Vivere da "assente ingiustificato": ma ne vale la pena ?

Ale Ciava

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direi che la bici, invece, mi sta aiutando in tal senso...mi piace starci dietro, curarla, manutenerla, divertirmi e abbellirla....

Come disse il negoziante da cui comprai la mia prima bici: “le bici sono i giocattoli dei grandi; non è solo questione di andarci su, a noi piace curarle, manutenerle , lavarle, magari tenerle in salotto oppure, ogni tanto, andarle a controllare se le abbiamo in garage...”
 

Shinkansen

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Ma,a me pare una forma di nevrosi.D'altronde tutti siamo colpiti da patologie nevrotiche solo che alcune sono socialmente accettate o addirittura incoraggiate in quanto tendono a riprodurre il sistema sociale,altre sono socialmente disfunzionali anche perchè possono minare le basi del sistema stesso e quindi vengono "curate" o soppresse.Il comportamento che hai descritto per me fa parte delle prime.

Lo stesso può dire chi va sempre a tutta nei confronti di chi si ferma a guardare le margherita in salita. Ognuno vive lo sport come vuole, l'importante che non si lamenti di quello che fa, perché allora la prima domanda che gli farei è: «Ma chi te lo fa fare? Ti obbliga qualcuno?»
Con lo sport sono sempre stato tollerante, ho avuto (e ho ancora) amici che vanno più forte e altri che vanno più piano. Non li ho mai giudicati - e sinceramente non me n'è mai fregato - e abbiamo vissuto sempre bene. Sapevo che se andavo coi primi c'era da pedalare e se andavo coi secondi non potevo lamentarmi se facevano la sosta al bar o andavamo come lumache. L'amicizia è accettare i limiti e le passioni degli altri.
 
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Lo stesso può dire chi va sempre a tutta nei confronti di chi si ferma a guardare le margherita in salita. Ognuno vive lo sport come vuole, l'importante che non si lamenti di quello che fa, perché allora la prima domanda che gli farei è: «Ma chi te lo fa fare? Ti obbliga qualcuno?»
Con lo sport sono sempre stato tollerante, ho avuto (e ho ancora) amici che vanno più forte e altri che vanno più piano. Non li ho mai giudicati - e sinceramente non me n'è mai fregato - e abbiamo vissuto sempre bene. Sapevo che se andavo coi primi c'era da pedalare e se andavo coi secondi non potevo lamentarmi se facevano la sosta al bar o andavamo come lumache. L'amicizia è accettare i limiti e le passioni degli altri.

D'accordo su tutto eccetto la frase in neretto,poichè tendenzialmente chi si ferma a guardare le margherite a volte va anche a tutta,modifica,varia il proprio comportamento,il primo invece tende ad essere fortemente metodico e ossessivo,sintomo di nevrosi.Inoltre l'amicizia però è anche cercare di discutere con un amico\a che secondo noi potrebbe avere dei seri problemi comportamentali,è un aiuto che si tenta di fornirgli,il confine tra "passione" e "ossessione" spesso è molto labile e può causare grossi guai sia alla persona in questione sia a chi gli sta vicino.Comunque secondo me il discorso è troppo complesso e lungo per discuterne a fondo,inoltre non avrei la competenza necessaria a farlo.
 
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D'accordo su tutto eccetto la frase in neretto,poichè tendenzialmente chi si ferma a guardare le margherite a volte va anche a tutta,modifica,varia il proprio comportamento,il primo invece tende ad essere fortemente metodico e ossessivo,sintomo di nevrosi.Inoltre l'amicizia però è anche cercare di discutere con un amico\a che secondo noi potrebbe avere dei seri problemi comportamentali,è un aiuto che si tenta di fornirgli,il confine tra "passione" e "ossessione" spesso è molto labile e può causare grossi guai sia alla persona in questione sia a chi gli sta vicino.Comunque secondo me il discorso è troppo complesso e lungo per discuterne a fondo,inoltre non avrei la competenza necessaria a farlo.

Permettimi, ma chi va a tutta non gli interessano le margherite o qualunque cosa lo circondi. Se sei andato a tutta (o ci vai) sai di che cosa parlo.
 

Alessiuccio

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il primo invece tende ad essere fortemente metodico e ossessivo,sintomo di nevrosi.

a me sembra fortemente metodico e ossessivo il tuo ricorrere al termine "nevrosi". Ma d'altro canto, come tu stesso hai scritto, tutti siamo colpiti da patologie nevrotiche. In pratica, ognuno ha i suoi "tunnel".

Inoltre l'amicizia però è anche cercare di discutere con un amico\a che secondo noi potrebbe avere dei seri problemi comportamentali,è un aiuto che si tenta di fornirgli,il confine tra "passione" e "ossessione" spesso è molto labile e può causare grossi guai sia alla persona in questione sia a chi gli sta vicino.Comunque secondo me il discorso è troppo complesso e lungo per discuterne a fondo,inoltre non avrei la competenza necessaria a farlo.

