Quanto valeva Armstrong veramente?

greendoctor

Gregario
30 Ottobre 2012
647
110
Cornaredo (mi)
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Bici
cannondale synapse
vi riporto l'opinione di un medico sentita in un documentario sul dooping : se prendiamo in esame 2 atleti,uno dopato e uno no,l'atleta dopato con un alimentazione scorretta,poco allenamento,vita sregolata,batterà il più scrupoloso e preparato degli atleti puliti. in altre parole ci sta benissimo che anche il più scarso dei professionisti,scarso ovviamente tra virgolette,se dopato può vincere e rivincere,fino a che continua a doparsi
 

gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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2.728
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con gruppi shimano
vi riporto l'opinione di un medico sentita in un documentario sul dooping : se prendiamo in esame 2 atleti,uno dopato e uno no,l'atleta dopato con un alimentazione scorretta,poco allenamento,vita sregolata,batterà il più scrupoloso e preparato degli atleti puliti. in altre parole ci sta benissimo che anche il più scarso dei professionisti,scarso ovviamente tra virgolette,se dopato può vincere e rivincere,fino a che continua a doparsi

come ha fatto a vincere pinotti (pure maglia rosa 2007)?
 

mikimetal91

Passista
10 Agosto 2010
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32
torino
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Bici
Pellegrino proto01
#piccshare_pic_options , #piccshare_pic_options > *, #piccshare_tint , #piccshare_logo { border-radius: 0; -moz-border-radius: 0; border: none; margin: 0; padding: 0; }é da mesi che lo faccio notare, armstrong era 177cm x 71kg. era sovrappeso.
Un ciclista pulito di 177cm di altezza, se vuole sperare di competere nel ciclismo che conta (non vincere, competere) deve pesare 10 kg in meno.
pensare che un ciclista con 10 kg di troppo possa competere con altri atleti d'elite, vuol dire o essere profondamente ignoranti, o credere alle favole.




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bracc

Novellino
20 Ottobre 2011
13
1
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rossato
sicuramente aveva dei numeri, ma la matematica gestione di tutto quanto fatto in quegli anni, non ha sicuramente euguali in nessuna squadra pro ci ciclismo. Leggete il libro di Tyler Hamilton e quello appena uscito su LA "il texano dagli occhi di ghiaccio"...
 

Ago 15

via col vento
20 Agosto 2013
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Losanna ( Svizzera )
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Bici
Top secret
So che entro in una discussione senza fine...
Xche ci sono ancora oggi quelli Che pensano Che LA sia stato un GRANDE :-x ciclista, e questo con e senza EPO o altre porcherie ....

Ma una cosa che noi tutti dobbiamo prendere in considerazione è la seguente :

1.-

Cercate i suoi risulati al TdF prima del suo ritorno dell 1999, leggete i suoi risultati dopo ogni tappa, sopratutto le tape di montagna e le contre la montre...e vi vedrete fare questa faccina ;nonzo%;nonzo%;nonzo%

2.-

Dunque potete spiegarmi come possibile diventare poco tempo dopo un ciclista che brilla piu del sole sia in montagna che in contre la montre????

Adesso c'è la guerra Che ricomincia tra LeMond & LA....:cassius::cassius::cassius:

Tutti nuoi amanti veri del ciclismo crediamo piu LeMond ( Che è un Signore ) quando dice Che LA poteva arrivare dai 30 in giu su il Tour de France...
Da parte mia ci credo...
 

Ago 15

via col vento
20 Agosto 2013
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Top secret
vi riporto l'opinione di un medico sentita in un documentario sul dooping : se prendiamo in esame 2 atleti,uno dopato e uno no,l'atleta dopato con un alimentazione scorretta,poco allenamento,vita sregolata,batterà il più scrupoloso e preparato degli atleti puliti. in altre parole ci sta benissimo che anche il più scarso dei professionisti,scarso ovviamente tra virgolette,se dopato può vincere e rivincere,fino a che continua a doparsi

Lo penso anche io, ma communique con un bel po piu di allenamento di quello detto
 

Fabio65

Apprendista Velocista
20 Agosto 2007
1.358
27
Cisano Sul Neva (SV)
www.fabiopollero.com
Bici
Specialized Tarmac SL2 Comp Ultegra 6800 Scott Scale 20/2011 XTR
il doping non trasforma il fisico di un passista in scalatore, lui c'è riuscito sottoponendosi ad anni di allenamenti massacranti durante i quali ha passato
in sella ore ed ore in più rispetto ad avversari e compagni di squadra...

