Il Corno Bianco e il Corno Nero, due montagne vicine, non particolarmente belle, ma che hanno la caratteristica di essere viste da molto lontano e da posti diversi. In mezzo c'é il Passo Oclini, quasi 2000 m. Lo si raggiunge dal Passo Lavazè, pochi chilometri di salita facile. Poi la strada finisce lì. Quella asfaltata, perché proseguendo si trasforma in forestale sterrata e scende al paese di Redagno. La percorsi qualche volta una quindicina di anni fa in MTB e me la ricordavo in buone condizioni. È da un po' che mi frulla in testa di raggiungere il passo Oclini da Redagno, percorrendo quesa strada sterrata, ma l'ho sempre ritenuto un giro da almeno un pomeriggio intero. Infatti i miei calcoli dicevano: ca 85 km e 1700 m di dislivello. Non ho mai trovato il tempo, nè l'occasione giusta. Ma oggi avevo deciso: le giornate sono lunghe. E se partissi alle 16.30 da casa? Ok, si prova: alle 16.00 in punto stacco il lavoro, corro a casa mi cambio e parto. Alle 15.58 un mio superiore mi chiede di fare un lavoro; una roba da 10 minuti. E no, cribbio, avevo deciso di uscire alle 16.00 e così faró! Mi invento la scusa che il computer si è incriccato. "Vabbè, faremo domani" dice.
Corro a casa e alle 16.40 sono in sella (porca miseria, mai una volta che riesca a rispettare i tempi). Mi dirigo verso Ora e stranamente ho il vento a favore (dovrebbe soffiare da Sud verso Nord in questo periodo). Meglio così!
Da Ora inizio a salire verso Montagna, c'è parecchio traffico; molte auto con le bici sul tetto, probabilmente per la Sella Ronda Bike Day. Da una di queste, mentre mi sorpassa un individuo mi "molla" un urlo che mi spaventa. "Te possino;" Evidentemente anche tra il popolo dei ciclisti ci sono gli "str...upidini".
A Montagna attraverso il paese per evitare il lungo tratto sottoroccia. Non guadagno nulla in tempo, perché la "scorciatoia" è più corta ma molto ripida. Ma almeno non c'è traffico. Poi mi rimetto sulla statale della Val di Fiemme. Dopo Fontanefredde giro a sinistra, e inizio gli 8 km che mi portano a Redagno; sono impegnativi, ma neanche troppo. Tanti anni fa in MTB mi sembravano più duri. Sarà che invecchiando sono più forte?? ...mmmmh, mi sa che erano i copertoni da MTB ad essere poco scorrevoli.
Bene, eccomi a Redagno (1.500m) e vedo subito la forestale staccarsi a destra, con l'indicazione Jochgrimm-Oclini.
Mi attendono ca 6 km e 500 m di dislivello. Il fondo è molto buono, perché il ghiaino è presente solo al centro e ai lati, lasciando due corsie di terra ben battuta. Il paesaggio è da favola!! Dopo ca. 1 km però la strada si impenna (12-13%). Ma son troppo euforico per mettere il piede a terra; ora che sono lì nulla mi può fermare (...spero).
Ecco la Malga Gurndin, dove tanti anni fa mangiai uno strudel con panna che era pura poesia. È aperta, ma guardo l'orologio: 19.45. Ho ancora ca. 1 km di salita (anche se leggera), poi devo scendere a Lavazè e poi a casa: ca. 40 km. No, non c'è tempo per lo strudel, pazienza.
Passo degli Oclini alternativo conquistato. Minch.....ma che freddo fa? 12°!;.brrrrr. Indosso la mantellina e inizio la discesa verso il Passo di Lavazè. Non c'é quasi nessuno in giro; troppo bello per questi posti che il fine settimana sia d'estate che d'inverno, sono fin troppo affollati. La vista sulle Dolomiti (Catinaccio) mi lascia senza fiato; è pure del colore rosa caratteristico della sera. Su, Claus, sono le 20.10 e ne hai di strada da fare.
La discesa è bellissima e velocissima (detto da me, che sono un paracarro quando la strada scende;.). Ma non c'è traffico e raggiungo i 79 km/h, che per me sono veramente tanti, ..troppi, meglio frenare un po'!!
Man mano che scendo la temperatura risale, per fortuna.
