Trek Madone 9 SLR Icon Disc Di2 Autoassemblata

Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
11.792
8.806
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Atina (Fr)
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Bici
Trek (alcune)
Parte 2

Trasmissione

Come sapete c’è montato il DA9170. Ottimo, niente da dire.

Normalmente lo uso in semi-synchro, ho corone 52/34 e cassetta 11/30. Come scritto più volte ho 4 satelliti, montateli, aumentano di molto i vantaggi offerti da un gruppo elettronico. Ho montato il puleggione Ceramicspeed, ribadisco che funziona bene, io ovviamente non rilevo alcun miglioramento prestazionale, ma per il resto è molto figo. Dopo questo chilometraggio l’anodizzazione rossa dell’interno dei denti è stata tolta dall’attrito con la catena, si nota solo guardando da vicino con catena e puleggia pulite.
Per chi volesse montarlo mi pare vada meglio se installato in posizione “H”.

Una volta sono riuscito a restare senza corrente a 100km da casa, si lo so, sono un coglione, per chi volesse ho raccontato la vicenda qui da qualche parte.

SRM

Ne ho parlato già in precedenza. Ho un Origin con corone DA9100. Funzionamento impeccabile in ogni condizione meteo e collegamento con il Garmin “di ferro”, misurazioni sempre stabili e numeri sempre coerenti, anche se nel mio caso piccoli.

Alcune pecche già descritte a livello più cosmetico che altro, i trilobi continuano ad arrugginirsi, ovvio visto che li fanno di ferraccio, come sono arrugginite anche le viti di fissaggio delle pedivelle. I trilobi me li tengo così, visto che in SRM Italia sostengono che io sia l’unico mai sentito a cui accade (!) e mi chiedono di inviargli l’intero strumento per esaminare il “fenomeno”, poi quando deciderò di disfarmene vedrò il da farsi. Comunque i difettucci non mi paiono compatibili con il livello del componente.

Ruote

Su questa biciletta ho usato due coppie di ruote, calma, non in contemporanea, all’inizio una coppia di WR Compositi/Carbon Ti con dischi Carbon Ti e successivamente una coppia di Bontrager XXX6 con dischi Dura Ace. Le prime, più leggere e costose, le seconde “le sue”.

Ho acquistato le seconde in quanto una delle prime fu danneggiata in una buca presa alla GF Campagnolo Roma. Mentre attendevo che Doctor Bike me le revisionasse, sono tornate perfette, ho preso le altre.
Se leggete indietro ho spiegato come non ho potuto usare le seconde con i dischi Carbon Ti a causa di un problema di adattatori da 6 fori a center lock, quindi ho messo i DA. I CT sono più belli, più leggeri e molto più cari, i DA più “di sostanza”.

Sono contento delle seconde come lo ero delle prime, non posso fare confronti, anche perché da moltissime stagioni uso solo ruote di questo tipo e mi sembra che vadano tutte uguale. Per la verità mi è capitato un paio di volte, anni or sono, di montare in emergenza una ruota in alluminio, la prima volta in gara ed una seconda da un meccanico per tornare a casa dopo rottura di un raggio e mi sembra che, a parte il fatto che con delle rotelline in alluminio tutte le bicilette diventano orribili, non ho riscontrato altre problematiche o penalizzazioni.

Tubolari

Con questa bicicletta ho usato in sequenza Continental Competition, Pirelli PZero, Tufo S3 Lite, tutti da 25. Ho forato con tutti.
Non sono in grado di rilevare differenze prestazionali tra i vari equipaggiamenti.

Qualche caratteristica vedo comunque di darla. Tra i tre i Competition sono i più duri da calzare, i Tufo una via di mezzo, i Pirelli vanno su da soli. Tutti sempre montati con nastro tufo, facile, pratico, pulito e soprattutto immediato, nastri e parti.

Circa le impressioni dinamiche, calma, il crono è sempre impietoso ed uniformemente alto, posso dire che al posteriore ho notato una trazione meno aggressiva con i Tufo in fuorisella con il bagnato, per essere onesti però sono quelli con i quali mi sono capitate le condizioni più gravose da questo punto di vista.

Ho notato piccole differenze nella risposta in ingresso di curva in discesa, mi piace andare in discesa e quindi questo aspetto mi interessa, premettendo che la tenuta laterale mi pare soddisfacente con tutti e tre, mi sembra però che il Competition sia più uniforme nella risposta alla piega, mentre gli altri due appena cominci a buttarli giù abbiano una minima fase di “assestamento” e poi si stabilizzino in traiettoria, però magari sono io che non sono capace.