Probabilmente è qualcuno che nessuno vorrebbe trovare sulla sua strada, e che per ottenere il risultato che si era prefisso avrebbe travolto chiunque e con qualunque mezzo...

Ma belin sette Tour non si vincono con l'EPO, non basta, soprattutto quando sai benissimo di non essere l'unico...
 

Fabio65

Apprendista Velocista
20 Agosto 2007
1.358
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Cisano Sul Neva (SV)
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Specialized Tarmac SL2 Comp Ultegra 6800 Scott Scale 20/2011 XTR
si certo,l'esempio che ha fatto questo medico era portato all'eccesso,ovviamente si parla sempre di atleti professionisti,non è che uno scarso come me dopandosi può vincere il tour.ma il più scarso dei professionisti si.

io non sono completamente d'accordo... nel contesto in cui era LA e per fare quello che ha fatto lui, bisognava essere quello dopato meglio, è vero, ma anche il più forte di tutti comunque. Se l'EPO facesse tutta questa differenza non ci sarebbero mai stati testa a testa con nessuno.... no, io credo che LA al tour fosse semplicemente il più motivato tra i più forti, il più fresco tra i più forti (si preparava unicamente per quella corsa, mentre la maggioranza degli altri era in un circuito ben più ampio) e sicuramente non gli mancava il medico giusto...
 

gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
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con gruppi shimano
l'unica cosa certa che emerge dal libro è che il doping stravolge le prestazioni degli sport di resistenza. resta da capire come facciano quelli che si dichiarano puliti ad andare con gente con il motore addizionato. nel caso di armstrong io dico che la sua vera forza è stata la sua testa. riis non ha più ripetuto hautacam, landis ha fatto un solo morzine (parlo di periodo pre-squalifica), ullirch un solo tour 97 (si ripresenterà sei anni dopo...). in questo gli anni novanta sono paradossalmente simili ai nostri: wiggo, evans, schleck, heisiedal. tornando ad armstrong ribadisco una cosa che ho già detto: se sai che sei coperto a livelli alti hai un vantaggio innegabile rispetto agli altri. vedi mayo, naufragato dopo quel delfinato del 2004.
 

posse

Maglia Iridata
14 Ottobre 2008
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tra bologna e la montagna
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Cervelo R3
l'unica cosa certa che emerge dal libro è che il doping stravolge le prestazioni degli sport di resistenza. resta da capire come facciano quelli che si dichiarano puliti ad andare con gente con il motore addizionato. nel caso di armstrong io dico che la sua vera forza è stata la sua testa. riis non ha più ripetuto hautacam, landis ha fatto un solo morzine (parlo di periodo pre-squalifica), ullirch un solo tour 97 (si ripresenterà sei anni dopo...). in questo gli anni novanta sono paradossalmente simili ai nostri: wiggo, evans, schleck, heisiedal. tornando ad armstrong ribadisco una cosa che ho già detto: se sai che sei coperto a livelli alti hai un vantaggio innegabile rispetto agli altri. vedi mayo, naufragato dopo quel delfinato del 2004.

non capisco mettere evans nell'elenco..
è sempre stato da podio, senza i dopati trovati tali avrebbe vinto altri due tour
ha vinto il tour senza fenomeni e ha un'età per la quale ci sta un calo
 

carmysco

Apprendista Cronoman
15 Novembre 2010
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Gios
Ancora con questa storia!!
Pantani si dopava fin dai tempi della Carrera!!! :-x

