Vivere da "assente ingiustificato": ma ne vale la pena ?

mb70

Novellino
10 Febbraio 2018
40
23
54
lucca
Visita sito
Bici
pinatello
È assodato che gli sport di resistenza creino dipendenza. La corsa, da questo punto di vista è ancora peggio del ciclismo, è molto più facile trovare runner alienati che ciclisti. Non lo dico io, ma studi medici. Ogni volta che si esce si genera endorfine, morfine endogene, che danno sensazione di benessere e appagamento. Non è assolutamente sbagliato sentirsi con la voglia di allenarsi e sentirsi irritabili perché non possiamo farlo. Sta a noi, poi, gestire le fasi di astinenza.
Alla fine ritorniamo a conclusioni che in più sfaccettature abbiamo detto, ma in sostanza: noi dobbiamo essere i padroni, non i servi.

Confermo per esperienza diretta. All'inizio si inizia a correre, magari dopo i 40 e un decennio di divano+Marlboro, per dimagrire. Se scatta la scintilla e si inizia a entrare in forma è davvero dura controllarsi. Ti senti benissimo, ti vedi benissimo, cambi tutto il guardaroba, inizi a mangiare bene. Ad un tratto ti sembra di avere 20 anni. Pericolosissimo!!
Conosco ragazzi che sono andati fuori asse e qualcuno ha pensato pure di cambiar moglie/compagna.
Poi dopo dipende. O continui ad aumentare i km e presto ti blocca un buon infortunio. O vai in overtraining che neanche è uno scherzo la nausea da corsa.
In bici le endorfine ci sono ma si presentano in modo meno irruento. Sarà peggio perché è più subdolo?

Inviato dal mio SM-G928F utilizzando Tapatalk
 
  • Mi piace
Reactions: ??_??

Alessiuccio

Apprendista Cronoman
[Zwift] Team BDC
24 Luglio 2008
3.353
1.136
44
Bologna
Visita sito
Bici
Bianchi Sempre Pro Ultegra - Bianchi Impulso Veloce
Io non so che etichetta ho addosso... sono ancora nella fase in cui mi alzo all'alba per allenarmi durante la settimana, e mi piace attaccare il numero dietro. Ma a tutto questo alterno anche un ciclismo diverso, il puro piacere di fare km. Quest'anno per la prima volta nella mia vita ho fatto un weekend fuori porta, partendo e tornando in bici, con solo il mio zainetto dietro. L'anno scorso la mia prima (e finora unica, ma non mancherò di ripetermi) randonné. Mi piacciono entrambi i "mondi", che sono solo due tra gli infiniti esistenti per giocare con le nostre bici. E per quanto mi riguarda, nessuno dei due ha la pretesa di essere il più importante nella mia vita... semplicemente ADESSO mi fa star bene che ci siano entrambi. Del domani non c'è certezza, ma solo se e quando inizierò a farmi delle domande probabilmente cambierà qualcosa...
 

Marietto64

Apprendista Velocista
14 Dicembre 2010
1.671
271
Genova
Visita sito
Bici
ROSE CDX 8810 etap HRD
Leggendo le tante storie di tanti di noi ciclisti, mi accorgo di mondi personali dove la propria passione ha svolto un ruolo. Magari di sfogo, di evasione, di soddisfazione egotica, di puro piacere. Ma un ruolo importante. Poi la vita va avanti, le cose cambiano e cambia anche il ruolo del ciclismo. È qui che intercettiamo, credo, quella voglia di cambiare anche la propria visione del nostro rapporto con lo sport. Io guardo con un misto di nostalgia e tenerezza di quando mi innervosivo quando non potevo uscire o rispettare le mie tabelle. Ora sono molto più rilassato, certo, più saggio, certo, attribuisco le giuste priorità. Tutto logico. Normale. Ma mi manca quel pizzico di follia che rendeva speciale ogni uscita, anche la più scontata. Forse questo è il prezzo, accettabile, che si paga quando si comincia a invecchiare.

Sent from my HUAWEI VNS-L31 using BDC-Forum mobile app
 

vadopianovunque

Pignone
17 Aprile 2017
290
164
Visita sito
Bici
Ex caad 12
Semplicemente chi non si spreme con tabelle e simili,è solamente invecchiato “ciclisticamente”ha messo giudizio. Anch io sempre più spesso,mi ritrovo in questa situazione...


