Prostatite

Luca69

Maglia Amarillo
4 Novembre 2008
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Allez
ahaha.. nella prostatite l'antibiogramma all'urina non ti serve a niente.. informati ;) si fa l'antibiogramma del secreto prostatico, che fa l'urologo.
il medico di famiglia al max fa la richiesta, tramite ricetta, della visita specialistica. :D

saluti
insomma insisti che si deve andar per forza dallo specialista.....
l'urinocoltura e' gia' di per se un esame banale che senz'altro nel caso di fatto acuto in persona "giovane e sana"sara' positivo...o no???E di conseguenza l'antibiogramma dara' l'indicazione dell' atb mirato...O no???
Poi ovvio lo ripeto se vogliamo fare le piramidi all'incontrario.....
 

medicogigi

Novellino
9 Luglio 2011
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salerno/cosenza
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insomma insisti che si deve andar per forza dallo specialista.....
l'urinocoltura e' gia' di per se un esame banale che senz'altro nel caso di fatto acuto in persona "giovane e sana"sara' positivo...o no???E di conseguenza l'antibiogramma dara' l'indicazione dell' atb mirato...O no???
Poi ovvio lo ripeto se vogliamo fare le piramidi all'incontrario.....

il medico di medicina generale ti indirizza verso lo specialista!

nel caso di un'infezione delle vie urinarie l'urinocoltura ha senso, nelle postatiti no!!! ed è molto probabile che è addirittura negativo ma in ogni caso se postivo può anche essere fuorviante... nelle infezioni della prostata l'indicazione è il test di stamey! che può anche essere negativo visto che, come saprai, la prostatite può anche essere abatterica. In caso di prostatite acuta, evento estremamente raro, che colpisce soprattutto i giovani, la metodica diagnostica mediante stamey non si deve fare così come non si deve massaggiare la prostata mediante palpazione! in questo caso si fa terapia medica aspecifica senza nessuna coltura ed antibiogramma, che può anche non essere costituita da antibiotici!! in ogni caso tutto ciò rientra nella valutazione dello specialista, lo ripeto e lo sottolineo!
 

Luca69

Maglia Amarillo
4 Novembre 2008
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ok,facciamo così:lamento dolori alla minzione,febbre magari con brividi scuotenti,magari dolori all'eiaculazione.....vado dal mio curante,se son "fortunato" mi prescrivera' un urocoltura che "talvolta"potra' essere positiva e mi fara' partire con atb terapia....o no??Considerando cmq che spesso si tratta di ivu che possono essere confuse con la prostatite?? O no??
Poi sono fortunato??7 giorni di atb magari con qualche fans e il tutto si risolve.....
Sono sfigato??O torno dal mio curante o vado al Ps o mi faccio consigliare da mio cugggggggino il nome di un urologo...
Stiamo scrivendo la stessa cosa,solo che io cerco di non "esaltare"e "consigliare"per forza il ricorso subito allo specialista che senz'altro sapra' dare una risposta "mirata"in tempi brevi(e cari),ma quello cmq di SERNTIRE IL CURANTE PRIMA DI TUTTO!
Adesso pero' basta.
 

medicogigi

Novellino
9 Luglio 2011
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se ti devi inventare un caso clinico allora...
che ti devo dì? hai ragione? ok hai ragione!

Ripeto per la terza volta: non ho detto che il medico di famiglia è inutile, anzi è fondamentale! ma le patologie della prostata sono di pertinenza urologica e le gestisce l'urologo.

Saluti
 

Pippo Roda

Gregario
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Son qui per descrivermi il mio dramma sportivo :(

Dopo aver fatto 22 mila km in un anno senza problemi ho iniziato durante le uscite a sentire qualche dolore al pene e nella parte prostatica, ci ho pedalato sopra pensando fosse solo un problema di passaggio...il male è diventato sempre più grande e un pomeriggio mi son accorto di avere il pene molto rigido nonostante fosse a riposo e che avevo bisogno di andare in bagno molto frequentemente!!!!!!!!
Ho deciso quindi di andare da un urologo che mi ha diagnosticato una prostatite!!!!!
Mi ha dato da prendere antibiotico e una supposta topster al giorno...è passato un mese senza bici e sto ancora un po male, soprattutto continuo ad avere il problema al pene...ho chiesto all'urologo quando portò tornare in bici e lui mi ha detto che potrebbero passare dai 4 ai 6 mesi!!!!!!
SON DAVVERO DEMORALIZZATO! Qualcuno di voi ha avuto casi simili??? per voi se consulto un altro urologo ho possibilità di tornare in bici prima? conoscete qualcuno specializzato in emilia romagna??

