Top, Flop e Trend 2018

Ser pecora

Diretur
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dove capita
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Top, Flop e Trend 2018
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bradipus

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23 Luglio 2009
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qualunquemente
ottima disamina Ser, aggiungerei anche una citazione per la bella stagione della Val Vleuten che, dopo Giro Rosa, iride a cronometro e classifica World Tour, a 36 anni è riuscita ad arrivare settima al mondiale di Innsbruck facendosi un centinaio di chilometri con un ginocchio rotto. semplicemente chapeau.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
1) Saturazione del mercato inteso come percezione dei clienti: secondo me è una sensazione ricorrente in tutto, acuita dalla velocità con cui si tirano fuori novità (spesso minime), ma che è sempre stata propria dell'essere umano dalla mezza età in poi e non propria di questo momento. I giovani secondo me la percepiscono molto meno.....inclusi quelli di ambito ciclistico. Stai (stiamo) invecchiando Piergiorgio :-o
2) Nibali: i manuali di storia ciclistica italiani forse, in cui si ricorderà "ti ricordi quella volta che Nibali li ha fregati tutti"...per il resto una azione abbastanza classica di quelle che si vedono nelle corse di un giorno, allorchè si riesce a evitare la volata, che i favoriti si marcano e un non favorito li beffa, per di più uno che comunque ce l'ha nelle corde di provare l'atto "folle". In tal senso, da manuale di storia, mi viene in mente più quando Vinokourov beffò i velocisti sui Campi Elisi, ma lì si era in pianura totale e la non volata era quotata a mille. A Sanremo, la non volata è cosa meno assurda. L'azione di Froome invece direi sia di altro livello, se non altro per la durata che in teoria doveva lasciare margine di reazione degli avversari ed estemporaneità della stessa, oltre che ad opera di un qualcuno che veniva considerato agli antipodi di Pantani e invece ha fatto una azione alla Pantani (e alla diversi altri nella storia). Una azione fra l'altro non solo del singolo ma veramente di squadra in ogni minimo dettaglio e partecipante, dai gregari ai massaggiatori, agli inservienti e all'ammiraglia ovviamente.
3) Le donne sottopagate: imho no. Meno pagate. Sottopagate vorrebbe dire una sorta di razzismo o se vogliamo sessismo. Secondo me, visto il ragionamento di chi movimenta i soldi nello sport, viene pagato tanto chi genera tanta audience. Le donne non la generano (possiamo stare 3 anni a dibattere sul perchè), quindi meno audience meno soldi. Altrimenti sarebbe come dire che Niccolò Campriani doppio oro olimpico a Rio (per i molti che non lo sapessero nel tiro a segno ndr) è sottopagato rispetto a Lorenzo Insigne (attaccante del Napoli e della Nazionale per i pochissimi che non lo sapessero ndr) nemmeno capace di andare ai mondiali.
 

doublet

Pignone
22 Gennaio 2013
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specialized roubaix sl2
1) Saturazione del mercato inteso come percezione dei clienti: secondo me è una sensazione ricorrente in tutto, acuita dalla velocità con cui si tirano fuori novità (spesso minime), ma che è sempre stata propria dell'essere umano dalla mezza età in poi e non propria di questo momento. I giovani secondo me la percepiscono molto meno.....inclusi quelli di ambito ciclistico. Stai (stiamo) invecchiando Piergiorgio :-o
2) Nibali: i manuali di storia ciclistica italiani forse, in cui si ricorderà "ti ricordi quella volta che Nibali li ha fregati tutti"...per il resto una azione abbastanza classica di quelle che si vedono nelle corse di un giorno, allorchè si riesce a evitare la volata, che i favoriti si marcano e un non favorito li beffa, per di più uno che comunque ce l'ha nelle corde di provare l'atto "folle". In tal senso, da manuale di storia, mi viene in mente più quando Vinokourov beffò i velocisti sui Campi Elisi, ma lì si era in pianura totale e la non volata era quotata a mille. A Sanremo, la non volata è cosa meno assurda. L'azione di Froome invece direi sia di altro livello, se non altro per la durata che in teoria doveva lasciare margine di reazione degli avversari ed estemporaneità della stessa, oltre che ad opera di un qualcuno che veniva considerato agli antipodi di Pantani e invece ha fatto una azione alla Pantani (e alla diversi altri nella storia). Una azione fra l'altro non solo del singolo ma veramente di squadra in ogni minimo dettaglio e partecipante, dai gregari ai massaggiatori, agli inservienti e all'ammiraglia ovviamente.
3) Le donne sottopagate: imho no. Meno pagate. Sottopagate vorrebbe dire una sorta di razzismo o se vogliamo sessismo. Secondo me, visto il ragionamento di chi movimenta i soldi nello sport, viene pagato tanto chi genera tanta audience. Le donne non la generano (possiamo stare 3 anni a dibattere sul perchè), quindi meno audience meno soldi. Altrimenti sarebbe come dire che Niccolò Campriani doppio oro olimpico a Rio (per i molti che non lo sapessero nel tiro a segno ndr) è sottopagato rispetto a Lorenzo Insigne (attaccante del Napoli e della Nazionale per i pochissimi che non lo sapessero ndr) nemmeno capace di andare ai mondiali.
1) e i telefonini dove li mettiamo? mi pare che i giovani li percepiscono eccome
2) sì, ma c’è anche il rischio che chi vince tre mondiali di seguito venga poi ricordato solo per le impennate
3) w le donne, soprattutto quelle che vanno in bicicletta
 

