Principi di alimentazione per il ciclismo (secondo me)

Mini4wdking

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Ciao a tutti.
Ho trovato questa gassosa al Esselunga con zero calorie.
Mi piace molto.
Ci sono controindicazioni o aspetti negativi?

Se non ti fa venire il cagotto :cac: la presenza di dolcificante, non ci sono altre controindicazioni (anche il sale, cosa vorrai che ce ne sia dentro)...
Io personalmente non sento la necessità di bere cose che abbiano un sapore... bevo acqua e basta. A maggior ragione durante i pasti, dove ho già in bocca il gusto buono del cibo e non mi va di coprirlo con del dolciume.
 
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Vi chiedo una cosa e questo per una mia "cultura" personale e per sapere quanto sia veritiera la cosa.
Non ricordo dove l ho letto o sentito cmq so che in inverno e quindi col freddo l organismo "consuma" di più per mantenere la temperatura.
E così?
 

Mini4wdking

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Questa sarebbe da far leggere ai vegani:


Anche se la maggior parte egli uomini ha cambiato profondamente il regime alimentare in un arco di tempo troppo breve, alcuni popoli sono rimasti cacciatori-raccoglitori fino ai nostri giorni. Lo studio di queste popolazioni ci ha consentito un raffronto tra la nostra alimentazione e la nutrizione preistorica. Nel Gennaio del 1985 il New England Journal of Medicinepubblicò uno studio del Dr. Boyd Eaton e del Dr. Melvin Konner della Emory Universitydi Atlanta. La ricerca era stata condotta presso la popolazione dei SamBushmen, una tribù di cacciatori-raccoglitori del Botswana in Sud Africa. La carne costituiva fino all’80% della loro introduzione calorica giornaliera e proveniva da animali magri (4-5% di grasso). Almeno il 20% del cibo era costituito da grassi per lo più polinsaturi e il resto da frutta e vegetali. Questo assicurava una elevata introduzione di fibre (45% contro il nostro 5-15%), di vitamina C, calcio, potassio, ferro e colesterolo alimentare. Quasi assente il sodio. Dopo l’infanzia non consumavano latte né latticini. Lo stato di salute di tutti gli individui era eccellente, tra l’altro l’intera popolazione aveva livelli di colesterolo nel sangue molto bassi. David Pokof: “The Stone Age Diet”, Muscle & Fitness, febbraio 1986

1) gente che tutto il giorno cammina, corre, va a caccia, fa lavoro di fatica: gente allenata
2) definizione di stato di salute eccellente: vorrei sapere la speranza di vita alla nascita di questa popolazione, arriva a 80 anni come chi mangia con le vituperate diete europee (e vive in Europa)?

Una ricerca seria, avrebbe confrontato un'altra tribù che vive in ambiente simile, ma dedita ANCHE all'agricoltura, e visto se ci sarebbero state effettive differenze con la salute (incidenza di malattie invalidanti) o la speranza di vita.
Non credo (detto in soldoni) che una persona che viva in tribù, quindi con una vita dura, magra e sempre in movimento (per la sopravvivenza), contragga il diabete mellito perché mangia cereali in continuazione (perché li coltiva)...
Oppure, ribaltando il concetto: non è che se in Europa, con disponiblità di alimenti pressoché illimitata, e con possibile stile di vita sedentario (lavori intellettuali), se mangiamo in modo paleo, ma smodato, avremo esami del sangue a posto, pressione bassa ed ottima salute generale...
 

Mini4wdking

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Vi chiedo una cosa e questo per una mia "cultura" personale e per sapere quanto sia veritiera la cosa.
Non ricordo dove l ho letto o sentito cmq so che in inverno e quindi col freddo l organismo "consuma" di più per mantenere la temperatura.
E così?