[FONT=verdana, sans-serif]
UFFICIO DELLA PROCURA ANTIDOPING DEL CONI

Procedimento di indagine n. 48/04
Provvedimento & archiviazione
È pervenuta al C.O.N.I. la sentenza n.° 533-2003 del Tribunale di Ferrara, in composizione monocratica, in persona del Giudice dott. Franca Oliva, emessa nel procedimento penale a carico di Conconi Francesco ed altri in esito all’udienza del 19.11.2003 e depositata il 16 febbraio 2004, divenuta irrevocabile per mancata impugnazione nel termine di rito. Detta sentenza veniva trasmessa dal patrocinatore del C.O.N.L, costituito parte civile nel procedimento, Avv. Prof. Guido Valori.
Giova ricordare che Conconi Francesco, Casoni Ilario e Grazzi Giovanni erano stati imputati, rispettivamente, in qualità di Direttore del Centro di Studi Biomedici applicati allo sport dell’Università di Ferrara (d’ora in avanti Centro), il primo, dipendente della medesima struttura, il secondo, e collaboratore della struttura nonché medico sociale della squadra ciclistica Carrera fino al 1995, il terzo, del reato p. e p. dagli artt. 81 cpv., 110 c.p. e 1 della legge n° 401/1989 aggravato per i primi due ai sensi dell’articolo 61 numero 9 c.p. perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in tempi diversi ed in relazione a più competizioni sportive organizzate dalla F.C.I., dalla F.I.S.I. e dalla F.I.D.A.L., federazioni sportive nazionali affiliate al C.O.N.I, o da altre federazioni straniere o enti sportivi internazionali riesaminati dal C.O.N.I., in concorso tra loro,compivano atti fraudolenti al fine di raggiungere, attraverso il miglioramento delle prestazioni agonistiche artificialmente determinate negli atleti, un risultato diverso da quello conseguente al corretto e leale svolgimento delle competizioni alle quali gli stessi atleti professionisti avrebbero dovuto partecipare (quali ad es.: Olimpiadi invernali, Campionati mondiali, Giro d’Italia, Tour de France); ciò, attraverso le seguenti condotte:​
> somministrando eritropoietina, farmaco ad azione dopante la cui assunzione è vietata dall’ordinamento sportivo (C.I.O. e C.O.N.I.) (condotta posta in essere dal solo Grazzi e limitatamente al periodo gennaio-luglio 1993 nei confronti dei ciclisti Bontempi, Chiappucci, Chiesa, Roche e Sorensen);​
> negli altri casi e periodi: eseguendo prelievi ed analisi ematiche ed altri test cinici e biomeccanici ed elaborando i dati delle analisi, con carattere di sistematicità sugli atleti professionisti indicati nell’elenco sotto riportato, curandone la preparazione fisica, in attuazione delle convenzioni stipulate dal Cento con il C.O.N.I. e dei contratti con le predette federazioni sportive nazionali e squadre ciclistiche ovvero con i singoli atleti;​
> controllando nel contempo lo stato di salute degli atleti nei periodi di assunzione da parte degli stessi di eritropoietina nota agli imputati interagendo in tal modo con il trattamento e comunque agevolando, favorendo e contribuendo casualmente al doping degli atleti medesimi.​
L’elenco degli atleti è il seguente:
1. Bontempi Guido;
2. Fondriest Maurizio;
per quanto riguarda la condotta di Conconi e Casoni: 1. Albarello Marco;
2. DeZolt Maurilio;
3. Fauner Silvio;
4. Polvara Giafranco;
5. Vanzetta Giorgio;
6. Di Centa Manuela
7. Berzin Eugeni;
8. Bobrik Vladislav;
9. Cenghialta Bruno; 10. Frattini Francesco; 11. Furlan Giorgio;
l2. Gotti lvan;
13. Minali Nicola;
14. Santaromita Antonio;
15. Ugrumov Piotr
16. Volpi Alberto;
per quanto riguarda la condotta di Conconi e Grazzi:
1. Checchin Stefano;
2. Chiappucci Claudio;
3. Chiesa Mario;
4. Ghiotto Massimo
5. Pantani Marco;
6.Pulnikov Wladimir
7. Roche Stephen
8. Roscioli Fabio;
9. Siboni Marcello;
10. Sorensen Rolf;
11. Zaina Enrico; per quanto riguarda la condotta del solo Conconi:
1. Bugno Gianni;
2. Da Milano Maurizio; 3. Della Bianca Luigi; 4.Scaunich Emma.