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
 

catman

Scalatore
3 Giugno 2011
6.596
13.318
Veneto
Visita sito
Bici
Pinarello
Semplicemente chi non si spreme con tabelle e simili,è solamente invecchiato “ciclisticamente”ha messo giudizio. Anch io sempre più spesso,mi ritrovo in questa situazione...


Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
ci si spreme x bene anche senza tabelle! se ogni giro che fai (anche quelli con dislivello importante) torni a casa con più di 30 di media credo sia una bella spremitura.

cmq non si parlava di chi fa gare o no di chi mette i numeri o no ma del fatto che dopo qualche anno di tanti allenamenti (in funzione delle gare oppure no perché x fare 350 km e 5000 disl a buon ritmo ci vuole tanto allenamento) ci si stanca e si molla un po'
la trovo una cosa naturale.ci sono periodi diversi nella vita e priorità che cambiano
fare 10-15-20 ore di bici a settimana è possibile x qualcuno con parecchia fatica ma anche un po' di egoismo e prima o poi ce se ne rende conto...meglio saperlo già dall'inizio e tenerlo ben presente ;-)
 
  • Mi piace
Reactions: stambe

Radfahrerin

Novellino
3 Giugno 2017
20
33
Visita sito
Bici
da rottamare
Di certo ogni passione va gestita e controllata al meglio quando si ha una famiglia e soprattutto persone che dipendono da noi e richiedono le nostre cure e attenzione con una certa costanza. Ma è tutta questione di come si vivono le proprie passioni in generale, non della bici in particolare. Forse chi è agonista si lascia prendere la mano più facilmente e soprattutto chi è agli inizi (a qualsiasi età), riesce a regolarsi meno e non ha ancora chiaro il senso dei propri limiti. Però personalmente, pur avendo in passato esagerato e trascurato cose più serie a favore di un hobby poco remunerativo in termini monetari, non riesco a pensare alla bici come a qualcuno che mi abbia sottratto tempo, persone, cose. Anzi, molti dei miei ricordi più belli attengono a momenti trascorsi in bici, ai luoghi visti e sensazioni esperite quando ero in sella alla mia compagna di viaggio. Penso perciò di essere stata fortunata a conoscere quest'attività perché mi dona un senso di regolarità e di sfogo, che non riesco a ricevere da altri passatempi comunque piacevoli e ormai questo stile di vita e pensiero è talmente parte di me che se non pedalassi, mi sentirei comunque ciclista ma ahimé senza bici.
 

Ale Ciava

Pedivella
27 Agosto 2014
372
110
Roma
Visita sito
Bici
Tarmac S-Works 2016
ormai questo stile di vita e pensiero è talmente parte di me che se non pedalassi, mi sentirei comunque ciclista ma ahimé senza bici.

Credo tu abbia proprio ragione. Non ricordo dove, ma da qualche parte ho letto che, una volta abbracciata questa passione, si è ciclisti per tutta la vita... Sono ancora più convinto di questo (anche leggendo quel che scrivi)... pur se la si mette da parte per un pò , se le si ridimensiona lo spazio nelle nostre giornate, se si finisce per guardarla solo in TV o a parlarne con gli amici ricordando questa o quella uscita, la bici è qualcosa che resta dentro e che in un certo senso cambia il nostro approccio alla quotidianità, migliorandola...
 
  • Mi piace
Reactions: Radfahrerin

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
14.754
3.023
62
Settequerce (Bolzano)
Visita sito
Bici
Scapin Dyapason
classica presa di coscienza che le gf sono tempo perso ;-)

io ne faccio 1 o 2 all'anno (una è sempre la sportful anche perché è vicina e fatta bene) e x il resto mi faccio i giri da solo, anche 3-400 km come e quando voglio senza aspettare giorni fissi (che magari piove) griglie, orari prestabiliti, costi assurdi, rischi di tutti i tipi, sveglia e guidare alle 4 di mattina. Pedalo su strade che decido io senza fare quelle secondarie quasi senza asfalto tipiche delle gf :bua:
Con quello che si risparmia tra iscrizione e trasferte alle gf ti fai quasi una settimana sulle Dolomiti e li pedali con gioia e soddisfazione.;-)

