Con quelle di ieri sarò ad una quindicina di edizioni fatte. A chi dice che ha sofferto il vento: ieri c'era una piacevole brezza, in confronto ad alcune edizioni degli anni passati con vento fresco da nord-est (cioè proprio in faccia scendendo dalle colline).
Diciamo che anche il vento, e la capacitò di domarlo, fa parte del percorso di questa via del Sale, come le salite brevi ma violente e la (pericolosa) pianura iniziale.
Per il resto non molto da segnalare, organizzazione collaudata, un po' di fila per il pranzo, i consueti percorsi agevoli, divertenti e alla portata di quasi tutti. Il territorio è quello che è, le colline sono distanti e prima bisogna arrivarci.
L'organizzazione aveva provato nel 2018 a fare la vice-novecolli, allungando il percorso fino a 170 km e spostandola a metà maggio, ma evidentemente l'esperimento non ha dato buoni risultati e son tornati alla vecchia formula dei 150 km con 4 salite, in calendario ad inizio aprile.
Comunque, anche io continuo a stupirmi che, in un gruppo di 10-15 ciclisti che si sono iscritti una GF, di rado si riesca a girare con regolarità in testa per coprire i tratti in pianura. Ho sempre dato la colpa al fatto che io abito in pianura e quindi sono abituato a dover gestire lunghi tratti di piana e lo stare a ruota, mentre molti altri abitano in zone collinari e considerano la pianura solo come un fastidioso intervallo fra una discesa e una salita...