Stelvio Day 2018

mabon12

Apprendista Cronoman
7 Aprile 2008
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Bolzano
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Bici
Non sono mai abbastanza!
Leggo sempre con piacere e ammirazione chi riesce a fare certe salite in certe condizioni. Stamattina ho fatto anche io il Gavia, partendo da Ponte di Legno ero convinto che avrei trovato la neve agli ultimi 2km.... fortunatamente "solo" acqua. A me non frega niente di fare queste imprese "eroiche", sinceramente avrei venduto un rene per avere una bella giornata di sole! Ma ormai avevo viaggio e hotel organizzato, ho deciso di salire perché sapevo di essere seguito e supportato dall'organizzazione del GaviaBikeRace. Da solo non l'avrei mai fatto. Per fare la discesa ero vestito come un palombaro. Ma tutto sommato mi sono divertito lo stesso, forse perché alla fine è andato tutto bene...
Mi preme sottolineare però che andare in montagna con certe condizioni è PERICOLOSO (con qualsiasi mezzo di trasporto). Si mette a rischio la propria incolumità e anche quella degli eventuali soccorritori che sono costretti a muoversi.
Qui nella mia provincia purtroppo succede spesso che i soccorritori debbano intervenire per andare a "salvare" IMBECILLI della peggior specie: escursionisti con infradito, scialpinisti che fanno fuoripista, gente che si avventura in posti difficilmente raggiungibili con condizioni meteo precarie ecc...
Se si mettono anche ciclisti che fanno i passi sotto la neve siamo messi bene...
Quindi mai sottovalutare la montagna! Se volete salire con la neve fatelo solo se siete assistiti... e soprattutto copritevi! Oggi ho visto dei fenomeni che scendevano da 2600m senza gambali o guanti lunghi nonostante ci fosse il servizio di trasporto indumenti in cima... ragazzi un po' di sale nella zucca!

Io francamente non ho mai sentito nessuno del soccorso alpino che abbia dovuto soccorrere un ciclista in montagna :mrgreen:
 

arwen

Passista
23 Settembre 2013
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Lodi/Pavia
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troppe
Leggo sempre con piacere e ammirazione chi riesce a fare certe salite in certe condizioni. Stamattina ho fatto anche io il Gavia, partendo da Ponte di Legno ero convinto che avrei trovato la neve agli ultimi 2km.... fortunatamente "solo" acqua. A me non frega niente di fare queste imprese "eroiche", sinceramente avrei venduto un rene per avere una bella giornata di sole! Ma ormai avevo viaggio e hotel organizzato, ho deciso di salire perché sapevo di essere seguito e supportato dall'organizzazione del GaviaBikeRace. Da solo non l'avrei mai fatto. Per fare la discesa ero vestito come un palombaro. Ma tutto sommato mi sono divertito lo stesso, forse perché alla fine è andato tutto bene...
Mi preme sottolineare però che andare in montagna con certe condizioni è PERICOLOSO (con qualsiasi mezzo di trasporto). Si mette a rischio la propria incolumità e anche quella degli eventuali soccorritori che sono costretti a muoversi.
Qui nella mia provincia purtroppo succede spesso che i soccorritori debbano intervenire per andare a "salvare" IMBECILLI della peggior specie: escursionisti con infradito, scialpinisti che fanno fuoripista, gente che si avventura in posti difficilmente raggiungibili con condizioni meteo precarie ecc...

Se si mettono anche ciclisti che fanno i passi sotto la neve siamo messi bene...
Quindi mai sottovalutare la montagna! Se volete salire con la neve fatelo solo se siete assistiti... e soprattutto copritevi! Oggi ho visto dei fenomeni che scendevano da 2600m senza gambali o guanti lunghi nonostante ci fosse il servizio di trasporto indumenti in cima... ragazzi un po' di sale nella zucca!

In parte concordo con te, sulla parte che ho evidenziato in grassetto. La montagna va rispettata, non bisogna improvvisare, soprattutto quando le condizioni non sono favorevoli. Questo però non significa restarsene a casa. Abbiamo a disposizione abbigliamento tecnico specifico per il freddo, basta informarsi e saperlo usare. Il forum serve anche a questo.
Qualche anno fa non avrei mai pensato di fare lo Stelvio e tanto meno di farlo con la neve, adesso lo faccio (ieri non è stata la prima volta) e mi diverto. Ho imparato ad affrontare le situazioni meteo avverse, non penso di fare qualcosa di "eroico", vado semplicemente in bici quando fa freddo. Se poi altri quando piove o fa freddo preferiscono non uscire, buon per loro.
Andare in alta montagna in bici con solo i guanti corti e mantellina è pericoloso tanto quanto andare a fare un trekking in infradito, lo stesso trekking fatto con la giusta attrezzatura presenta un grado di rischio di molto ridotto.
Poi l'imprevisto o l'incidente può succedere, ma quello potrebbe capitare anche nel giro più banale.
 