Grazie
 

giuseppe.fioretti

Apprendista Scalatore
9 Marzo 2009
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Son qui per descrivermi il mio dramma sportivo :(

Dopo aver fatto 22 mila km in un anno senza problemi ho iniziato durante le uscite a sentire qualche dolore al pene e nella parte prostatica, ci ho pedalato sopra pensando fosse solo un problema di passaggio...il male è diventato sempre più grande e un pomeriggio mi son accorto di avere il pene molto rigido nonostante fosse a riposo e che avevo bisogno di andare in bagno molto frequentemente!!!!!!!!
Ho deciso quindi di andare da un urologo che mi ha diagnosticato una prostatite!!!!!
Mi ha dato da prendere antibiotico e una supposta topster al giorno...è passato un mese senza bici e sto ancora un po male, soprattutto continuo ad avere il problema al pene...ho chiesto all'urologo quando portò tornare in bici e lui mi ha detto che potrebbero passare dai 4 ai 6 mesi!!!!!!
SON DAVVERO DEMORALIZZATO! Qualcuno di voi ha avuto casi simili??? per voi se consulto un altro urologo ho possibilità di tornare in bici prima? conoscete qualcuno specializzato in emilia romagna??

Grazie

Non posso darti consigli medici ovviamente, solo dirti la mia esperienza: io l'ho avuta lo scorso anno, una forma "lieve" nel senso che era molto fastidiosa, ma senza febbre....senza pedalare e con un alimentazione regolare era sopportabile. Anche a me sono stati somministrati antibiotici x 7gg e un'altro medicinale per ben 2 mesi (non ricordo il nome).
Io sono stato giù dalla bici x 2 mesi interi, facendo solo corsa per non stare fermo. Poi ho ripreso pian piano montando una sella ISM Adamo, che è stata fondamentale: ancora oggi ho i brividi all'idea di utilizzare una sella tradizionale.
In ultimo, credo di aver tratto vantaggio dal mio tipo di alimentazione (vegetariana).
In bocca al lupo...
 

pop

Novellino
23 Aprile 2014
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bdc
Il mio incubo è cominciato due mesi fa, subito dopo la gf Davide Cassani all' improvviso ho accusato disturbi della minzione(pisciavo come un idrante, continuo stimolo, bruciore). E' iniziato un calvario, ho cambiato due urologi, per capire che avevo una prostatite, 30 gg di antibiotici, altrettanti di antiinfiammatori e risultati quasi nulli, solo qualche lieve miglioramento alternato a fasi di riacutizzazione. In sostanza prestigio saltato e morale sotto i tacchi (domenica c'è la 9 colli, che ho dovuto, ovviamente bloccare, gran magone). Insomma, non so più a che santo appellarmi, temo di non guarire e di non poter più tornare in bici, perchè ripeto, in due mesi di cure non ho visto, praticamente, nessun miglioramento. Ho l'impressione che l'urologo che attualmente mi segue, brancoli nel buio, in effetti dopo avermi visitato ha minimizzato e ha sentenziato che in venti giorni al massimo sarei tornato in bici, alla luce dei fatti non mi sembra proprio sia andata così. Sicuramente i drammi nella vita sono altri, ma non poter vivere le proprie passioni è comunque una cosa molto invalidante, senza contare i disagi che crea questa patologia nella quotidianità. Accetto consigli, magari da chi ha avuto già questi problemi. Scusate lo sfogo.
 

alexdelli

Apprendista Scalatore
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www.alexdelli.it
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Il mio incubo è cominciato due mesi fa, subito dopo la gf Davide Cassani all' improvviso ho accusato disturbi della minzione(pisciavo come un idrante, continuo stimolo, bruciore). E' iniziato un calvario, ho cambiato due urologi, per capire che avevo una prostatite, 30 gg di antibiotici, altrettanti di antiinfiammatori e risultati quasi nulli, solo qualche lieve miglioramento alternato a fasi di riacutizzazione. In sostanza prestigio saltato e morale sotto i tacchi (domenica c'è la 9 colli, che ho dovuto, ovviamente bloccare, gran magone). Insomma, non so più a che santo appellarmi, temo di non guarire e di non poter più tornare in bici, perchè ripeto, in due mesi di cure non ho visto, praticamente, nessun miglioramento. Ho l'impressione che l'urologo che attualmente mi segue, brancoli nel buio, in effetti dopo avermi visitato ha minimizzato e ha sentenziato che in venti giorni al massimo sarei tornato in bici, alla luce dei fatti non mi sembra proprio sia andata così. Sicuramente i drammi nella vita sono altri, ma non poter vivere le proprie passioni è comunque una cosa molto invalidante, senza contare i disagi che crea questa patologia nella quotidianità. Accetto consigli, magari da chi ha avuto già questi problemi. Scusate lo sfogo.


