Riflessioni: cosa ci separa dai primi? Punti deboli?

gioadelu

Novellino
7 Giugno 2010
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ma parli per tutte le distanze? perchè preparar un 70.3 anche anche...ma un IM almeno nel perido di massimo carico mi sembrano poche.
Ciao, capita di frequente che amatori al di sopra di questo volume, adottino quasi carichi complessivi (volume x intensità) da professionisti, raccogliendo però risultati inparagonabili, addirittura scarsi e frustranti. Ti giuro, una delle cose più difficili del lavorare con gli amatori è convincerli ad allenarsi di meno e stare sereni.
Che si abbia un coach o si faccia da soli, per esperienza organizzando con senso il tempo disponibile entro le 10 ore, consente di non rinunciare alla vita sociale, allo scarico mentale alle birrette, e portare a casa risultati paragonabili e spesso superiori rispetto a chi per un 70.3 si rovina 4 mesi di vita.
In 10 ore settimanali x 4 mesi, lavorando con furbizia... Forza massima, Vo2max, sessioni di tecnica da FRESCHI (perchè il sistema nervoso da stanco fa errori e ti ferma), pochi lunghi, molti lipidici furbamente accorciati da deplezione o preaffaticamento... se ne fanno di progressi.
Il nuoto..certo che la tecnica conta e che se spaciughi, a ritmi alti praticamente ti pianti, e allora perchè fare certi ritmi in vasca?? Io ne vedo di gente in vasca che vuol fare tecnica a ritmi folli con le braccia di ghisa, e che tecnica fa??? spreca tempo, e così le 10 ore non bastano più.
 

gioadelu

Novellino
7 Giugno 2010
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Perché dovrebbero bannarti? Continuo a non capire, perché la stagione è lunga ed ogni periodo ha fini diversi. Se io parto a gennaio con la qualità ad aprile sono al massimo della forma, a fine maggio scoppiato, ma le gare importanti iniziano a giugno.

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perchè con i preparatori sono abbastanza rigidi, ed è giusto, questo è un luogo di scambio per appassionati non una vetrina professionale.

Forse mi sono fatto fraintendere.. il modello prestazionale, la periodizzazione e il calendario gare restano il fulcro, alle gare si arriva in forma no scoppiati :)
Ma da perchè dovresti essere scoppiato a giugno partendo a gennaio? con obbiettivi intermedi a motivare, partendo a Gennaio con 8-9 ore settimanali, arrivando al massimo delle 11-12 ad aprile modulando in riduzione sia la densità che l'intensità delle sessioni, a maggio inizi a scalciare come un cavallo, e poi saggiamente mantieni la forma, magari con una breve transizione per fare un bel finale di stagione
 
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N3bbia

Maglia Gialla
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27 Agosto 2012
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Ciao, capita di frequente che amatori al di sopra di questo volume, adottino quasi carichi complessivi (volume x intensità) da professionisti, raccogliendo però risultati inparagonabili, addirittura scarsi e frustranti. Ti giuro, una delle cose più difficili del lavorare con gli amatori è convincerli ad allenarsi di meno e stare sereni.
Che si abbia un coach o si faccia da soli, per esperienza organizzando con senso il tempo disponibile entro le 10 ore, consente di non rinunciare alla vita sociale, allo scarico mentale alle birrette, e portare a casa risultati paragonabili e spesso superiori rispetto a chi per un 70.3 si rovina 4 mesi di vita.
In 10 ore settimanali x 4 mesi, lavorando con furbizia... Forza massima, Vo2max, sessioni di tecnica da FRESCHI (perchè il sistema nervoso da stanco fa errori e ti ferma), pochi lunghi, molti lipidici furbamente accorciati da deplezione o preaffaticamento... se ne fanno di progressi.
Il nuoto..certo che la tecnica conta e che se spaciughi, a ritmi alti praticamente ti pianti, e allora perchè fare certi ritmi in vasca?? Io ne vedo di gente in vasca che vuol fare tecnica a ritmi folli con le braccia di ghisa, e che tecnica fa??? spreca tempo, e così le 10 ore non bastano più.

guarda pure io sono uno che preferisce meno ore ma fatte bene e furbe come dici tu, ma continuo a pensare che siano poche almeno nel periodo clou dei 3 mesi pre gara. Perché è vero che con della qualità si ottengono risultati con meno ore ma è anche vero che è un sistema ben più 'pericoloso' specie per chi non ha più 20 anni. Perché la regolina del 20% di qualità su volume totale (friel arriva a dir 25% massimo credo) non è li a caso. Ci si può bruciare anche con 8 ore a settimana se si esagera con la qualità.

