passare all'acciaio su misura senza spendere troppo

alberto

Pignone
17 Settembre 2006
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Anche io quando uso la definizione "radical chic" sono serio e non ho intento ironico, benché non possa trasparire dal testo scritto.

Del resto questo è il forum dell'Acciaio, non degli acciaisti, quindi i miei giudizi sono comunque diretti sempre verso il segmento, verso il prodotto, mai verso chi lo usa.

Dal mio punto di vista, il segmento di mercato dell'acciaio trae solo danno e nessun beneficio, dall'esistenza di un settore di utenza radical chic, e lo ripeto, non è un giudizio sull'utenza, ma è un giudizio sul mercato, sul prodotto.

Fino a quando l'acciaio era l'unico materiale in gruppo, bene o male le aziende facevano il loro dovere anche a livello di R&D e evolvevano i loro prodotti con regolarità (magari con un po' troppa pigrizia); con l'avvento dell'alu e del carbonio si sono viste delle accellerazioni, come è normale che sia, proprio perché i materiali concorrenti stimolavano i produttori dell'acciaio a trovare nuove soluzioni. E difatti nacquero subito i tubi Spirit ed altre serie utili a contrastare tecnicamente la concorrenza.

Poi la concorrenza ha comunque vinto, e l'acciaio è diventato il regno di chi voleva la bicicletta figa a vedersi, soprattutto a vedersi, gli stimoli a trovare nuove soluzioni innovative erano ovviamente sempre minori, magari aumentavano gli stimoli per avere la bici con i disegnini carini, piuttosto che il nastro di pelle o la sella Brooks, ecc... ecc... ecc... ed è ovvio che fino a quando il mercato sarà popolato in prevalenza da questo tipo di utenza, il prodotto disponibile non potrà che seguire la domanda...

Però capita in economia che ogni tanto gli andamenti cambino anche in base a chi stimola la domanda, e non solo la domanda che stimola l'offerta, ecco la mia personale speranza (e qualche voce nel settore lo conferma) è che si torni (magari per necessità di "more business" da parte delle aziende) a stimolare il mercato delle bici da corsa vere, non quelle da salotto, con prodotti in acciaio di qualità fatti per correre.
Ecco il rischio che si corre ad avere una bici assemblata con cura: i rosiconi penseranno che la metterai in salotto e te la guarderai sorseggiando vino rosso costoso.
Una bixxis non è fatta per correre? Una speedvagen non è fatta per correre? Non cito la mia per conflitto di interessi :mrgreen:
È un po’ da sempliciotti dire che la bici figa non ha sostanza.
Per la cronaca, sella brooks e nastro in pelle sono una goduria da utilizzare. Ma io sono solo un granfondista, non partecipo al tour.
 
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Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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Ecco il rischio che si corre ad avere una bici assemblata con cura: i rosiconi penseranno che la metterai in salotto e te la guarderai sorseggiando vino rosso costoso.
Una bixxis non è fatta per correre? Una speedvagen non è fatta per correre? Non cito la mia per conflitto di interessi :mrgreen:
È un po’ da sempliciotti dire che la bici figa non ha sostanza.
Per la cronaca, sella brooks e nastro in pelle sono una goduria da utilizzare. Ma io sono solo un granfondista, non partecipo al tour.

"rosiconi" è un giudizio sugli utilizzatori, potrebbe anche essere preso come un insulto

non è proprio la stessa cosa che parlare dell'acciaio (ammesso di esserne capaci)

o-oo-oo-o
 

Petgold969

pistorium opus chef
29 Dicembre 2010
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Caad 12 + MTB full 29"
Giant la si comprava perché costava meno delle altre. Ed è un fatto, basta vedere i listini di qualche anno fa.
Ora Giant la si compra perché ce l'ha Dumou….. ;)

Io vedo che in giro ci sono per il 95% (anche di più) bici del gruppo Pro, BMC, Focus, Argon18, Wilier, qualche Colnago, Giant, Specialized, e poi qualche sporadica altra marca.

