Recensione Sella ISM PN 2.1

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Bici
Colnago V1-r
Alla fine tra la PN 1.1 e la PN 2.1 ho scelto quest'ultima che è un'evoluzione della prima, penso sia utile a chi sta meditando di cambiare sella avere un parere.

La sella mi è arrivata ieri, appena la monto e la provo vi dirò... stay tuned. o-o
 

_Roberto_

Gregario
19 Giugno 2013
533
113
San Giorgio di Nogaro (UD)
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Bici
Scapin Team Ballan & EOS 7 - Cannondale System Six & Slice Six13 - Basso Viper
Il tempo è sempre stretto mannaggia :bua:, ieri sera l'ho montata approssimativamente, spero questo we di provarla, ci risentiamo tra qualche giorno o-o

Hai mai usato una sella ISM prima d'ora?
In genere richiedono un periodo di adattamento abbastanza lungo, aspetta prima di esprimere un parere.
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Colnago V1-r
Hai mai usato una sella ISM prima d'ora?
In genere richiedono un periodo di adattamento abbastanza lungo, aspetta prima di esprimere un parere.

No, mai avute prima, ho provato diverse SMP con cui non ho mai avuto un buon feeling, comunque questa sera ho messo a misura questa ISM e l'ho provata sui rulli, ho trovato subito un buona sensazione, ma ovviamente la prova su strada sarà quella che darà il verdetto finale, tra sabato e domenica la provo.
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Colnago V1-r
Un po' in ritardo lo ammetto, ma ecco la recensione, ho atteso qualche centinaio di Km per poter esprimere un parere obiettivo, buona lettura:

RECENSIONE SELLA ISM PN 2.1

GENERALITA’: premetto che sulla mia Colnago V1-r montavo una S. Marco Aspide CX Carbon con la quale mi trovavo bene, ho deciso di cambiare perché mi serviva una sella da lunghe percorrenze che non sollecitasse troppo le parti basse specie in presa bassa e sulle appendici. La scelta della PN 2.1 invece che la PN 1.1 è stata dettata dal fatto che la 1.1 mi sembrava un po’ stretta (110mm) mentre la PN 2.1 è larga 120mm, buon un compromesso rispetto alla S. Marco (135mm).

ESTETICA: qui c’è poco da dire, la ISM è un mattone, tozza e sgraziata, ma con questa tipologia di selle lo si deve mettere in conto..

PESO: quando ho messo la PN 2.1 sulla bilancia mi è venuto un colpo, 345g! Tuttavia il maggior peso è rapportato alla solidità (e si vede), tra l’altro una sella aperta non può pesare come una chiusa altrimenti si deformerebbe. Sulla PN 2.1 il carrello è in cromoloy e lo scafo è ben spesso. In conclusione chi sceglie ISM deve fare pace col discorso peso.

ASPETTO: le rifiniture sono spartane, niente in più di quello che serve, la pelle mi sembra di buona qualità e non scivolosa, serigrafia laser minimalista, la parte interna e i fianchetti sono traforati, suppongo per facilitare l’asciugatura nell’uso triathlon. E’ una sella abbastanza morbida (fattore ISM 40), cosa che a mio avviso è positivo per il tipo di appoggio, una seduta veloce mi ha confermato che un po’ di cedevolezza serve. La parte di sotto è appena passabile, le rifiniture sono praticamente assenti, si vedono tratti di pelle che andavano rifilati e sbaffi di colla, insomma una costruzione che appare a tratti approssimativa, sotto questo punto il confronto con la media delle selle in giro è impietoso, fortunatamente non sono queste le caratteristiche importanti.

MONTAGGIO: appena la scartocci ti rendi conto che è una sella particolare, la conferma si ha quando la si va a montare, è pensata per il triathlon quindi più adatta ai reggisella tipo aero con larga escursione, su quelli da bdc invece per garantire il giusto arretramento si deve posizionare il carrello praticamente a fondo corsa, niente di grave (a parte l’estetica) se si considera che tutto il carico deve essere posizionato sulla metà anteriore e quindi non ci dovrebbero essere problemi di sollecitazioni anomale della struttura.

REGOLAZIONE: per una regolazione ottimale la bici deve essere messa sui rulli con il supporto per la ruota anteriore. ISM consiglia un posizionamento preliminare con la punta arretrata di almeno 5cm rispetto alle selle tradizionali, come già detto questo può diventare un problema con i reggisella delle bdc dove il carrello viene a trovarsi praticamente a fondo corsa. Nel mio caso, che avevo un arretramento di 52cm, ho dovuto posizionarla a 48cm, inoltre ISM a causa del maggiore spessore consiglia di abbassarla di almeno 5mm, troppo poco, nel mio caso ho dovuto abbassarla di ben 25mm per mantenere un corretto angolo del ginocchio. Per il livellamento invece bisogna fare molta attenzione, ISM consiglia di mantenere il carrello orizzontale, se si vuole però si può abbassare la punta di 1-2 gradi, cosa che ho fatto io, per aiutarsi è bene usare una piccola livella posizionata sui due baffi. Un controllo finale con il filo a piombo tra rotula e asse del pedale chiude la fase di regolazione preliminare.

PRIME IMPRESSIONI IN SELLA: una volta montata e regolata una prova sui rulli permette di percepire le prime sensazioni, l’assenza della punta obiettivamente sconcerta, tuttavia questa perplessità sparisce appena ci si siede e ci si posiziona come consiglia ISM. Che dire, tra il mio c… e la PN 2.1 è stato colpo di fulmine, la prima sensazione che ho provato è stata di libertà, le frattaglie sono letteralmente nel vuoto e quindi non c’è alcuna compressione sulla zona pelvica, ottima la sensazione anche pedalando in posizione chrono, complessivamente buone le impressioni iniziali.

PROVA SU STRADA: oramai con la PN 2.1 ho fatto qualche centinaio di Km e posso confermare in toto le impressioni avute nella prova su rullo, l’adattamento alla nuova seduta almeno per me è stato naturale, da subito ho trovato la giusta posizione che preciso non deve essere troppo arretrata, per regolarsi basta spostarsi un po’ avanti e indietro e si trova facilmente il punto di appoggio ideale e, se si mantiene l’assetto corretto, non si avverte alcuno sfregamento con il pantaloncino tra le cosce. Sulle appendici, anche quelle corte da gara draft, è sufficiente avanzare di poco per trovare il giusto angolo delle gambe e si riesce a tenere la posizione a lungo.

CONCLUSIONI: indubbiamente la migliore sella che abbia provato finora, e ne ho provate diverse, la consiglio a tutti quelli che hanno come me problemi di intorpidimento delle parti basse sulle lunghe percorrenze, se si sorpassano l’impatto estetico e del peso c’è solo da guadagnare. Diciamo che la sua collocazione naturale è sulle TT dove si adatta perfettamente alle geometrie dei reggisella, tuttavia anche su telai bdc fa il suo lavoro egregiamente.
 

NormaJean

Apprendista Cronoman
25 Gennaio 2013
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Bici
n/a
Recentemente sono passato anche io a Ism, con una attack. Mai avuto ism, usavo fizik tritone (non riesco a sopportare molto le selle tradizionali) e posso confermare tutto quello scritto da Darius.
Per me è stato un adattamento veloce e mi trovo decisamente meglio rispetto alla precedente.