Quindi se una bici costa troppo è solo colpa “nostra”?
È sempre la domanda che determina il prezzo. Non so se ti ricordi la bolla degli Swatch un bel po' di anni fa. C'era gente che li pagava milioni. La fuffa pagata a peso d'oro.
Quindi se una bici costa troppo è solo colpa “nostra”?
Diventa pericoloso per eventuali chiamate in garanzia. Il cerino resterebbe nelle mani del rivenditoreTento la via del flame: il futuro sarà degli assemblatori di telai/gruppi/ruote? Se un dato brand chiede al venditore di garantire certi volumi, e di appippargli dunque anche modelli difficili da vendere, il venditore potrebbe pensare all'"artigianato"? Intendo ordinare direttamente ruote e telai, componenti, per poi assemblarli, e su questo poi offrire assistenza etc. Non ho idea sulla convenienza economica, ovviamente. Ne esiste già qualcuno, crea bici con il suo nome e tratta solo quelle. Certo, hanno mercato limitato e poca rivendibilità a causa del marchio sconosciuto, ma il fenomeno potrebbe espandersi. Oppure, in realtà, le bici si vendono anche accollandosi le richieste dei grandi marchi, e viviamo tutti felici e contenti.
Diventa pericoloso per eventuali chiamate in garanzia. Il cerino resterebbe nelle mani del rivenditore
Ferma, la garanzia legale, di due anni, copre il bene da difetti di fabbricazione per due anni, indipendentemente dal numero di proprietari, basta cedere lo scontrino o prova di acquisto per dimostrare la data. La garanzia commerciale, oltre i due anni, è un gesto, appunto, commerciale ed è stabilita dal produttore, che si tutelerá il più possibile. Per esempio, al primo acquirente può consegnare il libretto di istruzioni e dirgli di attenersi a quello, al secondo no. Se un prodotto è per pesi limitati, può controllare, più o meno, il primo acquirente non il secondo. Poi con questa regola resta l'operazione di marketing, ma si limitano i problemi di reclami dopo dieci anni, per le garanzie a vita, ad esempio.Vero!
Ma questa è un'altra cosa che non ho mai compreso e condiviso fino in fondo ...
Che senso ha che la garanzia sui telai sia vincolata al primo proprietario?
Voglio dire ... un telaio è coperto da garanzia di, supponiamo 2 anni ... dal momento del primo acquisto il telaio viene registrato nei sistemi del produttore e tale garanzia viene attivata ... da quel momento in poi la casa madre ha comunque sotto controllo il ciclo di vita del telaio in questione, indipendentemente da chi sia il suo proprietario al momento di un eventuale "utilizzo" della garanzia stessa ...
Al di là di indubbi vantaggi "commerciali" per la casa madre, che voi sappiate, ci sono motivazioni di altro tipo??
Ferma, la garanzia legale, di due anni, copre il bene da difetti di fabbricazione per due anni, indipendentemente dal numero di proprietari, basta cedere lo scontrino o prova di acquisto per dimostrare la data. La garanzia commerciale, oltre i due anni, è un gesto, appunto, commerciale ed è stabilita dal produttore, che si tutelerá il più possibile. Per esempio, al primo acquirente può consegnare il libretto di istruzioni e dirgli di attenersi a quello, al secondo no. Se un prodotto è per pesi limitati, può controllare, più o meno, il primo acquirente non il secondo. Poi con questa regola resta l'operazione di marketing, ma si limitano i problemi di reclami dopo dieci anni, per le garanzie a vita, ad esempio.
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Esatto. È proprio come hai detto.Aspettiamo qualcuno più aggiornato, ma dai miei ricordi di diritto civile sono abbastanza sicuro che i primi due anni sono dalla vendita, indipendentemente dal proprietario, perché così impone la legge. Dopo si parla di garanzia "gentilmente concessa" dal produttore, per cui può decidere quello che vuole.