E la Bianchi tutt'oggi è in gruppo Pro (Team Jumbo) con una signora bici.

E non è per nulla una panzana, se hai la possibilità di parlare con qualche negoziante, chiedi le percentuali di vendita divise per marche e modelli, ti renderai facilmente conto di cosa va per la maggiore.

Ovviamente a parte i segmenti bassi, dove chi non ha il grano compra un po' di tutto, basta che costi poco.

Seconde me hai una visione un pò troppo riduttiva del mercato e nei confronti di chi compera bici. Detta così pare che chi non va in giro con una bici in acciaio non capisce una mazza :mrgreen: :mrgreen:
Per me non è così, la gente prende le bici che gli piacciono e non credo sia influenzato solo dalle corse o dal prezzo. Le Giant le comperano perchè sono belle bici, di buona qualità e continueranno a comperare anche dopo che duemulini non la userà più come facevano prima che lui iniziasse.
PS io ho una bici in alluminio e ne sono estremamente soddisfatto o-o
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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Seconde me hai una visione un pò troppo riduttiva del mercato e nei confronti di chi compera bici. Detta così pare che chi non va in giro con una bici in acciaio non capisce una mazza :mrgreen: :mrgreen:

Secondo me invece sei tu che fai delle deduzioni tutte tue a prescindere da quello che io scrivo.
Infatti me ne guardo bene dallo scrivere che chi compera una bici non in acciaio non capisce niente.
Ho appena comprato una MTB Focus full carbon da oltre 4.000€ …. :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Però frequento qualche negozio, uno di questi è top seller in Italia BMC e ovviamente non vende solo una marca, e se scrivo qualcosa non me lo invento, ma mi baso su dati precisi che mi vengono riportati.

Poi il fatto che la gente tenda a comprare ciò che i Pro usano non significa che non capiscono niente, questo lo dici tu. In tutti gli sport i top player sono quelli che impongono le scelte sulle vendite, mica solo nel ciclismo. Guarda lo sci, guarda il tennis, guarda gli sport dove si usano attrezzature tecniche, vedrai che la più grande fetta di mercato è detenuta dalle marche usate dai top player.

Per me non è così, la gente prende le bici che gli piacciono e non credo sia influenzato solo dalle corse o dal prezzo. Le Giant le comperano perchè sono belle bici, di buona qualità e continueranno a comperare anche dopo che duemulini non la userà più come facevano prima che lui iniziasse.
PS io ho una bici in alluminio e ne sono estremamente soddisfatto o-o

Non lo metto in dubbio, ne ho avute diverse (ultimo un CX Felt FX1) e mai mi sono trovato male. Ma qui si parla di acciaio, ed eventualmente si fanno raffronti con altri, non il contrario. o-o
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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Pace, fratello.o-o
Perdonami, ma nel tuo post c’erano più preconcetti che in un napoletano che va a mangiare la pizza a Bolzano. :mrgreen:
Carissimo o-o
I preconcetti stanno nella testa di chi legge, sempre.
Per quanto mi riguarda io giudico solo quello che vedo, senza andare mai dietro.
Per me puoi usare una bici in acciaio totalmente rivestita di nastro in pelle e mai ti dirò qualcosa di personale.
Posso scrivere che la tua bici mi piace o mi fa schifo, ma mai scriverò che sei rosicone o che sei con la puzza sotto al naso.
Di sicuro posso scrivere che l'esistenza di una certa utenza sia un male per il mercato dell'acciaio, e non è un giudizio sull'utenza, per chi sa leggere.
 