Lightwave

Scalatore
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B'Twin Triban 5
Bell'articolo per tirare le somme del 2018!
Però bisognerebbe scrivere un avvertimento tipo "Attenzione, immagini forti" prima di inserire la foto di quella roba di Ceramic Speed :mrgreen:
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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1) Saturazione del mercato inteso come percezione dei clienti: secondo me è una sensazione ricorrente in tutto, acuita dalla velocità con cui si tirano fuori novità (spesso minime), ma che è sempre stata propria dell'essere umano dalla mezza età in poi e non propria di questo momento. I giovani secondo me la percepiscono molto meno.....inclusi quelli di ambito ciclistico. Stai (stiamo) invecchiando Piergiorgio :-o
2) Nibali: i manuali di storia ciclistica italiani forse, in cui si ricorderà "ti ricordi quella volta che Nibali li ha fregati tutti"...per il resto una azione abbastanza classica di quelle che si vedono nelle corse di un giorno, allorchè si riesce a evitare la volata, che i favoriti si marcano e un non favorito li beffa, per di più uno che comunque ce l'ha nelle corde di provare l'atto "folle". In tal senso, da manuale di storia, mi viene in mente più quando Vinokourov beffò i velocisti sui Campi Elisi, ma lì si era in pianura totale e la non volata era quotata a mille. A Sanremo, la non volata è cosa meno assurda. L'azione di Froome invece direi sia di altro livello, se non altro per la durata che in teoria doveva lasciare margine di reazione degli avversari ed estemporaneità della stessa, oltre che ad opera di un qualcuno che veniva considerato agli antipodi di Pantani e invece ha fatto una azione alla Pantani (e alla diversi altri nella storia). Una azione fra l'altro non solo del singolo ma veramente di squadra in ogni minimo dettaglio e partecipante, dai gregari ai massaggiatori, agli inservienti e all'ammiraglia ovviamente.
3) Le donne sottopagate: imho no. Meno pagate. Sottopagate vorrebbe dire una sorta di razzismo o se vogliamo sessismo. Secondo me, visto il ragionamento di chi movimenta i soldi nello sport, viene pagato tanto chi genera tanta audience. Le donne non la generano (possiamo stare 3 anni a dibattere sul perchè), quindi meno audience meno soldi. Altrimenti sarebbe come dire che Niccolò Campriani doppio oro olimpico a Rio (per i molti che non lo sapessero nel tiro a segno ndr) è sottopagato rispetto a Lorenzo Insigne (attaccante del Napoli e della Nazionale per i pochissimi che non lo sapessero ndr) nemmeno capace di andare ai mondiali.
Non avevo dubbi...se fa un gesto atletico memorabile Nibali è una cosa normale che possono fare tutti...invece se lo fa Froome è l'azione da antologia del ciclismo...
Non ho parole...
 

