Ruote leggere o allenarsi meglio??

mountainbiker

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In salita serve potenza cioè quanta forza i muscoli riescono a dare nella pedalata, ma conta molto anche il peso del ciclista. Faccio un esempio nel caso di 2 ciclisti con differenza di peso di 5 kg in una salita di x km con pendenza media di y % il ciclista con 5 kg in meno dovrebbe avere un vantaggio di z secondi. Così come una bici più leggera dovrebbe dare un vantaggio ma questa teoria spesso è "smentita" da tanti fattori. Io sono del parere che per andare forte bisogna allenarsi BENE per andare forte su tutti i tipi di strada, le ruote o la bici contano molto poco.
 

123lorka

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Non è esattamente così: c'è gente che anche se sia allena e fa 8-10000 km l'anno arranca ugualmente in salita. Probabilmente arrancherebbero anche se ne facessero 15.000 di km. Non basta la quantità a fare la prestazione. Anzi, per il ciclista amatoriale è ancora più semplice: se la base su cui lavori è quella che è per natura, un pochino migliorerai, ma ti scontrerai presto con i tuoi limiti. Ma è anche vero che proprio riuscire a raggiungere quel limite potrebbe essere una sfida anche per il ciclista poco dotato, ed è giusto che investa sul mezzo, allenamento, alimentazione, etc., se ci crede. Ben consapevole che non bisogna essere campioni per possedere e far girare un paio di ruote in carbonio.
Si ma cosa vuol dire "arranca"??? E chiaro che qualsiasi sprinter facesse anche 50 000km all'anno e allenadosi solo in salita non anda mai forte come uno scalatore puro. Pero e indubbio che se uno si allena seriamente, pur non avendo il fisico "da scalatore" puo migliorare tanto. Vent'anni fa feci un anno con "allenamenti seri" (compresa una alimentazione molto mirata, quasi ossesiva) per vedere fino a dove potevo arrivare. Avevo 26 anni e avevo appena finito l'univerista e quindi me lo potevo permettere. In quell'anno per 2-3 mesi "volavo", facendo medie sempre intorno ai 28/29km/h e facendo giri di 100km come fossero niente. Con una bici che rispetto alle attuali era davvero un cancello. Il tutto e pero durato poco, perche appena ho mollato un po sono ritornato a medie da 25/26km/h. Riusci ad arrivare a 75kg per 184cm e mi ricordo che molti pensarono che avessi qualche grave malatia perche ero davvero secco. Se ci si allena seriamente pur non avendo un fisico da scalatore si continuera ad arrancare in salita, ma sara un "bel arrancare". o-o Se uno desidera avere delle belle ruote in carbonio perche sono belle se le compri pure, ma se uno vuole migliorare in bici facendo tempi migliori le ruote, ma in generale il mezzo e l'ultima cosa alla quale deve pensare. Poi e vero che delle ruote piu rigide e leggere quando spingi si sentono che rispondono meglio, ma piu il giro e lungo piu questo guadagno e superfluo nella media generaleo-o
 
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green dolphin

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3 Gennaio 2008
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Si ma cosa vuol dire "arranca"??? E chiaro che qualsiasi sprinter facesse anche 50 000km all'anno e allenadosi solo in salita non anda mai forte come uno scalatore puro. Pero e indubbio che se uno si allena seriamente, pur non avendo il fisico "da scalatore" puo migliorare tanto. Vent'anni fa feci un anno con "allenamenti seri" (compresa una alimentazione molto mirata, quasi ossesiva) per vedere fino a dove potevo arrivare. Avevo 26 anni e avevo appena finito l'univerista e quindi me lo potevo permettere. In quell'anno per 2-3 mesi "volavo", facendo medie sempre intorno ai 28/29km/h e facendo giri di 100km come fossero niente. Con una bici che rispetto alle attuali era davvero un cancello. Il tutto e pero durato poco, perche appena ho mollato un po sono ritornato a medie da 25/26km/h. Riusci ad arrivare a 75kg per 184cm e mi ricordo che molti pensarono che avessi qualche grave malatia perche ero davvero secco. Se ci si allena seriamente pur non avendo un fisico da scalatore si continuera ad arrancare in salita, ma sara un "bel arrancare". o-o Se uno desidera avere delle belle ruote in carbonio perche sono belle se le compri pure, ma se uno vuole migliorare in bici facendo tempi migliori le ruote, ma in generale il mezzo e l'ultima cosa alla quale deve pensare. Poi e vero che delle ruote piu rigide e leggere quando spingi si sentono che rispondono meglio, ma piu il giro e lungo piu questo guadagno e superfluo nella media generaleo-o

