Perchè i ciclisti se ne fregano delle regole e del buonsenso?

stenolympia

Pignone
28 Aprile 2011
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olympia
Ciao a tutti. Voglio fare una riflessione costruttiva.
Sappiamo tutti, o almeno spero, che chi va in bicicletta deve seguire certe regole.
- Perchè il 95 % dei ciclisti non usa i faretti anteriori e posteriori ?
Sono obbligatori e utili a farvi vedere, anche di giorno. Pesano e sono brutti da vedere forse ? A nessuno frega di metterli, neanche in galleria.
- Perchè parecchi ciclisti continuano a saltare i semafori rossi, oppure fare manovre spericolate in prossimità del semaforo ?
- Perchè parecchi ciclisti, anche professionisti ( basta controllare Strava ) continuano a usare tangenziali, vietate alla nostra circolazione ? E' così bello essere sfiorati di continuo da camion o macchine a 90 all'ora ?
- Perchè diversi ciclisti vanno via come un branco di pecore infischiandosene di tutto e di tutti ?
- Perchè il 90% dei ciclisti preferiscono situazioni pericolose piuttosto che allungare la strada di 1 km ? Mi riferisco a gallerie assurde piuttosto che entrare 1 km in ciclabile o fare strada alternativa. Vi si abbassa la media di 0.1 km/h ?

Lo volete capire che con questi atteggiamenti fate del male a voi stessi e a tutta la categoria ?
Think about it.
 

ernia

Apprendista Cronoman
28 Settembre 2005
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Che i faretti siano obbligatori anche di giorno non è acclarato, nel cds c'è un buco normativo a seguito delle modifiche per far usare gli anabbaglianti alle auto nell'extraurbano anche di giorno.
L'interpretazione corrente sarebbe che per le bici sono obbligatori in galleria e negli orari pre modifiche al cds, ovvero da mezz'ora dopo il tramonto a mezz'ora prima dell'alba.
 

stenolympia

Pignone
28 Aprile 2011
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Ok, resta comnque valido il discorso del buonsenso. C'è chi si veste fluo e mette i faretti e chi esce all'imbrunire vestito di nero e senza alcun faro.
Ci vorrebbe l'obbligo di luci accese sempre e comunque anche per le auto. Fa la differenza. Voltandosi dietro, se la macchina ha i fari accesi la nota molto meglio che se li ha spenti. Dettagli che possono fare la differenza.
 
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emonty78

Pedivella
20 Luglio 2011
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Beh le regole sono alla base della sicurezza. Faretti e indumenti fluo non ci rallentano né metterci in fila quando ci son delle auto ci impedisce di parlare con chi condivide l'uscita con noi.
Per quanto riguarda i semafori beh inutile sprecare altro fiato. È da pazzi pensare di "bucare" un rosso per non mettere giù il piede, per non sganciare il pedale o chissà quale altro motivo. Bene che vada ci giochiamo 160€ per non parlare se veniamo "piombati". Cornuti e mazziati.
Bisognerebbe iniziare a "rendere fighi" comportamenti più rispettosi. Tanto la sorte ci pensa da sola per fare il suo lavoro....


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martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
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cletta
Io mi reputo un ciclista urbano di una certa esperienza, essendomi spostato quasi esclusivamente in bici per decenni ed avendo abitato in diverse citta' in Italia e nel resto del mondo. Sono disciplinato nel rispetto dei semafori, nel lasciare la distanza di sicurezza ai mezzi che mi precedono. In genere cerco di usare piste ciclabili, anche se spesso sono piu' pericolose della strada e non lo dico per dire. Invece, non sono estremamente attento nel segnalare la mia presenza: ho luci ma non potentissime, ho catarifrangenti sulle ruote, ma non ho indumenti specifici etc. Perche'? un po' per negligenza, un po' perche' mi sposto principalmente di giorno. Comunque credo viviamo ogni singolo giorno diverse esperienze di pericolo ed a mio avviso quasi mai queste sono legate alla mancanza di visibilita'.