E' così se vivi in ambienti freddi.
Quante ore al giorno stai all'aperto? Normalmente si sta in ambiente con temperatura regolata (circa 5° in meno che in estate... 20° di riscaldamento e 25° di aria condizionata... una cosa trascurabile), quindi è secodo me da trascurare.
 

green dolphin

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Questa sarebbe da far leggere ai vegani:


Anche se la maggior parte egli uomini ha cambiato profondamente il regime alimentare in un arco di tempo troppo breve, alcuni popoli sono rimasti cacciatori-raccoglitori fino ai nostri giorni. Lo studio di queste popolazioni ci ha consentito un raffronto tra la nostra alimentazione e la nutrizione preistorica. Nel Gennaio del 1985 il New England Journal of Medicinepubblicò uno studio del Dr. Boyd Eaton e del Dr. Melvin Konner della Emory Universitydi Atlanta. La ricerca era stata condotta presso la popolazione dei SamBushmen, una tribù di cacciatori-raccoglitori del Botswana in Sud Africa. La carne costituiva fino all’80% della loro introduzione calorica giornaliera e proveniva da animali magri (4-5% di grasso). Almeno il 20% del cibo era costituito da grassi per lo più polinsaturi e il resto da frutta e vegetali. Questo assicurava una elevata introduzione di fibre (45% contro il nostro 5-15%), di vitamina C, calcio, potassio, ferro e colesterolo alimentare. Quasi assente il sodio. Dopo l’infanzia non consumavano latte né latticini. Lo stato di salute di tutti gli individui era eccellente, tra l’altro l’intera popolazione aveva livelli di colesterolo nel sangue molto bassi. David Pokof: “The Stone Age Diet”, Muscle & Fitness, febbraio 1986

A parte che ti ha già risposto @Mini4wdking in maniera esaustiva sul perché questi dati andrebbero presi per quello che sono, ma tu citi un articolo scritto da un body builder che di mestiere fa il personal trainer ( se è lui il David che si trova in rete, altrimenti sulla Stone edge diet pare abbia scritto anche M. Prokop) pubblicato in una rivista divulgativa (e quindi non un giornale scientifico, con tanto di peer review ect.) in cui si fa riferimento ad una ricerca della metà degli anni '80.

La domanda che bisogna farsi è, anzi, sono due: secondo te in una rivista di body building si parlerà più di dieta paleo o di dieta vegetale? E' come chiedere all'oste se il suo vino è buono...

Secondo te, dagli anni '80 ad oggi, a livello di studi e altro sull'alimentazione, è cambiato qualcosa?!?

Per fare un parallelo e rimanere in tema, visto che si parla di alimentazione nel ciclismo, leggendo anni fa un'intervista ad Aldo Sassi, ricordava i tempi in cui si sperimentava (anni '70 e 80') per gli atleti e sugli atleti l'utilizzo delle maltodestrine e del bicarbonato. E spiegava i vari pro ed i contro. Non voglio dare un giudizio sulle diete paleo, etc., ognuno mangia come gli pare, è giusto che sia così. Ma non bisogna pensare che certe scelte siano realmente la panacea di tutti i mali, o la soluzione definitiva che fa fare il salto di qualità alla prestazione.

Il ciclismo è uno sport in maggioranza aerobico, non ha senso nutrirsi come un body builder. Poi ognuno può e deve fare ciò che vuole se va in palestra e vuole avere un fisico scolpito nella sua totalità e accrescere la propria massa muscolare. Ma ciò non ha niente a che vedere col il ciclismo.
 
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Questa sarebbe da far leggere ai vegani:
Ah, e comunque potrebbero esserci scritte nell'articolo che citi le cose più sacrosante del mondo e tutte corrette dal punto di vista nutrizionale (il che non esclude che altri concetti sull'alimentazione vegetale possano essere altrettanto validi), ma un vegano non cambierebbe idea comunque. Perché la scelta che ha fatto è per motivi etici. Se uno decide di non mangiare animali, non è perché qualcun altro gli dice che fa bene, che riprende a mangiarli...
 