Zac36100

CANCELLO
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WINSPACE GOTOBIKE / fm056 29er
sono perfettamente d'accordo sull'aspetto della saturazione del mercato. Non sanno più cosa inventarsi... Guarda cosa sono state le front da 27.5 , non le vuole più nessuno e ci hanno "preso per il c-lo" per una ruota alta 1,08cm in più...

Direi che la sorpresa agonistica dell'anno è stata, ahinoi, lo "stagionato" Valverde!
 

SimonB

Gregario
8 Settembre 2018
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Trek
Non avevo dubbi...se fa un gesto atletico memorabile Nibali è una cosa normale che possono fare tutti...invece se lo fa Froome è l'azione da antologia del ciclismo...
Non ho parole...
Lo si legge spesso questo suo commento, credo sia ormai chiaro che stravede per l’africano naturalizzato england.
L’altro è solo un incidente di percorso :-)xxxx
Meno male che c’è Ser bella cumpa
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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Modena
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sempre una in meno...
Al di là delle passioni (accecanti) bisogna essere obbiettivi: quella di Nibali è stata una grande azione da finisseur che diventa straordinaria non per la qualità tecnica in sè, quanto perchè è stata posta in essere da un tipo di corridore che non è solito a quel tipo di azioni (...e se non fosse così tutti gli arrivi di quel tipo dovrebbero essere memorabili...).
Quella di Froome è stata invece una vera e propria impresa che resterà negli annali del ciclismo moderno.
Poi che qualcuno si offenda solo perchè altri danno giudizi più oggettivi e non esaltino i propri beniamini mi sembra un po' infantile eh...
Detto questo grande Nibali: la sua fiammata (con le volate di Viviani e l'europeo di Matteo Trentin) ha salvato un 2018 per i colori azzurri sottotono.
 

bradipus

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qualunquemente
Al di là delle passioni (accecanti) bisogna essere obbiettivi: quella di Nibali è stata una grande azione da finisseur che diventa straordinaria non per la qualità tecnica in sè, quanto perchè è stata posta in essere da un tipo di corridore che non è solito a quel tipo di azioni (...e se non fosse così tutti gli arrivi di quel tipo dovrebbero essere memorabili...).
Quella di Froome è stata invece una vera e propria impresa che resterà negli annali del ciclismo moderno.
Poi che qualcuno si offenda solo perchè altri danno giudizi più oggettivi e non esaltino i propri beniamini mi sembra un po' infantile eh...
Detto questo grande Nibali: la sua fiammata (con le volate di Viviani e l'europeo di Matteo Trentin) ha salvato un 2018 per i colori azzurri sottotono.
sottotono non tanto, visto che siamo comunque al terzo posto nel ranking per nazioni (ed al secondo per le donne...)

condivido quanto detto su Nibali: la grandezza dell'impresa non è stata per il contenuto tecnico (i tempi dalla scalata al Poggio all'arrivo sono più o meno quelli degli anni precedenti, e ci mancherebbe...), quanto per l'aspetto agonistico, che ha tenuto inchiodati alla tv gli spettatori, non solo italiani (da quanto ho letto in giro: il messinese mi pare sia uno dei corridori più amati in assoluto all'estero).
come del resto riconosciuto da Sagan a fine gara, "ha vinto l'unico che oggi ha avuto le palle".

vorrei poi ricordare il bronzo iridato di Tatiana Guderzo, che in quanto ad emozioni 'italiane' nella mia personalissima classifica 2018 viene subito dopo la Sanremo di Vincenzo.
sempre per i colori azzurri, come rivelazione dell'anno voglio segnalare ancora una ragazza, Erica Magnaldi, che nel giro di un anno è passata da essere una granfondista (seppur di alto livello) ad essere la seconda italiana al Giro Rosa, vincere il bronzo ai Giochi del Mediterraneo alla sua prima maglia azzurra, vincere la sua prima gara Elite ed arrivare col gruppo delle migliori al mondiale di Innsbruck. ed ha pure trovato il tempo di laurearsi in medicina; prevedo per lei un gran 2019.
 
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faberfortunae

Scalatore
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sempre una in meno...
sottotono non tanto, visto che siamo comunque al terzo posto nel ranking per nazioni (ed al secondo per le donne...)

...