Giusto un esempio che mi e' capitato questa notte, in cui eravamo in 15 tutti con luci potenti di ogni tipo ed in bici dal mattino. In fila indiana su una strada di campagna, un'auto ha iniziato a superarci e giusto davanti a me ha deciso di accostare (ero il quarto della fila) forzando con grande pericolo una mia frenata, sostanzialmente tagliandomi la strada. Per fortuna non ero stanco e le ruote non hanno perso aderenza. Ovviamente ci aveva visto, ma ha deciso di ignorarci.

Per farla breve, nella mia personale statistica i rischi in citta' vengono spesso da: pedoni (piu' di recente anche monopattini e simili) con cuffie; automobilisti che per strani effetti della psicologia umana non si lamentanto se un'auto davanti loro va 5 km/h per cercare parcheggio, ma pensano che una bici non abbia diritto di far perdere loro 1 secondo (in barba a quanto tempo fanno perdere loro a me). Fuori citta' invece i rischi piu' grandi vengono dal mancato rispetto delle distanze di sicurezza, e nelle svolte a destra dove si sottovaluta la velocita' dei ciclisti appena superati, o ci si arrischia a svoltare per evitare di dover aspettare che questi ripassino l'auto.

I ciclisti urbani invece (a quel che vedo) prendono la maggior parte dei rischi saltando i semafori e non rallentando sufficientemente quando le auto davanti rallentano (ci sara' un perche'). Di recente vedo diffondersi la preoccupante moda di andare in bici con le cuffie (non fatelo per la vostra sicurezza) o con casse che diffondono musica (no fatelo per buon gusto). Chi fa uscite serie in bici in genere ha un'altra consapevolezza in termini di sicurezza, anche se non mancano quelli che prendono le curve come se stessero al giro. Quelli che fanno le discese a mille mi ricordano i motociclisti che pensano di essere Valentino Rossi.

Personalmente l'unico incidente che non fosse uno scivolone off-road che ho avuto, e' stato causato da un'auto che ha deciso di parcheggiarsi su una pista ciclabile (mentre passavo). Non mi sono rotto niente a parte i vestiti, ed ho avuto una lunga ferita da medicare per settimane lungo la tibia che mi ha lasciato una cicatrice ampissima. La polizia era proprio li', e non ha fatto niente se non detto alla conducente di spostare l'auto dalla pista in seguito alle mie proteste...
 

krusty il clown

Apprendista Scalatore
27 Maggio 2018
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da corsa
vogliamo discutere delle ciclabili?. sapete quante volte mi sento dire: ma perche` voi ciclisti state in mezzo alle scatole e non andate sulla pista ciclabile?. ok non e`che in italia le ciclabili non ci siano, anzi dove abito io c'e` ne sono diverse, ma come al solito sono lavori all'"italiana". in mezzo ai boschi dove nessun comune fa manutenzione, basta un temporale o il vento , e si riempono di foglie , rami, noci che cadono dalle piante,
per non perlare del fatto che le radici diveltono l'asfalto trasformandola in un dosso unico.
poi se vai in orari serali o mattina presto ai strada libera, ma se esci nell'ora di punta trovi di tutto mamme con passeggini, bambini che giocano , cani a spasso senza guinzaglio.
a sto punto la strada diventa paradossalmente meno pericolosa; certamente noi ciclisti dobbiamo e dovremmo rispettare le regole, ma comunque rimaniamo l'anello debole in argomento sicurezza stradale o tutela tramite segnaletica
 

stenolympia

Pignone
28 Aprile 2011
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olympia
Potrebbero fare la differenza qualora chi è al volante non avesse lo sguardo rivolto al cellulare o sapesse qual è la distanza minima di sicurezza per sorpassare.

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I faretti sono utili anche in queste circostanze. Chi guarda fisso il cellulare, se a 100 metri vede il faretto, stai sicuro che lo mette da parte finchè non ti sorpassa. Se invece, nella rapida occhiata che dà alla strada, non ti identifica, sono guai.
 
