Ciao a tutti. Sono un novellino della bdc. Leggendo (sia qui che altrove) vedo che nei primi km di allenamento ci si dovrebbe dedicare alla pianura in modo da metter benzina nelle gambe (e fin qui...). Ciò che non mi torna è il concetto di pianura e salita che ha un ciclista.
Faccio un esempio. Ho avuto modo di pedalare in due posti diversi in Sardegna: Bosa e Nuoro. Il primo, sul mare, ha lunghi tratti pianeggianti in cui allenarsi e la "salita" più insidiosa è un ponte sul fiume Temo; il secondo, in collina, è un costante saliscendi (3-4%) con poca pianura e qualche strappo attorno al 10% (ma te lo devi andare a cercare).
Premesso questo mi chiedevo:
1. Possiamo parlare di "pianura" (molto alla larga) anche in un posto in cui la pendenza è comunque bassa ma si deve pedalare sempre col cambio in mano?
2. Quanto è utile fare la preparazione in un posto collinare in cui ci sono comunque parecchi saliscendi e si fatica a trovare un lungo tratto pianeggiante?
Faccio un esempio. Ho avuto modo di pedalare in due posti diversi in Sardegna: Bosa e Nuoro. Il primo, sul mare, ha lunghi tratti pianeggianti in cui allenarsi e la "salita" più insidiosa è un ponte sul fiume Temo; il secondo, in collina, è un costante saliscendi (3-4%) con poca pianura e qualche strappo attorno al 10% (ma te lo devi andare a cercare).
Premesso questo mi chiedevo:
1. Possiamo parlare di "pianura" (molto alla larga) anche in un posto in cui la pendenza è comunque bassa ma si deve pedalare sempre col cambio in mano?
2. Quanto è utile fare la preparazione in un posto collinare in cui ci sono comunque parecchi saliscendi e si fatica a trovare un lungo tratto pianeggiante?