Alle 20.55 sono a casa, e alle 21.15 "docciato" e davanti ad un piatto di spaghetti alla carbonara e un bicchierone di Morellino di Scansano, non proprio l'ideale per reintegrare i liquidi. e infatti ora sono lievemente sbronzo, ma iperfelice!!
Insomma, alle 15.55 immettevo dati in computer e poi ho concluso la giornata con questo giro stupendo di 96 km e 1.880 m di dislivello, in un posto bellssimo, dove, in genere, ci si reca il fine settimana. Che vuoi di più dalla vita?
Ora vo' a nanna;.non prima di vedere se è avanzato un po' di Morellino.
per il "reportage" fotografico:
http://bdc-forum.it/album.php?albumid=4274
Corro a casa e alle 16.40 sono in sella (porca miseria, mai una volta che riesca a rispettare i tempi). Mi dirigo verso Ora e stranamente ho il vento a favore (dovrebbe soffiare da Sud verso Nord in questo periodo). Meglio così!
Da Ora inizio a salire verso Montagna, c'è parecchio traffico; molte auto con le bici sul tetto, probabilmente per la Sella Ronda Bike Day. Da una di queste, mentre mi sorpassa un individuo mi "molla" un urlo che mi spaventa. "Te possino;" Evidentemente anche tra il popolo dei ciclisti ci sono gli "str...upidini".
A Montagna attraverso il paese per evitare il lungo tratto sottoroccia. Non guadagno nulla in tempo, perché la "scorciatoia" è più corta ma molto ripida. Ma almeno non c'è traffico. Poi mi rimetto sulla statale della Val di Fiemme. Dopo Fontanefredde giro a sinistra, e inizio gli 8 km che mi portano a Redagno; sono impegnativi, ma neanche troppo. Tanti anni fa in MTB mi sembravano più duri. Sarà che invecchiando sono più forte?? ...mmmmh, mi sa che erano i copertoni da MTB ad essere poco scorrevoli.
Bene, eccomi a Redagno (1.500m) e vedo subito la forestale staccarsi a destra, con l'indicazione Jochgrimm-Oclini.
Mi attendono ca 6 km e 500 m di dislivello. Il fondo è molto buono, perché il ghiaino è presente solo al centro e ai lati, lasciando due corsie di terra ben battuta. Il paesaggio è da favola!! Dopo ca. 1 km però la strada si impenna (12-13%). Ma son troppo euforico per mettere il piede a terra; ora che sono lì nulla mi può fermare (...spero).
Ecco la Malga Gurndin, dove tanti anni fa mangiai uno strudel con panna che era pura poesia. È aperta, ma guardo l'orologio: 19.45. Ho ancora ca. 1 km di salita (anche se leggera), poi devo scendere a Lavazè e poi a casa: ca. 40 km. No, non c'è tempo per lo strudel, pazienza.
Passo degli Oclini alternativo conquistato. Minch.....ma che freddo fa? 12°!;.brrrrr. Indosso la mantellina e inizio la discesa verso il Passo di Lavazè. Non c'é quasi nessuno in giro; troppo bello per questi posti che il fine settimana sia d'estate che d'inverno, sono fin troppo affollati. La vista sulle Dolomiti (Catinaccio) mi lascia senza fiato; è pure del colore rosa caratteristico della sera. Su, Claus, sono le 20.10 e ne hai di strada da fare.
La discesa è bellissima e velocissima (detto da me, che sono un paracarro quando la strada scende;.). Ma non c'è traffico e raggiungo i 79 km/h, che per me sono veramente tanti, ..troppi, meglio frenare un po'!!
Man mano che scendo la temperatura risale, per fortuna.
Alle 20.55 sono a casa, e alle 21.15 "docciato" e davanti ad un piatto di spaghetti alla carbonara e un bicchierone di Morellino di Scansano, non proprio l'ideale per reintegrare i liquidi. e infatti ora sono lievemente sbronzo, ma iperfelice!!
Insomma, alle 15.55 immettevo dati in computer e poi ho concluso la giornata con questo giro stupendo di 96 km e 1.880 m di dislivello, in un posto bellssimo, dove, in genere, ci si reca il fine settimana. Che vuoi di più dalla vita?
Ora vo' a nanna;.non prima di vedere se è avanzato un po' di Morellino.
per il "reportage" fotografico:
http://bdc-forum.it/album.php?albumid=4274
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