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Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Ciao a tutti. Voglio fare una riflessione costruttiva.
Sappiamo tutti, o almeno spero, che chi va in bicicletta deve seguire certe regole.
- Perchè il 95 % dei ciclisti non usa i faretti anteriori e posteriori ?
Sono obbligatori e utili a farvi vedere, anche di giorno. Pesano e sono brutti da vedere forse ? A nessuno frega di metterli, neanche in galleria.
- Perchè parecchi ciclisti continuano a saltare i semafori rossi, oppure fare manovre spericolate in prossimità del semaforo ?
- Perchè parecchi ciclisti, anche professionisti ( basta controllare Strava ) continuano a usare tangenziali, vietate alla nostra circolazione ? E' così bello essere sfiorati di continuo da camion o macchine a 90 all'ora ?
- Perchè diversi ciclisti vanno via come un branco di pecore infischiandosene di tutto e di tutti ?
- Perchè il 90% dei ciclisti preferiscono situazioni pericolose piuttosto che allungare la strada di 1 km ? Mi riferisco a gallerie assurde piuttosto che entrare 1 km in ciclabile o fare strada alternativa. Vi si abbassa la media di 0.1 km/h ?

Lo volete capire che con questi atteggiamenti fate del male a voi stessi e a tutta la categoria ?
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A parte che le luci di giorno non sono obbligatorie, per il resto sono domande talmente generiche che cosa vuoi che ti rispondiamo?
 

stenolympia

Pignone
28 Aprile 2011
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olympia
Siccome un numero enorme di ciclisti si comporta in quella maniera ( e di conseguenza immagino parecchi utenti del forum ) vorrei sapere il perchè di questi comportamenti deleteri e potenzialmente esplosivi.
Ha detto un utente qualche post fa : "Bisognerebbe iniziare a "rendere fighi" comportamenti più rispettosi. ".
Ecco, invece di leggere senza rispondere, siete tutti pregati di dire la vostra, senza polemica.
 

sembola

Velocista
22 Aprile 2004
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verde
I faretti sono utili anche in queste circostanze. Chi guarda fisso il cellulare, se a 100 metri vede il faretto, stai sicuro che lo mette da parte finchè non ti sorpassa. Se invece, nella rapida occhiata che dà alla strada, non ti identifica, sono guai.
L'unico motivo per cui un automobilista posa il cellulare è perchè vede una pattuglia della polizia. E subito dopo avverte su whatsapp i suoi amici chè "stiano attenti".

Sia ben chiaro, io sulla bici "da città" ho fari, catarifrangenti e campanello; e ho scritto anche su questo forum che mi comporto in modo da minimizzare i rischi, anche a costo di infrangere il CdS se la norma va contro questo principio (assumendomene ovviamente la responsabilità) . Ai semafori mi fermo, e se posso sfruttare strade secondarie lo faccio.