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ma un vegano non cambierebbe idea comunque.
A me personalmente non cambia nulla se uno decide di nutrirsi ad un certo modo invece che in un altro.. ma non posso per questo accettare che mi si dica che mangiare carne fa male e che è sbagliato farlo.. quando è nell'origine dell'essere umano farlo (il nostro apparato digestivo è predisposto per questo)
Quella ricerca quello diceva, poi giustamente Never give up ha fatto notare che ognuno pone in essere le scelte che meglio crede e fine della storia ;-)
 

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A me personalmente non cambia nulla se uno decide di nutrirsi ad un certo modo invece che in un altro.. ma non posso per questo accettare che mi si dica che mangiare carne fa male e che è sbagliato farlo.. quando è nell'origine dell'essere umano farlo (il nostro apparato digestivo è predisposto per questo)
Quella ricerca quello diceva, poi giustamente Never give up ha fatto notare che ognuno pone in essere le scelte che meglio crede e fine della storia ;-)
E chi ti ha detto che mangiare carne fa male?

Le cose che fanno male non sono per forza vegane o meno. Un vegano può sfondarsi di patate fritte eppure non gli fa bene. Ma anche chi non è vegano avrebbe la stessa sorte.

Ripeto: non si è vegani perché la carne fa male. Fa male all'ambiente, quello è dimostrato. Ma un consumo limitato potrebbe non avere controindicazioni. E poi dipende dalla carne: sai nel pollo quanto roba c'è dentro...

La ricerca, come già detto, non dimostrava nulla se non quello che valeva per questa tribù in un contesto ambientale e sociale completamente diverso dal nostro.
La carne che mangiano loro è diversa dalla nostra per mille motivi: in primis non mangiano i lavorati, gli insaccati e tutti i prodotti che molti consumano abitualmente (per esempio nel prosciutto cotto c'è il destrosio o altro, ma anche dei coloranti per non farlo annerire, perché se no sarebbe come il roast-beef.).

Questa è la fine della storia ;-)

P.S.: il nostro apparato digestivo non è tarato per mangiare carne come asserisci perché abbiamo l'intestino più corto di qualsiasi vero carnivoro sulla faccia della terra. Poi che siamo onnivori è dimostrato ed è parte del nostro patrimonio genetico. Ma essere carnivori è un'altra cosa. Bisogna dare le informazioni giuste e non un tanto al metro per confermare le proprie tesi.
 
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Bisogna dare le informazioni giuste e non un tanto al metro per confermare le proprie tesi.
E quali tesi avrei mai affermato ?
Poi mi chiedo dove vivi e se mai hai avuto modo di interloquire con vegan proclamati.. se si dimmi che ti consigliano di mangiare la carne visto che saresti ONNIVORO e potresti farlo.
Te lo dico da "amico".. il bue che dà del cornuto all'asino è un classico ;-)
 
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E quali tesi avrei mai affermato ?
Poi mi chiedo dove vivi e se mai hai avuto modo di interloquire con vegan proclamati.. se si dimmi che ti consigliano di mangiare la carne visto che saresti ONNIVORO e potresti farlo.
Te lo dico da "amico".. il bue che dà del cornuto all'asino è un classico ;-)

Non ho bisogno di interloquire con loro. Io sono vegano, ma non ho bisogno di confrontarmi con i fanatici per esserlo. Ma so anche che non sono un carnivoro (questa era la tua tesi): non solo. Come te. Però posso scegliere.

E posso affermare per certo che se fossi carnivoro come chi cerca di convincermi che DEVO mangiare carne, dovrei mangiarla cruda. Come un vero carnivoro.

Pensa che leggevo che uno che ha ordinato una tartare in un ristorante, quindi carne cruda però abbattuta per eliminare la carica batterica, come si fa per il tonno ad es., ora è paralizzato perché il cuoco ha pensato bene di tagliare la carne con lo stesso coltello con cui aveva disossato il pollo. Ai miei cani do carne macinata cruda di manzo o agnello o carcasse di pollo. E sono vivi e vegeti. Anzi. Questo è un carnivoro.

