SFR: chiariamo la questione, come sostituirle?

Fleappo

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Carrara, dove la montagna incontra il mare.
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Top Lite Roubaix a riparare-----Viner Bulldozer 63
Penso di aver capito: la cadenza di allenamento della cosiddetta "forza" penso che dipenda da due fattori fondamentali, da una parte la cadenza realistica più bassa possibile che uno possa tenere nel corso di una gara, crono, sgambata; e dall'altra la propria cadenza ideale, la quale in teoria dovrebbe tendere ad aumentare con il proprio livello di allenamento.
Faccio due esempi.
Primo: ciclista agli inizi(diciamo che pedala da un anno e qualche mese), che pedala tendenzialmente intorno alle 60-70rpm in salita. Ha senso per lui allenare la "forza" con ripetute a 50-55rpm? Da quello che ho letto,testato,visto,conosciuto ecc. si: a 50-55rpm si produce una cadenza molto realistica che permette di allenarsi a tenere cadenze leggermente superiori(in linea con la sua cadenza ideale in quel momento).
Secondo: ciclista allenato(pedala da 4-5 anni ormai e ha una cadenza ideale in salita di 80-90rpm), ha senso per lui allenare la "forza" a 50-55rpm? Stessa logica di prima----->No: perché? A 50-55rpm lui é quasi impossibile che arrivi a pedalarci, nella peggiore delle ipotesi potrebbe arrivare a pedalare a 65-70rpm, anzi effettuare quindi degli interval training su quella cadenza(65-70rpm).
Oltre a ció, va considerata la capacità di consumo di ossigeno la quale ovviamente é consequenziale ai due fattori che ho detto all'inizio: il ciclista allenato consumerà più ossigeno di quello che é agli inizi.
Quindi il concetto delle SFR deve essere estrapolato dalla tabella di allenamento classica e deve essere riprodotta in base alle capacità e al livello di preparazione dell'individuo.o-o
 

never give up!

max_good
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Penso di aver capito: la cadenza di allenamento della cosiddetta "forza" penso che dipenda da due fattori fondamentali, da una parte la cadenza realistica più bassa possibile che uno possa tenere nel corso di una gara, crono, sgambata; e dall'altra la propria cadenza ideale, la quale in teoria dovrebbe tendere ad aumentare con il proprio livello di allenamento.
Faccio due esempi.
Primo: ciclista agli inizi(diciamo che pedala da un anno e qualche mese), che pedala tendenzialmente intorno alle 60-70rpm in salita. Ha senso per lui allenare la "forza" con ripetute a 50-55rpm? Da quello che ho letto,testato,visto,conosciuto ecc. si: a 50-55rpm si produce una cadenza molto realistica che permette di allenarsi a tenere cadenze leggermente superiori(in linea con la sua cadenza ideale in quel momento).
Secondo: ciclista allenato(pedala da 4-5 anni ormai e ha una cadenza ideale in salita di 80-90rpm), ha senso per lui allenare la "forza" a 50-55rpm? Stessa logica di prima----->No: perché? A 50-55rpm lui é quasi impossibile che arrivi a pedalarci, nella peggiore delle ipotesi potrebbe arrivare a pedalare a 65-70rpm, anzi effettuare quindi degli interval training su quella cadenza(65-70rpm).
Oltre a ció, va considerata la capacità di consumo di ossigeno la quale ovviamente é consequenziale ai due fattori che ho detto all'inizio: il ciclista allenato consumerà più ossigeno di quello che é agli inizi.
Quindi il concetto delle SFR deve essere estrapolato dalla tabella di allenamento classica e deve essere riprodotta in base alle capacità e al livello di preparazione dell'individuo.o-o
o-o
infatti sarebbe più corretto parlare di esercizi a -10/15 rpm rispetto alla cadenza autoscelta...
allo stesso modo è utile fare esercizi a cadenze +10/15 rpm rispetto cadenza auto scelta...

infatti la critica alle SFR classiche è proprio questa, impone una cadenza bassa (35-40) per tutti e di fatto (almeno da quanto riportano gli studi) poco allenante (di fatto si sviluppa una forza che non è così alta in più anche la potenza è bassa...)
 

gx2

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o-o
infatti sarebbe più corretto parlare di esercizi a -10/15 rpm rispetto alla cadenza autoscelta...
allo stesso modo è utile fare esercizi a cadenze +10/15 rpm rispetto cadenza auto scelta...