I
n sintesi, il Giudice, dopo aver ricordato che una “lunga e complessa indagine è stata portata avanti dai N.A.S. dei Carabinieri di Firenze e di Bologna...attraverso una voluminosa acquisizione di documentazione e di deposizioni testimoniali”, richiama altresì gli esiti della perizia di ufficio effettuata nel corso dell’udienza preliminare innanzi al GIP di Ferrara, volta a stabilire la correttezza tecnico-scientifica delle procedure di prelievo, analisi e indagini poste in essere nei confronti degli atleti seguiti dal Centro, la lettura ed il reale valore da attribuirsi a specifici “dati e documenti introiettati nel corpo probatorio del procedimento”, nonché alcune reciproche coerenze tra i detti dati e documenti, la scarsa valenza tecnica di svariate questioni espressamente sollevate dall’imputato Conconi, l’attendibilità, quale corrispondenza al reale, delle accuse ricavata dai valori di ematocrito tratti dal file denominato DBLAB nonché le complesse vicende processuali all’esito delle quali si è pervenuti alla formulazione del solo capo d’imputazione dianzi trascritto. Quindi, non essendo all’epoca dei fatti contestati in vigore la legge n.° 376/2000 e, dunque, nell’impossibilità di procedere penalmente per fatti rilevanti sotto il profilo del doping, il giudicante si è posto il problema di verificare se nell’ordinamento esistesse una normativa penale che comunque prevedesse e punisse come reato il fatto contestato agli imputati; dopo lunga disquisizione sul punto contenente richiami di precedenti giurisprudenziali, il giudicante è pervenuto alla conclusione di doversi ritenere che i fatti contestati nella concreta fattispecie in esame rientrassero nella fattispecie criminosa prevista e punita dall’art. 1 della legge n.° 401/1989 (frode sportiva).​
Richiamato, poi, l’ampio quadro probatorio acquisito, il giudicante ha ritenuto che nella specie fosse stato accertato che “gli imputati hanno per alcuni anni e con assoluta continuità fiancheggiato gli atleti elencati nel capo di imputazione nella loro assunzione di eritropoietina, sostenendoli e di fatto incoraggiandoli nell 'assunzione stessa con la loro tranquillizzante e garante rete di controlli dello stato di salute di esami, di analisi, di test tesi a valutare ed ottimizzare gli esiti dell'assunzione in vista dei risultati sportivi, quindi realmente interagendo nel” trattamento” e ,favorendo, come a loro contestato, nonché, logicamente, fornendo tutti i supporti logistici atti a prolungare nel tempo l’assunzione di eritropoietina”. Il Tribunale, poi, ha messo in evidenza gli elementi emersi dalle indagini compiute sui files e sui documenti sequestrati quali le grandi oscillazioni di alcuni parametri ematici indicativi che si sono potute osservare nella successione degli esami eseguiti sugli atleti rispetto ai loro valori fisiologici, definita “mostruosa” dal periti d’ufficio, il fatto che le oscillazioni si fossero verificate in corrispondenza di “precisi periodi temporali” (valori bassi in periodi di competizione, e, quindi, progressivamente crescenti sino a raggiungere valori eccezionalmente alti a ridosso delle gare), la circostanza che le oscillazioni di così elevata portata si fossero per lo più verificate nelle discipline sportive c. d. “di resistenza”, potenzialmente in grado di trarre maggiore vantaggio in presenza di trattamenti a base di eritropoietina; ha smontato con l’aiuto della perizia d’ufficio la tesi difensiva dell’imputato Conconi, definendo “non realistica” la motivazione da questi indicata per giustificare le oscillazioni dei valori ematici ha dato atto delle analisi ed elaborazione dei dati fornita dai periti d’ufficio, dei loro rilievi e delle loro conclusioni; ha concluso in ordine affermando che “non può pertanto negarsi la gravità ed univocità del quadro probatorio nei confronti degli imputati”. Rilevato, poi, che per i fatti contestati verificatisi successivamente al 9.8.1995 non sono state acquisite prove sufficienti nei confronti degli imputati, il Tribunale di Ferrara ha deciso dichiarando l’estinzione dei reati ascritti agli imputati per intervenuta prescrizione limitatamente ai fatti verificatisi sino al 9.8.1995 ed assolvendoli dai reati loro ascritti con riferimento a fatti accaduti dopo la stessa data con la formula “il fatto non sussiste”.