Io ho solo ripreso il temine usato all'apertura del topic per far notare che l'arrancare in salita dipende da tanti fattori, ma il primo e senz'altro più importante è il tipo di fisico (watt/kg) e la cilindrata del motore (VO2max per gli addetti ai lavori). Questi fattori possono essere compensati da ruote leggere quasi per nulla, e altrettanto poco dall'allenamento perché come spiegavo c'è un muro che difficilmente si può oltrepassare, perché non puoi cambiare ciò che sei. Migliorare allenandosi più intensamente e frequentemente, come spiegavi, è inevitabile: l'allenamento quello fa, se no non servirebbe a nulla. Se prendi qualsiasi amatore che si allena solo il fine settimana e lo fai allenare seriamente 5 giorni su 7, avrai dei miglioramenti, ma siamo ad un livello proprio base, perché tale miglioramento è quasi scontato. Infatti come spiegavi, appena hai mollato, sei sceso drasticamente di condizione.

Quindi sì, soggettivamente ed in base alle proprie possibilità, allenandosi un po' riuscire a passare da una VAM di 800 mt. l'ora ad una di 900 può essere un gran bell'arrancare ed un ottimo risultato, ma sempre arrancare è. Ma ciò non per sminuire gli altri, ma per spiegare che con l'allenamento non si può ottenere tutto.

Domenica ho incrociato un gruppetto di ciclisti, ed uno lo avevo conosciuto anni fa. Mi racconta che ha ripreso da poco, è la terza o quarta uscita che fa, dopo che è stato fermo un annetto perché si era stufato di tutto, ha tolto il ciclocomputer, Strava, il misuratore di potenza, tutto, perché si stava "ammalando", era diventato come un lavoro, e non si divertiva. Ed ha fatto un passo indietro. Ma nonostante tutto si è messo davanti per mezz'ora in pianura ai 35-37 come se fosse seduto al bar, ed in salita siamo saliti insieme chiacchierando mentre i suoi amici, uno dei quali fa triathlon e si allena seriamente, arrancavano e si staccavano. Questo non per dire che siamo dei fenomeni, siamo saliti poco sotto i 1000 di VAM, ma che se uno è dotato si vede anche da queste situazioni. Lui a mio avviso aveva/ha delle potenzialità molto buone, nel suo caso se si allenasse potrebbe veramente raggiungere ottimi risultati, perché il suo limite, rispetto alla maggioranza degli amatori, è spostato decisamente più in alto. Questo è per spiegare che appunto, l'allenamento non è la panacea di tutti i mali, perché se il tuo limite è molto vicino lo raggiungerai presto e non avrai altra possibilità di migliorare. Chi parte invece con una base migliore, al contrario, avrà un range più ampio di progredire.

Ma siamo off topic.
 

123lorka

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Io ho solo ripreso il temine usato all'apertura del topic per far notare che l'arrancare in salita dipende da tanti fattori, ma il primo e senz'altro più importante è il tipo di fisico (watt/kg) e la cilindrata del motore (VO2max per gli addetti ai lavori). Questi fattori possono essere compensati da ruote leggere quasi per nulla, e altrettanto poco dall'allenamento perché come spiegavo c'è un muro che difficilmente si può oltrepassare, perché non puoi cambiare ciò che sei. Migliorare allenandosi più intensamente e frequentemente, come spiegavi, è inevitabile: l'allenamento quello fa, se no non servirebbe a nulla. Se prendi qualsiasi amatore che si allena solo il fine settimana e lo fai allenare seriamente 5 giorni su 7, avrai dei miglioramenti, ma siamo ad un livello proprio base, perché tale miglioramento è quasi scontato. Infatti come spiegavi, appena hai mollato, sei sceso drasticamente di condizione.

Quindi sì, soggettivamente ed in base alle proprie possibilità, allenandosi un po' riuscire a passare da una VAM di 800 mt. l'ora ad una di 900 può essere un gran bell'arrancare ed un ottimo risultato, ma sempre arrancare è. Ma ciò non per sminuire gli altri, ma per spiegare che con l'allenamento non si può ottenere tutto.

