Al breafing del giorno prima si notano chiaramente due gruppi di persone: gli esperti e noialtri merenderi. In pratica il più scarso degli esperti ha corso almeno una Transcontinental, una Race Across America se non il giro del mondo in bici ...
Io, poi, sono alla mia prima esperienza di endurance su strada. Negli ultimi anni ho corso tanti trails in fuoristrada (Tuscany Trail, Italy Divide, etc...) ma, quest'anno, ho deciso di vedere come me la cavo su lunghe percorrenze su strada. Così col mio socio Fabio per sei mesi mi sono allenato in sella alla mia Diverge. Mai andato su strada prima ...
La TAW parte da Dublino, passa per Londonderry e, dopo 2.550 km circa, finisce a Blarney Castle, nelle vicinanze di Cork. Il tutto seguendo la traccia della Wild Atlantic Way, oltre 27.000 mt di dislivello totale lungo la costa atlantica dell'Irlanda.
E' una gara unsupported stile, che in pratica vuol dire: nessun aiuto esterno, nessuna organizzazione, solo una traccia da seguire dall'inizio alla fine. Insomma ve la dovete cavare da soli.
L'unico controllo è dato dallo Spot in dotazione a ciascun partecipante, e che consente di monitorare in ogni momento la sua posizione e verificare il rispetto della traccia da seguire.
Ognuno se la corre come può o come vuole.
Ovviamente l'Irlanda è un paese meraviglioso, ma sin da subito ci ha regalato tanta acqua, salite mozza gambe ma, soprattutto, tantissimo vento sempre sul naso. Insomma dal punto di vista del meteo è stato un lunghissimo calvario. Solo nelle ultime 36 ore ci siamo trovati un po' di sole che, ovviamente, ci ha abbrustolito per bene. Niente mezze misure.
Io e Fabio avevamo programmato di correrla senza forzare troppo, in modo da stare sotto i 10 giorni. Questo voleva dire 250 km al giorno per circa 3.000 mt di dislivello. Poi, come siamo abituati a fare nei Trails, volevamo correrla nel modo più selvaggio possibile, cioè dormendo con sacco a pelo e bivi, dove capita.
Ovviamente, le condizioni meteo avverse hanno inciso sulla nostra ferrea decisione. E così per tre notti abbiamo ceduto alla tentazione di un letto caldo ed asciutto. Però ci sono stati giorni in cui abbiamo dovuto tenere l'antipioggia addosso per quasi tutto il tempo.
Per il resto è stata una lunga corsa, davvero entusiasmante, attraverso paesaggi magnifici. Tendenzialmente strade secondarie con qualche digressione su rotte molto trafficate (gli irlandesi hanno comunque un rispetto maniacale per i ciclisti, quasi imbarazzante per noi italiani), un continuo sali e scendi con strappi davvero tenaci da superare sui pedali.
L'esperienza dei lunghi ultratrail in fuori strada ci è stata molto di aiuto. Abbiamo faticato ma abbiamo stretto i denti e tenuto duro, rispettando il nostro programma. Su internet assistevamo alla cavalcata dei mostri, davanti a noi ed ai numerosissimi ritiri. Alla fine però siamo riusciti a chiuderla in 9 giorni ed una manciata di ore. Dei circa 85 partenti a Dublino, solo una metà hanno potuto bersi una birra all'arrivo.
Ora sono davvero molto soddisfatto di come è andata. Ho un lavoro impegnativo che non mi consente di dedicare molto tempo alla bici. Ciononostante sono riuscito a prepararmi al meglio delle mie possibilità ed ho corso questa gara col 100% dell impegno possibile. Alla fine è andata bene, proprio come avevamo previsto.
Se siete interessati, questo è il sito http://www.transatlanticway.com/
magari l'anno prossimo ...
Io, poi, sono alla mia prima esperienza di endurance su strada. Negli ultimi anni ho corso tanti trails in fuoristrada (Tuscany Trail, Italy Divide, etc...) ma, quest'anno, ho deciso di vedere come me la cavo su lunghe percorrenze su strada. Così col mio socio Fabio per sei mesi mi sono allenato in sella alla mia Diverge. Mai andato su strada prima ...
La TAW parte da Dublino, passa per Londonderry e, dopo 2.550 km circa, finisce a Blarney Castle, nelle vicinanze di Cork. Il tutto seguendo la traccia della Wild Atlantic Way, oltre 27.000 mt di dislivello totale lungo la costa atlantica dell'Irlanda.
E' una gara unsupported stile, che in pratica vuol dire: nessun aiuto esterno, nessuna organizzazione, solo una traccia da seguire dall'inizio alla fine. Insomma ve la dovete cavare da soli.
L'unico controllo è dato dallo Spot in dotazione a ciascun partecipante, e che consente di monitorare in ogni momento la sua posizione e verificare il rispetto della traccia da seguire.
Ognuno se la corre come può o come vuole.
Ovviamente l'Irlanda è un paese meraviglioso, ma sin da subito ci ha regalato tanta acqua, salite mozza gambe ma, soprattutto, tantissimo vento sempre sul naso. Insomma dal punto di vista del meteo è stato un lunghissimo calvario. Solo nelle ultime 36 ore ci siamo trovati un po' di sole che, ovviamente, ci ha abbrustolito per bene. Niente mezze misure.
Io e Fabio avevamo programmato di correrla senza forzare troppo, in modo da stare sotto i 10 giorni. Questo voleva dire 250 km al giorno per circa 3.000 mt di dislivello. Poi, come siamo abituati a fare nei Trails, volevamo correrla nel modo più selvaggio possibile, cioè dormendo con sacco a pelo e bivi, dove capita.
Ovviamente, le condizioni meteo avverse hanno inciso sulla nostra ferrea decisione. E così per tre notti abbiamo ceduto alla tentazione di un letto caldo ed asciutto. Però ci sono stati giorni in cui abbiamo dovuto tenere l'antipioggia addosso per quasi tutto il tempo.
Per il resto è stata una lunga corsa, davvero entusiasmante, attraverso paesaggi magnifici. Tendenzialmente strade secondarie con qualche digressione su rotte molto trafficate (gli irlandesi hanno comunque un rispetto maniacale per i ciclisti, quasi imbarazzante per noi italiani), un continuo sali e scendi con strappi davvero tenaci da superare sui pedali.
L'esperienza dei lunghi ultratrail in fuori strada ci è stata molto di aiuto. Abbiamo faticato ma abbiamo stretto i denti e tenuto duro, rispettando il nostro programma. Su internet assistevamo alla cavalcata dei mostri, davanti a noi ed ai numerosissimi ritiri. Alla fine però siamo riusciti a chiuderla in 9 giorni ed una manciata di ore. Dei circa 85 partenti a Dublino, solo una metà hanno potuto bersi una birra all'arrivo.
Ora sono davvero molto soddisfatto di come è andata. Ho un lavoro impegnativo che non mi consente di dedicare molto tempo alla bici. Ciononostante sono riuscito a prepararmi al meglio delle mie possibilità ed ho corso questa gara col 100% dell impegno possibile. Alla fine è andata bene, proprio come avevamo previsto.
Se siete interessati, questo è il sito http://www.transatlanticway.com/
magari l'anno prossimo ...
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