Noi non lo siamo. La carne abbiamo bisogno di cuocerla. Ma questo non è il motivo per scegliere una alimentazione vegetale. E non è nemmeno un buon motivo per non mangiare carne cotta. Per fortuna c'è molto di più che qualche metro di intestino, succhi gastrici e canini adatti a lacerare la carne.
 
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Il Trattore

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Non ho bisogno di interloquire con loro. Io sono vegano, ma non ho bisogno di confrontarmi con i fanatici per esserlo. Ma so anche che non sono un carnivoro (questa era la tua tesi): non solo. Come te. Però posso scegliere.

E posso affermare per certo che se fossi carnivoro come chi cerca di convincermi che DEVO mangiare carne, dovrei mangiarla cruda. Come un vero carnivoro.

Pensa che leggevo che uno che ha ordinato una tartare in un ristorante, quindi carne cruda però abbattuta per eliminare la carica batterica, come si fa per il tonno ad es., ora è paralizzato perché il cuoco ha pensato bene di tagliare la carne con lo stesso coltello con cui aveva disossato il pollo. Ai miei cani do carne macinata cruda di manzo o agnello o carcasse di pollo. E sono vivi e vegeti. Anzi. Questo è un carnivoro.

Noi non lo siamo. La carne abbiamo bisogno di cuocerla. Ma questo non è il motivo per scegliere una alimentazione vegetale. E non è nemmeno un buon motivo per non mangiare carne cotta. Per fortuna c'è molto di più che qualche metro di intestino, succhi gastrici e canini adatti a lacerare la carne.

Il fatto di cuocere la carne non implica il NON essere carnivori, quanto l’aver messo in pratica una scoperta scientifica, quella del fuoco. Altrimenti per coerenza dovremmo dormire nelle mangiatoie e pulirci il culo con le foglie degli alberi. Per fortuna l’uomo si distingue dalle bestie perché è dotato di intelletto. Non sempre, a quanto pare.
 
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Il fatto di cuocere la carne non implica il NON essere carnivori, quanto l’aver messo in pratica una scoperta scientifica, quella del fuoco. Altrimenti per coerenza dovremmo dormire nelle mangiatoie e pulirci il culo con le foglie degli alberi. Per fortuna l’uomo si distingue dalle bestie perché è dotato di intelletto. Non sempre, a quanto pare.
Sbagli il parallelismo. Come è antropologicamente sbagliato citare una tribù dell'Amazzonia che si ciba di carne come esempio di dieta e longevità. Quelli sono prima di tutto cacciatori, è questo che incide sul loro modo di mangiare. Ma a livello antropologico non potrebbero fare altrimenti.

E non ho detto che non siamo carnivori. Ho detto che l'uomo si è evoluto mangiando anche la carne. Cuocendola. È diverso da essere carnivori, se mi permetti. E lo dimostra la scienza: il nostro intestino è più corto, i canini si sono accorciati nella evoluzione. Eravamo molto vicini ai carnivori, ora siamo più lontani. Ma non è qui la questione su essere vegani o meno. Io non ti rinfaccio che non dovresti mangiare carne perché non sei carnivoro. So che una parte di te lo è e ne ha mantenuto le caratteristiche, così come per me. Ma è una scelta. Se posso dirla brutale, che ti piaccia o no, tu accetti che qualcuno ammazzi un animale per poter mangiare una bistecca. Io no. O almeno non più. Questa mi fa migliore di te? Non credo, però qualcosa di diverso c'è. E non c'è bisogno di essere vegani per capirlo.
 
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kikhit

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tra torinese e pinerolese, un po' qui e un po' lì
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una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
sono linee guida prodotte dal ministero delle politiche agricole... quindi un punto di vista di chi produce cereali, secondo voi possono dirti che i cereali fanno male? certamente no, ti dicono allora che fanno bene, meglio ancora quelli integrali ricchi di fibre (che fanno fare tanta cacca).
Basta leggere altri autori (anche qui sul forum e' stato trattato l'argomento "paleodiet") che dicono che senza cereali si campa meglio perche sono ricchi di sostanze chiamate antinutrienti che alla lunga ti rovinano l'intestino.