Io non dico che siano tempo perso, ognuno le giudicherá come meglio crede.
Ma giá qualche annetto fa (,,,ben 8) scrissi questo:

https://www.bdc-mag.com/forum/threads/il-perchè-delle-granfondo-opinione-personale-non-polemica.95125/
 

catman

Scalatore
3 Giugno 2011
6.596
13.318
Veneto
Visita sito
Bici
Pinarello
Io non dico che siano tempo perso, ognuno le giudicherá come meglio crede.
Ma giá qualche annetto fa (,,,ben 8) scrissi questo:

https://www.bdc-mag.com/forum/threads/il-perchè-delle-granfondo-opinione-personale-non-polemica.95125/


siamo d'accordo o-o

anch'io lo dico da anni e ne faccio 1 o 2 all'anno vicino casa ma che forse sono anche troppe ;-) a dire il vero non capisco chi ci trova qualcosa di positivo....ho fatto duran staulanza giau e falzarego partendo da casa mia (tra Padova e Bassano) sabato scorso....per fare quasi la stessa cosa (a dire il vero molto meno :mrgreen:) domenica avrei dovuto pagare 120 euro:bua: fare la notte in albergo e rispettare orari assurdi tipo la partenza alle 6 in alta montagna, griglie, code e rallentamenti su tutti i primi 50 km......

ma il discorso che si faceva nella discussione non era sulle gf o meno...era più generale anche se le gf sono parte in causa (insieme al lavoro famiglia casa allenamenti ecc...) essendo enorme fonte di stress che a lungo andare può provocare una crisi :mrgreen:
 
  • Mi piace
Reactions: rosetta

Matteo

Apprendista Passista
21 Ottobre 2006
979
17
Erba
www.caedevice.net
Bici
Merida Road 901
Non scrivo da anni su questo forum... mi sono iscritto che ne avevo meno di 30 e adesso ne ho 41! Meglio non pensarci.

Secondo me per ognuno esiste un kilometraggio ottimale "personale", per cui la bicicletta migliora la vita (sia la salute che la mente, quindi anche i rapporti con moglie, figli etc).

Nel mio caso specifico il numero magico è 2500km, distribuiti da Marzo a Ottobre, con una settimana più intensa in estate dove piazzare qualcosa di più spinto (es. Giro Stelvio, Mortirolo o una MF quando ero più giovane).

Se ne facessi di più mi sentirei in colpa e probabilmente ne risentirei (ho un lavoro incasinato che mi toglie molte energie fisiche e mentali), se ne facessi di meno idem.

Il mio massimo è stato 5000km/anno (troppi per come è organizzata la mia vita) il minimo 1000km (da circa 3 anni, casua figli e moglie molto impegnata nel lavoro). Infatti la bici mi manca un po' ... ma a 41 anni si può ancora recuperare... vero?
 

Ale Ciava

Pedivella
27 Agosto 2014
372
110
Roma
Visita sito
Bici
Tarmac S-Works 2016
ma a 41 anni si può ancora recuperare... vero?

Conosco persone che hanno iniziato a pedalare dopo i 40 anni, si divertono e vanno anche molto forte ... come conosco pensionati che passano le loro giornate in bici , facendo anche giri da 200 km e 2/3k disl... il bello della bici è anche questo: è senza età.
 
  • Mi piace
Reactions: Matteo and stambe

Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
6.586
1.750
Padova
Visita sito
Bici
B'Twin Triban 5
Ho parlato dell'argomento con alcuni del mio gruppo e sembra che il problema "dipendenza" sia tutt'altro che raro, sembra anzi quasi un passaggio che molti si sono trovati ad affrontare

Inviato dal mio XT1039 utilizzando Tapatalk
 

flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
11.056
926
Resana (TV)
Visita sito
Bici
Bianchi Specialissima CV
Quest'anno, per diversi motivi, ho pedalato pochissimo, anzi diciamo niente, passando da più di 10.000 km della scorsa stagione a meno di 1.000 dall'inizio di quest'anno ad oggi.
Rinunciare agli allenamenti in settimana, al lungo della domenica, etc. non è stato inizialmente semplice, ma col tempo mi ha consentito di comprendere appieno l'entità della mia "dipendenza" dalla bici e valutarla.
Prima di questo periodo non mi ero accorto di quanto eccessivamente mi fossi dedicato alla bici, sottraendo ore ed ore agli affetti, agli amici, al riposo, alle vacanze, etc.: in altre parole ero diventato un "assente ingiustificato" in nome della mia passione, evidentemente non più sana.

