Secondo me bisogna fare una distinzione, se si parla di marketing - espansione del ciclismo su nuovi fronti - crescita del "prodotto ciclismo" da rivendere, la mossa è più che azzeccata, vai a correre dove pagano meglio e dove forse provano a sviluppare il ciclismo, è già successo con altri sport, calcio, motociclismo, f1.
Quello che non piace a me da semplice appassionato - tifoso, è vedere le corse in certi contesti, ovvero correre con un paesaggio deserto, nulla intorno, nessuno spettatore; all'arrivo ci sono più giornalisti che tifosi; le corse di inizio stagione sono una sorta di allenamento sia per chi prepara una grande primavera che per chi prepara i grandi giri, però un conto è vedere il down under dove gli australiani partecipano e tifano sulle strade, un conto è vedere questo gruppone che viaggia nel vuoto. Per fortuna manca poco più di un mese e poi inizierà la vera "primavera" del ciclismo.
