre bistrattato, non capisco.
Potenza del marchio?

mi autocito (delirante nevvero?), perchè non volevo scatenare la solita guerra di religione, nel caso succeda, tra carbonio e metalli, o tra artigianalità e grande produzione industriale.

Il mio post è per dire che non capisco, anzi, lo capisco, ma faccio retorica, come mai ci sono artigiani, vedi Vetta (che spesso viene bistrattato credo principalmente a causa dei suoi prezzi contenuti, così come Rewel per il titanio, e non sono gli unici, un altro è Simoncini, ottimi lavori, ottimi prezzi, ma quanti lo conoscono? E potrei andare avanti...), che non vengono considerati quando si cerca un buon prodotto, e si citano invece i soliti nomi, guru, personaggi estrosi et similia, che vendono a caro prezzo un'esclusività di competenze che invece non è tale.

Non è che tali maestri, usando magiche colorazioni, o tenendo comportamenti estrosi, prezzi alti (che non sono necessariamente una discriminante per valutare la qualità di un telaio) , fanno anche loro marketing (inconsapevolmente?) esattamente come su un diverso piano fanno le grandi industrie?

Ciò non toglie che possano essere anch'essi validi artigiani, non è questo il punto, ma ce ne sono altri che lo sono altrettanto, che lavorano da decenni bene, ma a causa della loro poca esposizione sono poco considerati, questo è un vero peccato (magari sapendo pure che circolano con altri nomi considerati ingiustamente più prestigiosi un sacco di telai fatti invece da questi poco conosciuti).

Cioè, il succo è: c'è chi lavora bene, chi fa solo marketing, e chi sa fare bene entrambi, non è criticabile, ma, secondo voi, chi vende meno?

(e questo vale anche per il carbonio, non è una questione di materiali, ne di numeri)
 
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arwen

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23 Settembre 2013
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@servarel io sinceramente tutta questa gente che parla male di Vetta ancora non l'ho trovata.
Ognuno sceglie in base ai propri gusti ed alle proprie disponibilità.
Come in tutti gli ambiti ci sono prodotti di vari livelli e fatture, non necessariamente un telaio XY è migliore di un altro solo in base al prezzo, ad esempio sappiamo bene o male tutti che l'XCR di Cinelli è saldato da Barco, tra i due telai ballano circa 1000 € ma qualcuno è disposto a spendere di più per quel marchio sul telaio. Dobbiamo fargliene una colpa? non credo proprio.
 

arwen

Passista
23 Settembre 2013
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ma no, non ho detto male, e non é necessariamente incentrato su di lui, é solo che anche anche nell'artigianato esistono marchi e marchi, a prescindere dalla qualità intrinseca

credo che anche nell'artigianato ci siano tanti fattori che influenzano il prezzo finale, a prescindere dalla qualità.
C'è l'artigiano che lavora da solo e fa tutto da solo, ha contatti con i clienti, prende le misure, taglia, sgola, salda, tiene i contatti con i fornitori, ecc ecc, riuscirà a fare pochi telai all'anno, probabilmente curatissimi cullando anche un po' il cliente, e poi c'è la grande officina dove chi prende le misure non è la stessa persona che prepara i tubi, che non è la stessa persona che salda, dove ci sono diversi operai, questa officina riuscirà a fare molti più telai all'anno, riuscirà ad avere i materiali ad un prezzo diverso dal piccolo artigiano di prima, magari la qualità è uguale, ma i prezzi diversi.
Poi ci sono quelli che sono riusciti negli anni a crearsi un alone quasi reverenziale che è giusto riconoscergli perchè hanno fatto la storia dei telai in acciaio, hanno retto al prepotente avvento del carbonio, sono andati oltre la moda credendo in questo materiale e riportandolo di moda.
 
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Sampoo87

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2 Aprile 2016
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Il vecchio bolide e la nuova Wilier.
@servarel Certo che anche certi artigiani fanno più marketing di altri, ma non è che se sono artigiani sono anche opere di beneficenza eh.. Vive di marketing anche l'artigianato.

Poi ogni telaista mette nel suo lavoro uno stile personale e riconoscibile. Molti "guru", come li chiami tu, usano set di tubi personalizzati (Bixxis e Casati, per esempio), che quindi costano di più. Altri si appoggiano a verniciatori particolarmente bravi e puntano all'effetto "wow" delle colorazioni. Altri decidono loro che telaio farti, altri invece fanno qualsiasi cosa chieda il cliente. Alcuni usano componenti particolari (forcella falz per esempio), altri no.