Forse ti sfugge cosa sia un Ministero... (sulla paleo mi tappo la bocca.... ma uso una bella manciata di avena integrale per farlo!)
 
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dromos

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1) gente che tutto il giorno cammina, corre, va a caccia, fa lavoro di fatica: gente allenata
2) definizione di stato di salute eccellente: vorrei sapere la speranza di vita alla nascita di questa popolazione, arriva a 80 anni come chi mangia con le vituperate diete europee (e vive in Europa)?

Una ricerca seria, avrebbe confrontato un'altra tribù che vive in ambiente simile, ma dedita ANCHE all'agricoltura, e visto se ci sarebbero state effettive differenze con la salute (incidenza di malattie invalidanti) o la speranza di vita.
Non credo (detto in soldoni) che una persona che viva in tribù, quindi con una vita dura, magra e sempre in movimento (per la sopravvivenza), contragga il diabete mellito perché mangia cereali in continuazione (perché li coltiva)...
Oppure, ribaltando il concetto: non è che se in Europa, con disponiblità di alimenti pressoché illimitata, e con possibile stile di vita sedentario (lavori intellettuali), se mangiamo in modo paleo, ma smodato, avremo esami del sangue a posto, pressione bassa ed ottima salute generale...
Aggiungerei che la discriminante sta anche sull'origine della carne. Credo sia ormai assodato che una cosa è la carne proveniente da allevamento intensivo e la carne di animali selvatici o allevati iin estensivo. Difatti Cordain precisava che il ragionamento sottostante alla Paleo partiva dal presupposto di approvvigionarsi di carne di animali selvatici o allevati in estensivo.
 
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una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
Sbagli il parallelismo. Come è antropologicamente sbagliato citare una tribù dell'Amazzonia che si ciba di carne come esempio di dieta e longevità. Quelli sono prima di tutto cacciatori, è questo che incide sul loro modo di mangiare. Ma a livello antropologico non potrebbero fare altrimenti.

Società di cacciatori-raccoglitori in cui la caccia sia stata la principale fonte di calorie, sono state un'eccezion;, più di frequente la maggior parte delle calorie proveniva dalla raccolta di bacche e frutti e in misura minore dalla caccia.
 
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prendere esempio dall'alimentazione di un gruppo tribù di poche persone abituati così da sempre non ha proprio senso.
l'uomo è onnivoro, non capisco perché bisogna sempre estremizzare tutto, sarà questione di moda...
a proposito di moda, ho appena letto su Repubblica che produrre un "latte" alternativo a quello vaccino (da cereali come avena, soya e tutto il resto) rende il 6% in più che produrre e commerciare il latte vaccino. In questi anni si è abbassato di molto il consumo del latte vaccino a favore di queste bevande alternative. Tutta questione di marketing e strategie pubblicitarie che convincono i consumatori a preferire altre bevande (citando studi pagati appositamente per dire che il latte gonfia, troppi grassi, fa danni, ecc...) e tra questi ci saranno pure tante persone che si informano e che hanno cultura alimentare ma alla fine ci cascano pure loro ;-)
 

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prendere esempio dall'alimentazione di un gruppo tribù di poche persone abituati così da sempre non ha proprio senso.
l'uomo è onnivoro, non capisco perché bisogna sempre estremizzare tutto, sarà questione di moda...
a proposito di moda, ho appena letto su Repubblica che produrre un "latte" alternativo a quello vaccino (da cereali come avena, soya e tutto il resto) rende il 6% in più che produrre e commerciare il latte vaccino. In questi anni si è abbassato di molto il consumo del latte vaccino a favore di queste bevande alternative. Tutta questione di marketing e strategie pubblicitarie che convincono i consumatori a preferire altre bevande (citando studi pagati appositamente per dire che il latte gonfia, troppi grassi, fa danni, ecc...) e tra questi ci saranno pure tante persone che si informano e che hanno cultura alimentare ma alla fine ci cascano pure loro ;-)
Sono i corsi e ricorsi della storia del marketing e dei consumi: anni e anni fa nello stesso modo era stato pompato il consumo di latte vaccino. Le modalità non cambiano, ovvio che cambiano i prodotti che di volta in volta vengono pubblicizzati. Del resto Granarolo, uno dei maggiori marchi per i prodotti affini al latte, si è buttato da anni nella "moda" del latte alternativo vegetale. E non solo, visto che evidentemente rende.