... guarda... io con ranking per Nazioni ci incarto la verdura... non mi interessa e penso non interessi alla maggior parte degli appassionati... sono classifiche poco attendibili (lo dimostra, appunto, il terzo posto dell'Italia che a mio avviso come movimento globale e competitività dei propri agonisti è attualmente sotto a GB, Francia, Belgio, Olanda e Spagna , tanto per citare i primi nomi dei paesi d'appartenenza dei corridori più forti in circolazione...).
Il 2018 dell'Italia è stato ne più ne meno la conferma che quando si spegnerà la stella di Vincenzo Nibali, per il nostro ciclismo sarà notte buia (la speranza è solo Moscon). Pochi risultati, pochissimi di vero prestigio. Io, per lo meno, la vedo così
 

bradipus

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qualunquemente
... guarda... io con ranking per Nazioni ci incarto la verdura... non mi interessa e penso non interessi alla maggior parte degli appassionati... sono classifiche poco attendibili (lo dimostra, appunto, il terzo posto dell'Italia che a mio avviso come movimento globale e competitività dei propri agonisti è attualmente sotto a GB, Francia, Belgio, Olanda e Spagna , tanto per citare i primi nomi dei paesi d'appartenenza dei corridori più forti in circolazione...).
Il 2018 dell'Italia è stato ne più ne meno la conferma che quando si spegnerà la stella di Vincenzo Nibali, per il nostro ciclismo sarà notte buia (la speranza è solo Moscon). Pochi risultati, pochissimi di vero prestigio. Io, per lo meno, la vedo così
però è l'unico a fornire un dato obiettivo... e per la Spagna, tolto Valverde, puoi fare lo stesso discorso dell'Italia con Nibali.
e loro non hanno neppure un Viviani, un Moscon o un Trentin.
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Al di là delle passioni (accecanti) bisogna essere obbiettivi: quella di Nibali è stata una grande azione da finisseur che diventa straordinaria non per la qualità tecnica in sè, quanto perchè è stata posta in essere da un tipo di corridore che non è solito a quel tipo di azioni (...e se non fosse così tutti gli arrivi di quel tipo dovrebbero essere memorabili...).
Quella di Froome è stata invece una vera e propria impresa che resterà negli annali del ciclismo moderno.
Poi che qualcuno si offenda solo perchè altri danno giudizi più oggettivi e non esaltino i propri beniamini mi sembra un po' infantile eh...
Detto questo grande Nibali: la sua fiammata (con le volate di Viviani e l'europeo di Matteo Trentin) ha salvato un 2018 per i colori azzurri sottotono.
Per me è più insolito e straordinario Nibali uno scalatore che vince la Sanremo che non Froome che vince il Giro d'Italia.
Perché se il giorno prima mi avessero chiesto: Nibali può vincere la Sanremo?Probabilmente avrei risposto che sarebbe stata la mia speranza di tifoso ,ma avrei risposto no.
Se il giorno prima della tappa del Finestre mi avessero chiesto : Froome può ribaltare la classifica del Giro?da suo non tifoso avrei sperato di no,ma avrei risposto sì,lo può fare,le probabilità che lui ci riesca ci sono.
 
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bradipus

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23 Luglio 2009
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qualunquemente
Soler, Landa i primi due che mi vengono in mente... e comunque in ogni ordine di arrivo uno spagnolo lo trovi sempre.
ti confesso che quando ho letto il nome di Landa mi è venuto da sorridere... uno che quando è partito con i gradi di capitano ha sempre fallito miseramente, che nelle squadre dove è stato ha sempre seminato zizzania... con un palmares comunque inferiore a quello del tanto bistrattato Aru, tanto per non fare nomi.
per quanto riguarda Soler, è un ragazzo molto promettente, ma da elite ha una sola vittoria, seppur di peso, come la Parigi.Nizza di quest'anno; un po' poco per stabilire che il movimento spagnolo è superiore al nostro.

se poi mi dici che vedi grigio per il futuro prossimo, sono d'accordo con te, visto che tra gli under 23 non abbiamo avuto finora grandi risultati, ed il nostro miglior giovane, Samuele Manfredi, è purtroppo ancora in ospedale (anche se le ultime notizie sono confortanti)
 

SimonB

Gregario
8 Settembre 2018
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Poi che qualcuno si offenda solo perchè altri danno giudizi più oggettivi e non esaltino i propri beniamini mi sembra un po' infantile eh.
Cosi come appare la tua difesa di colui che spesso critica (che tu stranamente-ma neanche tanto- chiami: giudizio oggettivo :roll: ) l’operato di un grande campione quale è e ha più volte dimostrato di essere Vincenzo Nibali.
Ma così rischia di diventare una diatriba sul beniamino di turno della quale me ne può fregar di meno, sono tutti atleti ognuno con la propria capacità.. ma non si parlava di questo nelle considerazioni di Ser.
 