Sia come mescola che come struttura il più “duro” è il Tufo, poi il Competition ed il Pirelli è il più “morbido”.
Non ho dati sulla durata per nessuno dei tubolari, ultimamente ho avuto sempre forature/rotture precoci, devo dire però che l’impiego di lattice preventivo mi ha (quasi) sempre fatto tornare a casa in autonomia. Nei Competition ho avuto rotture interne nella zona attacco valvola conseguenti a traumi dovuti a buche prese in malo modo, l’evenienza potrebbe essere “aggravata” dal fatto che il nastro è molto tenace ed impedisce anche minimi movimenti del tubolare stesso che, nel caso del Competition, nella zona interna attacco valvola mi pare delicato.

Per gli altri ho avuto due forature classiche al posteriore, per entrambi da nuovi, sono andato avanti un bel poco con il lattice che tappava ad ogni uscita ma nonostante l’attack progressivamente la pressione finale scendeva sempre più ed alla fine ho dovuto cambiarli.
Ora ho un Tufo all’anteriore ed un Pirelli al posteriore…, sono i superstiti delle forature patite dall’altro della coppia. Speriamo tengano.

Quelli più adatti alla mia bicicletta sarebbero i Tufo, in quanto sono neri con scritte bianche e logo rosso…

Freni

Ho quelli del DA 9170, ho usato pastiglie di serie L02A, ora ho messo le L03A perché ho trovato quelle. Ci faccio oltre 10.000Km con una coppia, perché le avevo già sulla Boone e le ho appena sostituite anche se non erano ancora finite. Non ho avuto dischi storti o zin zin di sorta. Non mi soffermo sulle peculiarità dei dischi e dei rim, ce n’è abbastanza altrove…

Segnalo una cosa antipatica che mi è capitata recentemente, mentre armeggiavo nei pressi della biciletta mi è caduto (manco a farlo apposta) un contenitore di olio freni sopra la pinza, allagando quest’ultima, il disco e le pastiglie. Pulito il tutto ho dei barriti molto forti che prima non avevo, almeno fino a quando il sistema non va in temperatura. Peccato, le pastiglie sono nuove ma penso che siano “fregate”, le ho anche carteggiate ma non è servito, prima di capitolare proverò il brake silencer.

Computer

Sto usando un Garmin/Bontrager 1030, si tratta di un Garmin 1030 con alcune funzionalità aggiuntive (per me inutili…) della Trek, ma aspetto fondamentale: È tutto nero. Il 1030 normale è mortificato dal bianco frigorifero, non essendo propriamente piccolo quel colore non giova. Nero invece è molto più elegante, per me molto più figo.
Per il resto uguale al fratello di serie, compresi i bugs software.

Biomeccanica

Ad ottobre scorso sono andato da Juri, @JFB'07.
Non mi dilungo nell’illustrazione del modus operandi di Juri, e nella descrizione delle sue capacità, basta leggere qui nel Forum.
Mi ha dato una sistemata a questa biciletta, che a suo dire non era messa malaccio, ma non era messa come si deve ed alla MTB che invece era messa alla membro di segugio.
Qui ci interessa la M9, i principali interventi sono stati: Sostituzione dell’attacco con uno più corto di un cm, variazione del dislivello sella/manubrio, minima regolazione dell’altezza sella e dell'arretramento, regolazione della posizione tacchette che erano messe alla “più o meno”.
Il tutto ovviamente dopo accurata misurazione dell’indegno equipaggio.

Per natura non sono incline alle glorificazioni e, soprattutto, sono un caprone insensibile. In sostanza non ho avvertito differenze, faccio parte di quella categoria di ciclisti (?) ai quali se cambi l’intera biciletta sotto al culo non se ne accorgono.
Consapevole di ciò non mi sono preoccupato di non avvertire differenze, lo sapevo già, mi sono preoccupato di verificare gli eventuali risultati.

Non so se questo che sto per scrivere sia in tutto o in parte da attribuire alla biomeccanica, sicuramente una fetta va assegnata anche alla mia “dedizione”, ho pedalato più del solito nell’ultimo anno, sono comunque una sega, sempre stato, sono pesante, non ho talento ciclistico, ora sono pure vecchio.
Però sono estremamente determinato.