Solo che non ho una gran fiducia in fari e indumenti fluo. Quando vedi gente che entra in una rotatoria senza neppure girare la testa verso sinistra, come mi è accaduto martedì, oppure quando ti aprono uno sportello in faccia senza non dico girare la testa ma neppure guardando lo specchietto il colore con cui ti vesti è insignificante. La volta in cui ho rischiato di più la vita è stato in una strada extraurbana senza traffico, con visibilità perfetta, ed avevo un gilet giallo fluo... non guardano, non possono vederti.
Per non dire di chi ti sorpassa a pochi centimetri o ti sbraita contro, non lo fa certo per via del colore della maglia o del casco.
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Io penso che rispettare le regole sia solo questione di buon senso...non è questione di bici,auto,moto o camion...
Gli Italiani si sà,hanno questa brutta abitudine del non rispetto delle regole....
Io non brucio i rossi,A volte posso anticipare un pelo la ripartenza prima che scatti il verde,per essere già un po' in velocità e creare meno intralcio,rispetto la precedenza sulle rotonde,cerco di tenere il più possibile la destra,anche se a volte si viaggerebbe più sicuri in mezzo alla strada,perchè a destra,tra buche,tombini,gente parcheggiata che apre la porta senza guardare,pedoni che attraversano guardando per aria...
Uso le luci,sia anteriore che posteriore se esco con condizioni di poca luce,oppure solo posteriore per uscite diurne.
Il Giubbetto riflettente non lo metto...o meglio,voglio prenderne uno per le uscite tardo pomeriggio invernali,ma di giorno mi rifiuto...ho la luce posteriore, la maglia con bande verde fluo e bianche,se non mi vedono vuol dire che rilasciano la patente ai ciechi,oppure più probabile,mentre guidano, guardano facebook sullo smartphone o l'ultima foto di Belen col culo per aria su Instagram.
Io credo di rispettare le regole...quando sono con compagni di uscita un po' indisciplinati glielo faccio notare.
Secondo me chi trasgredisce le regole in bici,lo fa anche in auto,in moto,al lavoro e nella vita quotidiana...
Per cui,a mio avviso...non ci sono ciclisti che non rispettano le regole....bensì ,ci sono cittadini disciplinati e corretti e cittadini indisciplinati e scorretti...qualsiasi mezzo guidino,qualsiasi gesto facciano nella vita quotidiana...
Tanto per fare un esempio...al di fuori da bici,auto,moto e camion:
al mattino butto la spazzatura...Apro il bidone della indifferenziata per gettare cio' che non è plastica,carta,vetro o metallo e quasi ogni mattina trovo delle scatole di polistirolo all'interno....a fianco c'è il bidone della plastica...è a fianco!...non è su Marte...!
Per cui cosa ci possiamo aspettare...da un popolo che in larga percentuale ha il senso civico di un cinghiale affamato e inferocito.
 
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Il Trattore

Maglia Rosa
14 Luglio 2017
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con due ruote
Ciao a tutti. Voglio fare una riflessione costruttiva.
Sappiamo tutti, o almeno spero, che chi va in bicicletta deve seguire certe regole.
A parte che questa discussione mi sembra nata come provocazione, provo a rispondere punto per punto:
- Perchè il 95 % dei ciclisti non usa i faretti anteriori e posteriori ?
Sono obbligatori e utili a farvi vedere, anche di giorno. Pesano e sono brutti da vedere forse ? A nessuno frega di metterli, neanche in galleria.
Perché non sono obbligatori. Se esco che piove però quello posteriore lo metto sempre in modalità lampeggiante perché in quel caso lo trovo realmente utile (le auto con il vetro bagnato e i tergicristalli che vanno sempre non hanno una gran nitidezza delle immagini...)

- Perchè parecchi ciclisti continuano a saltare i semafori rossi, oppure fare manovre spericolate in prossimità del semaforo ?
Se un semaforo è pedonale oppure è un rosso di quelli che scattano se arriva un auto sopra i 50 lo salto. Gli altri solo se ho piena visibilità. A volte mi fermo ugualmente. Motivo? Boh, contagio di maleducazione diffusa del senso civico probabilmente. Di certo se un semaforo è rosso non entro nell'incrocio a 45 km/h senza frenare.

- Perchè parecchi ciclisti, anche professionisti ( basta controllare Strava ) continuano a usare tangenziali, vietate alla nostra circolazione ? E' così bello essere sfiorati di continuo da camion o macchine a 90 all'ora ?
Perché, se penso alla mia città (Bergamo), fare la tangenziale è più sicuro che passare in centro città. A seconda di dove devo andare vedo se posso aggirare il tutto passando da paesi limitrofi ma se non c'è alternativa che tagliare la città, in tangenziale rischio di meno.

- Perchè diversi ciclisti vanno via come un branco di pecore infischiandosene di tutto e di tutti ?
Non lo so (probabilmente per lo stesso motivo di cui sopra, in merito ai semafori bruciati) ma è il motivo per cui mi alleno quasi sempre da solo o in gruppo di 3/4 persone massimo.