Domenica ho incrociato un gruppetto di ciclisti, ed uno lo avevo conosciuto anni fa. Mi racconta che ha ripreso da poco, è la terza o quarta uscita che fa, dopo che è stato fermo un annetto perché si era stufato di tutto, ha tolto il ciclocomputer, Strava, il misuratore di potenza, tutto, perché si stava "ammalando", era diventato come un lavoro, e non si divertiva. Ed ha fatto un passo indietro. Ma nonostante tutto si è messo davanti per mezz'ora in pianura ai 35-37 come se fosse seduto al bar, ed in salita siamo saliti insieme chiacchierando mentre i suoi amici, uno dei quali fa triathlon e si allena seriamente, arrancavano e si staccavano. Questo non per dire che siamo dei fenomeni, siamo saliti poco sotto i 1000 di VAM, ma che se uno è dotato si vede anche da queste situazioni. Lui a mio avviso aveva/ha delle potenzialità molto buone, nel suo caso se si allenasse potrebbe veramente raggiungere ottimi risultati, perché il suo limite, rispetto alla maggioranza degli amatori, è spostato decisamente più in alto. Questo è per spiegare che appunto, l'allenamento non è la panacea di tutti i mali, perché se il tuo limite è molto vicino lo raggiungerai presto e non avrai altra possibilità di migliorare. Chi parte invece con una base migliore, al contrario, avrà un range più ampio di progredire.

Ma siamo off topic.
Condivido in toto. Tornado in topic...quello che volevo sottolineare e che nel corso deli ultimi 20 anni il "mito del componente" che ti fa andare sempre piu forte e cresciuto in maniera esponenziale. Un amatore di qualsiasi livello dovrebbe guardare quasi esclusivamente il solo lato estetico del componente. Se una bici, ruote, casco, occhiali, maglia, ecc. sono belle si comprano per quello e non perche ti facciano guadagnare x Watt. Nei professionisti il componente leggero e/o aerodinamico puo avere un suo perche visto che li ogni aspetto viene, giustamente, curato spesso in maniera maniacale, ma tra semplici amatori...
 
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Mi piacciono sti calcoli, .. come si fanno? ( non è sarcasmo)

Con calcolatori online tipo http://www.aeroweenie.com/calc.html
Ce ne sono anche in Italiano o comunque di piu' semplici, questo ti fa giocare anche col coefficiente aerodinamico e la resistenza al rotolamento.

Se piu' persone usassero questi calcolatori, la smetteremmo di sentire baggianate come "300g in salita si sentono". A giudicare dal forum, sembra che tutti siano residenti alle pendici dello Zoncolan.
 

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Condivido in toto. Tornado in topic...quello che volevo sottolineare e che nel corso deli ultimi 20 anni il "mito del componente" che ti fa andare sempre piu forte e cresciuto in maniera esponenziale. Un amatore di qualsiasi livello dovrebbe guardare quasi esclusivamente il solo lato estetico del componente. Se una bici, ruote, casco, occhiali, maglia, ecc. sono belle si comprano per quello e non perche ti facciano guadagnare x Watt. Nei professionisti il componente leggero e/o aerodinamico puo avere un suo perche visto che li ogni aspetto viene, giustamente, curato spesso in maniera maniacale, ma tra semplici amatori...
E così dovrebbe essere, ma penso che lo saprai meglio di me che di amatori che si prendono sul serio ce n'è parecchi, ed è quindi difficile relativizzare. Pochi ci riescono, e non è un giudizio negativo il mio. E' bello avere degli obiettivi, impegnarsi, prendersi un preparatore, un misuratore di potenza: fa tutto parte del processo di motivazione e del proprio modo di vivere la bici. Per dire mio fratello che fa uscite solo tipo crono, quindi brevi di 1 ora, massimo 1 ora mezza, non solo si è comprato un misuratore di potenza, ma fa praticamente lo stesso percorso sempre (o ne alterna due o tre), ha messo le appendici sulla bdc e non ne vuole sapere di fare salita e discesa, al massimo vallonato. Le sue scelte di bici e componenti e posizione sono tutte orientate alla velocità, e un po' sul lato estetico per quanto riguarda l'abbigliamento. E a me dice: non riesco a capire come fai tu a fare anche 7-8 ore in bici? Per me non ha senso, io mi annoierei a morte...