Ho un file excel, dove sono contenuti i dati delle mie “uscite” degli ultimi 25 anni, c’è scritto quanti km ho fatto, con che bicicletta, dove sono andato ed eventualmente con chi. Da una decina di anni ci sono scritte anche altre cose, tra queste dislivelli, pulsazioni, wattaggi. Tra questi c’è il wattaggio medio tenuto in ogni singola uscita, in ogni mese, in ogni anno.

Singolarmente (o casualmente?), il wattaggio medio delle mie uscite nell’ultimo anno pre-biomeccanica è stato di 197,0 W, quello post, fino ad oggi è stato di 209,3 W (+12,3 W, +6,2%).
Ciò si è tradotto in mezz’ora in meno rispetto agli anni precedenti sia a Siena che a Cesenatico.
Come detto non so attribuire in che misura il fatto sia dipendente dalla biomeccanica, diciamo che di certo non mi ha penalizzato.

Conclusioni

Mi piace, mi trovo bene, al momento non ho voglia di niente di nuovo.
Quando presenteranno la M9 successiva valuterò il da farsi.
Quando Shimano presenterà il nuovo DA valuterò il da farsi.

Qualche magagna, come descritto c’è, ma c’è in tutte di tutte le marche inutile fare gli ipocriti, io ho la fortuna di risolvermele quasi tutte da solo e questo aiuta ulteriormente.

Come dico sempre il massimo che una biciletta può fare per un paracarro come me è di piacergli, questa lo fa in una misura non raggiunta dalle precedenti che ho avuto.

Non posso chiedere di più.

Ci risentiamo per un nuovo riepilogo a 20.000Km.
 
Ultima modifica:

Tabione

Passista
21 Marzo 2011
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Bici
Trek Madone 9 project one
Sempre bellissimo leggere il tuo racconto/recensione. Scritto ottimamente ti invoglia a leggerlo con passione.

D’accordo su tutto quello che scrivi, soprattutto sull’ultima parte...la bici deve piacerci, ci permetterà di uscirà con più voglia.

Concludo dicendo che, come sempre, ti “sminuisci” troppo. Ritengo che, se non fossi sensibile ai cambiamenti/modifiche o altro, non coglieresti con tutta questa cura i particolari di una gomma, soprattutto nelle prime fasi di impostazione curva. Penso, piuttosto, che La tua grandissima intelligenza ti porti ad essere molto umile.

Complimenti ancora
 

Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Trek (alcune)
Sempre bellissimo leggere il tuo racconto/recensione. Scritto ottimamente ti invoglia a leggerlo con passione.

D’accordo su tutto quello che scrivi, soprattutto sull’ultima parte...la bici deve piacerci, ci permetterà di uscirà con più voglia.

Concludo dicendo che, come sempre, ti “sminuisci” troppo. Ritengo che, se non fossi sensibile ai cambiamenti/modifiche o altro, non coglieresti con tutta questa cura i particolari di una gomma, soprattutto nelle prime fasi di impostazione curva. Penso, piuttosto, che La tua grandissima intelligenza ti porti ad essere molto umile.

Complimenti ancora
Troppo buono Fabio, a presto. [emoji112]

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Fede_y

Novellino
21 Agosto 2016
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Bianchi Via Nirone 7
Parte 2

Freni

Ho quelli del DA 9170, ho usato pastiglie di serie L02A, ora ho messo le L03A perché ho trovato quelle. Ci faccio oltre 10.000Km con una coppia, perché le avevo già sulla Boone e le ho appena sostituite anche se non erano ancora finite. Non ho avuto dischi storti o zin zin di sorta. Non mi soffermo sulle peculiarità dei dischi e dei rim, ce n’è abbastanza altrove…

Segnalo una cosa antipatica che mi è capitata recentemente, mentre armeggiavo nei pressi della biciletta mi è caduto (manco a farlo apposta) un contenitore di olio freni sopra la pinza, allagando quest’ultima, il disco e le pastiglie. Pulito il tutto ho dei barriti molto forti che prima non avevo, almeno fino a quando il sistema non va in temperatura. Peccato, le pastiglie sono nuove ma penso che siano “fregate”, le ho anche carteggiate ma non è servito, prima di capitolare proverò il brake silencer.

Conclusioni

Mi piace, mi trovo bene, al momento non ho voglia di niente di nuovo.
Quando presenteranno la M9 successiva valuterò il da farsi.
Quando Shimano presenterà il nuovo DA valuterò il da farsi.

Qualche magagna, come descritto c’è, ma c’è in tutte di tutte le marche inutile fare gli ipocriti, io ho la fortuna di risolvermele quasi tutte da solo e questo aiuta ulteriormente.