alberto

Pignone
17 Settembre 2006
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Carissimo o-o
I preconcetti stanno nella testa di chi legge, sempre.
Per quanto mi riguarda io giudico solo quello che vedo, senza andare mai dietro.
Per me puoi usare una bici in acciaio totalmente rivestita di nastro in pelle e mai ti dirò qualcosa di personale.
Posso scrivere che la tua bici mi piace o mi fa schifo, ma mai scriverò che sei rosicone o che sei con la puzza sotto al naso.
Di sicuro posso scrivere che l'esistenza di una certa utenza sia un male per il mercato dell'acciaio, e non è un giudizio sull'utenza, per chi sa leggere.
Ecco, non ho capito bene perché quella certa utenza sia un male per il mercato dell’acciaio.
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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Ecco, non ho capito bene perché quella certa utenza sia un male per il mercato dell’acciaio.

Perché tutti i mercati in qualche misura seguono la domanda, soprattutto relativamente agli "improvements" tecnici del prodotto.

Quindi, se hai un mercato dove l'utenza è particolarmente attenta e interessata agli aspetti di sostanza, nel nostro caso la qualità dell'acciaio, la tecnica delle saldature, le geometrie, la forma dei tubi, la resistenza alla corrosione per gli acciai non inox, la possibilità di realizzare strutture differenziate dove la rigidità è garantita nei punti necessari, e tanto altro, allora i produttori saranno stimolati sempre più a migliorarsi su questi aspetti.

Per contro, se invece il mercato è fitto di utenza interessata per la maggior parte a dettagli non di sostanza, tipo le decorazioni ad esempio, oppure al confezionamento del prodotto finito con componenti lussuosi, i produttori sapranno bene che per soddisfare tale utenza non sarà il caso di investire granché sullo sviluppo del prodotto, basterà concentrarsi sul presentare il prodotto nella maniera più gradita a quell'utenza.

Mica succede solo per le bici in acciaio, succede per tutti i mercati che propongono prodotti considerati (da una parte di utenza) oggetti di culto, oggetti da avere per essere alla moda, piuttosto che fuori dalla moda in un'isola "radical" per pochi eletti.
 

Nimpe_fury

Pedivella
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carrera acciaio anni 90, boeris acciaio anni 70/80, look675 pezzo di carbone 2014, graziella gerbi
Perché tutti i mercati in qualche misura seguono la domanda, soprattutto relativamente agli "improvements" tecnici del prodotto.

Quindi, se hai un mercato dove l'utenza è particolarmente attenta e interessata agli aspetti di sostanza, nel nostro caso la qualità dell'acciaio, la tecnica delle saldature, le geometrie, la forma dei tubi, la resistenza alla corrosione per gli acciai non inox, la possibilità di realizzare strutture differenziate dove la rigidità è garantita nei punti necessari, e tanto altro, allora i produttori saranno stimolati sempre più a migliorarsi su questi aspetti.

Per contro, se invece il mercato è fitto di utenza interessata per la maggior parte a dettagli non di sostanza, tipo le decorazioni ad esempio, oppure al confezionamento del prodotto finito con componenti lussuosi, i produttori sapranno bene che per soddisfare tale utenza non sarà il caso di investire granché sullo sviluppo del prodotto, basterà concentrarsi sul presentare il prodotto nella maniera più gradita a quell'utenza.

Mica succede solo per le bici in acciaio, succede per tutti i mercati che propongono prodotti considerati (da una parte di utenza) oggetti di culto, oggetti da avere per essere alla moda, piuttosto che fuori dalla moda in un'isola "radical" per pochi eletti.