- Perchè il 90% dei ciclisti preferiscono situazioni pericolose piuttosto che allungare la strada di 1 km ? Mi riferisco a gallerie assurde piuttosto che entrare 1 km in ciclabile o fare strada alternativa. Vi si abbassa la media di 0.1 km/h ?
1. non ho ancora trovato una ciclabile ben tenuta su cui, percorrendola, mi sentirei più sicuro che su strada con le auto a farmi il pelo. E ho detto tutto
2. le gallerie io normalmente le evito se posso quindi non so rispondere.

Lo volete capire che con questi atteggiamenti fate del male a voi stessi e a tutta la categoria ?
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Su questo hai ragione. Ad ogni modo, riflettevo sabato su una cosa: in un paese c'era una coppia di signori in bici da passeggio che viaggiavano affiancati nel pieno centro di un paese. Le macchine dietro non hanno nemmeno suonato il clacson. Arriviamo ad un semaforo, io e il mio socio ci mettiamo davanti, al verde ripartiamo; le macchine dietro si "attardano" perché un'altra auto doveva svoltare e quindi ci hanno raggiunto dopo circa 30". Eravamo in fila indiana ma circa 50 cm a sinistra della linea bianca causa strada malmessa. In tre ci hanno sorpassato con il clacson spianato e relativa mandata a quel paese.

Ora: due in fila indiana a 35 km/h (in paese eh!) in bici da corsa sono il male assoluto, due che viaggiano affiancati a 10 km/h (forse) in graziella vanno bene? Mah... strana gente gli automobilisti.
 

Il Trattore

Maglia Rosa
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con due ruote
@Il Trattore
Secondo me alcuni automobilisti sono proprio incarogniti coi ciclisti sportivi, quando sono in bici vestito normalmente mi pare mi rompano meno le scatole.

E, ahimè, temo che il motivo sia che uno in giro in bici da corsa è visto come uno che è in giro a perdere tempo (perlomeno, è la stessa reazione che riscontro quotidianamente con i colleghi di lavoro (casualmente tutti con la panza tipo salvagente) quando dico loro che dopo il lavoro esco ad allenarmi... ma questa è un'altra storia e forse è meglio non protrarre la discussione qui altrimenti non si finisce più)...
 

rapportoagile

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Scapin Dyapason
Perché se ne fregano delle regole? Bella domanda. Forse perché essendo in bici, non inquinano, non fanno rumore, non generano code, quindi si sentono autorizzati ad avere dei "vantaggi", cioè comportamenti contro le regole, che minano la loro sicurezza, anche se sembrano non rendersene conto. Parlo di ciclisti in generale, non solo quelli sportivi
Io sono ciclista, automobilista e scooterista, e vivo ogni giorno la "giungla" stradale. Ovviamente il pericolo maggiore è causato dai mezzi motorizzati, ma i ciclisti ci mettono molto del proprio.
La maggiorparte snobbano le luci. Proprio la settimana scorsa ho incontrato una amica in bicicletta da città che tornava a casa dal lavoro.
Erano le 20:00 e quindi buio, e le ho fatto notare che le luci non funzionavano. Lei, candida, risponde che non sa neppure come si accendono (erano modello con dinamo da spingere sul copertone) e che non le aveva MAI accese! "Ma tanto ci sono i lampioni" mi ha detto. A queste persone non viene neppure in mente che, pur essendoci l'illuminazione pubblica, ci sono situazioni in cui l'automobilista NON ti vede (abbagliato ad un'auto, zono d'ombra causata da un albero che copre il lampione)...insomma una bella luce a led a batteria, che fa luce costante e potente, anche se sei fermo,è una buona spesa. "Quanto costa?" mi ha chiesto? Le ho detto con 10/15 Euro la trovi di ottima qualità, online anche meno. Beh, mi ha guardato come se le avessi sottoposto il conto di un dentista!