Come dico sempre il massimo che una biciletta può fare per un paracarro come me è di piacergli, questa lo fa in una misura non raggiunta dalle precedenti che ho avuto.

Non posso chiedere di più.

Ci risentiamo per un nuovo riepilogo a 20.000Km.


Ciao Ipercool, sono spesso sul forum più come spettatore che partecipante attivo, ma volevo farti i complimenti per il mezzo con cui giri e soprattutto per le tue impressioni e report che periodicamente scrivi. Sono sempre piacevoli da leggere, al pari di un articolo scritto su rivista patinata :mrgreen:. Inoltre soprattutto per chi fosse interessato ad una Madone come la tua, sono tutte informazioni preziose. Visto che traspare oggettività in quello che scrivi, ero interessato a sapere se ti trovi spesso a rimuovere la ruota anteriore per trasporto o altro della bici e se nel rimontarla non hai mai dovuto ricentrare la pinza. Più in generale, se il trasporto richiede effettivamente maggior attenzione. La mia prossima bdc la vedrei più a dischi che rim, e le tue considerazioni sui dischi derivanti dall' uso quotidiano mi interessano parecchio.
Ultima curiosità, quando scrivi della vernice che si sbecca attorno al foro dove si inseriscono i pp, pensi sia dovuto al perno stesso che frega quando li avviti o ad altro?
Intanto ti rinnovo i complimenti!
Federico
 
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Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Ciao Ipercool, sono spesso sul forum più come spettatore che partecipante attivo, ma volevo farti i complimenti per il mezzo con cui giri e soprattutto per le tue impressioni e report che periodicamente scrivi. Sono sempre piacevoli da leggere, al pari di un articolo scritto su rivista patinata :mrgreen:. Inoltre soprattutto per chi fosse interessato ad una Madone come la tua, sono tutte informazioni preziose. Visto che traspare oggettività in quello che scrivi, ero interessato a sapere se ti trovi spesso a rimuovere la ruota anteriore per trasporto o altro della bici e se nel rimontarla non hai mai dovuto ricentrare la pinza. Più in generale, se il trasporto richiede effettivamente maggior attenzione. La mia prossima bdc la vedrei più a dischi che rim, e le tue considerazioni sui dischi derivanti dall' uso quotidiano mi interessano parecchio.
Ultima curiosità, quando scrivi della vernice che si sbecca attorno al foro dove si inseriscono i pp, pensi sia dovuto al perno stesso che frega quando li avviti o ad altro?
Intanto ti rinnovo i complimenti!
Federico
Non mi è capitato di dover riallineare le pinze dopo un trasporto.
Devo dire che non smonto spesso, però, solo se devo caricare in macchina per andare a qualche GF.

Mi è invece capitato di dover riallineare cambiando ruota con una simile ma non identica.

La vernice non si rovina dal lato della testa del perno, ma all'uscita.
Penso sia dovuto al fatto che vernicino senza perni e quindi si forma un bordino che il perno poi rompe.

20190615_144537.jpeg

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Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
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Atina (Fr)
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Trek (alcune)
Bravo Iper, bel report.
Tu sei troppo modesto.
Figurati, ci ho messo 10.000km a mettere assieme 4 impressioni... [emoji23]

Comunque non è questione di modestia, ma di realismo.
Alla mia età e con il mio fisico ho poco da stare a giocare al ciclista.
Mi accontento, faccio quello che posso, sempre nell'ambito di quello che mi va di fare.

Se non c'è molta salita un poco di difendo ma appena si sale rimbalzo alla grandissima.[emoji23]
Ma ovviamente va bene così.

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ghesso

Apprendista Passista
12 Marzo 2006
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Pavia
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TREK EMONDA slr
Non mi è capitato di dover riallineare le pinze dopo un trasporto.
Devo dire che non smonto spesso, però, solo se devo caricare in macchina per andare a qualche GF.

Mi è invece capitato di dover riallineare cambiando ruota con una simile ma non identica.

La vernice non si rovina dal lato della testa del perno, ma all'uscita.
Penso sia dovuto al fatto che vernicino senza perni e quindi si forma un bordino che il perno poi rompe.

Vedi l'allegato 182078

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Stessa cosa nella forcella Emonda, non so come ci riescono ma è un lavora da incompetenti.
 

Fede_y

Novellino
21 Agosto 2016
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Non mi è capitato di dover riallineare le pinze dopo un trasporto.
Devo dire che non smonto spesso, però, solo se devo caricare in macchina per andare a qualche GF.