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samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Al di là delle passioni (accecanti) bisogna essere obbiettivi: quella di Nibali è stata una grande azione da finisseur che diventa straordinaria non per la qualità tecnica in sè, quanto perchè è stata posta in essere da un tipo di corridore che non è solito a quel tipo di azioni (...e se non fosse così tutti gli arrivi di quel tipo dovrebbero essere memorabili...).
Quella di Froome è stata invece una vera e propria impresa che resterà negli annali del ciclismo moderno.
Poi che qualcuno si offenda solo perchè altri danno giudizi più oggettivi e non esaltino i propri beniamini mi sembra un po' infantile eh...
Detto questo grande Nibali: la sua fiammata (con le volate di Viviani e l'europeo di Matteo Trentin) ha salvato un 2018 per i colori azzurri sottotono.
E' di tutta evidenza Fabrizio, che una azione come quella di Nibali, con qualche diversa sfumatura, ha permesso, per rimanere solo alle classiche monumento e solo al 2018, di vincere il Fiandre a Teerpstra, la Roubaix a Sagàn, la Liegi a Jungels e il Lombardia a Pinot. Cioè nel 2018, tutte le classiche monumento si sono decise con una azione alla Nibali/Sanremo (con qualche diversa sfumatura). Dunque dove è la storicità della azione?
Di contro la tappa del Finestre fuga pazza e da lontano con conquista della maglia decisiva di leader, a mia memoria degli ultimi 30 anni ha avuto solo un altro evento simile. Contador alla Vuelta 2012 nella tappa di Fuente Dè (ma non era da solo in fuga). Non ricordo altre imprese similari che abbiano fruttato tappa, maglia e di conseguenza GT.
La differenza fra una grande azione piuttosto comune e quella che si può definire una impresa da storia del ciclismo....per me.......con buona pace di chi vuol mettere il bavaglio al pensiero altrui espresso civilmente ed educatamente.
 
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uber

Apprendista Passista
29 Giugno 2014
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Bianchi Intenso
E' di tutta evidenza Fabrizio, che una azione come quella di Nibali, con qualche diversa sfumatura, ha permesso, per rimanere solo alle classiche monumento e solo al 2018, di vincere il Fiandre a Teerpstra, la Roubaix a Sagàn, la Liegi a Jungels e il Lombardia a Pinot. Cioè nel 2018, tutte le classiche monumento si sono decise con una azione alla Nibali/Sanremo (con qualche diversa sfumatura). Dunque dove è la storicità della azione?
Sul primo messaggio ti avevo in qualche modo seguito, ma qui no.
Anche non volendo attribuire i crismi di storicità all'azione di Nibali non si può comunque negare come sia molto diversa da quelle che hanno portato alla vittoria gli altri corridori nelle corse Monumento 2018. Perché sono corse diverse con svolgimenti diversi.
Un conto è staccare un gruppetto selezionato nel finale di una corsa (non che sia facile, intendiamoci), magari con energie degli evversari al lumicino, un altro staccare l'ultimo rivale sull'ultima salita, un altro ancora lasciarsi dietro tutto il gruppo lanciato a meno di 10 km dall'arrivo, scattando nel momento in cui tutti si aspettano uno scatto. E con i migliori che hanno ancora il serbatoio pieno, cosa che negli altri finali di Monumento non succede.
In più aggiungerei che i crismi della storicità dell'azione di Nibali derivano anche dal fatto che la vittoria che ne è scaturita è (quella si) storica, in quanto nell'epoca della specializzazione un corridore da grandi giri che vince la Sanremo è cosa da segnare sui libri.