cosa vorresti sviluppare di preciso?
si sa vita, morte e miracoli sui telai in acciaio, hanno sperimentato di tutto e sono giunti al limite (l'evoluzione infinta è l'utopia del marketing), lo dimostra il passaggio ad altro materiale
poi perchè non si può avere un telaio sia "prestazionale" (ben fatto) sia esteticamente bello (appagante per chi lo prende)? non ci vedo alcun danno anzi, le decorazioni o personalizzazzioni extra costano qualcosa in più, oltretutto essendo il mercato dei telai in acciaio (e titanio) una cosa di nicchia è più che normale (per me doveroso) avere un qualcosa di unico e particolare, nonostante siano sempre solo 8 tubi messi assieme
 

hal999

Pignone
15 Settembre 2018
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Triban 540
Buona sera
Da un po di tempo mi frulla nella testa l'idea di farmi una bici in acciaio su misura. Mi piace molto la Radonnee di Tommasini. Basandomi su i dati trovati nella rete ho fatto tre simulazioni peso-prezzo dove l'unica variazione è il gruppo.
La parte comune di tutte le simulazioni è composta cosi:
commune.JPG

I gruppi che ho presso in considerazione sono di Centaur, Potenza e Chours.
- Centaur il peso totale è 8799 g, prezzo totale 3411€
- Potenza il peso totale è 8653 g, prezzo totale 3561€
- Chorus il peso totale è 8436 g, prezzo totale 3961€

Come vi sembrano i numeri? Reali o sballati?

PS Il costo di montaggio non lo ho incluso perché non ho minima idea di quanto può essere
 
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arwen

Passista
23 Settembre 2013
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troppe
cosa vorresti sviluppare di preciso?
si sa vita, morte e miracoli sui telai in acciaio, hanno sperimentato di tutto e sono giunti al limite (l'evoluzione infinta è l'utopia del marketing), lo dimostra il passaggio ad altro materiale
poi perchè non si può avere un telaio sia "prestazionale" (ben fatto) sia esteticamente bello (appagante per chi lo prende)? non ci vedo alcun danno anzi, le decorazioni o personalizzazzioni extra costano qualcosa in più, oltretutto essendo il mercato dei telai in acciaio (e titanio) una cosa di nicchia è più che normale (per me doveroso) avere un qualcosa di unico e particolare, nonostante siano sempre solo 8 tubi messi assieme

applausi!!! :ola::ola:
a me sinceramente la definizione "radical chic" associata ad un telaio in acciaio mi irrita parecchio. Io personalmente non mi sento affatto così....se dovessi invece autodefinirmi direi piuttosto "taiada cul maras"
In ogni caso, almeno per il momento, io del mio telaio in acciaio artigianale-su misura- custom sono soddisfatta al 100% sia a livello estetico che prestazionale. E' comodo sulle lunghe distanze e reattivo quando serve, lo scorso anno ci ho fatto la novecolli con il mio tempo migliore (dopo tre anni di carbonio e uno di titanio) sicuramente non solo merito del telaio, ma fosse stato un cancello lo avrei notato. E il fatto che sia anche verniciato custom non credo tolga qualcosa a livello prestazionale, al limite aggiunge qualcosa a livello personale
 

Mardot

Velocista
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si sa vita, morte e miracoli sui telai in acciaio

beato te che sai vita morte e miracoli sui telai in acciaio, scrivi un libro allora, magari due

hanno sperimentato di tutto

chi? fai degli esempi di sperimentazioni usate in corsa che non siano frutto di lavori poco più che cantinari

e sono giunti al limite (l'evoluzione infinta è l'utopia del marketing)

chi è giunto? chi ha dichiarato questo?

lo dimostra il passaggio ad altro materiale

il passaggio ad altro materiale c'è stato per merito dell'altro materiale, delle sue caratteristiche e delle sue prestazioni, di certo non è colpa dell'impossibilità di sviluppare il materiale esistente

questo almeno sentendo parlare chi i telai li fa, se hai argomentazioni diverse e utili a confutare quanto sopra puoi esporle, spiega perché le leghe d'acciaio sarebbero arrivate al capolinea, perché le saldature e le geometrie, ma anche le forme dei tubi non possono essere ulteriormente sviluppate, grazie o-o
 