All'inizio non lo capivo, ma ora penso che la diversità possa essere "giusta" anche se non la comprendiamo. Di amatori che pensano al mito del componente, e non solo, per andar più forte ma anche perché è più rigido, etc. ce ne sono molti, anche perché la bici ti apre un mondo a livello tecnologico che se ti appassioni è difficile poi uscirne. Guardare il solo lato estetico, come dici, sarebbe esclusivo: per dire io ho cambiato i pedali tempo fa perché il modello nuovo della Look che ho preso ha la superficie di appoggio ampliata. Questo non solo per andar più forte, che al massimo è una conseguenza, ma perché mi trovo bene in pedalata a sentire questa superficie di contatto più ampia. Per esempio per un po' di tempo in mtb ho usato i pedali egg beater, ma non mi trovavo proprio perché non hanno praticamente superficie di appoggio e ti trovi a spingere solo con la piccola zona della tacchetta, in pratica. Se dovessimo davvero scegliere le cose solo sul lato estetico, allora bisognerebbe eliminare dal mercato quasi tutti i componenti FSA, per esempio: ci sono degli attacchi manubrio in alluminio rivestiti in carbonio che sono veramente inguardabili ;-)
 
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123lorka

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E così dovrebbe essere, ma penso che lo saprai meglio di me che di amatori che si prendono sul serio ce n'è parecchi, ed è quindi difficile relativizzare. Pochi ci riescono, e non è un giudizio negativo il mio. E' bello avere degli obiettivi, impegnarsi, prendersi un preparatore, un misuratore di potenza: fa tutto parte del processo di motivazione e del proprio modo di vivere la bici. Per dire mio fratello che fa uscite solo tipo crono, quindi brevi di 1 ora, massimo 1 ora mezza, non solo si è comprato un misuratore di potenza, ma fa praticamente lo stesso percorso sempre (o ne alterna due o tre), ha messo le appendici sulla bdc e non ne vuole sapere di fare salita e discesa, al massimo vallonato. Le sue scelte di bici e componenti e posizione sono tutte orientate alla velocità, e un po' sul lato estetico per quanto riguarda l'abbigliamento. E a me dice: non riesco a capire come fai tu a fare anche 7-8 ore in bici? Per me non ha senso, io mi annoierei a morte...

All'inizio non lo capivo, ma ora penso che la diversità possa essere "giusta" anche se non la comprendiamo. Di amatori che pensano al mito del componente, e non solo, per andar più forte ma anche perché è più rigido, etc. ce ne sono molti, anche perché la bici ti apre un mondo a livello tecnologico che se ti appassioni è difficile poi uscirne. Guardare il solo lato estetico, come dici, sarebbe esclusivo: per dire io ho cambiato i pedali tempo fa perché il modello nuovo della Look che ho preso ha la superficie di appoggio ampliata. Questo non solo per andar più forte, che al massimo è una conseguenza, ma perché mi trovo bene in pedalata a sentire questa superficie di contatto più ampia. Per esempio per un po' di tempo in mtb ho usato i pedali egg beater, ma non mi trovavo proprio perché non hanno praticamente superficie di appoggio e ti trovi a spingere solo con la piccola zona della tacchetta, in pratica. Se dovessimo davvero scegliere le cose solo sul lato estetico, allora bisognerebbe eliminare dal mercato quasi tutti i componenti FSA, per esempio: ci sono degli attacchi manubrio in alluminio rivestiti in carbonio che sono veramente inguardabili ;-)
Siamo OT, ma di che modello si tratta?
 

tapamaloku

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Si ma cosa vuol dire "arranca"??? E chiaro che qualsiasi sprinter facesse anche 50 000km all'anno e allenadosi solo in salita non anda mai forte come uno scalatore puro. Pero e indubbio che se uno si allena seriamente, pur non avendo il fisico "da scalatore" puo migliorare tanto. Vent'anni fa feci un anno con "allenamenti seri" (compresa una alimentazione molto mirata, quasi ossesiva) per vedere fino a dove potevo arrivare. Avevo 26 anni e avevo appena finito l'univerista e quindi me lo potevo permettere. In quell'anno per 2-3 mesi "volavo", facendo medie sempre intorno ai 28/29km/h e facendo giri di 100km come fossero niente. Con una bici che rispetto alle attuali era davvero un cancello. Il tutto e pero durato poco, perche appena ho mollato un po sono ritornato a medie da 25/26km/h. Riusci ad arrivare a 75kg per 184cm e mi ricordo che molti pensarono che avessi qualche grave malatia perche ero davvero secco. Se ci si allena seriamente pur non avendo un fisico da scalatore si continuera ad arrancare in salita, ma sara un "bel arrancare". o-o Se uno desidera avere delle belle ruote in carbonio perche sono belle se le compri pure, ma se uno vuole migliorare in bici facendo tempi migliori le ruote, ma in generale il mezzo e l'ultima cosa alla quale deve pensare. Poi e vero che delle ruote piu rigide e leggere quando spingi si sentono che rispondono meglio, ma piu il giro e lungo piu questo guadagno e superfluo nella media generaleo-o
con 75 kg per 185 cm si è perfettamente nella media della popolazione, anzi per un ciclista siamo già nella categoria pesi massimi. Poi ovvio che conta la composiizone corporea ecc...
 

