Walsh: ancora troppo veloci in salita...

andrea.barrel

Novellino
4 Agosto 2008
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ivrea
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[url]http://www.sportpro.it/doping/news/2009/08.htm#WALSH[/URL]

L'articolo è interessante ed offre spunti di riflessione non indifferenti: ;nonzo%
provo a metterne insieme alcuni:
- la profondità delle analisi è tipica del ciclismo: in altri sport non accade e per questo sembra alle masse che il doping sia fenomeno solo ciclistico:bua:
- doparsi così tanto è necessario per la durezza dei percorsi?:angrymod:
- doparsi è necessario per emergere in una disciplina dove senza non potresti andare da nessuna parte? :cassius:
- il doping è solo responsabilità dell'atleta? :wacko:
- chi prescrive certi farmaci sapendo da subito che non sono ad uso terapeutico non è perseguibile anche lui? :cry:

E complichiamo ancora di più: è nella natura dell'essere umano quella di una profonda pigrizia e così si cercano le scorciatoie: quanti di noi potendo doparsi in relativa sicurezza non lo farebbero almeno un poco?
La risposta a questa domanda non deve essere solo retorica, ma servire da sottofondo alle nostre considerazioni critiche.

Non sarà mai possibile sconfiggere il doping se prima non si rendono responsabili le squadre ed i manager dell'atleta sorpreso a doparsi!
:angrymod:
e chiudo l'intervento con un'altra considerazione: ma quanti sono i manager che si dopano con la cocaina per ottenere bonus aziendali ingiustificati e sovente rubati all'azienda??

Meditate gente, meditate o-o
 

Clodovico

Mago di Otz
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L'articolo è interessante ed offre spunti di riflessione non indifferenti: ;nonzo%
provo a metterne insieme alcuni:
- la profondità delle analisi è tipica del ciclismo: in altri sport non accade e per questo sembra alle masse che il doping sia fenomeno solo ciclistico:bua:
- doparsi così tanto è necessario per la durezza dei percorsi?:angrymod:
- doparsi è necessario per emergere in una disciplina dove senza non potresti andare da nessuna parte? :cassius:
- il doping è solo responsabilità dell'atleta? :wacko:
- chi prescrive certi farmaci sapendo da subito che non sono ad uso terapeutico non è perseguibile anche lui? :cry:

E complichiamo ancora di più: è nella natura dell'essere umano quella di una profonda pigrizia e così si cercano le scorciatoie: quanti di noi potendo doparsi in relativa sicurezza non lo farebbero almeno un poco?
La risposta a questa domanda non deve essere solo retorica, ma servire da sottofondo alle nostre considerazioni critiche.

Non sarà mai possibile sconfiggere il doping se prima non si rendono responsabili le squadre ed i manager dell'atleta sorpreso a doparsi!
:angrymod:
e chiudo l'intervento con un'altra considerazione: ma quanti sono i manager che si dopano con la cocaina per ottenere bonus aziendali ingiustificati e sovente rubati all'azienda??

Meditate gente, meditate o-o
Se e' per quello ci sono anche i violinisti che si dopano con i betabloccanti e gli "studiosi" che si dopano col Provigil o Ritalin per aumentare le proprie capacita' mentali... (http://www.wongjason.com/wp-content/uploads/2008/05/cognitiveenhancement.pdf)
 

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andrea.barrel

Novellino
4 Agosto 2008
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....e ho sentito anche giocatori di scacchi che prendevano "stimolanti mentali".

allora riprendo il discorso:
sconfiggere il doping è possibile??
oppure la ricerca della scorciatoia è insita nell'uomo e non potremo sfuggire??:angrymod:

estrema provocatio: e se si rendesse libero il doping e poi si rendessero responsabili gli atleti della loro salute?? forse esagerato! :-x
 

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Il fattore determinante è la moneta. Per quella si cercano le scorciatoie. Uno, secondo me, non rischia la salute per una vittoria in una competizione. Ma quando si comincia a parlare di cifre di ingaggio a 5 o 6 zeri...