Poi ognuno sceglie dove è come spendere i propri soldi, e se uno o più di questi elementi non li ritiene importanti si rivolge a un altro.

Nel specifico, nessuno bistratta Vetta, che fa ottimi telai. Però se a me piace di più un altro telaista e posso permettermi di spendere quei soldi, che problema c'è? Non tutti i gusti sono alla menta..
 
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Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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Mia
mi autocito (delirante nevvero?), perchè non volevo scatenare la solita guerra di religione, nel caso succeda, tra carbonio e metalli, o tra artigianalità e grande produzione industriale.

Il mio post è per dire che non capisco, anzi, lo capisco, ma faccio retorica, come mai ci sono artigiani, vedi Vetta (che spesso viene bistrattato credo principalmente a causa dei suoi prezzi contenuti, così come Rewel per il titanio, e non sono gli unici, un altro è Simoncini, ottimi lavori, ottimi prezzi, ma quanti lo conoscono? E potrei andare avanti...), che non vengono considerati quando si cerca un buon prodotto, e si citano invece i soliti nomi, guru, personaggi estrosi et similia, che vendono a caro prezzo un'esclusività di competenze che invece non è tale.

Non è che tali maestri, usando magiche colorazioni, o tenendo comportamenti estrosi, prezzi alti (che non sono necessariamente una discriminante per valutare la qualità di un telaio) , fanno anche loro marketing (inconsapevolmente?) esattamente come su un diverso piano fanno le grandi industrie?

Ciò non toglie che possano essere anch'essi validi artigiani, non è questo il punto, ma ce ne sono altri che lo sono altrettanto, che lavorano da decenni bene, ma a causa della loro poca esposizione sono poco considerati, questo è un vero peccato (magari sapendo pure che circolano con altri nomi considerati ingiustamente più prestigiosi un sacco di telai fatti invece da questi poco conosciuti).

Cioè, il succo è: c'è chi lavora bene, chi fa solo marketing, e chi sa fare bene entrambi, non è criticabile, ma, secondo voi, chi vende meno?

(e questo vale anche per il carbonio, non è una questione di materiali, ne di numeri)


Hai detto tante cose che possono sembrare antipatiche ma non lo sono e, da quando l’acciaio non è più il materiale delle bici in gruppo tra i Pro’ (e quindi non è più il materiale delle bici di tutti), tali cose sono spesso maledettamente vere.

Occorre infatti ricordarsi che le bici d’acciaio sono oggi un prodotto NON di massa, anzi molto di nicchia, e quindi come tutte le produzioni di questo tipo si espongono al “culto”, alle “credenze”, ai clienti che si affidano a Tizio perché “è il migliore”, così come ai fornitori che propongono il loro prodotto in base a peculiarità che spesso nulla hanno del tecnico.

Tempo fa su questi schermi qualcuno paragonava le steel bike agli orologi di classe, ed in effetti c’è chi vuole il Rolex perché è un simbolo, un "must" che garantisce uno status symbol, mentre c’è chi vuole un Omega, uno Zenith o un Vacheron Constantin perché hanno il miglior movimento meccanico (e non sto parlando solo del certificato COSC che ormai ce l’hanno tanti).

Per non parlare di quelli che reputano la bici un’opera d’arte (addirittura). In quel momento la possibile scelta spazia a 360° sull’orizzonte, con parametri di giudizio spesso del tutto arbitrari e legati alle proprie passioni, prima ancora che alle capacità dell’artista, che comunque farà di tutto per portare i potenziali clienti su un terreno lontano dal tecnico.

Come potrai verificare in altri thread similari:
Non mi piace mettere le bici in salotto.
Non mi piace considerare le bici oggetti di culto.
Non compro una bici perché ce l’hanno gli altri.
Non compro una bici perché non ce l’ha nessuno.

A me piace considerare le bici degli strumenti meccanici utili a fare ciclismo da corsa, stop.
Quindi il telaista lo scelgo in base a questi criteri:

Punto 1: ha mai saldato telai per Professionisti che corrono/correvano? (SI/NO)

Tra i SI del punto precedente:

Punto 2: è strutturato per garantire il mio budget, efficienza e tempi ragionevoli, qualità e ripetitività sui propri prodotti, anche grazie all’ausilio di strumenti e attrezzature al passo coi tempi? (SI/NO)

Tra i SI del punto precedente:

Punto 3: è il più simpatico di quelli rimasti? (SI/NO)

Questo criterio lo adottavo quando avevo 18 anni e tutti se volevano andare in bici dovevano affidarsi a un telaista, continuo ad adottarlo oggi dove la possibilità di scelta, vedi sopra, può spaziare molto di più.
 