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Violator

Knight of Dolomites
14 Agosto 2014
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Wilier
Io francamente non ho mai sentito nessuno del soccorso alpino che abbia dovuto soccorrere un ciclista in montagna :mrgreen:
Se tiri dritto ad un tornante e voli giù da una scarpata ti vengono a prendere con l'elicottero e se ti è andata male ti raccolgono con il cucchiaino... succede si, credimi.
Ed è quello che ho pensato in almeno 3 momenti oggi scendendo dal Gavia.
Perdonami ma trovo il tuo ragionamento poco costruttivo... è sbagliato dire che se non è mai successo allora non può succedere. Anche 30 anni fa potevi dire "andiamo a fare una bella escursione con le ciabatte in montagna, tanto non abbiamo mai sentito nessuno che è stato soccorso perché era in ciabatte su un sentiero!"
Perché ai tempi a nessuno veniva l'idea di andare su un rifugio senza scarpe...Adesso invece succede!
Il mio è un discorso più ampio... non voglio che passi l'idea che andare in montagna sia come passeggiare in un parco in centro città. La gente adesso si sente libera di fare quello che vuole, senza pensare alle conseguenze dei propri gesti ma preoccupandosi solo di postare e condividere le foto sul social di tendenza.
Io dico che tutto si può fare, basta avere i mezzi giusti per farlo
 

Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
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Se tiri dritto ad un tornante e voli giù da una scarpata ti vengono a prendere con l'elicottero e se ti è andata male ti raccolgono con il cucchiaino... succede si, credimi.
Ed è quello che ho pensato in almeno 3 momenti oggi scendendo dal Gavia.
Perdonami ma trovo il tuo ragionamento poco costruttivo... è sbagliato dire che se non è mai successo allora non può succedere. Anche 30 anni fa potevi dire "andiamo a fare una bella escursione con le ciabatte in montagna, tanto non abbiamo mai sentito nessuno che è stato soccorso perché era in ciabatte su un sentiero!"
Perché ai tempi a nessuno veniva l'idea di andare su un rifugio senza scarpe...Adesso invece succede!
Il mio è un discorso più ampio... non voglio che passi l'idea che andare in montagna sia come passeggiare in un parco in centro città. La gente adesso si sente libera di fare quello che vuole, senza pensare alle conseguenze dei propri gesti ma preoccupandosi solo di postare e condividere le foto sul social di tendenza.
Io dico che tutto si può fare, basta avere i mezzi giusti per farlo
Il Gavia ha un manto stradale inadatto a una discesa con bici stradale purtroppo ed in più la strada è stretta, con curve a gomito ravvicinate... la peggiore che ho affrontato nella mia breve carriera ciclistica (poi magari c'è più pericolo in una discesa messa meglio ma con tanto traffico)

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crazylee

Novellino
29 Agosto 2009
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Oggi ho visto dei fenomeni che scendevano da 2600m senza gambali o guanti lunghi nonostante ci fosse il servizio di trasporto indumenti in cima... ragazzi un po' di sale nella zucca!

Anch'io sceso dal Gavia sotto la pioggia con 3 gradi senza gambali, ma proprio perché non li ho mai avuti. Ma i guanti li ho messi :-)
Ma io non faccio testo perché giro in pantaloncini estivi anche d'inverno.
 
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Violator

Knight of Dolomites
14 Agosto 2014
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In parte concordo con te, sulla parte che ho evidenziato in grassetto. La montagna va rispettata, non bisogna improvvisare, soprattutto quando le condizioni non sono favorevoli. Questo però non significa restarsene a casa. Abbiamo a disposizione abbigliamento tecnico specifico per il freddo, basta informarsi e saperlo usare. Il forum serve anche a questo.
Qualche anno fa non avrei mai pensato di fare lo Stelvio e tanto meno di farlo con la neve, adesso lo faccio (ieri non è stata la prima volta) e mi diverto. Ho imparato ad affrontare le situazioni meteo avverse, non penso di fare qualcosa di "eroico", vado semplicemente in bici quando fa freddo. Se poi altri quando piove o fa freddo preferiscono non uscire, buon per loro.
Andare in alta montagna in bici con solo i guanti corti e mantellina è pericoloso tanto quanto andare a fare un trekking in infradito, lo stesso trekking fatto con la giusta attrezzatura presenta un grado di rischio di molto ridotto.
Poi l'imprevisto o l'incidente può succedere, ma quello potrebbe capitare anche nel giro più banale.