Infine la moneta vista dall'altra parte. Chi produce e vende le sostanze che sono doping ha tutto l'interesse a far si che la gente si dopi. E' un pò come le "necessità" inculcate nella testa della gente con continue bastonate di pubblicità. E quello del doping è un bel business...
 

andrea.barrel

Novellino
4 Agosto 2008
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Infine la moneta vista dall'altra parte. Chi produce e vende le sostanze che sono doping ha tutto l'interesse a far si che la gente si dopi. E' un pò come le "necessità" inculcate nella testa della gente con continue bastonate di pubblicità. E quello del doping è un bel business...[/quote]

provo a risponderti con alcune considerazioni veloci:
- l'inserimento dei "marcatori" è stato voluto dalle aziende farma che vedono nel doping un pericolo per la loro attività di vendita.
- la "necessità" dei farmaci.. questo è un grande problema di salute pubblica che però il pubblico non vede perchè molto più subdolo...
si fa' così: si paga una ricerca "autorevole" che abbassa i livelli massimi di colesterolo di qualche punto et voilà, come di incanto tutti a prendere farmaci per abbassare il colesterolo cattivo!:angrymod:

sono sempre più convinto che la CERA stia al ciclista come l'LSD ai Doors :mrgreen:
 

Clodovico

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provo a risponderti con alcune considerazioni veloci:
- l'inserimento dei "marcatori" è stato voluto dalle aziende farma che vedono nel doping un pericolo per la loro attività di vendita.
- la "necessità" dei farmaci.. questo è un grande problema di salute pubblica che però il pubblico non vede perchè molto più subdolo...
si fa' così: si paga una ricerca "autorevole" che abbassa i livelli massimi di colesterolo di qualche punto et voilà, come di incanto tutti a prendere farmaci per abbassare il colesterolo cattivo!:angrymod:

sono sempre più convinto che la CERA stia al ciclista come l'LSD ai Doors :mrgreen:
A prescindere dal fatto, irrilevante nella discussione, che avevo letto che quello del CERA non e' un marcatore messo ad hoc ma semplicemente una molecola contenuta comunque nel prodotto, se le case danno edi modi per individuare i loro prodotti credo lo facciano piu' per le pressioni ricevute dai regolatori/legislatori che non per questioni di marketing o di immagine.
 

Doctor Speck

Ötztalnauta
18 Settembre 2004
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L'articolo è interessante ed offre spunti di riflessione non indifferenti:
provo a metterne insieme alcuni:

- la profondità delle analisi è tipica del ciclismo: in altri sport non accade e per questo sembra alle masse che il doping sia fenomeno solo ciclistico

Il ciclismo è un perfetto capro espiatorio per il mondo dello sport, è abbastanza seguito da far pensare ad una reale lotta al doping, ma non ha interessi economici tanto rilevanti da incrinare il sistema dello sport professionistico, in caso di scandali e menate varie.

- doparsi così tanto è necessario per la durezza dei percorsi?

no, serve per non essere da meno rispetto agli altri che ne fanno uso.
Lo stesso percorso può essere più o meno duro, a seconda di come ci si corre...

- doparsi è necessario per emergere in una disciplina dove senza non potresti andare da nessuna parte?

vedi sopra: se lo fanno tutti, senza non vai da nessuna parte.

- il doping è solo responsabilità dell'atleta?

il doping è un sistema complesso, fatto di medici, manager, DS, e consumatori finali (i ciclisti), quindi gli attori sono molti...ma la responsabilità finale è dell'atleta che decide di fare quel mestiere, consapevole dei compromessi che deve accettare.

- chi prescrive certi farmaci sapendo da subito che non sono ad uso terapeutico non è perseguibile anche lui?

Certamente, per legge.


Ovviamente le mie sono solo opinioni, tranne l'ultima che è un dato di fatto.