Mi è invece capitato di dover riallineare cambiando ruota con una simile ma non identica.

La vernice non si rovina dal lato della testa del perno, ma all'uscita.
Penso sia dovuto al fatto che vernicino senza perni e quindi si forma un bordino che il perno poi rompe.

Vedi l'allegato 182078

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Azz.. plausibile :x
 
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THE MATRIX M+

Passista
15 Novembre 2012
4.522
1.677
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Konstanz
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Wilier zero 7 black/red Record
Letto il riepilogo. Ottima review. Anzi meriti un plauso in modestia, perché mi pare che ti difendi davvero bene.

I tufo che hanno le scritte bianche e rosse è la cosa più bella :mrgreen: però così passerebbe che i tubolari son tutti uguali. Io sinceramente sento un abisso tra uno sprinter e un vittoria cx evo, in tutti i sensi anche in forature, lo sprinter non lo foro.
 
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Don Perigon

Maglia Iridata
1 Agosto 2013
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2.124
Trecase (NA) sotto il Vesuvio collinetta sul mare
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Trek madone RSL /Trek madone 9 H2 /Madfiber /DT Swiss RRC dicut 46T /Spada oxygeno, breva 30 e 38

Otto1984

Novellino
4 Ottobre 2018
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22
marche
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trek
Primi 10.000Km - Parte 1

Sono giunto nei pressi della boa dei primi 10.000Km percorsi con questa biciletta.
Descriverò sommariamente mie impressioni riguardanti la bicicletta in sé, gli accessori ed altri aspetti ad essa legati. Viene lunghetto.

L’ho messa in strada l’8 settembre 2018, quindi ho impiegato circa 9 mesi, da strada ho solo questa, quindi rappresentano anche il 100% dei Km che ho percorso su strada nello stesso lasso di tempo. Mi ha portato in gara tre volte fino ad ora, Roma, Siena e Cesenatico.

Come sempre premetto che non dovete aspettarvi disamine sulle prestazioni del mezzo in quanto non sono assolutamente in grado di darne, con questa vado come andavo con la Boone da cx e con la precedente M9, anzi a dire il vero non è proprio così, nella mia mediocrità (che persiste) sto andando un poco meglio ma penso dipenda soprattutto da altri fattori, primo dei quali maggior numero di ore passate in sella (e questo è comunque anche merito della biciletta) e di altri che menzionerò nel seguito.

Va anche detto che mi avvicino ai 60 anni e quindi credo ci sia ben poco da spremere da questo pseudo-ciclista più di quanto non esca già adesso. Se volete sincerarvi che non racconto balle basta che facciate click sul link Strava che trovate in firma.

Vediamo quindi cosa posso dire, o riepilogare:

Telaio

Mi pare piuttosto rigido, soprattutto la forcella o comunque l’avantreno in generale, le botte si sentono tutte sulle mani ma in compenso in discesa mettete le ruote dove volete, al mm. Consiglio nastro imbottito o con gel e consiglio di nastrare fino in cima, in barba alla moda che vuole le pieghe aero nastrate fin poco sopra i comandi.

Un appunto al fermo di fine corsa dello sterzo. Come ho già scritto con un colpo secco si è rotto, è fatto in plastica, se accade questo la forcella ruotando va a sbattere sul telaio segnandolo irrimediabilmente, mi è successo da entrambi i lati. Ho descritto i dettagli in questa discussione, l’ho sostituito sperando che non si rompa di nuovo, andrebbe realizzato in una qualche lega. Quando l’ho chiesto in negozio hanno capito subito di cosa si trattasse e ne avevano una certa quantità, segno che non sono l’unico al quale si sia rotto. Non me li hanno fatti pagare.

Verniciatura
La colorazione continua a piacermi, temevo che una cosa così particolare potesse stufarmi, invece per ora no (meno male), i riflessi vanno dal verde al rosso a seconda della direzione della luce, bellissimo. Di contro sul bianco è difficile mantenere il pulito, io per fortuna pulisco poco e quindi il tutto si confonde. I maniaci avranno molto da fare per tenerla costantemente immacolata.

Un appunto alla resistenza della verniciatura sui bordi secchi (tipo fori dei perni), la lacca è saltata in alcuni punti e si vede il fondo sottostante.

Isospeed
Provato inizialmente su diverse posizioni, non notate differenze di rilievo, messo a metà e rimasto così. Penso però di essere io… Una volta è stato necessario serrare di nuovo la brugola che ferma la slitta di regolazione.