I professionisti li lascerei perdere perché stanno sulle 35/40 ore a settimana con anche tanta qualità parlando di IM, un altro mondo.
 

desperados988

Pedivella
8 Aprile 2014
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mtb per ora
Va bene allenarsi di meno e mettere più qualità, ma se uno può allenarsi di più non è meglio? Parlo anche di fare un recupero attivo, esercizi di potenziamento ecc.. io in questo ultimo periodo, causa altri problemi, mi sono voluto allenare di più per non pensare troppo :D Mica è un problema? Certo non parlo di suonarsi ogni volta, però magari di usare il tempo in più per fare esercizi specifici o altro sempre comunque finalizzato al miglioramento.
 

desperados988

Pedivella
8 Aprile 2014
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Vi lascio questo video sul nuoto stile libero che a mio parere è piuttosto interessante, mostrano anche un particolare attrezzo da palestra che permette di allenare e misurare la potenza sviluppata durante la bracciata:

(per chi non capisce l'inglese è possibile andare nelle opzioni del video e attivare i sottotitoli
con traduzione automatica in italiano)


che figata, vorrei vedere il prezzo :D

personalmente penso di si se uno già apprezzava friel. come dicevano altri ha un approccio volumistico alla preparazione ma almeno nell ultma edizione documenta anche con otenza, tss, if etc..la trovo più completa...anche se io seguo un approccio diverso

mi sto leggendo fast track triathlete di dixon perchè è incentrato tutto su un approccio più da persona normalmente impegnata' quindi per ogni sessione spiega anche come eliminarla/diminurla alla bisogna.

ma voi vi allenate seguendo questo libro oppure con un coach? Io l'avevo iniziato a leggere per solo ciclismo, non sapevo esistesse la bibbia anche per il triathlon.
 

N3bbia

Maglia Gialla
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Va bene allenarsi di meno e mettere più qualità, ma se uno può allenarsi di più non è meglio? Parlo anche di fare un recupero attivo, esercizi di potenziamento ecc.. io in questo ultimo periodo, causa altri problemi, mi sono voluto allenare di più per non pensare troppo :D Mica è un problema? Certo non parlo di suonarsi ogni volta, però magari di usare il tempo in più per fare esercizi specifici o altro sempre comunque finalizzato al miglioramento.

Dipende dal di più. IO se aggiungessi qualità mi spaccherei e pure coi volumi addotto molta prudenza specie in corsa ovviamente. Quindi se una settimana mi trovassi ad aver un sacco di tempo per allenarmi non credo farei moto diversamente da quello che faccio ora. Il carico va aumentato con calma e si deve aver tollerato bene quello precedente. se arrivo sui gomiti a far 14ore a settimana, quella dopo non ne faccio 16.


che figata, vorrei vedere il prezzo :D



ma voi vi allenate seguendo questo libro oppure con un coach? Io l'avevo iniziato a leggere per solo ciclismo, non sapevo esistesse la bibbia anche per il triathlon.

IO non seguo friel perchè come dicevo mi pare metta un po troppo l accento sui lunghi e sul volume in generale. Adesso non ho qui il libro dove dava proprio un programma di allenamento ma per l IM ricordo che metteva un sacco di weekend da 5 o 6 ore di bici...che non tollero bene. Stesso dicasi per la corsa. Però la reputo una lettura interessante ...preferisco quello di dixon che incontra più il mio approccio.
 

desperados988

Pedivella
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Dipende dal di più. IO se aggiungessi qualità mi spaccherei e pure coi volumi addotto molta prudenza specie in corsa ovviamente. Quindi se una settimana mi trovassi ad aver un sacco di tempo per allenarmi non credo farei moto diversamente da quello che faccio ora. Il carico va aumentato con calma e si deve aver tollerato bene quello precedente. se arrivo sui gomiti a far 14ore a settimana, quella dopo non ne faccio 16.




IO non seguo friel perchè come dicevo mi pare metta un po troppo l accento sui lunghi e sul volume in generale. Adesso non ho qui il libro dove dava proprio un programma di allenamento ma per l IM ricordo che metteva un sacco di weekend da 5 o 6 ore di bici...che non tollero bene. Stesso dicasi per la corsa. Però la reputo una lettura interessante ...preferisco quello di dixon che incontra più il mio approccio.

quindi nel libro lui segue una sola "filosofia" di allenamento? Oppure magari da qualche alternativa in modo che diversi soggetti possano "scegliere" in base alle loro caratteristiche e, in generale come dici tu, da come "tollerano" quel genere di allenamento?

Fermo restando che vorrei prenderlo in ogni caso.
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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guarda pure io sono uno che preferisce meno ore ma fatte bene e furbe come dici tu, ma continuo a pensare che siano poche almeno nel periodo clou dei 3 mesi pre gara. Perché è vero che con della qualità si ottengono risultati con meno ore ma è anche vero che è un sistema ben più 'pericoloso' specie per chi non ha più 20 anni. Perché la regolina del 20% di qualità su volume totale (friel arriva a dir 25% massimo credo) non è li a caso. Ci si può bruciare anche con 8 ore a settimana se si esagera con la qualità.