infatti la critica alle SFR classiche è proprio questa, impone una cadenza bassa (35-40) per tutti e di fatto (almeno da quanto riportano gli studi) poco allenante (di fatto si sviluppa una forza che non è così alta in più anche la potenza è bassa...)

secondo me le sfr con le cadenze in gara o autoscelte non centrano nulla, li vedo proprio come concetti distinti.
Credo che inizialmente siano nate per simulare sui pedali i lavori in palestra fatti molto lentamente o addirittura tipo mantenimento del carico. Il beneficio di questi esercizi è un aumento della forza senza ipertrofia, o almeno questo è il vago ricordo che ho del weineck sulla forza :mrgreen:
Però dal momento che la pedalata non è un movimento statico su giù (come alzare un manubrio), ma rotatorio...anzichè allenare la forza coi pesi in 8 posizioni diverse (tecnicamente sarebbero infinite, no?), lo si fa direttamente sui pedali a cadenze dunque molto basse, per simulare i lavori in palestra che ho detto prima.
Non so se mi sono capito ;nonzo%:mrgreen:
 

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secondo me le sfr con le cadenze in gara o autoscelte non centrano nulla, li vedo proprio come concetti distinti.
Credo che inizialmente siano nate per simulare sui pedali i lavori in palestra fatti molto lentamente o addirittura tipo mantenimento del carico. Il beneficio di questi esercizi è un aumento della forza senza ipertrofia, o almeno questo è il vago ricordo che ho del weineck sulla forza :mrgreen:
Però dal momento che la pedalata non è un movimento statico su giù (come alzare un manubrio), ma rotatorio...anzichè allenare la forza coi pesi in 8 posizioni diverse (tecnicamente sarebbero infinite, no?), lo si fa direttamente sui pedali a cadenze dunque molto basse, per simulare i lavori in palestra che ho detto prima.
Non so se mi sono capito ;nonzo%:mrgreen:

infatti, quindi non le faccio:mrgreen:


ripeto a cadenze molto basse non simuli il lavoro in palestra, visto che la forza impressa è di fatto bassa...(intorno 400 N - 40kg se esprimi 300W a 40rpm)...
se ho capito quello che vuoi dire;nonzo%
 

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secondo me le sfr con le cadenze in gara o autoscelte non centrano nulla, li vedo proprio come concetti distinti.
Credo che inizialmente siano nate per simulare sui pedali i lavori in palestra fatti molto lentamente o addirittura tipo mantenimento del carico. Il beneficio di questi esercizi è un aumento della forza senza ipertrofia, o almeno questo è il vago ricordo che ho del weineck sulla forza :mrgreen:
Però dal momento che la pedalata non è un movimento statico su giù (come alzare un manubrio), ma rotatorio...anzichè allenare la forza coi pesi in 8 posizioni diverse (tecnicamente sarebbero infinite, no?), lo si fa direttamente sui pedali a cadenze dunque molto basse, per simulare i lavori in palestra che ho detto prima.
Non so se mi sono capito ;nonzo%:mrgreen:
o-oo-o concordo in pieno
di pro c'e' che comq stai su una bici e i muscoli che lavorano sono sempre quelli
di contro c'e' che comq stai su una bici e i muscoli che lavorano sono sempre quelli :mrgreen::mrgreen:
 

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infatti, quindi non le faccio:mrgreen:


ripeto a cadenze molto basse non simuli il lavoro in palestra, visto che la forza impressa è di fatto bassa...(intorno 400 N - 40kg se esprimi 300W a 40rpm)...
se ho capito quello che vuoi dire;nonzo%

bassa..dipende. Bisogna vedere come questa forza è distribuita nell'arco della pedalata, magari sono 60 in fase di spinta, 50 in fase di tiro e 20 nei punti morti, che potrebbe essere già un carico (rispetto alle catene muscolari coinvolte in un determinato angolo di pedalata) discreto.

ps. io non le ho mai fatte :mrgreen:
 

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bassa..dipende. Bisogna vedere come questa forza è distribuita nell'arco della pedalata, magari sono 60 in fase di spinta, 50 in fase di tiro e 20 nei punti morti, che potrebbe essere già un carico (rispetto alle catene muscolari coinvolte in un determinato angolo di pedalata) discreto.

ps. io non le ho mai fatte :mrgreen:

può essere, ma devi fare anche 300 W però...:wacko:

dato che l'impostazione classica imponeva anche di non sforare una certa FC, i valori in gioco sono, come mostrato in qualche grafico in precedenti post, più bassi
 