Nimpe_fury

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beato te che sai vita morte e miracoli sui telai in acciaio, scrivi un libro allora, magari due



chi? fai degli esempi di sperimentazioni usate in corsa che non siano frutto di lavori poco più che cantinari



chi è giunto? chi ha dichiarato questo?



il passaggio ad altro materiale c'è stato per merito dell'altro materiale, delle sue caratteristiche e delle sue prestazioni, di certo non è colpa dell'impossibilità di sviluppare il materiale esistente

questo almeno sentendo parlare chi i telai li fa, se hai argomentazioni diverse e utili a confutare quanto sopra puoi esporle, spiega perché le leghe d'acciaio sarebbero arrivate al capolinea, perché le saldature e le geometrie, ma anche le forme dei tubi non possono essere ulteriormente sviluppate, grazie o-o


1 non conosco tutta la storia, ma di esperimenti (ed errori) ne sono stati fatti tanti
2 vedi carri ultracorti col tubo verticale(quello della sella) "tagliato" per far passare la ruota posteriore, i costruttori in generale fanno sviluppo per migliorare il prodotto, geometrie incluse, poi solo perchè non hanno il titolo di ingegnere non significa che i cantinari non capissero se un loro lavoro andasse bene o meno (secondo te l'esperienza sulle geometrie telai in generale da dove arriva?)
3 rapporto costi\benefici per lo sviluppo, fammi un telaio in acciaio da 900gr pedalaci sopra per un 100km e sopravvivi tu ed il telaio e poi la necessità di presentare qualcosa di nuovo per il mercato, non serve sempre una dichiarazione scritta
4 il passaggio ad altro materiale è sopraggiunto sia per il raggiungimento del limite di quello in uso sia per il miglioramento tecnologico di lavorazione di altri materiali(se non fosse per l'introduzione del carbonio gireremmo con bdc in alluminio, il titanio per i costi di produzione non avrebbe mai sfondato)
5 le leghe di acciaio hanno determinate caratteristiche(peso specifico, carico di rottura, elasticità, ecc) non le cambi per magia
saldare non è una passeggiata, anche col tig, e a seconda di cosa saldi devi stare attendo alla cricche
se leggessi il forum noteresti che ognitanto qualcuno chiede consiglio o per un telaio comodo o ultrarigido o "un buon compromesso", un artigiano serio, in base a cosa cerchi, sa dirti come andrebbe strutturata la tua bdc
le forme dei tubi hanno un limite molto semplice, i costi di produzione, fintanto che è roba semplice come sezione variabile(sfinamento), conicità, ovalizzazzioni (+roba tipo le tubazioni colnago master) hai dei costi accettabili, per fare altro dovresti andare tutto di fusione e considerati gli spessori in gioco, il costo degli stampi ed il tasso di scarto non ne esci vivo (il tuo portafoglio per essere precisi)

tutto ha un limite a questo mondo e questo diventa molto più vicino quando si hanno esigenze specifiche (che impongono ulteriori limiti) ed il primo limite delle bdc è la forma di chi ci pedala sopra, un progetto piuttosto antiquato
 

Mardot

Velocista
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1 non conosco tutta la storia, ma di esperimenti (ed errori) ne sono stati fatti tanti

è una parte della base dello sviluppo, l'altra parte è la ricerca

2 vedi carri ultracorti col tubo verticale(quello della sella) "tagliato" per far passare la ruota posteriore, i costruttori in generale fanno sviluppo per migliorare il prodotto, geometrie incluse, poi solo perchè non hanno il titolo di ingegnere non significa che i cantinari non capissero se un loro lavoro andasse bene o meno (secondo te l'esperienza sulle geometrie telai in generale da dove arriva?)

per anni la bicicletta è stata terreno quasi esclusivo di artigiani con tanta esperienza, chi più accumulava esperienza era chi più vendeva biciclette, avvalendosi del maggiore parco installato

è ovvio che nel momento in cui questo tipo di approccio viene affiancato da un approccio più scientifico, più tecnologico, le possibilità aumentano a dismisura