I professionisti li lascerei perdere perché stanno sulle 35/40 ore a settimana con anche tanta qualità parlando di IM, un altro mondo.

la qualità va fatta, ma ci sono sempre delle quantità massime e minime e delle proporzioni da rispettare
 

NormaJean

Apprendista Cronoman
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ma voi vi allenate seguendo questo libro oppure con un coach? Io l'avevo iniziato a leggere per solo ciclismo, non sapevo esistesse la bibbia anche per il triathlon.

Io mi alleno tramite coach da 2 stagioni e è la cosa migliore che potessi fare. Mi alleno di meno, meglio, e vado molto più forte (relativamente alle mie capacità).
 

N3bbia

Maglia Gialla
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quindi nel libro lui segue una sola "filosofia" di allenamento? Oppure magari da qualche alternativa in modo che diversi soggetti possano "scegliere" in base alle loro caratteristiche e, in generale come dici tu, da come "tollerano" quel genere di allenamento?

Fermo restando che vorrei prenderlo in ogni caso.

dunque, fermo restando che l ho letto e non studiato, lui applica quella che è il suo metodo di allenamento. la bibbia è un libro meno di tabelle e più di preparazione generale, quello di tabelle è 'your best triathlon' ma ovviamente i principi son gli stessi. In quello di tabelle non è che tracci diverse strade ma alcuni allenamenti sono opzionali e altri sono definiti chiave. Per cui ad esempio una certa settimana ha volumi che vanno dalle 14 alle 18 ore a seconda di quello che si fa con gli opzionali.

IO prenderei la bibbia perché al di la della tabella da anche info utili sui principi base di allenamento...sulle tipologie di sessione e su quello che si ottiene con questo o quell allenamento. Secondo me è una buona base. come dicevo non incontra il mio approccio (che magari non è quello corretto) , io una sua tabella non potrei seguirla alla lettera e mi trovo meglio con altri autori. fermo restando che non è che voglio preparar un IM pedalando al massimo 3h....ma manco 6.
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
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www.sportintranslation.com
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quindi nel libro lui segue una sola "filosofia" di allenamento? Oppure magari da qualche alternativa in modo che diversi soggetti possano "scegliere" in base alle loro caratteristiche e, in generale come dici tu, da come "tollerano" quel genere di allenamento?

Fermo restando che vorrei prenderlo in ogni caso.
Nel libro, che è più su cosa sia la teoria dell'allenamento che un libro di tabelle, parte dalla teoria della periodizzazione classica, ma presenta anche altri metodi come la periodizzazione inversa, il sistema a blocchi, la polarizzazione. La lettura ti potrebbe tornare utile per discutere con il tuo allenatore la filosofia che sta alla base delle sue tabelle. In generale ricordati che si migliora con allenamenti costanti più che duri, il carico deve essere progressivo, mai più del dieci percento da un periodo all'altro, salvo i periodi di rottura programmati, perché un incremento brusco potrebbe causarti infortuni o sovraffaticamento con, conseguente, sospensione degli allenamenti, cosa da cercare di evitarsi sempre, meglio due allenamenti più leggeri in poco tempo che uno solo duro in più giorni, poi di allenamenti duri consecutivi fatti a caso solo perché ci si sentiva bene quei giorni, meglio non parlarne neanche.

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Mancio82

Apprendista Passista
8 Maggio 2013
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Chiaramnte dipende molto dalle ore allenate,dal background sportivo,dalla predisposizione fisica e dalle distanze da prepare.
Essere decenti in un 70.3 o Im se si ha tempo , nn e difficile. Lo e molto di piu nelle diastanze fino Olimpico.
Ci sono numeri di base nuoto bici corsa quasi obbligatori se si fanno le cose con metodo.

Secondo me l'olimpico ,da fare bene, è la distanza più difficile di tutte; richiede velocità e fondo, skill tecnici come nuoto forte, transizioni, ma anche capacità nel gestirsi, se no il rischio di saltare è dietro l'angolo
 
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NormaJean

Apprendista Cronoman
25 Gennaio 2013
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Secondo me l'olimpico ,da fare bene, è la distanza più difficile di tutte; richiede velocità e fondo, skill tecnici come nuoto forte, transizioni, ma anche capacità nel gestirsi, se no il rischio di saltare è dietro l'angolo

Ci metterei anche il 70.3 perché nuoto si deve andare forte, sono solo 400m in più, se esci bene in un olimpico hai il vantaggio di scia e cambi mentre nel medio devi menare da solo. E poi considerata la distanza, "solo" 21km, si ha la possibilità di correre veloci.
Il medio secondo me è una gara che si può ancora puntare a fare forte, per noi amatori intendo.
 

daniele ultra

Apprendista Scalatore
6 Gennaio 2009
2.587
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La resistenza la alleni sempre, la velocita o ce o non ce.
Io corro un 10k come un 21k, parlando x amatori chiaramente, in un olimpico sono un signor neasuno in un 70.3 passo x uno che corre bene.
 
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