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comunque le classiche sfr e le moderne sfr nascono da idee che nulla hanno in comune, questo volevo sottolineare

quelle classiche nascono dai concetti degli esercizi in palestra per il miglioramento della forza senza ipertrofia

quelle moderne nascono dall'analisi dei dati della pedalata

è naturale dunque che siano giunti secondo logiche differenti a risultati differenti. MA per me non sono nè paragonabili nè, dunque, sostituibili. Sono semplicemente approcci differenti. o-o
questa la mia opinione
 

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comunque le classiche sfr e le moderne sfr nascono da idee che nulla hanno in comune, questo volevo sottolineare

quelle classiche nascono dai concetti degli esercizi in palestra per il miglioramento della forza senza ipertrofia

quelle moderne nascono dall'analisi dei dati della pedalata

è naturale dunque che siano giunti secondo logiche differenti a risultati differenti. MA per me non sono nè paragonabili nè, dunque, sostituibili. Sono semplicemente approcci differenti. o-o
questa la mia opinione

infatti non sono sostituibili, perchè molti ritengono che, nella versione classica, siano inutili...(non allenanti)
 

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infatti non sono sostituibili, perchè molti ritengono che, nella versione classica, siano inutili...(non allenanti)

il problema è che chi le ritiene inutili lo fa secondo un punto di vista e dunque una logica (perchè di numeri e di dimostrazioni in base ai fatti, ovvero risultati non ce ne sono, o megli ci sono sia in un senso che nell'altro) che non ha nulla a che vedere con la logica secondo cui le sfr sono state "inventate", che poi non è che sono state inventate ma sono un'evoluzione di altro...come le correnti di pensiero
non so se riesco a farmi capire...vorrei trovare una metafora...ma no nriesco, oggi ho poca fantasia :mrgreen:
 

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il problema è che chi le ritiene inutili lo fa secondo un punto di vista e dunque una logica (perchè di numeri e di dimostrazioni in base ai fatti, ovvero risultati non ce ne sono, o megli ci sono sia in un senso che nell'altro) che non ha nulla a che vedere con la logica secondo cui le sfr sono state "inventate", che poi non è che sono state inventate ma sono un'evoluzione di altro...come le correnti di pensiero
non so se riesco a farmi capire...vorrei trovare una metafora...ma no nriesco, oggi ho poca fantasia :mrgreen:


non ho capito nulla, ma fa lo stesso:-x

ma è un mio limite...:mrgreen:
 

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Penso di aver capito: la cadenza di allenamento della cosiddetta "forza" penso che dipenda da due fattori fondamentali, da una parte la cadenza realistica più bassa possibile che uno possa tenere nel corso di una gara, crono, sgambata; e dall'altra la propria cadenza ideale, la quale in teoria dovrebbe tendere ad aumentare con il proprio livello di allenamento.
Faccio due esempi.
Primo: ciclista agli inizi(diciamo che pedala da un anno e qualche mese), che pedala tendenzialmente intorno alle 60-70rpm in salita. Ha senso per lui allenare la "forza" con ripetute a 50-55rpm? Da quello che ho letto,testato,visto,conosciuto ecc. si: a 50-55rpm si produce una cadenza molto realistica che permette di allenarsi a tenere cadenze leggermente superiori(in linea con la sua cadenza ideale in quel momento).
Secondo: ciclista allenato(pedala da 4-5 anni ormai e ha una cadenza ideale in salita di 80-90rpm), ha senso per lui allenare la "forza" a 50-55rpm? Stessa logica di prima----->No: perché? A 50-55rpm lui é quasi impossibile che arrivi a pedalarci, nella peggiore delle ipotesi potrebbe arrivare a pedalare a 65-70rpm, anzi effettuare quindi degli interval training su quella cadenza(65-70rpm).
Oltre a ció, va considerata la capacità di consumo di ossigeno la quale ovviamente é consequenziale ai due fattori che ho detto all'inizio: il ciclista allenato consumerà più ossigeno di quello che é agli inizi.
Quindi il concetto delle SFR deve essere estrapolato dalla tabella di allenamento classica e deve essere riprodotta in base alle capacità e al livello di preparazione dell'individuo.o-o

mi ritrovo descritto nella prima ipotesi, e finalmente credo di aver capito il senso di tutto il thread :mrgreen:o-o
 

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più o meno ho inteso...

essendo due "filosofie" diverse inutile dannarsi a cercare delle complementarità e quindi allenamenti similari...

