Il discorso che segue esclusi i dati di fatto è una opinione prettamente personale.
Vorrei fare un confronto sulle velocità medie dei vincitori di alcune edizioni della Parigi-Roubaix
1961 Rik Van Loy - media Km/h 41,70
1970 Eddy Merckx - media Km/h 41,65
1980 F. Moser - media Km/h 43,11
2018 Peter Sagan - media Km/h 43,55
Nelle prime tre edizioni citate le bici avevano telai in granito, manubrio in marmo,
ruote in ghisa, selle di legno, cambio al telaio con 10-12 rapporti e geometrie tutte uguali.
Oggi, telai, pieghe, reggisella, ruote sono in carbonio, la Bianchi usa il Countervail, la Pina K10 è ammortizzata, la Wilier ha il sistema Actiflex, la
Trek l'IsoSpeed, insomma ogni casa ha la propria diavoleria di ultima generazione per assorbire al meglio le asperita del manto stradale, i cambi sono elettronici, le geometrie sono da crono, aero, endurance, da salita, da discesa, da super G, da slalom speciale, gigante, ma alla fine le velocità medie in 50-60 anni in alcune gare sono sono cambiate di poco.
Inoltre negli ultimi decenni la cura per l'alimentazione, il posizionamento in sella, la preparazione atletica per tutti i componenti della squadra, dai capitani fino all'ultimo gregario è di altissimo livello, nel passato queste attenzioni penso fossero riservate solo ai big, quindi questo ha aumentato il livello prestazionale dell'intera squadra, che può aiutare al meglio l'uomo di punta del team.