Non volevo fare paragoni con la mtb o parlare di vantaggi ma solo dire che secondo me il confronto con l uscita dei dischi sulle macchine e sulla bici è sbagliato. Nel primo caso era un innovazione con tutti i rischi, inconvenienti ed incertezze che ne conseguivano nel secondo no, proprio perché già utilizzato e sviluppato in un altro contesto molto simile.La MTB ha in comune con la bdc il fatto di avere due ruote. Il vantaggio del disco su uno sterrato (pulizia, modulabilità) è tale e talmente minimo il problema di qualche decina di grammi di peso, che non c'è omeostasi che tenga. Il miglioramento in quel caso si misura col cronometro.
Poiché non altrettanto misurabile il vantaggio e considerato che circolano luoghi comuni anche tra i pro (il famoso problema del cambio ruota fa un po' sorridere, vista la crescente inefficienza delle assistenze che vediamo nelle gare, con cambi ruota di decine e decine di secondi non dovuti al tipo di freno, e la tendenza a sostituire la bici intera) credo che invece in molti ci si tenga sul lato conservativo.
Un altro punto. Se è vero che i dischi non sono una novità anche sulle bdc, è altrettanto vero che i primi avevano la tendenza a fischiare, al contrario di quanto accadeva sulle MTB (magari fischiavano anche su quelle, ma nel contesto ci si poteva fare anche meno caso) e questo non era piacevole per un pro. Idem in quanto a peso etc.
Ultimo.
La ricerca della prestazione vede gli aspetti fisici (alimentazione, allenamento, peso, abbiglimento) contare 95 % rispetto alla bicicletta, una volta che stiamo considerando comunque bici moderne al top. Dopo di che la scelta su un componente che di quel 5% è magari un altro 5-10% è molto condizionato dalla disponibilità o meno a cambiare e questo non significa essere testoni...
In ogni caso, ogni anno si vedono sempre più dischi anche tra i top pro..
Paolo