Primi 10.000Km - Parte 1
Sono giunto nei pressi della boa dei primi 10.000Km percorsi con questa biciletta.
Descriverò sommariamente mie impressioni riguardanti la bicicletta in sé, gli accessori ed altri aspetti ad essa legati. Viene lunghetto.
L’ho messa in strada l’8 settembre 2018, quindi ho impiegato circa 9 mesi, da strada ho solo questa, quindi rappresentano anche il 100% dei Km che ho percorso su strada nello stesso lasso di tempo. Mi ha portato in gara tre volte fino ad ora, Roma, Siena e Cesenatico.
Come sempre premetto che non dovete aspettarvi disamine sulle prestazioni del mezzo in quanto non sono assolutamente in grado di darne, con questa vado come andavo con la Boone da cx e con la precedente M9, anzi a dire il vero non è proprio così, nella mia mediocrità (che persiste) sto andando un poco meglio ma penso dipenda soprattutto da altri fattori, primo dei quali maggior numero di ore passate in sella (e questo è comunque anche merito della biciletta) e di altri che menzionerò nel seguito.
Va anche detto che mi avvicino ai 60 anni e quindi credo ci sia ben poco da spremere da questo pseudo-ciclista più di quanto non esca già adesso. Se volete sincerarvi che non racconto balle basta che facciate click sul link Strava che trovate in firma.
Vediamo quindi cosa posso dire, o riepilogare:
Telaio
Mi pare piuttosto rigido, soprattutto la forcella o comunque l’avantreno in generale, le botte si sentono tutte sulle mani ma in compenso in discesa mettete le
ruote dove volete, al mm. Consiglio nastro imbottito o con gel e consiglio di nastrare fino in cima, in barba alla moda che vuole le pieghe aero nastrate fin poco sopra i comandi.
Un appunto al fermo di fine corsa dello sterzo. Come ho già scritto con un colpo secco si è rotto, è fatto in plastica, se accade questo la forcella ruotando va a sbattere sul telaio segnandolo irrimediabilmente, mi è successo da entrambi i lati. Ho descritto i dettagli in questa discussione, l’ho sostituito sperando che non si rompa di nuovo, andrebbe realizzato in una qualche lega. Quando l’ho chiesto in negozio hanno capito subito di cosa si trattasse e ne avevano una certa quantità, segno che non sono l’unico al quale si sia rotto. Non me li hanno fatti pagare.
Verniciatura
La colorazione continua a piacermi, temevo che una cosa così particolare potesse stufarmi, invece per ora no (meno male), i riflessi vanno dal verde al rosso a seconda della direzione della luce, bellissimo. Di contro sul bianco è difficile mantenere il pulito, io per fortuna pulisco poco e quindi il tutto si confonde. I maniaci avranno molto da fare per tenerla costantemente immacolata.
Un appunto alla resistenza della verniciatura sui bordi secchi (tipo fori dei perni), la lacca è saltata in alcuni punti e si vede il fondo sottostante.
Isospeed
Provato inizialmente su diverse posizioni, non notate differenze di rilievo, messo a metà e rimasto così. Penso però di essere io… Una volta è stato necessario serrare di nuovo la brugola che ferma la slitta di regolazione.
In ogni caso l’oscillazione laterale del tubo reggisella che si verifica pedalando è molto vistosa, al punto che ogni tanto qualcuno che pedala nei miei pressi mi segnala questa circostanza con preoccupazione.
Viteria
Migliorata rispetto alle ciofeche che ci rifilavano con la precedente M9 ma ancora non all’altezza, le teste di alcune delle brugole della zona sterzo sono già in parte ossidate.
Componentistica
Piega integrata
Molto più funzionale della precedente in un solo pezzo. Più semplice sia il montaggio, ricordo che all’interno passano sia i cavi del gruppo che le tubazioni dei freni, che per la ricerca della posizione ottimale avendo una regolazione in più che la vecchia non offre.
Nota positiva: Si tratta di una gran bella piega, di forte impatto visivo e per le mie esigenze di ergonomia molto azzeccata.
Nota negativa: La verniciatura è molto bella ma è quel genere di matt ruvido sul quale si fatica a far sparire le gocce di sudore.
Sono caduto, lo sterzo ha preso una bella botta, ma non ha fatto una “piega”.
Sella
Sto usando la Bontrager Montrose Pro “di serie” con rails in carbonio (ricordo che servono gusci del morsetto sella specifici), venivo dalle Bontrager Paradigm che ora non fanno più. Mi pare che non ci siano magagne da segnalare, nonostante la mia mole e lo stato delle strade non ho avuto cedimenti (sgrat).
Reggisella
Dopo le difficoltà iniziali descritte in questa discussione, effettuata la “modifica” suggerita da
Trek non ho avuto altri problemi di abbassamenti. Il sistema di fissaggio sella è più pesante del famigerato sistema del vecchio seatmast ma decisamente migliore.
Pedali
Uso da anni gli Speedplay, ne ho parlato tante volte spiegando perché e per come, qui sottolineo soltanto che l’avvento delle tacchette walkable ha reso quasi introvabili le classiche. Me ne dispiaccio, perché per me le walkable, che ho ovviamente provato a lungo, sono molto migliori per camminare, me le classiche lo sono per pedalare, quindi… Inoltre delle walkable perdo facilmente la gomma di guarnizione, ne ho lasciate un sacco a tutte le fontane della Regione, salvo, in alcuni casi, ritrovarcele nei giorni successivi.
Ho rimesso le classiche e penso di usare quelle, almeno finché riesco a trovarle.
Portaborraccia
Accessorio poco considerato di solito, ma come sapete o come potete immaginare, se alla partenza di una GF vi salta via una borraccia può essere un problema serio. Per tale motivo ho fatto passare in secondo piano estetica e peso ed ho montato sull’obliquo un tenace Bontrager RXL, mentre sul verticale ho lasciato l’esile XXX, tanto da lì è difficile che salti via qualcosa. La combinazione pare essere efficace, sia sul ciottolato di Roma che negli sterrati di Siena non è caduto nulla.
Perni passanti
Di serie c’erano dei DT Swiss (anche se marchiati Bontrager) con la levetta per girarli, li ho sostituiti con dei Carbon Ti senza leva, serve una brugola da 5 (che comunque ho sempre con me), molto molto più carini e decisamente meno invasivi oltre che più leggeri, di contro costano un sacco. Quali sono lo trovate scritto qui più indietro, occhio che sono particolari, specialmente l’anteriore.
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