Questo mi ha portato a riflettere, in particolare se, per un ciclista "amatore", è ragionevole vivere la sua "passione" in questi termini. Mi sono risposto da uomo innamorato della mia famiglia e da ciclista incantato da questo sport, che no, non può essere vissuta così; perché così non è più passione ma egoismo e fanatismo.
"Staccare" mi ha consentito di dare il giusto peso alle cose, e riformulare la mia gerarchia dei valori. Così facendo la bici è ritornata ad occupare il posto corretto nella scala delle mie priorità, e di conseguenza, a farmi divertire, rilassare, in altre parole è tornata una passione genuina. Se una settimana non pedalo non muore nessuno, se domenica piove e non esco chissenefrega, se una settimana posso uscire tutti i giorni, ottimo! ...

Ma non è tutto.

Quello che ho potuto vedere in quest'ultimo periodo, inoltre, è quanto spesso sia grottescamente esasperato l'ambiente amatoriale (che avevo abbandonato già da un pò), quello delle granfondo per intenderci, dove addirittura molti - rincorrendo sogni di gloria da raccontare al bar dello sport - finiscono per assumere rischi totalmente fuori dagli schemi di queste "competizioni".
Competizioni che, almeno dalle mie parti, sono quanto di più scriteriato si possa vedere: strade ridotte come in scenari post bellici, pacchi gara miseri (a fronte di costi sproporzionati), incroci non presidiati, assistenza assente, rifornimenti in gara miseri, auto al seguito solo dei primi, auto di fine corsa che supera i partecipanti dopo pochi minuti dal via (con tanti saluti alla sicurezza di quasi tutto il gruppo), pasta party da campo profughi, etc., insomma cose trite e ritrite su questo forum.
Senza tacere dell'argomento doping e dei sospettati di doping, ormai quasi una costante a contorno di queste manifestazioni.

Lungi da me esprimere giudizi su chi vi prende parte - che sicuramente vi trova nutrimento e stimoli per la propria passione - ho, però, riflettuto anche su questo; ed ho maturato la decisione di non alimentare più, di mia tasca e con la mia presenza, tutte quelle manifestazioni (molte) tirate su esclusivamente per speculare sulla pelle di chi, come me, ama andare in bici.

In definitiva, scalare marcia, rallentare, ha consentito di assegnare alla bici il giusto collocamento nella mie giornate ed alimentare la mia passione come mai avrei immaginato.


ciao, è un passaggio di "Maturità" o meglio; ci si diverte molto di più e si assapora il giusto modo di uscire in bici, spensierato e con solo tanta voglia di evadere dal mondo frenetico di oggi.
Io ho fatto un periodo nel quale uscivo costantemente per allenarmi sempre di più, dai 70 ai 100 km ogni 3 gg con lunghi di sabato e domenica, riposo forzato 4 gg e poi via di nuovo...oltre 12000 km in un anno e VOLAVO pesavo 68 kg ed ero in una forma da paura veramente...finalmente realizzavo tempi degni di molti miei amici super atleti.
Poi (se leggi sul forum trovi tutto...) tra casini di salute, soldi e famiglia la attività ciclistica si è ridotta, finché mia moglie mi ha dato uno scossone regalandomi il telaio BIANCHI SPECIALISSIMA CV; io soffrivo di ADP (attacchi di panico) in maniera PESANTISSIMA, uscivo x 3 km e il cuore schizzava a 200 bpm e non riuscivo più a tener su la bici, sono finito in PS più volte, l'ultima ad Asolo con un attacco che sembrava davvero un infarto (questo mi ha segnato definitivamente sulla "paura" di uscire in bici) invece per fortuna alfa proteina e tutto in regola.

Dal regalo e da 2 schiaffi secchi in faccia ho voltato: mi piace sempre sperimentare e collaborare con negozi e case costruttrici (o trader in far East) ma esco saltuariamente, salite ne riesco a fare ma dai 68 kg sono arrivato a 80 kg...e li sento tutto, infatti la BDC è stato un buon modo per divertirmi, staccare dalla famiglia e prendermi 4 orette per me.
Ora mi diverto, faccio medie del caxxo ma la bici bella mi appaga il mio EGO personale e questo mi aiuta pure ad uscire.

Goditi la bici come divertimento puro e non pensare più ad altro
 
  • Mi piace
Reactions: Ale Ciava

Ale Ciava

Pedivella
27 Agosto 2014
372
110
Roma
Visita sito
Bici
Tarmac S-Works 2016
uscivo x 3 km e il cuore schizzava a 200 bpm e non riuscivo più a tener su la bici, sono finito in PS più volte, l'ultima ad Asolo con un attacco che sembrava davvero un infarto (questo mi ha segnato definitivamente sulla "paura" di uscire in bici) invece per fortuna alfa proteina e tutto in regola.