Nimpe_fury

Pedivella
3 Gennaio 2015
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carrera acciaio anni 90, boeris acciaio anni 70/80, look675 pezzo di carbone 2014, graziella gerbi
Hai detto tante cose che possono sembrare antipatiche ma non lo sono e, da quando l’acciaio non è più il materiale delle bici in gruppo tra i Pro’ (e quindi non è più il materiale delle bici di tutti), tali cose sono spesso maledettamente vere.

Occorre infatti ricordarsi che le bici d’acciaio sono oggi un prodotto NON di massa, anzi molto di nicchia, e quindi come tutte le produzioni di questo tipo si espongono al “culto”, alle “credenze”, ai clienti che si affidano a Tizio perché “è il migliore”, così come ai fornitori che propongono il loro prodotto in base a peculiarità che spesso nulla hanno del tecnico.

Tempo fa su questi schermi qualcuno paragonava le steel bike agli orologi di classe, ed in effetti c’è chi vuole il Rolex perché è un simbolo, un "must" che garantisce uno status symbol, mentre c’è chi vuole un Omega, uno Zenith o un Vacheron Constantin perché hanno il miglior movimento meccanico (e non sto parlando solo del certificato COSC che ormai ce l’hanno tanti).

Per non parlare di quelli che reputano la bici un’opera d’arte (addirittura). In quel momento la possibile scelta spazia a 360° sull’orizzonte, con parametri di giudizio spesso del tutto arbitrari e legati alle proprie passioni, prima ancora che alle capacità dell’artista, che comunque farà di tutto per portare i potenziali clienti su un terreno lontano dal tecnico.

Come potrai verificare in altri thread similari:
Non mi piace mettere le bici in salotto.
Non mi piace considerare le bici oggetti di culto.
Non compro una bici perché ce l’hanno gli altri.
Non compro una bici perché non ce l’ha nessuno.

A me piace considerare le bici degli strumenti meccanici utili a fare ciclismo da corsa, stop.
Quindi il telaista lo scelgo in base a questi criteri:

Punto 1: ha mai saldato telai per Professionisti che corrono/correvano? (SI/NO)

Tra i SI del punto precedente:

Punto 2: è strutturato per garantire il mio budget, efficienza e tempi ragionevoli, qualità e ripetitività sui propri prodotti, anche grazie all’ausilio di strumenti e attrezzature al passo coi tempi? (SI/NO)

Tra i SI del punto precedente:

Punto 3: è il più simpatico di quelli rimasti? (SI/NO)

Questo criterio lo adottavo quando avevo 18 anni e tutti se volevano andare in bici dovevano affidarsi a un telaista, continuo ad adottarlo oggi dove la possibilità di scelta, vedi sopra, può spaziare molto di più.

io potessi mi prenderei un telaio per artigiano, sia per usarli che per smania collezzionistica, per fortuna il budget limitato frena questa cosa

poi aggiungerei il punto4: ci sono limiti alle personalizzazzioni estetiche? (scritte incluse)

il prossimo target (forse l'ultimo):
-columbus NEMO
-arancione marmorato
-scritte a tema sull'ignoranza, devo solo decidere l'ultima perla di saggezza ignorante
-90% sarà un Tommasini
 

Federicoita

Novellino
13 Febbraio 2019
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Malnate
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Canyon
Vorrei farmi fare un telaio su misura in acciaio perchè ritengo possa essere il materiale migliore nella costruzione di un telaio, e non mi fido molto del carbonio ...

Purtroppo in Sicilia non conosco nessu artigiano che realizza telai in acciaio, forse l'unico è http://www.massimocannatella.it/ ma non sono sicuro che ancora realizzi telai in acciaio mi andrò ad informare..

Le misure le ho visto che feci una visita biomeccanica con Emanuele (moderatore qui sul forum) mesi fa.

Diciamo che sarei orientato verso un Telaio Vetta, di cui ho sentito parlare piuttosto bene (anche se non da tutti). Però vorrei chiedervi alcune cose, ad esempio, il tipo di acciaio da utilizzare, la forcella etc.. Ho notato che esistono moltissimi tipi di acciaio in commercio, e che si puo' prendere un telaio con congiunzioni cromate oppure no... Quali sono le differenze sostanziali ed eventualmente quali quelle del prezzo?
Inoltre vorrei chiedervi quale tipo di forcella consigliate in un telaio in acciaio?

