Tutti i commenti letti fin qui partono dal presupposto che il doping sia un male assoluto. Ma è proprio così? Oppure è solo un pregiudizio? L'uomo da millenni usa i medicinali o altre sostanze per raggiungere determinati obiettivi: la coca cola per digerire la pizza, due o tre bicchieri di vino per una serata in compagnia, la tachipirina per abbassare la febbre, il viagra quando non si vuole correre il rischio di fare brutta figura....e così via. E' ovvio che chi ha l'obiettivo di arrivare prima al traguardo o arrivare alla fine delle tre settimane di una corsa a tappe, cercherà di aiutarsi con tutto quello che ha a disposizione, purchè non gli faccia correre il rischio di essere sanzionato o non metta in pericolo la sua salute.
Hai fatto una gran confusione, mischiando doping con alimenti che aiutano la digestione, con medicinali che aiutano la guarigione. O il vino che al massimo ti sbronza e ti fa dormire, ma non ti fa andare più forte.
Doping è quella pratica che altera le proprie prestazioni, migliorandole quando con le proprie capacità fisiche non si riesce a farlo. Il fatto che ai tempi di Coppi e Bartali prendessero le anfetamine non significa che fosse una cosa corretta. Per fortuna è arrivata la scienza a rimettere le cose a posto e la definizione di doping è diventata più precisa.
Oppure è solo un pregiudizio?
Il doping è pregiudizio? Il doping è truffa, il doping è barare. Il doping è arrivare prima del tuo avversario pur non avendone le stesse qualità. Oppure, avere le stesse, ma facendo sì che il tuo avversario non possa vincere.
Il doping è proprio l'anti-etica dello sport.
Quello che voglio dire è che il doping è inevitabile (anche perché per i professionisti correre è un mestiere, non un divertimento), inutile fare i moralisti o i finti tonti. Il problema è di cosa si usa: ci sono sostanze, giustamente vietate, che mettono a rischio la salute. Altre che invece riescono a dare un piccolo aiuto senza far correre questo rischio e non sono vietate. Fino a una cinquantina di anni fa non ci si rendeva nemmeno conto che il doping fosse un problema. Poi si è cominciato a pretendere che gli sportivi corressero a pane e acqua. Ma questo è impossibile, anche perché la scienza nel frattempo ha fatto passi da gigante e ha messo a disposizione farmaci che possono dare migliore diverse funzioni vitali o risolvere alcuni problemi tipici di uno sport. Se non sono vietati e non fanno male, perché privarsene? Non tutto ciò che si compra in farmacia è doping, e il fatto di aiutarsi con un farmaco, imho, non significa sempre che si sta barando.
Sembra di leggere Ferrari quando diceva: «Quello che non si trova non è doping.»
Io rispondo invece, a te e Ferrari: «Se hai rubato, anche se non ti hanno preso resti sempre un ladro.»