123lorka

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con 75 kg per 185 cm si è perfettamente nella media della popolazione, anzi per un ciclista siamo già nella categoria pesi massimi. Poi ovvio che conta la composiizone corporea ecc...
Si lo so...il fatto e che all’epoca giocavo a tennis e nuotavo molto (cosa che faccio tutt’oggi) e quindi avevo 2 spalle notevoli e una muscolatura sviluppata (tutto peso inutile sulla bdc). Finita l’universita e tornato a casa mi sono preso “un’anno sabatico” da tutto. Non avevo lavoro, ragazza e cose simili e un casino di tempo libero (vivevo con i miei). Allora mollai tennis, nuoto, corsa e provai per 8-9 mesi a fare solo ciclismo per vedere quanto “forte” potevo andare. Dimagri tipo 9/10kg (il mio peso forma facendo diversi sport era sugli 82/83kg) arrivando a 73kg ma era troppo, perche probabilmente avevo mangiato pure il muscolo. Una volta assestatomi sui 75/76kg ero al top ciclisticamente parlano. Mollai questo “stile di vita” perche nella vita quotidiana fare il Froome e complicato. Se non hai forza nelle braccia non riesci a fare un casino di cose nella vita o comunque ti riesce molto difficile. Senza contare che all’epoca volevo anche cuccare ogni tanto:== e alle ragazze il fisico da Froome non e che piaccia troppo. Per dirti…ieri pomeriggio (oggi peso 89kg, troppo!) con un operaio ho trasportato il mio divano per 2 rampe di scale al secondo piano. Quando pesavo 75kg non ci sarei mai riuscito…pero facevo medie anche sopra i 29km/h, mentre oggi se supero i 25km/h sono strasoddisfatto. Unica cosa che mi e rimasta sono i lunghi. Riesco ancora a fare oltre i 100km senza tornare morto a casa, ma con medie decisamente meno elevate. Ogni eta,anche ciclistica, ha il suo perche…. o-o
 
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Io ho solo ripreso il temine usato all'apertura del topic per far notare che l'arrancare in salita dipende da tanti fattori, ma il primo e senz'altro più importante è il tipo di fisico (watt/kg) e la cilindrata del motore (VO2max per gli addetti ai lavori). Questi fattori possono essere compensati da ruote leggere quasi per nulla, e altrettanto poco dall'allenamento perché come spiegavo c'è un muro che difficilmente si può oltrepassare, perché non puoi cambiare ciò che sei. Migliorare allenandosi più intensamente e frequentemente, come spiegavi, è inevitabile: l'allenamento quello fa, se no non servirebbe a nulla. Se prendi qualsiasi amatore che si allena solo il fine settimana e lo fai allenare seriamente 5 giorni su 7, avrai dei miglioramenti, ma siamo ad un livello proprio base, perché tale miglioramento è quasi scontato. Infatti come spiegavi, appena hai mollato, sei sceso drasticamente di condizione.

Quindi sì, soggettivamente ed in base alle proprie possibilità, allenandosi un po' riuscire a passare da una VAM di 800 mt. l'ora ad una di 900 può essere un gran bell'arrancare ed un ottimo risultato, ma sempre arrancare è. Ma ciò non per sminuire gli altri, ma per spiegare che con l'allenamento non si può ottenere tutto.