Grazie
Ciao a tutti, l acciaio è sicuramente il materiale più nobile per una bicicletta, il futuro sarà d acciaio e italiano
 

Cyboraf

Scalatore
11 Giugno 2012
6.527
1.784
58
Torino
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Wilier SLR 0 su Ultegra Elettrico - Vetta Acciao su Campy
Ciao a tutti, l acciaio è sicuramente il materiale più nobile per una bicicletta, il futuro sarà d acciaio e italiano
l' acciaio permette personalizzazioni su misura e ha un fascino unico, retrò per certe realizzazioni ( cromature , congiunzioni), che neppure il titanio possiede, il tutto a prezzi contenuti.
Non sarei però cosi sicuro che il futuro sia dell'acciaio e titanio, anzi francamente, il titanio mi sembra adatto agli esercizi di stile più che a bici da usare tutti i giorni, anche in relazione al costo.
Il carbonio la farà comunque da padrone, perché obiettivamente più prestazionale, ma più costoso, e di dubbia qualità per la maggior parte delle realizzazioni.
Resta poi inteso che la differenza di prestazioni non è poi cosi netta per la maggior parte di noi ne cosi importante e a volte recuperabile tramite lo studio delle geometrie adatte e del su misura
 

alberto

Pignone
17 Settembre 2006
245
34
Brescia - Caldonazzo
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l' acciaio permette personalizzazioni su misura e ha un fascino unico, retrò per certe realizzazioni ( cromature , congiunzioni), che neppure il titanio possiede, il tutto a prezzi contenuti.
Non sarei però cosi sicuro che il futuro sia dell'acciaio e titanio, anzi francamente, il titanio mi sembra adatto agli esercizi di stile più che a bici da usare tutti i giorni, anche in relazione al costo.
Il carbonio la farà comunque da padrone, perché obiettivamente più prestazionale, ma più costoso, e di dubbia qualità per la maggior parte delle realizzazioni.
Resta poi inteso che la differenza di prestazioni non è poi cosi netta per la maggior parte di noi ne cosi importante e a volte recuperabile tramite lo studio delle geometrie adatte e del su misura

Dissento violentemente sul fatto che il titanio sia più adatto agli esercizi di stile che ad un utilizzo quotidiano, la mia prossima bici, se Dio vuole una Baum, la userò anche per andare a prendere il pane :-)xxxx
Concordo con la previsione di un mercato dominato dal carbonio, per lo meno nei numeri. Anche se certe realizzazioni sembrano motorini, sigh..
Dissento infine sulla maggior prestazionalità in senso assoluto del carbonio: non relegherei l'acciaio alla nicchia delle bici retrò o nostalgiche, certe realizzazioni (Stelbel, Bixxis) non hanno nulla da invidiare ad una S-Works nello scaricare a terra i miei 3,6 watt :cool:
 

peppe59

Maglia Iridata
6 Luglio 2011
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roma / milano
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Moser (acciaio); Bianchi (acciaio)
Concordo con la previsione di un mercato dominato dal carbonio, per lo meno nei numeri.

So bene che si tratta di robetta rispetto a quello che gira su questa sezione, ma vi segnalo che col 2019 Ribble ha tirato fuori una gamma completa di bici in acciaio (tubi Reynolds, siamo sempre in GB); forse il vento sta girando... anche se i telai artigianali sono un'altra cosa.
Ma evidentemente in GB c'è spazio per l'acciaio, sennò non le farebbero
 

arwen

Passista
23 Settembre 2013
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troppe
So bene che si tratta di robetta rispetto a quello che gira su questa sezione, ma vi segnalo che col 2019 Ribble ha tirato fuori una gamma completa di bici in acciaio (tubi Reynolds, siamo sempre in GB); forse il vento sta girando... anche se i telai artigianali sono un'altra cosa.
Ma evidentemente in GB c'è spazio per l'acciaio, sennò non le farebbero

io penso che alcuni movimenti tipo gravel e cicloturismo, hanno portato alla ribalta l'acciaio come materiale anche per i telai corsa, che fino a qualche anno fa era diffuso solo tra pochi amanti del materiale.
 
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matteof93

Scalatore
15 Settembre 2009
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2.847
30
bagnolo piemonte
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Canyon Roadlite, Rockrider 5.3 Big29
beh comunque ho visto le foto dei nuovi modelli Ribble in acciaio sia strada che gravel e sono molto molto belli. bici completa a prezzo contenuto...probabilmente un acciaio ribble a 1500€ (bici completa) sarà la mia prossima bici

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