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Il punto è che molte persone valutano i prodotti in base alle mode e al prezzo, ritenendo erroneamente che i prodotti più cari e pubblicizzati siano i migliori. Non capisco proprio che senso abbia spendere 10.000€ per una bici americana Made in China, a quel punto è meglio farsi fare una bici su misura da un artigiano italiano ...Le biciclette di alta gamma sono un cosiddetto bene di Giffen, ossia mantengono la loro appetibilità solo se hanno un prezzo alto. Se il prezzo della S-work crollasse a mille euro, il primo anno ne venderebbero migliaia perchè il consumatore lo percepirebbe come l'affare della vita, il secondo anno, molto probabilmente, le vendite crollerebbero perchè Specialized verrebbe percepita come una B'twin, senza averne la rete di vendita diretta con i conseguenti ricavi. E ti assicuro, conoscenza diretta, che Decathlon fa ricerca e sviluppo, probabilmente molto più di Willier, che non conosco, ma siccome il marchio è considerato da "supermercato" le vendite di fascia alta sono limitate e parliamo di biciclette che, spesso, sono fatte in Italia o Francia, il loro alluminio era saldato da Dedacciai e il titanio da Nevi, per dire, e ci correvano il Tour, ma l'immagine rimaneva da supermercato, quando Specialized produceva già in Cina. E, negli ultimi venti anni, anno corso più squadre World Tour con bici Decathlon che Willier.
Parli di componenti costosissimi, hai idea di quanto costi un componente OEM? se vedessi il prezzo impallidiresti. Ricordo il prezzo di un manubrio Deda integrato a 250€ più IVA, prezzo di listino 750, e Deda pagava il produttore orientale più il trasporto, tasse, etc, fai tu il prezzo all'origine del pezzo. Dal produttore, che ci guadagna, al prezzo di listino, parliamo di, spesso, quattro volte, significa che una bici da diecimila euro potrebbe costare cinquemila e tutti continuerebbero a guadagnarci, ma non sarebbe più così esclusiva.
Il problema è che oggi la filiera è ancora lunga, quando il consumatore può andare direttamente alla fonte, vedi comprare su Aliexpress. Questo è un fattore di cui i negozianti doverebbero tener conto e anche le case quando redigono i listini. Uno sconto del cinquanta percento è una presa in giro, significa che il produttore ha gonfiato il listino per poi favorire chi compra grosse quantità, insostenibili anche da un grossista nazionale, con ulteriori sconti. Altrimenti passino alla vendita diretta via internet, con buona pace di tutti.
Il punto è che molte persone valutano i prodotti in base alle mode e al prezzo, ritenendo erroneamente che i prodotti più cari e pubblicizzati siano i migliori. Non capisco proprio che senso abbia spendere 10.000€ per una bici americana Made in China, a quel punto è meglio farsi fare una bici su misura da un artigiano italiano ...
Alla fine, come è stato già detto, il prezzo lo fa il mercato, mi fa specie solo di trovare ogni mese sul forum una nuova discussione sui costi elevati delle bdc ... Per fortuna ci sono bici di tutti i prezzi e nessuno è certamente obbligato a prendere quella più costosa.
Il punto è che molte persone valutano i prodotti in base alle mode e al prezzo, ritenendo erroneamente che i prodotti più cari e pubblicizzati siano i migliori. Non capisco proprio che senso abbia spendere 10.000€ per una bici americana Made in China, a quel punto è meglio farsi fare una bici su misura da un artigiano italiano ...
Alla fine, come è stato già detto, il prezzo lo fa il mercato, mi fa specie solo di trovare ogni mese sul forum una nuova discussione sui costi elevati delle bdc ... Per fortuna ci sono bici di tutti i prezzi e nessuno è certamente obbligato a prendere quella più costosa.
Il ragionamento era evidentemente piu complesso....Il punto è che molte persone valutano i prodotti in base alle mode e al prezzo, ritenendo erroneamente che i prodotti più cari e pubblicizzati siano i migliori. Non capisco proprio che senso abbia spendere 10.000€ per una bici americana Made in China, a quel punto è meglio farsi fare una bici su misura da un artigiano italiano ...
Alla fine, come è stato già detto, il prezzo lo fa il mercato, mi fa specie solo di trovare ogni mese sul forum una nuova discussione sui costi elevati delle bdc ... Per fortuna ci sono bici di tutti i prezzi e nessuno è certamente obbligato a prendere quella più costosa.
Secondo me nessuna bici vale 10 mila euro, indipendentemente da dove viene prodotta (le bici amerigane poi non mi piacciono nemmeno ...).Il ragionamento era evidentemente piu complesso....
Anche se la bici americana fosse made in usa, li varrebbe 10mila euro per te? E soprattutto preferiresti trattare uno sconto col negoziante (con un prezzo di listino da 11 mila ad esempio) o vorresti avere un listino inderogabile on line da 9980, ad esempio...?
Secondo me nessuna bici vale 10 mila euro, indipendentemente da dove viene prodotta (le bici amerigane poi non mi piacciono nemmeno ...).
Questa storia del trattare con il negoziante mi dà un po' l'idea di un valore "non ben definito" del prodotto, il prezzo del nuovo dovrebbe essere fisso e basta.