Soft, concordo pienamente che le variabili siano molteplici e che possano portare a maggiori benefici di un mozzo. I 2kg che ho preso dall'inizio dell'anno, in salita, valgono molto di piu' delle migliori ruote o di un telaio nuovo.
Pero', leggendo l'articolo che mi hai gentilmente segnalato, ci sono alcune cose interessanti nello studio.
Innanzi tutto, quello che dici rispetto alla scarsa differenza, si riferisce alle ruote in alluminio a basso profilo, mentre, come cita l'articolo, per le alto profilo la differenza c'e', si sente, e vale la pena spendere dei soldi:
"The second set spins with a carbon rim. We lavish funds saved with the cheap alloy wheels here where the performance benefits are more significant" (spendiamo generosamente quanto risparmiato con le ruote in alluminio economiche per le ruote in carbonio, dove i benefici di performance sono piu' significativi)
- Le differenze di resa ci sono eccome anche sulle basso profilo, da 165J delle peggiori ai 74J delle migliori. Poi che questo si traduca, nel caso pratico di un ciclista di 70 kg etc.. in pochi Watt di differenza, su 10 secondi di accelerazione, ben venga. costituisce comunque un 3% di differenza.
Ammesso e non concesso che lo stesso 3% si applichi anche non durante l'accelerazione, su 7h di pedalata, le Lew mi portano a casa quasi 13 minuti prima, solo pagando un pochino di piu'
- come dice anche l'articolo, inutile spendere in ruote se poi si montano tubolari/copertoncini scarsi e pesanti. Essendo masse periferiche e l'elemento deputato a trasmettere il movimento con il suolo, hanno una valenza predominante rispetto al resto.
- nella sezione complessiva "riabilita" le nostre sensazioni sensoriali: "The feeling of efficiency and performance on the road mainly comes from the inertia of the wheels"
PS. dimenticavo, non sono assolutamente in grado di misurare una differenza di 3W
Riguardo al presunto beneficio delle ruote in carbonio, l'articolo si riferisce non solo ai mozzi ma alla totalita' della ruota ovvero peso, costruzione, materiali, e dunque analizza componenti quali rigidita', aereodinamica (che, fra l'altro, comincia ad essere percettibile intorno ai 45 km/h tenuti costantemente per un tempo apprezzabile
, alla faccia di chi, dopo un breve tratto a 35 all'ora, vanta mirabolanti nuove sensazioni aereodinamiche ricevute dal cambio ruote
) etc. etc...
Che ci siano differenze fra ruote cosi' come ve ne siano fra copertoncini e altri elementi "rotanti" non posso assolutamente negarlo, ovviamente.
Cosi' come mi pare evidente che
nel caso si sia ottimizzato ogni aspetto del nostro pedalare, dalla preparazione all'alimentazione, tanto per citare gli elementi che ritengo siano estremamente importanti, possa essere, allo stesso modo, in caso ci si dedichi all'agonismo, ragionevole ottimizzare le nostre risorse hardware ovvero la bicicletta; risulta allora ragionevole pensare per prima cosa ad un upgrade delle ruote.
Quello che invece contesto sono il fiorire di luoghi comuni e di consigli che vengono dati a pedalatori della domenica o cicloamatori (me compreso, si intende) che sono la stragrande maggioranza dei frequentatori del forum, alimentando quella che chiamo "non-cultura del riporto" o "cultura della leggenda metropolitana"
: il fiorire di "bici che scappano da sotto i pedali", ruote con "scorrevolezza doppia" o "di un altro pianeta" e amenita' del genere mi portano ad intervenire.
Le differenze fra ruote, in ogni caso, sono cosi' lievi da poter essere inficiate da elementi controllabili ( i famosi due chili di "panza"
) ma anche indipendenti dalla nostra volonta': asfalto imperfetto, refolo di vento, auto che passano...
Ecco perche' credo che alla fine dei conti sia piu' conveniente, saggio e salutare intervenire su altri elementi (a cominciare da una maggior cura di noi stessi e del nostro fisico) piuttosto che sulle ruote se si vogliono ottenere significativi miglioramenti prestazionali.
Quando ad un principiante (e non solo) si dice che otterra' benefici evidenti e percepibili a livello prestazionale cambiando ruote, sono convinto si stia dicendo una eresia.
Parlavo non a caso di "consapevolezza" dell'acquisto: le ruote si comprano per passione, per questione estetica e poi, come per il resto del mondo della bici da corsa, si trovano motivazioni razionali che giustificano la scelta irrazionale. O si cercano e amplificano sensazioni e percezioni.
Nulla di male, naturalmente, basta esserne consapevoli.
Ho sempre affermato che quando si sono spesi mille Euro per una coppia di ruote si ha il diritto di precepire di tutto e di piu'. Che poi corrisponda al vero e' altro discorso
Come ho gia' scritto ho un notevole parco ruote, tutte comprate per pura passione, per il gusto di possederle, per questione estetica.
Se parliamo di percezione, personalmente, sono convinto che le
Shimano RS10 (ruote entry level della casa nipponica) siano quelle che "scorrono" meglio semplicemente perche' hanno ruota libera silenziosissima e il cervello codifica generalmente la silenziosita' di un organo meccanico con il poco attrito ed il buon funzionamento e dunque, nel caso delle ruote, in maggior scorrevolezza.
Ovvio che la cosa non corrisponda alla realta'.
Per riassumere: differenze fra ruote esistono ma sono cosi' lievi da risultare impercettibili e il presunto vantaggio puo' essere inficiato da un numero di fattori enorme difficilmente controllabili.
Le percezioni e sensazioni sono, per loro stessa natura, fallaci.
Doppia birra perche' ho la gola secca