3 rapporto costi\benefici per lo sviluppo, fammi un telaio in acciaio da 900gr pedalaci sopra per un 100km e sopravvivi tu ed il telaio e poi la necessità di presentare qualcosa di nuovo per il mercato, non serve sempre una dichiarazione scritta

il peso in questo momento è l'ultimo dei problemi, anche con un telaio in acciaio

4 il passaggio ad altro materiale è sopraggiunto sia per il raggiungimento del limite di quello in uso sia per il miglioramento tecnologico di lavorazione di altri materiali(se non fosse per l'introduzione del carbonio gireremmo con bdc in alluminio, il titanio per i costi di produzione non avrebbe mai sfondato)

l'acciaio non ha assolutamente raggiunto il limite di sviluppo

nessuna produzione al mondo in cui si usa l'acciaio (chi scrive lavora con l'acciaio da 25 anni) è arrivata al capolinea dello sviluppo della materia prima o del prodotto finale

nell'ambito dell'acciaio da biciclette finora sono state introdotte pochissime novità rispetto a ciò che tecnicamente si potrebbe ancora fare, gli unici vincoli sono di carattere economico, il che fa diventare il processo di sviluppo figlio delle strategie di mercato, non figlio degli ingegneri

5 le leghe di acciaio hanno determinate caratteristiche(peso specifico, carico di rottura, elasticità, ecc) non le cambi per magia

le leghe d'acciaio le so calcolare alla perfezione, ho fatto i modelli matematici per colate standard, pratiche operative e calcolo ferroleghe di diverse acciaierie nel mondo, in Italia praticamente tutte

saldare non è una passeggiata, anche col tig, e a seconda di cosa saldi devi stare attendo alla cricche

saldare è un lavoro come un altro

se leggessi il forum

lo leggo da 11 anni

noteresti che ognitanto qualcuno chiede consiglio o per un telaio comodo o ultrarigido o "un buon compromesso", un artigiano serio, in base a cosa cerchi, sa dirti come andrebbe strutturata la tua bdc

e quindi?

le forme dei tubi hanno un limite molto semplice, i costi di produzione, fintanto che è roba semplice come sezione variabile(sfinamento), conicità, ovalizzazzioni (+roba tipo le tubazioni colnago master) hai dei costi accettabili, per fare altro dovresti andare tutto di fusione e considerati gli spessori in gioco, il costo degli stampi ed il tasso di scarto non ne esci vivo (il tuo portafoglio per essere precisi)

su spessori sottili non si va mai di fusione, si lamina

tutto ha un limite a questo mondo e questo diventa molto più vicino quando si hanno esigenze specifiche (che impongono ulteriori limiti) ed il primo limite delle bdc è la forma di chi ci pedala sopra, un progetto piuttosto antiquato

una deduzione dl tutto personale non suffragata da alcun dato specifico
 

blues boy

Fausto Coppi re del blues
5 Giugno 2014
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non tutte alla moda
l'acciaio non ha assolutamente raggiunto il limite di sviluppo

nessuna produzione al mondo in cui si usa l'acciaio (chi scrive lavora con l'acciaio da 25 anni) è arrivata al capolinea dello sviluppo della materia prima o del prodotto finale

nell'ambito dell'acciaio da biciclette finora sono state introdotte pochissime novità rispetto a ciò che tecnicamente si potrebbe ancora fare, gli unici vincoli sono di carattere economico, il che fa diventare il processo di sviluppo figlio delle strategie di mercato, non figlio degli ingegneri
E amen . Ed era così anche quando l'acciaio la faceva da padrone .
 