La sentenza del Tribunale dl Ferrara e la congerie di fatti in essa accertati indubbiamente forniscono all’opinione pubblica ampi scorci e scenari del desolante panorama del doping quale scienza applicata allo sport in maniera cosciente, assidua e mirata, ed offrono ampia materia per l'apertura di un procedimento d’indagine nei confronti di tutti gli atleti iscritti nell’elenco dianzi riportato da parte di questo Ufficio di Procura . I protagonisti, da un lato sono medici che mostrano di non avere scrupoli nello studiare e sperimentare gli effetti del doping sugli atleti, non lesinando i loro sforzi in tal senso e per giunta utilizzando, nel perseguire i propri scopi, il pubblico denaro sulla base di convenzioni stipulate con il C.O.N.I. ed alcune Federazioni o squadre sportive, dall’altro sono atleti i cui nomi sono o sono stati di alta risonanza che, verosimilmente mossi dal miraggio dell'acquisizione di prestigiosi risultati a livello internazionale e di medaglie, si sono prestati a fungere da cavie e a sottoporre a gravissimo rischio la propria salute.​
Le prove che il Tribunale di Ferrara ha potuto raccogliere in ordine ai fatti verificatisi sino al considerare alla stessa stregua di una positività riscontrata all'esito di esami di laboratorio e tali da fornire lo stesso grado di certezza,ovverosia la certezza che promana da elementi aventi una forza probatoria pressoché insuperabile, per cui appare del tutto superflua l'audizione degli atleti sopra indicati in considerazione del fatto che atteso il tempo trascorso dalla data del verificarsi dei fatti che avrebberopotuto e dovuto contestarsi ai singoli atleti ha fatto si che i relativi illeciti disciplinari accertati dal giudice penale, tutti in relazione ai fatti verificatisi sino al 9.8.1995, quelli successivi sono risultati non provati, debbono essere dichiarati estinti per essere ampiamente decorso il termine di prescrizione previsto per gli illeciti disciplinari dal vigente regolamento antidoping, conseguendone la non sanzionabilità.​
Tuttavia, questa Procura non può esimersi dal considerare che il quadro d'assieme che è emerso dalla lettura della sentenza in rassegna (che si allega al presente provvedimento) è decisamente sconsolante, vieppiù se si pensa che una larga parte degli sportivi seguiti dal centro diretto dal prof. Conconi sono stati (in qualche caso sono tuttora) atleti di rango internazionale e di assoluto prestigio per la massa di risultati raccolti nella carriera e che molti di essi, ancora oggi che non svolgono più attività agonistica, sono tesserati e rivestono incarichi dirigenziali o di responsabilità tecnica di rilievo (a livello di squadre internazionali) nell'ambito delle federazioni sportive di appartenenza, sino a rappresentare lo sport italiano ai massimi livelli in consessi internazionali.
Tutto ciò premesso e ritenuto, questa procura, nel segnalare alla Presidenza del C.O.N.I. l'opportunità di trasmettere alle federazioni interessate (FCI, FISI, FIDAL) il presente provvedimento e l'allegata sentenza 533/03 del Tribunale di Ferrara, affinché valutino le ripercussioni che la gravità dei fatti può avere sulla loro immagine e sulla credibilità dell'azione da loro prestata nell'interesse dello sport, dispone
l ' a r c h i v i a z i o n e​
degli atti del procedimento disciplinare per intervenuta prescrizione degli illeciti disciplinari con riguardo a tutti gli atleti compresi nell'elenco trascritto nella parte iniziale del presente provvedimento.​
Roma, lì 24/6/04
IL PROCURATORE CAPO
Avv. Prof. Giovanni Verde​
[/FONT]
[FONT=verdana, sans-serif]I PROCURATORI
Avv.Prof: Patrizio Spinelli
Avv. Luigi Criscuoli
[/FONT]​