Curiosità: qual era poi la causa che scatenava questa reazione cardiaca ?
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
7.486
4.702
Modena
Visita sito
Bici
sempre una in meno...
Non vorrei che passasse il messaggio che noi che viviamo lo sport in modo più distaccato, fossimo coloro che hanno visto la luce, siamo gli eletti, un'avanguardia illuminata.
Si può vivere benissimo lo sport facendo 30 gare all'anno, uscendo sempre a tutta e storcendo la bocca se il tuo amico ti propone una sosta per un caffè. Se si torna a casa soddisfatti è bellissimo lo stesso.
Forse il suo bellissimo non corrisponde al mio, di bellissimo, ma va bene lo stesso.
Anzi, rilancio pur condividendo il senso dei post dell'autore di questa splendida discussione.
Chi continua a rimanere "prigioniero" della passione non è detto che sia sempre inconsapevole, anzi molto spesso non lo è, essendo magari il primo ad anelare uscite in tranquillità con amici per puro spirito di godimento della bici.
Ma non lo fa per continuare a migliorare, per dedicarsi totalmente alla voglia di progredire, di lavorare duro per poi misurare (o almeno sperare di misurare) i piccoli o grandi miglioramenti.
Questo dovrebbe indurci a maggior prudenza nei giudizi nei confronti di coloro che "vanno forte" (o semplicemente più forte di noi..)
Non è vero che é sempre e solo una questione di tempo disponibile per gli allenamenti: è anche e soprattutto una questione di abnegazione e disponibilità al sacrificio.
Che ciò possa essere condiviso è un altro paio di maniche, ma la discussione insegna (o dovrebbe insegnare) che l'atteggiamento semplificatorio o riduttivo che molti hanno nei confronti di coloro che restano "assenti ingiustificati" assomiglia molto a quello della volpe con l'uva..
 

flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
11.056
926
Resana (TV)
Visita sito
Bici
Bianchi Specialissima CV
Curiosità: qual era poi la causa che scatenava questa reazione cardiaca ?

ansia e attacchi di panico conseguenti in cascata (i peggiori in quanto peggiorano di secondo in secondo amplificando le sensazioni...dolore al torace, oppressione etc).
In realtà ci convivo tutt'ora e delle volte è molto difficile...ma la vita è una prova e va sempre superata!!
 

Bradipotamodimontallina

Apprendista Passista
21 Giugno 2018
1.130
372
.
Visita sito
Bici
.
Si può vivere benissimo lo sport facendo 30 gare all'anno, uscendo sempre a tutta e storcendo la bocca se il tuo amico ti propone una sosta per un caffè. Se si torna a casa soddisfatti è bellissimo lo stesso.

Ma,a me pare una forma di nevrosi.D'altronde tutti siamo colpiti da patologie nevrotiche solo che alcune sono socialmente accettate o addirittura incoraggiate in quanto tendono a riprodurre il sistema sociale,altre sono socialmente disfunzionali anche perchè possono minare le basi del sistema stesso e quindi vengono "curate" o soppresse.Il comportamento che hai descritto per me fa parte delle prime.
 
Ultima modifica:
  • Mi piace
Reactions: rosetta

Ale Ciava

Pedivella
27 Agosto 2014
372
110
Roma
Visita sito
Bici
Tarmac S-Works 2016
ansia e attacchi di panico conseguenti in cascata (i peggiori in quanto peggiorano di secondo in secondo amplificando le sensazioni...dolore al torace, oppressione etc).
In realtà ci convivo tutt'ora e delle volte è molto difficile...ma la vita è una prova e va sempre superata!!

Non ho compreso se la bici abbia in qualche misura determinato questi stati...
 

flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
11.056
926
Resana (TV)
Visita sito
Bici
Bianchi Specialissima CV
Non ho compreso se la bici abbia in qualche misura determinato questi stati...

si, tutto è partito da un malessere avuto dopo uno sforzo in salita ad Asolo, sembrava un infarto e mi sono arrivati i soccorsi in codice rosso, mentre alla fine (tra ambulanza dove ho fatto ECG senza trovare tracce e ospedale senza tracce anche lì sia ECG sia Alfa Proteina) si trattò di pre sincope dovuta a stato di disidratazione (avevo avuto qualche problema di stomaco).

direi che la bici, invece, mi sta aiutando in tal senso...mi piace starci dietro, curarla, manutenerla, divertirmi e abbellirla....