...
 

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- l'inserimento dei "marcatori" è stato voluto dalle aziende farma che vedono nel doping un pericolo per la loro attività di vendita.

Sicuro? A me sa che hanno cominciato a collaborare perchè non vendono più dato che sono nati molti laboratori fuori dal giro delle grandi aziende che sono in grado di produrre un pò di tutto... magari nell'ex oltre cortina dove i controlli sono provvisori. Quando producevano l'EPO solo le grandi aziende mi risulta che si siano sempre opposte alla marcatura. Comunque la catena dal produttore al consumatore è lunga, sai quanti hanno interesse che le cose restino come sono.

sono sempre più convinto che la CERA stia al ciclista come l'LSD ai Doors :mrgreen:
Sempre adorati i Doors, così come pirlamente (o parimenti) seguo ancora i ciclisti o-o
 

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allora riprendo il discorso:
sconfiggere il doping è possibile??
oppure la ricerca della scorciatoia è insita nell'uomo e non potremo sfuggire??:angrymod:

estrema provocatio: e se si rendesse libero il doping e poi si rendessero responsabili gli atleti della loro salute?? forse esagerato! :-x

Temo che la ricerca della "scorciatoia" faccia parte della natura umana. In alcuni popoli è meno radicata, in altri è quasi obbligata, ma tendenzialmente, se si può...
 

brules

Pedivella
20 Luglio 2007
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- la profondità delle analisi è tipica del ciclismo: in altri sport non accade e per questo sembra alle masse che il doping sia fenomeno solo ciclistico:bua:
- doparsi così tanto è necessario per la durezza dei percorsi?:angrymod:
- doparsi è necessario per emergere in una disciplina dove senza non potresti andare da nessuna parte? :cassius:
- il doping è solo responsabilità dell'atleta? :wacko:
- chi prescrive certi farmaci sapendo da subito che non sono ad uso terapeutico non è perseguibile anche lui? :cry:

E complichiamo ancora di più: è nella natura dell'essere umano quella di una profonda pigrizia e così si cercano le scorciatoie: quanti di noi potendo doparsi in relativa sicurezza non lo farebbero almeno un poco?
La risposta a questa domanda non deve essere solo retorica, ma servire da sottofondo alle nostre considerazioni critiche.

Non sarà mai possibile sconfiggere il doping se prima non si rendono responsabili le squadre ed i manager dell'atleta sorpreso a doparsi!
:angrymod:
e chiudo l'intervento con un'altra considerazione: ma quanti sono i manager che si dopano con la cocaina per ottenere bonus aziendali ingiustificati e sovente rubati all'azienda??

Meditate gente, meditate o-o
Io non vorrei fare la figura di chi ha il salame sugli occhi ma mi sembra che si stia esagerando con i sospetti:
- per prima cosa mi sembra che quei dati siano stati quanto meno contestati. Dovrei fare una ricerca ma mi ricordo che nel calcolo di Lemond la lunghezza dell'ascesa era superiore a quella reale. Quindi la potenza era minore 461 contro 491.
- trattare il migliore ciclista al mondo con parametri "normali" e' una contraddizione e non ha senso.
- non si puo' dimostrare che il cosumo di ossigeno cosi stimato sia corretto (come hanno misurato l'efficienza del corpo di contador? chi dice che a lui servono 99.5 ml/kg/mn per fare 491w? E se c'era vento?)
Insomma, 10% di qua, 10% di la si fa presto a passare da un 90 "normale" ad un 99 "impossibile".

Poi dire "sono prestazioni mai raggiunte" e' una delle piu' grandi cag*te della storia: fino a domenica sera nessuno aveva mai corso i 100m in meno di 9:58, e allora?