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è una parte della base dello sviluppo, l'altra parte è la ricerca



per anni la bicicletta è stata terreno quasi esclusivo di artigiani con tanta esperienza, chi più accumulava esperienza era chi più vendeva biciclette, avvalendosi del maggiore parco installato

è ovvio che nel momento in cui questo tipo di approccio viene affiancato da un approccio più scientifico, più tecnologico, le possibilità aumentano a dismisura



il peso in questo momento è l'ultimo dei problemi, anche con un telaio in acciaio



l'acciaio non ha assolutamente raggiunto il limite di sviluppo

nessuna produzione al mondo in cui si usa l'acciaio (chi scrive lavora con l'acciaio da 25 anni) è arrivata al capolinea dello sviluppo della materia prima o del prodotto finale

nell'ambito dell'acciaio da biciclette finora sono state introdotte pochissime novità rispetto a ciò che tecnicamente si potrebbe ancora fare, gli unici vincoli sono di carattere economico, il che fa diventare il processo di sviluppo figlio delle strategie di mercato, non figlio degli ingegneri



le leghe d'acciaio le so calcolare alla perfezione, ho fatto i modelli matematici per colate standard, pratiche operative e calcolo ferroleghe di diverse acciaierie nel mondo, in Italia praticamente tutte



saldare è un lavoro come un altro



lo leggo da 11 anni



e quindi?



su spessori sottili non si va mai di fusione, si lamina



una deduzione dl tutto personale non suffragata da alcun dato specifico

illuminaci su quali favolose leghe si potrebbero usare a questo punto (cosa avrebbero di meglio, costi inclusi) e una tua ipotesi su come mai non siano state prese in considerazione a suo tempo, dato che sei preparato

il peso non conterà per te ed altri, ma è stato il motivo di sviluppo della bici (e tornerà ad esserlo)

sarebbe interessante un tuo progetto a questo punto di una bdc acciaio almeno mezzo passo avanti a quello che c'è in giro, dato che sostieni che c'è margine di miglioramento sostanziale e tangibile sia delle leghe che per i profili dei tubi (che forma di preciso?)

poi tornando alla tua affermazione che quelli che comprano per estetica i telai in acciaio ne danneggiano il mercato, la realtà dice chiaramente che sono proprio questi che lo tengono in vita, spendendo belle cifre oltretutto

sulla mia deduzione puoi star certo che nessuno lo ammetterà mai, sarebbe la morte del marketing, che spaccia per nuovo roba vecchia di 100 anni quando va bene

tra l'altro, sempre mia deduzione, chi cerca un acciaio cerca una specie di "certezza", data dall'esperienza di chi fa i telai in base all'utilizzo finale di chi pedala (es io cerco una cosa per giri lunghi ed andare a manetta in discesa, quindi qualcosa di un minimo stabile e manovrabile)

per quel che mi riguarda la prossima bdc, quando sarà, sarà fatta col columbus nemo, arancione(non fluo, ma l'ho preso in considerazione), qualche scritta folle(a sottolineare che il proprietario è un pò fuori), a congiunzioni e col record titanium 8v
 

Mardot

Velocista
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illuminaci su quali favolose leghe si potrebbero usare a questo punto (cosa avrebbero di meglio, costi inclusi) e una tua ipotesi su come mai non siano state prese in considerazione a suo tempo, dato che sei preparato

il peso non conterà per te ed altri, ma è stato il motivo di sviluppo della bici (e tornerà ad esserlo)

sarebbe interessante un tuo progetto a questo punto di una bdc acciaio almeno mezzo passo avanti a quello che c'è in giro, dato che sostieni che c'è margine di miglioramento sostanziale e tangibile sia delle leghe che per i profili dei tubi (che forma di preciso?)