Smp e risolvi, non sarà il massimo ma io con quella ho finito un calvario surato 2 anni.
Ora sono 2 anni e mezzo che pedalo senz problemi.
Con il tempo ho abbandonato smp e adesso sono con una slr max gel flow
 

pop

Novellino
23 Aprile 2014
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bdc
ho già provato con una ism adamo, ma non è servita a molto perchè ero ancora in una fase acuta. Il mio problema per ora non è la sella, che provvederò sicuramente a cambiare, la smp è tra le papabili, ma riuscire a guarire per tornare in bici. Tu quanto tempo sesi stato senza bici? Cmq grazie del consiglio
 

Tristano

Apprendista Scalatore
9 Maggio 2009
1.907
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Provincia di Bergamo
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Scott CR1 comp - Shimano 105 - Mavic Ksyrium Equipe
Se sei in fase acuta non c'è sella che tenga, devi star fermo. Io per una forma fastidiosa ma fortunatamente leggera sono rimasto fermo tre mesi. Poi son guarito ma periodicamente faccio una piccola ricaduta, nonostante adesso usi una smp. Inutile, la prostatite è una brutta bestia, soprattutto se non hai più vent'anni.
 

Luca69

Maglia Amarillo
4 Novembre 2008
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Se sei in fase acuta non c'è sella che tenga, devi star fermo. Io per una forma fastidiosa ma fortunatamente leggera sono rimasto fermo tre mesi. Poi son guarito ma periodicamente faccio una piccola ricaduta, nonostante adesso usi una smp. Inutile, la prostatite è una brutta bestia, soprattutto se non hai più vent'anni.


a caratteri cubitali!!
 

pop

Novellino
23 Aprile 2014
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bdc
Penso che tu abbia ragione, infatti fino a quando non sarò guarito non ho intenzione di tornare a pedalare, anche perchè questa cosa non solo mi preclude la bici ma mi compromette anche la quotidianità. Scusa, ti ricordi che tipo di cura hai fatto? E soprattutto riesci ad allenarti e a fare la stessa attività di prima?
 

Tristano

Apprendista Scalatore
9 Maggio 2009
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Penso che tu abbia ragione, infatti fino a quando non sarò guarito non ho intenzione di tornare a pedalare, anche perchè questa cosa non solo mi preclude la bici ma mi compromette anche la quotidianità. Scusa, ti ricordi che tipo di cura hai fatto? E soprattutto riesci ad allenarti e a fare la stessa attività di prima?

Per la cura mi son fatto due mesi filati di antibiotico, non mi ricordo quale ma so che è un antibiotico specifico, che si usa soprattutto per le infezioni per le vie urinarie. Per i disturbi l'unica cosa che mi dava un pò di sollievo erano i semicupi caldi, praticamente panni bagnati con acqua calda sull'inguine. Antiinfiammatori tipo Aulin è quasi inutile prenderli, praticamente non fanno niente (ma ti massacrano lo stomaco). Eppoi l'alimentazione, tanta acqua, assolutamente vietati cibi piccanti, fritti, caffè e alcool. Niente bicicletta, sostituita con camminate e nuoto, che invece sembrano far bene.
In bicicletta ci son tornato (contro il parere dell'urologo che mi consigliava di cambiare sport) però devo dire che non è più come prima, nonostante la sella SMP (che qualcosa ha fatto) e l'attenzione alla scelta dei fondelli più comodi, evito le uscite oltre le tre ore. E al primo segnale di irritazione della prostata, lascio la bici in garage.
Io son stato abbastanza fortunato, in due mesi ho risolto. Un amico è due anni che ci sta combattendo con la prostata e ancora non riesce ad appoggiare il didietro su un sellino.
 