Altro as
In parte concordo con te, sulla parte che ho evidenziato in grassetto. La montagna va rispettata, non bisogna improvvisare, soprattutto quando le condizioni non sono favorevoli. Questo però non significa restarsene a casa. Abbiamo a disposizione abbigliamento tecnico specifico per il freddo, basta informarsi e saperlo usare. Il forum serve anche a questo.
Qualche anno fa non avrei mai pensato di fare lo Stelvio e tanto meno di farlo con la neve, adesso lo faccio (ieri non è stata la prima volta) e mi diverto. Ho imparato ad affrontare le situazioni meteo avverse, non penso di fare qualcosa di "eroico", vado semplicemente in bici quando fa freddo. Se poi altri quando piove o fa freddo preferiscono non uscire, buon per loro.
Andare in alta montagna in bici con solo i guanti corti e mantellina è pericoloso tanto quanto andare a fare un trekking in infradito, lo stesso trekking fatto con la giusta attrezzatura presenta un grado di rischio di molto ridotto.
Poi l'imprevisto o l'incidente può succedere, ma quello potrebbe capitare anche nel giro più banale.

Vedo che anche te hai passione di pedalare in santa pace lontano da traffico e rumore... ti do un consiglio se non l'hai mai fatto: prova ad affrontare un bel passo alpino all'alba di una mattina estiva con cielo limpido, meglio ancora se il giorno prima ha piovuto così la visibilità è ancora migliore. E quando dico alba non intendo partire alle 8, ma alle 6.
Per me è diventato un appuntamento fisso di tutte le estati il passo Fedaia da Caprile: qualche settimana fa ho cominciato il giro alle 6 e 30 circa, arrivato sul passo prima delle 8, ho visto il sole solo verso il finale della salita. Zero traffico, aria fresca, avvistate un paio di marmotte, luci e colori fantastici. Io sono salito passando per i Serrai di Sottoguda (non so se conosci la zona) senza trovare pedoni e trenino. La temperatura è fresca, ma se è una bella giornata estiva basta un po' di sole e ci si scalda subito già alle 8 di mattina.
Poi per ritornare in pianura non trovi traffico: anche se riparti alle 10 di mattina non trovi nessuno per strada perché a quell'ora vanno tutti nel senso opposto!
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
Se tiri dritto ad un tornante e voli giù da una scarpata ti vengono a prendere con l'elicottero e se ti è andata male ti raccolgono con il cucchiaino... succede si, credimi.
Ed è quello che ho pensato in almeno 3 momenti oggi scendendo dal Gavia.
Perdonami ma trovo il tuo ragionamento poco costruttivo... è sbagliato dire che se non è mai successo allora non può succedere. Anche 30 anni fa potevi dire "andiamo a fare una bella escursione con le ciabatte in montagna, tanto non abbiamo mai sentito nessuno che è stato soccorso perché era in ciabatte su un sentiero!"
Perché ai tempi a nessuno veniva l'idea di andare su un rifugio senza scarpe...Adesso invece succede!
Il mio è un discorso più ampio... non voglio che passi l'idea che andare in montagna sia come passeggiare in un parco in centro città. La gente adesso si sente libera di fare quello che vuole, senza pensare alle conseguenze dei propri gesti ma preoccupandosi solo di postare e condividere le foto sul social di tendenza.
Io dico che tutto si può fare, basta avere i mezzi giusti per farlo
Bravissimo! Sottoscrivo tutto
 

arwen

Passista
23 Settembre 2013
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Vedo che anche te hai passione di pedalare in santa pace lontano da traffico e rumore... ti do un consiglio se non l'hai mai fatto: prova ad affrontare un bel passo alpino all'alba di una mattina estiva con cielo limpido, meglio ancora se il giorno prima ha piovuto così la visibilità è ancora migliore. E quando dico alba non intendo partire alle 8, ma alle 6.
Per me è diventato un appuntamento fisso di tutte le estati il passo Fedaia da Caprile: qualche settimana fa ho cominciato il giro alle 6 e 30 circa, arrivato sul passo prima delle 8, ho visto il sole solo verso il finale della salita. Zero traffico, aria fresca, avvistate un paio di marmotte, luci e colori fantastici. Io sono salito passando per i Serrai di Sottoguda (non so se conosci la zona) senza trovare pedoni e trenino. La temperatura è fresca, ma se è una bella giornata estiva basta un po' di sole e ci si scalda subito già alle 8 di mattina.
Poi per ritornare in pianura non trovi traffico: anche se riparti alle 10 di mattina non trovi nessuno per strada perché a quell'ora vanno tutti nel senso opposto!