poi tornando alla tua affermazione che quelli che comprano per estetica i telai in acciaio ne danneggiano il mercato, la realtà dice chiaramente che sono proprio questi che lo tengono in vita, spendendo belle cifre oltretutto

sulla mia deduzione puoi star certo che nessuno lo ammetterà mai, sarebbe la morte del marketing, che spaccia per nuovo roba vecchia di 100 anni quando va bene

tra l'altro, sempre mia deduzione, chi cerca un acciaio cerca una specie di "certezza", data dall'esperienza di chi fa i telai in base all'utilizzo finale di chi pedala (es io cerco una cosa per giri lunghi ed andare a manetta in discesa, quindi qualcosa di un minimo stabile e manovrabile)

per quel che mi riguarda la prossima bdc, quando sarà, sarà fatta col columbus nemo, arancione(non fluo, ma l'ho preso in considerazione), qualche scritta folle(a sottolineare che il proprietario è un pò fuori), a congiunzioni e col record titanium 8v

premessa, se vuoi polemizzare con me solo per il gusto di acquisire consenso popolare sbagli indirizzo, almeno così mi pare dal tuo piglio che mi pare abbastanza polemico, se ti ho interpretato male ti chiedo scusa in partenza

passo ora brevemente gli argomenti:

il peso, te lo ripeto, non è più un problema, quando è stato abbandonato l'acciaio poteva anche esserlo, ora con i componenti attuali non lo è più; oggi fai una bici in acciaio comodamente da 7kg, la mia attuale ne pesa 7,5 e non è certo montata con l'ottica grammomaniaca, basti dire che potrei scendere sotto i 7 solamente cambiando ruote

per quanto riguarda i miei progetti (qui ti rispondo ma ho letto nelle tue parole un po' di polemica):
- la mia attuale Barco non è più nemmeno lontana parente di quella iniziale, in dieci anni l'ho migliorata sempre con soluzioni pensate da me e realizzate dal costruttore (e con gli altri materiali col cavolo che lo puoi fare)
- stesso dicasi per la MTB 29' che ho progettato assieme al costruttore nel 2014, quindi 5 anni fa, quando sul mercato delle 29 pollici con quel tipo di geometria (120mm di escursione, forca tapered dischi da 180) non è che ce ne fossero tantissimissime)

quanto sopra da totale neofita telaistica, visto che sono ingegnere ma non telaista e nemmeno aerodinamico e/o strutturista (benché sappia fare le relazioni di calcolo, che non ho fatto in questo caso)

tenere in vita un mercato (leggi quelli che comprano bici unicamente mirate all'aspetto estetico-lussuoso senza ricercare soluzioni tecniche innovative) non significa sviluppare, anzi significa restare ancorati alle solite soluzioni, tanto è vero che la maggior parte degli utenti dell'acciaio vedono malissimo l'installazione di componenti di nuova generazione in carbonio, freni a disco, ecc.… e tutto ciò al mercato fa male, malissimo

chi cerca l'acciaio oggi è spesso un utente che vuole una bici diversa dal normale, il che ci può anche stare, visto che al 99% arriva da un materiale diverso

il problema è che oggi nell'acciaio hai quasi unicamente due tipi di proposta, quella di basso livello per chi vuole spendere poco e quella di altissimo livello per chi vuole una bellissima bici (sto escludendo quei pochi che scriviamo qui perché siamo un'utenza un po' particolare, qui ci sono molte bici del segmento medio semplicemente bellissime); sul mercato però manca il segmento medio, che è quello che riempie le strade, il motivo è proprio che l'acciaio è sparito dalle corse, se vuoi riempire le strade di bici in acciaio devi farle correre, a quel punto la massa inizierà a richiedere quello che usano i corridori, l'industria inizierà a conseguire i proventi necessari per tornare a produrre bici di quel tipo

è verissimo che il carbonio, dal punto di vista puramente prestazionale, sia superiore all'acciaio, ma il ciclismo non è la F1, ci sono tanti altri fattori

nell'era carbonio, non c'è una sola corsa della storia del ciclismo che avrebbe cambiato l'albo d'oro, se il vincitore avesse avuto una bici in acciaio (ovviamente una bici al passo coi tempi, non quella di Coppi)
 
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