Non so quanti di noi abbiano una vera cultura alimentare, ma so per certo che nel momento che metti l'euro nel carrello ed entri in un supermercato, è come se azzerassi tutto, perché stai al gioco di qualcun altro. Ed il fatto che nei supermercati i prodotti che vanno per la maggiore e che riempiono gli scaffali siano prodotti lavorati e confezionati, già fa capire che non hai scelta. O almeno, credi di averla, ma in realtà è molto guidata.

Però poi finiamo ai soliti discorsi: chi ha tempo per fare i biscotti in casa, il pane, la piadina, la pasta al mattarello, le marmellate, sbucciare le patate, etc. Pensa solo al Ciobar: per fare la cioccolata in tazza basta cacao amaro, zucchero e un po' di amido di mais. Eppure ti invitano a comprarla già miscelata, con un costo più alto rispetto alle singole materie prime. Per non parlare della Nutella o simili, che a farla in casa ci vogliono 10 minuti. Per non parlare dei biscotti alla Nutella, altro esempio di marketing che ha sdoganato quanto possa essere "stupido" e malleabile il cliente finale.Se chiedi a tuitti quelli che sono stati bambini negli anni '70 e '80 per mangiare i biscotti alla Nutella bastavano: un pacco di biscotti, un vasetto di Nutella, ed un coltello.

Forse proprio perché l'uomo è onnivoro che riescono a propinargli qualsiasi cosa, L'unica moda che vedo è il supermercato ed il trionfo dei prodotti confezionati, un banco dei formaggi dove (e lo dice Slow Food) di veri formaggi c'è il 10-15%, il resto sono prodotti lavorati ed elaborati. Non mi preoccuperei dei vegani, dei vegetariani, dei paleo, dei Dukan, dei fruttariani...sono una minoranza, lo dicono le statistiche. Il vero estremismo da cui star lontani il più possibile è il supermercato.
 

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3 Gennaio 2008
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E qui nasce o cresce l'equivoco che stai alimentando in ragione delle tue scelte.. il bue e l'asinello (che guarda caso cascano a pennello in occasione del Natale) non a caso ;-)
Buon proseguimento per la tua dieta.
Ma tu stai scherzando, spero? Ancora non hai capito che scegliere un alimentazione 100% vegetale non si basa sul confutare o meno di essere carnivori. Dimmi che ora non mi tirerai fuori la questione della B12... :cry
 

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Però poi finiamo ai soliti discorsi: chi ha tempo per fare i biscotti in casa, il pane, la piadina, la pasta al mattarello, le marmellate, sbucciare le patate, etc.
E cosa cambierebbe ?
Forse ingeriresti meno conservanti.. ma se la materia prima non è opportunamente selezionata (come con quali criteri ? ) saresti punto e a capo, quindi dovresti piantare alberi da frutto, verdure e patate, cavoli e Theobroma.. munirti del necessario per conservarlo macinarlo e infine con l'aiuto della vacca che tieni in giardino cuocere la tua bella tazza di cioccolato.
Suvvia siamo alla soglia dei 7 miliardi grazie alla disponibilità di cibo che l'industria alimentare ci mette a disposizione.. demonizzarla serve a poco se non a creare onde di pensiero atte alla distinzione senza renderci conto che distinti l'uno dall'altro lo siamo già alla nascita ;-)
 
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