eh si, mi piace pedalare in santa pace! qualche settimana fa ho fatto lo stelvio in notturna (sono partita alle 3:30) per vedere l'alba al passo.
Un'esperienza fantastica
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robertofrr

Apprendista Passista
3 Aprile 2008
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Lodi
asdsantangelo.blogspot.com
Bici
Sempre in box :(
Stelvio fatto con molta calma con mio figlio di 12 anni. Partiti con il sole, preso un po di pioggia e vento forte dal primo rifugio in su, nuvole basse e 30cm di neve ai lati della strada in cima al passo. 3 gradi la temperatura.
Io sono salito con i pantaloncini corti e sinceramente, pedalando in salita, non ho patito freddo. Al primo rifugio abbiamo fatto una sosta per un the caldo e mio figlio ha messo i gambali. Gia' piovigginava ma quando dovevamo ripartire la pioggia e' aumentata ed ho avuto qualche dubbio sul proseguire ma il figlio era determinato ad andare avanti, messo un cappellino sotto al casco per riparare la testa siamo ripartiti.
Strada facendo la pioggia ha smesso di cadere ed arrivati al bivio della dogana con la neve a bordo strada si sentiva anche meno freddo, altra sosta per un'altro the al rifugio e poi via per gli ultimi tre km in mezzo alle nuvole basse. Grande soddisfazione per essere arrivati al passo.
Cioccolata meritata, cambio di vestiti, tutto invernale piu mantellina impermeabile sopra, prudenza in discesa e arrivo a Bormio ancora con il sole, stanchi ma soddisfatti.
 

Docste

Apprendista Scalatore
6 Giugno 2013
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633
Lallazia!
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Giant
Stelvio fatto con molta calma con mio figlio di 12 anni. Partiti con il sole, preso un po di pioggia e vento forte dal primo rifugio in su, nuvole basse e 30cm di neve ai lati della strada in cima al passo. 3 gradi la temperatura.
Io sono salito con i pantaloncini corti e sinceramente, pedalando in salita, non ho patito freddo. Al primo rifugio abbiamo fatto una sosta per un the caldo e mio figlio ha messo i gambali. Gia' piovigginava ma quando dovevamo ripartire la pioggia e' aumentata ed ho avuto qualche dubbio sul proseguire ma il figlio era determinato ad andare avanti, messo un cappellino sotto al casco per riparare la testa siamo ripartiti.
Strada facendo la pioggia ha smesso di cadere ed arrivati al bivio della dogana con la neve a bordo strada si sentiva anche meno freddo, altra sosta per un'altro the al rifugio e poi via per gli ultimi tre km in mezzo alle nuvole basse. Grande soddisfazione per essere arrivati al passo.
Cioccolata meritata, cambio di vestiti, tutto invernale piu mantellina impermeabile sopra, prudenza in discesa e arrivo a Bormio ancora con il sole, stanchi ma soddisfatti.
Complimenti ad entrambi!

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arwen

Passista
23 Settembre 2013
4.645
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Lodi/Pavia
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troppe
Stelvio fatto con molta calma con mio figlio di 12 anni. Partiti con il sole, preso un po di pioggia e vento forte dal primo rifugio in su, nuvole basse e 30cm di neve ai lati della strada in cima al passo. 3 gradi la temperatura.
Io sono salito con i pantaloncini corti e sinceramente, pedalando in salita, non ho patito freddo. Al primo rifugio abbiamo fatto una sosta per un the caldo e mio figlio ha messo i gambali. Gia' piovigginava ma quando dovevamo ripartire la pioggia e' aumentata ed ho avuto qualche dubbio sul proseguire ma il figlio era determinato ad andare avanti, messo un cappellino sotto al casco per riparare la testa siamo ripartiti.
Strada facendo la pioggia ha smesso di cadere ed arrivati al bivio della dogana con la neve a bordo strada si sentiva anche meno freddo, altra sosta per un'altro the al rifugio e poi via per gli ultimi tre km in mezzo alle nuvole basse. Grande soddisfazione per essere arrivati al passo.
Cioccolata meritata, cambio di vestiti, tutto invernale piu mantellina impermeabile sopra, prudenza in discesa e arrivo a Bormio ancora con il sole, stanchi ma soddisfatti.

Ti rinnovo i complimenti. Davvero bravi
 
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