Ma spiegatemi una cosa: quante persone che conoscete si sono davvero ROVINATE a causa del ciclismo? No, perché qui mi pare si stia arrivando a livelli da comunità di recupero. Io ho conosciuto gente che si è rovinata col gioco, con alcolismo/droghe varie... al limite ci posso mettere qualche caso di videoludopatia. Ciclisti da ricoverare però no, nonostante tutto. Nessuno dei "matti" a pedali che conosco ha perso lavoro/matrimonio/famiglia. Almeno finora...
 

Bradipotamodimontallina

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a me sembra fortemente metodico e ossessivo il tuo ricorrere al termine "nevrosi". Ma d'altro canto, come tu stesso hai scritto, tutti siamo colpiti da patologie nevrotiche. In pratica, ognuno ha i suoi "tunnel".



Ma spiegatemi una cosa: quante persone che conoscete si sono davvero ROVINATE a causa del ciclismo? No, perché qui mi pare si stia arrivando a livelli da comunità di recupero. Io ho conosciuto gente che si è rovinata col gioco, con alcolismo/droghe varie... al limite ci posso mettere qualche caso di videoludopatia. Ciclisti da ricoverare però no, nonostante tutto. Nessuno dei "matti" a pedali che conosco ha perso lavoro/matrimonio/famiglia. Almeno finora...

Qualcosa mi dice che una parte di te(inconscia) si riconosca nella mia descrizione,con successiva classica cesura e rimozione della parte conscia e iperegoica.Comunque finisco qua il discorso perchè poi si rischia di cadere in inutili litigi.
 

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Appunto,con ciò confermi ciò che ho scritto.

Veramente no, hai scritto che chi va per margherite può andare a tutta. È un ossimoro. Andare per margherite significa andare a passeggio, rilassarsi, guardare il panorama, fermarsi; andare a tutta, come anche qualcuno ha aggiunto significa concentrarsi esclusivamente sulla prestazione, guardando, il manubrio, la ruota, i dati sul cardio o sul PM.
Sono due concezioni diametralmente opposte dell'attività fisica.
 

Bradipotamodimontallina

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Veramente no, hai scritto che chi va per margherite può andare a tutta. È un ossimoro. Andare per margherite significa andare a passeggio, rilassarsi, guardare il panorama, fermarsi; andare a tutta, come anche qualcuno ha aggiunto significa concentrarsi esclusivamente sulla prestazione, guardando, il manubrio, la ruota, i dati sul cardio o sul PM.
Sono due concezioni diametralmente opposte dell'attività fisica.

Un giorno va per margherite e il giorno dopo va a tutta,10 minuti va per margherite e 10 minuti dopo va a tutta,è ovvio che non possa fare le due cose contemporaneamente,così come è ovvio che intendessi comportamenti variabili lungo lo svolgersi del tempo.Esistono persone che applicano azioni differenti sul medesimo oggetto,che in realtà e sempre simile ma mai identico a sè stesso,a seconda di vari fattori anch'essi non immutabili.Chiudo anche qui il discorso,almeno per ciò che mi riguarda,perchè come ho scritto all'altra persona,non voglio scivolare su chine spinose.
 
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Qualcosa mi dice che una parte di te(inconscia) si riconosca nella mia descrizione,con successiva classica cesura e rimozione della parte conscia e iperegoica.Comunque finisco qua il discorso perchè poi si rischia di cadere in inutili litigi.

ma quali litigi. La parte di me che si riconosce è tutt'altro che inconscia, altro che. Come se non esistessero le personalità iperegoiche, come se non fossero la stragrande maggioranza. Chiunque ribatta a quanto affermi lo fa proprio perché in quelle parole ci si rispecchia.
Quello che non capisco è lo stigmatizzare un certo comportamento di un dato insieme di persone come nevrotico quando invece è solo una delle infinite direzioni che una banderuola può prendere a seconda di come gira il vento. Se è vero che tutte le persone sono nevrotiche (e, per la mia esperienza, non ho alcun elemento per sostenere il contrario) allora la nevrosi non è più una condizione, ma una caratteristica. Come dire, tu avrai le tue, io ho le mie, mica solo questa.
 
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Ma spiegatemi una cosa: quante persone che conoscete si sono davvero ROVINATE a causa del ciclismo? No, perché qui mi pare si stia arrivando a livelli da comunità di recupero. Io ho conosciuto gente che si è rovinata col gioco, con alcolismo/droghe varie... al limite ci posso mettere qualche caso di videoludopatia. Ciclisti da ricoverare però no, nonostante tutto. Nessuno dei "matti" a pedali che conosco ha perso lavoro/matrimonio/famiglia. Almeno finora...

Un mio caro amico, lo stesso che tempo dopo un giorno che non aveva voglia di uscire poi uscì e subì un grave incidente, alla Nove Colli di tanti anni fa non solo non si ritirò quando a metà gara svuotato dal ritmo ossessivo tenuto non riusciva più ad andare avanti, ma continuò ugualmente spingendo il più possibile. Il giorno dopo lo ricoverarono in ospedale perché si era bruciato le proteine dei muscoli, e lo tennero due giorni sotto flebo e altre cure per riequilibrare il suo stato fisico. Il più possibile, ma ci mise più di un anno a riprendersi.