Domenica ho incrociato un gruppetto di ciclisti, ed uno lo avevo conosciuto anni fa. Mi racconta che ha ripreso da poco, è la terza o quarta uscita che fa, dopo che è stato fermo un annetto perché si era stufato di tutto, ha tolto il ciclocomputer, Strava, il misuratore di potenza, tutto, perché si stava "ammalando", era diventato come un lavoro, e non si divertiva. Ed ha fatto un passo indietro. Ma nonostante tutto si è messo davanti per mezz'ora in pianura ai 35-37 come se fosse seduto al bar, ed in salita siamo saliti insieme chiacchierando mentre i suoi amici, uno dei quali fa triathlon e si allena seriamente, arrancavano e si staccavano. Questo non per dire che siamo dei fenomeni, siamo saliti poco sotto i 1000 di VAM, ma che se uno è dotato si vede anche da queste situazioni. Lui a mio avviso aveva/ha delle potenzialità molto buone, nel suo caso se si allenasse potrebbe veramente raggiungere ottimi risultati, perché il suo limite, rispetto alla maggioranza degli amatori, è spostato decisamente più in alto. Questo è per spiegare che appunto, l'allenamento non è la panacea di tutti i mali, perché se il tuo limite è molto vicino lo raggiungerai presto e non avrai altra possibilità di migliorare. Chi parte invece con una base migliore, al contrario, avrà un range più ampio di progredire.

Ma siamo off topic.
Tutto vero ma stiamo dimenticando una cosa: siamo amatori e il miglioramento è il miglioramento di se stessi non assoluto altrimenti saremmo candidati per una squadra wt. a me basterebbe per esempio arrivare a 1000 di VAM tanto per dare dei numeri più o meno a caso, tenuto per un' ora. Sicuramente se riesco a ottenere questo risultato ci riesco perché mi alleno bene e mi cibo di conseguenza non perché ho comprato ruote da 1100 gr.
Il succo è questo
 

Cyboraf

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Con calcolatori online tipo http://www.aeroweenie.com/calc.html
Ce ne sono anche in Italiano o comunque di piu' semplici, questo ti fa giocare anche col coefficiente aerodinamico e la resistenza al rotolamento.

Se piu' persone usassero questi calcolatori, la smetteremmo di sentire baggianate come "300g in salita si sentono". A giudicare dal forum, sembra che tutti siano residenti alle pendici dello Zoncolan.
ti assicuro che per mettermi in crisi possono bastare le colline del Monferrato, indipendentemente dal peso delle ruote e della bici
 
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... all’epoca giocavo a tennis e nuotavo molto (cosa che faccio tutt’oggi) e quindi avevo 2 spalle notevoli e una muscolatura sviluppata (tutto peso inutile sulla bdc). Finita l’universita e tornato a casa mi sono preso “un’anno sabatico” da tutto. Non avevo lavoro, ragazza e cose simili e un casino di tempo libero (vivevo con i miei)..

invidiona
Senza contare che all’epoca volevo anche cuccare ogni tanto:== e alle ragazze il fisico da Froome non e che piaccia troppo. ....... Unica cosa che mi e rimasta sono i lunghi. Riesco ancora a fare oltre i 100km senza tornare morto a casa, ma con medie decisamente meno elevate. Ogni eta,anche ciclistica, ha il suo perche…. o-o
boh a me han sempre detto che in un uomo conta la personalità....non ci credo molto a dire il vero!
Ogni cosa ha il suo peso e forse è bene chiedersi se noi di ciclismo viviamo oppure se dobbiamo semplicemente divertirci.
Certo che scalare il Mortirolo senza arrivare su morto da una grande soddisfazione, ma ci sono cose che gratificano di più.. tipo uscire con Charlize Theron (anche se alla lunga diventa più impegnativo che non scalare il Mortirolo..)
O altro, ognuno ha le proprie priorità.
Il ciclismo purtroppo rischia di renderci socialmente autistici..
Non credo sia il caso di viverlo con l' ossessione di diventare sempre più bravi a scapito delle relazioni sociali e delle responsabilità che si hanno verso gli altri ma anche verso se stessi.
O forse diventa la valvola di sfogo alle nostre nevrosi (quelle che tutti abbiamo) , e allora sì che la ruota bella ci fa sentire come Pantani
 