E' inutile che per esporre con intelligenza e oggettività le tue tesi ti avvali di documenti e atti giudiziari incontrovertibili. I fondamentalisti del forum che sostengono che L.A. o il Pantani di turno erano i più forti perchè tanto tutti erano trattati continueranno a farlo. Ho provato a fare la medesima cosa che vorresti (a ragione e con intelligenza fare tu) in un altra discussione ma non c'è verso. La discussione è stata chiusa e reinterpretano il tuo pensiero attribuendoti frasi che ovviamente non vuoi dire. Purtroppo c'è ancora molta gente profondamente ignorante, che crede che il doping, l'addizionamento chimico-farmacologico, il trattamento illegale non a fini terapeutici in ambito sportivo, siano una sorta di scienza addizionale esatta. Quindi se Tizio e Caio assumono 10 mg della medesima Eritropoietina e Caio rifila a Tizio 3 minuti sull'Alpe d'Huez , Caio li rifilerebbe comunque a Tizio se entrambi corressero a crostate, acqua, e integratori salinici. I fondamentalisti del forum, o sarebbe meglio definirli gli ignoranti (coloro che ignorano) non capiscono che il doping MISCHIA i valori fisiologici sportivi in campo, o meglio dire sulla strada trattandosi di ciclismo.
E a chi sostiene che L.A. era comunque un grande perchè nn mangiava, perchè è dimagrito 10 kg, perchè andava su e giù per 8 ore sull'arco alpino con dietro Bruyneel, ed a ciò deve comunque attribuirsi la sua grandezza di atleta, be vorrei dire che non ha capito nulla, o vuole credere ciò che gli piace voler credere. Provate voi a fare non dico 8 ma 5 ore di sella , mangiare poco e rifarle il giorno dopo, e il giorno dopo ancora. Questi carichi di lavoro protratti nel tempo sono possibili solo con il coadiuvamento portato dall'assunzione di ormoni anabolizzanti, Gh (ormone della crescita), fondamentali nel recupero a breve termine e nella ricostruzione muscolare. Ciò che vale per gli atleti dell'atletica leggera o di altri sport in cui si fa ricorso alle terapie ormonali per la ricostruzione muscolare e il recupero vale anche per i ciclisti e valeva per L.A. . In ultima battuta, voglio solo ricordare che L.A. si avvaleva del MIGLIOR MEDICO PREPARATORE (dopatore) al mondo, Michele Ferrari. Non sarà un caso se i migliori atleti cercavano lui fino alla sua recente e tardiva inibizione. Documentatevi anche su Ferrari, e sui diversi gradi e livelli di trattamenti che offrisse. E cosa bisognava fare per accedervi. Ovviamente non sto a dirvi che L.A. avesse accesso al "trattamento privilegiato".
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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dove capita
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MA PERCHE QUESTE COSE NON LE DICEVANO QUANDO VINCEVA. Io sono per LA con o sensa doping lui era uno forte.

Chi le diceva veniva "messo alla porta", vedasi giornalisti licenziati, o gente coperta di querele milionarie o minacciata di querela (o minacciata e basta).

Senza contare che mancavano le prove.

Per il resto è un po' come dire che uno che ha fatto i soldi rubando era comunque "intelligente" o capace...
 

gasht

Maglia Amarillo
6 Febbraio 2005
8.769
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con gruppi shimano
non capisco mettere evans nell'elenco..
è sempre stato da podio, senza i dopati trovati tali avrebbe vinto altri due tour
ha vinto il tour senza fenomeni e ha un'età per la quale ci sta un calo

non credo a evans come non credo a basso (intendiamoci non è che credo che siano dei malfattori, credo solamente ricorrano a degli aiuti "esogeni"). le prestazioni del lautaret 2011 e dello zoncolan 2010 puzzano molto. evans ha fatto un tour 2011 andando a tutta dal primo all'ultimo giorno. leggendo i giornali del giorno dopo si leggeva di un corridore senza ombre. peccato che il suo manager, se non erro, fosse rominger.