è così?

esatto, il corollario è che le sfr non è detto (nè dimostrato) che siano inutili, all'atto pratico. Oggi l'allenamento ha preso tutt'altra direzione grazie all'introduzione dei PM e manca chi potrebbe con la stessa profondità di argomentazioni ed adeguate conoscenze scientifiche controbattere ai detrattori. L'evoluzione è stata sicuramente tecnologica...se poi sia stata anche a livello di prestazioni (e conseguentemente di metodologie d'allenamento) è impossibile dimostrarlo...anzi se proprio vogliamo dirlo...negli anni 90 andavano molto più forte :))):

Io se sono inutili non lo so, non ho le conoscenze di anatomia, fisiologia, fisica ecc. per capire quali effetti produca questo determinato esercizio e come debba essere complementato per essere redditizio. Personalmente se voglio allenare la forza sono più propenso a fare 2-3 minuti in z5 a 55-60, oppure partenze da fermo in salita.
 
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ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
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Se può essere utile, vi riporto una domanda che avevo fatto a R. Massa (ai tempi di 1 domanda 1 risp. al giorno) riguardo l'esercizio di H. Allen proposto da Braccio:

"Ho un dubbio: le partenze da fermo descritte da H.Allen a pag 2 nel pdf in allegato (che suppongo debbano essere fatte con recupero completo tipo 20" max-1 min/90sec rec), sono un allenamento "doppione" rispetto ad un Tabata modificato (es 20"-20" o come fai tu 30"-30")? Cioè entrambi allenano le stesse caratteristiche e quindi è inutile farli entrambi durante la settimana?


non sono specificati i tempi di recupero e la fase attiva è al raggiungimento di 80 rpm con il massimo rapporto, con partenza da seduti: questa tipologia di lavoro è un "cross" tra forza (richiesta iniziale, bassa cadenza) con un accenno neuromuscolare (Z7 nel raggiungimento del picco, in uqesto caso con limite appunto a 80 rpm) ma per avere una buona continuità nel raggiungere picchi costanti non c'è un accenno eccessivo di densità (è un lavoro che suggerisco con buoni recuperi, almeno >3'); nel pdf indica che ne suggerisce 20/sessione, il che è compatibile con l'impostazione di carico che anche io adotto (indicando "burst" indica appunto degli allunghi non eccessivamente ravvicinati tra loro).

Le serievel (30-30'') invece hanno come obiettivo il raggiungimento di uno livello stazionario metabolico massimale (vo2max) andando a lavorare ad intermittenza breve ed intervallata su un sopra (150% FTP) e sotto (Z1 di rec) che vada a stimolare 1) potenza neuromuscolare con partenza sui pedali nelle fasi "on" 30'' partendo da bassa velocità 2) capacità di recupero immediate 3) un costo metabolico aerobico elevato perché i 30'' sono un limite che permette questo "recupero" ma in modalità incompleta anche con 30'' in totale inerzia e assenza di pedalata.

Le 2 tipologie di esercizio sono quindi complementari e non sostituibili.

Allenamenti che stimolano un medesimo/similare livello di intensità e tipologia di carico non sono incompatibili all'interno di una settimana."


Spero possa esservi utile

Questo esercizio fatto con il massimo rapporto non mi è chiaro...
Potete spiegare meglio?

Massimo rapporto innestato, 55 rpm circa si inizia a spingere fino ad 80 rpm e si mantiene 30 secondi?
Poi 90 secondi di recupero e via con la seconda serie / terza / quarta etc??

Grazie... ;)
 

_echoes_

Novellino
19 Luglio 2013
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Cancello serie RaceElite 3.0
Questo esercizio fatto con il massimo rapporto non mi è chiaro...
Potete spiegare meglio?

Massimo rapporto innestato, 55 rpm circa si inizia a spingere fino ad 80 rpm e si mantiene 30 secondi?
Poi 90 secondi di recupero e via con la seconda serie / terza / quarta etc??

Grazie... ;)

Ciao, guarda è spiegato all'inizio di pag.2 nell'allegato. In soldoni sono partenze da fare quasi da fermo con il max rapporto fino a quando raggiungi 80 rpm. R. Massa, nella risposta alla mia domanda, suggeriva di farle con recupero completo (>3 min)
 

Allegati

  • Four Powerful Keys to Winter Training.pdf
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