Ne abbiamo parlato ieri che ci siamo visti e lui mi confermava che era come drogato, che un po' gli mancano i giri che riusciva a fare, gli allenamenti etc., ma non tornerebbe indietro neanche sotto tortura.

Quindi ok, niente che non si possa rimediare, ma comunque stiamo parlando di una persona che era andata molto al di là, e quella esasperazione ha poi portato ad altre situazioni, e discussioni sulle sue scelte. Poi chiaro, come per tutti, le scelte sono solo nostre, ma spesso vengono fatte senza valutare le conseguenze.

Riguardo ai divorziati se vuoi te ne presento almeno un paio sicuri, gli altri che conosco invece erano già mezzi incasinati e la bici ha solo messo la ciliegina sulla torta ad un rapporto già logoro.

Ma non direi che si sono rovinati, anche perché adesso vivono una vita soddisfacente anche senza ciclismo ossessivo: direi piuttosto che hanno avuto la possibilità di sbagliare e poi di capire. A volte è il modo più brusco di imparare, ma necessario.
 
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Riguardo ai divorziati se vuoi te ne presento almeno un paio sicuri, gli altri che conosco invece erano già mezzi incasinati e la bici ha solo messo la ciliegina sulla torta ad un rapporto già logoro.

Ma non direi che si sono rovinati, anche perché adesso vivono una vita soddisfacente anche senza ciclismo ossessivo: direi piuttosto che hanno avuto la possibilità di sbagliare e poi di capire. A volte è il modo più brusco di imparare, ma necessario.

Grazie per il tuo intervento, era proprio lì che volevo arrivare...

la possibilità di sbagliare e poi di capire, bellissimo concetto. Che altro non è, alla fine, se non il normale corso della vita: una successione di sbagli, più o meno grossi, da fermarsi ogni tanto e riguardare da un'altra angolazione. E riuscire a sorriderne, magari. Io sono ancora nella fase di non comprensione dello sbaglio, tutto qui.

Quanto ai divorzi, continuo a sostenere un'ovvietà: la causa numero uno resta sempre il matrimonio :mrgreen: (si fa per ridere, eh).
 

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Riguardo ai divorziati se vuoi te ne presento almeno un paio sicuri, gli altri che conosco invece erano già mezzi incasinati e la bici ha solo messo la ciliegina sulla torta ad un rapporto già logoro.

Forse la bici serviva per stare lontani da casa e, mentre da una parte aiutava a stemperare le tensioni, dall'altra le acuiva perché innescava un comportamento egoistico. In queste situazioni non saprei che fare, come ti muovi sbagli.
 
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Forse la bici serviva per stare lontani da casa e, mentre da una parte aiutava a stemperare le tensioni, dall'altra le acuiva perché innescava un comportamento egoistico. In queste situazioni non saprei che fare, come ti muovi sbagli.

ehhhh. già.
io per non sbagliare, ultimamente, esco su "possibilità" infatti ho pure messo su panza ....
chissà che da settembre le cose cambino (bimbi a scuola)
 
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ehhhh. già.
io per non sbagliare, ultimamente, esco su "possibilità" infatti ho pure messo su panza ....
chissà che da settembre le cose cambino (bimbi a scuola)
Fortuna che il mio bimbo cresce:-)xxxx ieri abbiamo fatto una pedalata assieme e per la prima volte mi sono preoccupato che non riuscissi "stargli dietro" nelle salitelle:specc:
 

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Come disse il negoziante da cui comprai la mia prima bici: “le bici sono i giocattoli dei grandi; non è solo questione di andarci su, a noi piace curarle, manutenerle , lavarle, magari tenerle in salotto oppure, ogni tanto, andarle a controllare se le abbiamo in garage...”

Allora devo essere un caso più unico che raro perché adoro fare più di 1500km al mese in bici ma detesto fare manutenzione e pulizia tanto che se potessi permettermelo porterei la bici dal meccanico pure per farla lavare, pulire la catena e cambiare una camera d'aria ;pirlùn^

Ho praticamente abbandonato la mtb e uso solo la bdc perché mi sono stancato di dover pulire fango e ingrassare la catena ad ogni uscita nonostante sia divertente pedalare su sterrato, la bdc richiede pochissima manutenzione, una passata di panno umido sul telaio, una pulita alla catena ogni tanto e via a fare chilometri.
 
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Fortuna che il mio bimbo cresce:-)xxxx ieri abbiamo fatto una pedalata assieme e per la prima volte mi sono preoccupato che non riuscissi "stargli dietro" nelle salitelle:specc:
Quanto ti capisco, ultimamente sto seguendo mio figlio negli allenamenti con la sua squadra; nelle salite brevi sono dei missili (categoria giovanissimi G1 G2)
 
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