@bimoto, sono anche io un ciclista nella tua orbita di età, tra poco 57enne, e non sono un tipo che si fa condizionare dall'età, tant'è che sto preparando tra l'altro la mia prima gara di triathlon (per me assolutamente non competitiva), nonostante ciò, leggendo i tuoi interventi noto una contraddizione di fondo che è questa:
tu affermi che vai in bici per divertirti, guardi solo i tuoi tempi su Strava, e di conseguenza non sei interessato a metterti in competizione con gli altri, due aspetti che condivido in pieno, poi però a 60 anni suonati, quando la maggioranza dei tuoi coetanei si dedica al divertimento tu ti metti in mano a un preparatore
.
Allora, premesso che una chiacchierata col tuo cardiologo sarebbe cosa buona e giusta, non per altro ma per verificare lui cosa ne pensa delle tue intenzioni
, poi sarebbe interessante capire meglio la motivazione di fondo, perchè c'è qualcosa che non quadra nell'approccio rispetto all'obiettivo. Cosa pensi che un preparatore possa tirare fuori da un 60enne che non ha un passato da pro o da amatore di vertice? I tuoi valori attuali di potenza sono assolutamente compatibili con la media degli M6 che vanno "a pane e acqua", quindi così come sei messo già vai bene, magari con un allenamento più mirato puoi migliorare l'andatura in salita per avere più soddisfazione e non finire distrutto, ma finisce qui, non è che con il preparatore svilupperai una VAM di 1600, scordatelo a meno che tu non creda ai miracoli. Alla nostra età il miglioramento rispetto al volume/qualità di allenamento non è lineare, diciamo realisticamente che ti dovrai uccidere di allenamenti strutturati (e noiosi) per vedere l'asticella alzata di soli pochi cm.
E poi per cosa? Per scalare a tutta birra? Ovvero faccia a terra oppure a guardare il pacco pignoni di chi ti sta avanti per rimanere concentrati e senza alzare la testa perchè perderesti il ritmo? E infine rimanere sempre più isolato nelle uscite perchè di amatori 60enni con questo approccio ce ne saranno due su cento?
Così, a sensazione, io penso che tu stia bene così, continuando ad allenarti con metodo e continuità, senza strafare, potrai migliorare dove sei più carente e divertirti, e dico divertirti, ovvero uscire con una bella giornata di sole, meglio in compagnia di un amico fidato e con cui condividi la passione, scalare la bellissima Cisa guardando il paesaggio ad ogni tornante, magari ingaggiare una sfida goliardica all'ultimo Km per conquistare il GPM, e fermarsi allo scollinamento per prendere un
caffè felici commentando le sensazioni percepite per poi, prima ancora di finire questa, programmare già la prossima uscita.