L'unica conclusione che si puo' trarre a mio avviso e' che il medico della Festina (autore di alcune argomentazioni contro Contador) imbottiva i corridori di doping perche' di medicina non capiva un cappero.:-x
 

Clodovico

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A proposito di quanto il corpo umano puo' o non puo' fare da un punto di vista teorico, ricordo che prima che Messner andasse per la prima volta sull'Everest senza ossigeno, molti medici dicevano che era fisiologicamente impossibile per un essere umano farlo. La medicina non e' una scienza esatta, per quanto alcuni medici nel loro delirio di onniscienza cerchino di farci credere.
 

Ser pecora

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A proposito di quanto il corpo umano puo' o non puo' fare da un punto di vista teorico, ricordo che prima che Messner andasse per la prima volta sull'Everest senza ossigeno, molti medici dicevano che era fisiologicamente impossibile per un essere umano farlo. La medicina non e' una scienza esatta, per quanto alcuni medici nel loro delirio di onniscienza cerchino di farci credere.

Alcuni medici (e non solo loro) non tengono conto dei fattori evolutivi. Il corpo umano non è una monade fissa per l'eternità.
Il punto è quali siano i fattori evolutivi "esogeni" leciti e quali no. Perchè volendo lo possono essere tutti o nessuno.

Quanti metterebbero la mano sul fuoco per il record di Bolt?
 

andrea.barrel

Novellino
4 Agosto 2008
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Il punto è quali siano i fattori evolutivi "esogeni" leciti e quali no. Perchè volendo lo possono essere tutti o nessuno.

Quanti metterebbero la mano sul fuoco per il record di Bolt?

:cry:

riprendo dal punto qui sopra perchè è da lì che si passa: un bicchiere di grappa prima di partire è doping o no?? o-o potrebbe esserlo in alcuni contesti...

mi ripeto, ma il tema è morale (uso qualcosa di nascosto dagli altri e di non lecito) e ripresenta il tema del rispetto delle regole e delle scorciatoie..
su questo avevo ":rosik: scatenato" il confronto..

:cassius: ciaooo
 

Ser pecora

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ma il tema è morale (uso qualcosa di nascosto dagli altri e di non lecito) e ripresenta il tema del rispetto delle regole e delle scorciatoie..

No, sono due cose distinte.
Un conto è che sia un tema morale. Su cui oggi ognuno dice la sua e tanto cambia nulla.
Un conto è che sia un questione di legalità e di regole. Ci sono delle leggi, le si rispetta, altrimenti se ne pagano le conseguenze.
Non è detto che legge e moralità coincidano. Tanto più che nel corso del tempo evolvono anche loro, e per cammini a volte paralleli a volte no. E' questo di cui tanti medici non tengono conto.

In un futuro con leggi e moralità diverse si correrranno i 100mt in 8.58"
 

ElMic

Apprendista Cronoman
3 Luglio 2008
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La legge antidoping in Francia prevede di condannare chi é responsabile e eventualmente chiudere il laboratorio se ci sono prove che i farmaci prodotti vengono venduti sul mercato illegale o usati per praticare doping.

Cioé i laboratori francesi devono occuparsi del problema dove finiscono i loro prodotti altrimenti pure loro sono colpevoli e vengono denunciati insieme allo sportivo.



Cmq anche io credo che i soldi sono una motivazione importantissima per doparsi.
Se tutti i ciclisti guadagnarebbero 2.500 euro al mese e se non ci sono montepremi alle gare ma ci partecipi o provi a vincere soltanto per l'onore di aver vinto una gara importante, direi che ci sarebbero meno casi di doping.
 

accinson

Passista
1 Novembre 2007
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Arcata, CA
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Non è detto che legge e moralità coincidano.
grazie a dio! :mrgreen:

Cmq anche io credo che i soldi sono una motivazione importantissima per doparsi.
Se tutti i ciclisti guadagnarebbero 2.500 euro al mese e se non ci sono montepremi alle gare ma ci partecipi o provi a vincere soltanto per l'onore di aver vinto una gara importante, direi che ci sarebbero meno casi di doping.

infatti nel vecchio blocco comunista non si dopava nessuno.