pop

Novellino
23 Aprile 2014
4
0
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Bici
bdc
Ti ringrazio per avermi raccontato la tua esperienza. Io, comunque, non ho nessun tipo di dolori, solo diturbi della minzione (urino di frequente, bruciore ecc...). Sono stato visitato da due urologi, ed entrambi mi hanno detto che appena saranno spariti i sintomi, posso tornare in bici senza problemi. Se dovessi essere costretto a limitare le mie uscite, a un tempo infereriore alle 3 ore, so già che smetterei con la bici, anche perchè significherebbe non poter più fare le gf e di conseguenza, penso, perderei ogni tipo di stimolo. Se sarà così, mi darò al nuoto, anchè perchè fra calcio e ciclismo, ci ho già rimesso un ginocchio(rottura lca) e una vertebra lombare, sempre sperando che non mi venga una allergia al cloro...
 

EcliS

Novellino
6 Giugno 2014
11
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in attesa...
Ragazzi... Per caso qualcuno di voi ha sperimentato anche dolori al fianco sinistro? Perché ogni urologo che mi ha visitato (se così si può dire...) non ha mai voluto parlare di prostatite. Grazie..
 

Tristano

Apprendista Scalatore
9 Maggio 2009
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Ragazzi... Per caso qualcuno di voi ha sperimentato anche dolori al fianco sinistro? Perché ogni urologo che mi ha visitato (se così si può dire...) non ha mai voluto parlare di prostatite. Grazie..

Dolori al fianco sinistro in basso potrebbero avere una origine renale, se invece sono un pò più in alto, appena sotto le costole, potrebbero essere di origine intestinale, ad esempio una infiammazione alla flessura splenica.
La prostatite in genere da dolori appena sopra il pube e senso di peso al retto ma in molti casi, come nel mio, più che un dolore vero e proprio è un senso di fastidio.
 

EcliS

Novellino
6 Giugno 2014
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in attesa...
Dolori al fianco sinistro in basso potrebbero avere una origine renale, se invece sono un pò più in alto, appena sotto le costole, potrebbero essere di origine intestinale, ad esempio una infiammazione alla flessura splenica.
La prostatite in genere da dolori appena sopra il pube e senso di peso al retto ma in molti casi, come nel mio, più che un dolore vero e proprio è un senso di fastidio.

Ok, grazie. In pratica il dolore è appunto sotto l'ultima costola sinistra, solo che è un dolore pulsante che avverto praticamente soltanto prima di urinare e si attenua subito dopo. Avendo anche avuto dolori saltuari molto più in basso, pensavo potesse esser in qualche modo collegato alla prostata...
 

davlak

Maglia Gialla
30 Giugno 2011
10.204
710
fiumicino
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Bici
3 Cannondale
Ho sottolineato questo passo perchè mooolto interessante.
Anche se ho ripreso ad andare in bici da soli 4 mesi sui fondelli e la loro igenicità ho sempre avuto perplessità enormi solo a vederli.
Non per nulla non mi è mai piaciuto avere le parti intime a contatto con materiale sintetico e molto assorbente.
Poi i fondelli anche se lavati a volte non rimangono puliti anche a causa delle creme sottosella.
Io difatti ho preso le mie precauzioni acquistando boxer intimi tecnici.
Ho postato (e qualcuno avrà letto) sul topic ormai famoso di chi porta o meno le mutande beccandomi frasi di scherno e prese in giro.
Nessuno ha capito (o perlomeno in pochi) che lo so benissimo che le mutande normali non si portano e difatti neppure io le ho mai portate.
Quello che indosso è intimo tecnico fatto apposta senza cuciture della X-Bionic che oltre ad evitarti il contatto diretto con il fondello aiuta sia in estate che in inverno la traspirazione ed evita la sudorazione spostandola all'esterno.
Mi fa piacere constatare che allora troppo stupido non lo sono stato e tuttora continuo a portare i miei Boxer tecnici alla faccia di chi pedala "senza mutande" :mrgreen:
Daltronde lavare un completo, specie se invernale, ad ogni uscita permettetemi ma diventa seccante, inutile e scomodo.
Almeno lacessero sti completi con i fondelli staccabili.
Mentre è più comodo lavare un paio di boxer.
o-o
riapro il topic perché in occasione della mia visita dall'urologo causa prostatite :cry: ed essendo pure lui un ciclista, tra i tanti consigli che mi ha dato c'è anche quello di indossare un boxer aderente senza cuciture...