In ogni caso l’oscillazione laterale del tubo reggisella che si verifica pedalando è molto vistosa, al punto che ogni tanto qualcuno che pedala nei miei pressi mi segnala questa circostanza con preoccupazione.

Viteria
Migliorata rispetto alle ciofeche che ci rifilavano con la precedente M9 ma ancora non all’altezza, le teste di alcune delle brugole della zona sterzo sono già in parte ossidate.

Componentistica

Piega integrata
Molto più funzionale della precedente in un solo pezzo. Più semplice sia il montaggio, ricordo che all’interno passano sia i cavi del gruppo che le tubazioni dei freni, che per la ricerca della posizione ottimale avendo una regolazione in più che la vecchia non offre.

Nota positiva: Si tratta di una gran bella piega, di forte impatto visivo e per le mie esigenze di ergonomia molto azzeccata.
Nota negativa: La verniciatura è molto bella ma è quel genere di matt ruvido sul quale si fatica a far sparire le gocce di sudore.

Sono caduto, lo sterzo ha preso una bella botta, ma non ha fatto una “piega”.

Sella
Sto usando la Bontrager Montrose Pro “di serie” con rails in carbonio (ricordo che servono gusci del morsetto sella specifici), venivo dalle Bontrager Paradigm che ora non fanno più. Mi pare che non ci siano magagne da segnalare, nonostante la mia mole e lo stato delle strade non ho avuto cedimenti (sgrat).

Reggisella
Dopo le difficoltà iniziali descritte in questa discussione, effettuata la “modifica” suggerita da Trek non ho avuto altri problemi di abbassamenti. Il sistema di fissaggio sella è più pesante del famigerato sistema del vecchio seatmast ma decisamente migliore.

Pedali
Uso da anni gli Speedplay, ne ho parlato tante volte spiegando perché e per come, qui sottolineo soltanto che l’avvento delle tacchette walkable ha reso quasi introvabili le classiche. Me ne dispiaccio, perché per me le walkable, che ho ovviamente provato a lungo, sono molto migliori per camminare, me le classiche lo sono per pedalare, quindi… Inoltre delle walkable perdo facilmente la gomma di guarnizione, ne ho lasciate un sacco a tutte le fontane della Regione, salvo, in alcuni casi, ritrovarcele nei giorni successivi.
Ho rimesso le classiche e penso di usare quelle, almeno finché riesco a trovarle.

Portaborraccia
Accessorio poco considerato di solito, ma come sapete o come potete immaginare, se alla partenza di una GF vi salta via una borraccia può essere un problema serio. Per tale motivo ho fatto passare in secondo piano estetica e peso ed ho montato sull’obliquo un tenace Bontrager RXL, mentre sul verticale ho lasciato l’esile XXX, tanto da lì è difficile che salti via qualcosa. La combinazione pare essere efficace, sia sul ciottolato di Roma che negli sterrati di Siena non è caduto nulla.

Perni passanti
Di serie c’erano dei DT Swiss (anche se marchiati Bontrager) con la levetta per girarli, li ho sostituiti con dei Carbon Ti senza leva, serve una brugola da 5 (che comunque ho sempre con me), molto molto più carini e decisamente meno invasivi oltre che più leggeri, di contro costano un sacco. Quali sono lo trovate scritto qui più indietro, occhio che sono particolari, specialmente l’anteriore.

SEGUE
ho notato anche io che l'oscillazione del tubo reggisella è abbastanza evidente, soprattutto nella mia che ho un fuorisella abbastanza elevato, pensate possa essere un problema sia per la pedalata che per il telaio che a lungo andare questo movimento lo solleciti a tal punto di andare incontro ad eventuali danni?

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Masao1

Apprendista Velocista
10 Luglio 2018
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674
37
Castle of the river
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Bici
Specialized tarmac
Ho letto tutto il report, complimenti sei veramente un grande appassionato.
Volevo aprire una piccola parentesi sull'olio che ha sporcato le pastiglie. Mi ricordo più di in decennio fa con i primi approcci ai dischi mtb, era un continuo lo sporcare con olio i dischi e le pastiglie, lubrificavo assiduamente la forcella, che erano un po' meno performanti di ora. Poi col tempo si impara a stare più attenti. Fiammavo le pastiglie con quelle fiammelle da campeggio per fare evaporare l'olio, e le cartavo. Tornavano come nuove. Ero più giovane e mi divertivo a tribolare, ora se mi dovesse ricapitare, visto quello che costano le cestino e le metto nuove :-P
 
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