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ogunde

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Le nostre dovrebbero essere bici da corsa....se si fanno competizioni, quei minimi vantaggi che possono dare ruote più leggere e rigide, sono, a mio avviso, irrinunciabili...ma quelli di noi che non fanno agonismo non hanno modo di misurare oggettivamente ed utilizzare il miglioramento della prestazione. Per cui, nel giudicare una ruota appena acquistata, ci si affida alle proprie sensazioni, che secondo me non sono campate in aria, ma all'atto pratico molto meno significative di due chili di pancia in meno o, tornando a noi, una decina di allenamenti in più venendo magari da un periodo di inattività. Per cui penso che per me la ruota migliore è quella robusta, comoda e affidabile, con un buon copertoncino. Anche io mi sono convinto, dopo alcuni mesi di utilizzo che l'ultima ruota acquistata, la fulcrum r3, per me, e per un buon 80% dei cicloamatori, sia anche troppo..questa affermazione qualche tempo fa mi sarebbe sembrata un'eresia,...Poi subentra il fattore estetico ed il "senso del possesso" ( che fu pre alessandrino...:-)xxxx:-)xxxx), ma questo è un altro discorso...
 

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Secondo me invece ognuno è libero di comprarsi quello che vuole quando vuole.
Non voglio fare sempre la solita vecchia acida, ma a te cosa importa se uno che non è in forma perfetta e con il fisico tirato spende 1000 o più euro per delle ruote o per una bella bici?
Magari è solo per il gusto del possesso di quell'oggetto, perché gli piacciono esteticamente, perché ci possono essere mille motivi che possono portare a comprare una bici o un accessorio che tanto si sa che non darà migliorie prestazionali ma fa piacere avere, altrimenti gireremmo ancora tutti con delle bici degli anni 90.
 

Bertoglio

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Volevo aprire una piccola discussione,e' da un po' che ci faccio caso..vedo molta gente con delle ruote da 1000 euro e passa,gente con un fisico non perfettamente asciutto e in salita li vedi che arrancano...
Io oltre le ruote di serie (bontrager che uso in inverno) ho delle mavic ksyrium exhalith slr che pesano 1400kg ma solo io noto pochissima differenza tra una ruota e l'altra? sono troppo old se dico che se non ti alleni o non hai gia' la gamba sono solo soldi sprecati??

Amo la salita...pure se sono una pippa con una VAM di 500/600 mt. (a 62 anni...) però quando ho montato i cerchi Spada Stiletto (kg, 1,300) la differenza con i Fulcrum Racing 3 (Kg. 1,640) era ben evidente alla mia gamba...gandalfo-oo-o
 
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invidiona

boh a me han sempre detto che in un uomo conta la personalità....non ci credo molto a dire il vero!
Ogni cosa ha il suo peso e forse è bene chiedersi se noi di ciclismo viviamo oppure se dobbiamo semplicemente divertirci.
Certo che scalare il Mortirolo senza arrivare su morto da una grande soddisfazione, ma ci sono cose che gratificano di più.. tipo uscire con Charlize Theron (anche se alla lunga diventa più impegnativo che non scalare il Mortirolo..)
O altro, ognuno ha le proprie priorità.
Il ciclismo purtroppo rischia di renderci socialmente autistici..
Non credo sia il caso di viverlo con l' ossessione di diventare sempre più bravi a scapito delle relazioni sociali e delle responsabilità che si hanno verso gli altri ma anche verso se stessi.
O forse diventa la valvola di sfogo alle nostre nevrosi (quelle che tutti abbiamo) , e allora sì che la ruota bella ci fa sentire come Pantani

Fatto ieri. VAM 1217. Non sarà Sharlize Theron, ma ne vale assolutamente la pena...

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ogunde

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Amo la salita...pure se sono una pippa con una VAM di 500/600 mt. (a 62 anni...) però quando ho montato i cerchi Spada Stiletto (kg, 1,300) la differenza con i Fulcrum Racing 3 (Kg. 1,640) era ben evidente alla mia gamba...gandalfo-oo-o
Le avevo prese in considerazione, ma peso 80kg...comunque, se calo di 5, i 300 grammi di differenza mi fanno un baffo!!:-)xxxx:-)xxxx
o-oo-oo-o
 
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Wilier SLR 0 su Ultegra Elettrico - Vetta Acciao su Campy
Amo la salita...pure se sono una pippa con una VAM di 500/600 mt. (a 62 anni...) però quando ho montato i cerchi Spada Stiletto (kg, 1,300) la differenza con i Fulcrum Racing 3 (Kg. 1,640) era ben evidente alla mia gamba...gandalfo-oo-o
interessante ma parli di sensazioni o di prestazioni medie, tempo alla mano?