bikeporn - acciaio (parte terza)

Ulisse74

Pedivella
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Bonetti acciaio ciclocross - De Rosa Corum
Con un mozzo Campy Record 32 holes ci faccio 30.000km, comprendenti asfalto/sterrato/altro, e quando prendo in mano la ruota e la faccio girare prima di fermarsi ho il tempo di farmi una doccia. o-o
I motivi per cui ora mettono i sigillati è per lo più economico, costano meno. Vanno sicuramente bene, ma la scorrevolezza del sigillato non potrà mai essere paragonabile a quella di un coni e sfere, per ragioni fisiche e meccaniche.

non per niente le ruote di alta gamma Shimano e Campagnolo sono con sfere e coni
la gamma media su cuscinetti
 

flavio-san

Apprendista Velocista
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Detto ciò mi limito a dire che se il Sistema a coni e sfere fosse veramente più performante, lo continuerebbero ad usare tutti. E invece la tendenza è quella di scegliere cuscinetti a sfere sigillati.

La perfetta vittima degli uomini del marketing :mrgreen: non te la prendere lo dico perchè oramai se ne sentono a bizzeffe e ogni tanto non riesco a mordermi la lingua abbastanza forte.

F
 

Kaffa806

Pignone
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Grassi-Milano / Bianchi Rekord 748 / Neo Retro Alan / Giant Cadex 980c
La perfetta vittima degli uomini del marketing :mrgreen: non te la prendere lo dico perchè oramai se ne sentono a bizzeffe e ogni tanto non riesco a mordermi la lingua abbastanza forte.

F

La perfetta vittima del mondo delle corse. vengo dalle moto, dove la qualità delle sfere di un cuscinetto a cartuccia chiusa fa la differenza. È un sistema compatto, non soggetto a variazioni o usura incontrollata.
E non ne farei nemmeno una questione di prezzo. Ci sono cuscinetti di ogni fascia di prezzo e categoria. Probabilmente questo mi ha fregato.
detto ciò, la mia questione iniziale non era sul sistema tecnico, ma sul tipo di ruota. Un 32 fori con cerchione a profilo basso e raggi incrociati in terza mi fa un sacco di tristezza.

P.S. forse il giudizio deriva anche un po' dall'esperienza personale. sulla alan avevo un centrale a sfere libere che mi dava problemi e non una così grande scorrevolezza. ho montato uno stronglight titanium a cartuccia chiusa e mi sembrava natale.
ma sicuramente ne sapete più voi.
 
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Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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In meccanica avere un motore o no fa una discreta differenza. Se non hai il motore ti serve la scorrevolezza, se hai il motore ti serve che non si surriscaldi, mentre la scorrevolezza resta importante ma non così fondamentale come quando il motore non ce l'hai.

Le due cose sembrano correlate e invece non lo sono poi molto, il surriscaldamento infatti dipende di più dal materiale di costruzione, mentre la scorrevolezza dipende di più dalla tecnologia meccanica di assemblaggio e funzionamento.

Detto questo, sicuramente ci sono cuscinetti di ogni prezzo, ma è facile comprendere che per quanto costi un cuscinetto, la metodologia di assemblaggio a coni e sfere è più cara a prodursi in serie, e soprattutto ha il disguido di veder sempre meno gente capace a manutenerla, mentre un cuscinetto sigillato lo cambia anche un bambino.

Ergo i motivi per preferire sul mercato un cuscinetto non mancano.

Le ruote a 32 fori saranno tristi (degustibus) ma restano le uniche ruote al mondo che quando rompi un raggio torni a casa, e lo dico dopo aver avuto Bora, Neutron Ultra, Marchisio, Corima, ecc... ecc... ecc... se hai pochi raggi, e magari non sono incrociati o lo sono poco, in caso di rottura sei fermo. Chiaramente questo e' un aspetto che ha il suo peso, se hai una bici da allenamento a cui fai fare 15mila km/anno su strade magari dissestate. Poi magari la domenica corri con le ruote fighe da 870g, ma in quel momento il problema di tornare a casa da un giro di 250km non ce l'hai.
 

Ser pecora

Diretur
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Le ruote a 32 fori saranno tristi (degustibus) ma restano le uniche ruote al mondo che quando rompi un raggio torni a casa, e lo dico dopo aver avuto Bora, Neutron Ultra, Marchisio, Corima, ecc... ecc... ecc... se hai pochi raggi, e magari non sono incrociati o lo sono poco, in caso di rottura sei fermo.

Mah, mi pare più teoria che pratica. Nel 2010 ho rotto uno dei 12 raggi della ruota anteriore in carbonio prima del Rombo alla Oetztaler e sono riuscito ad arrivare al traguardo (30km più a valle) lo stesso.

Clodovico ha fatto quasi tutta la stessa gara con un raggio rotto (sempre all'anteriore) delle Lightweight...

Basti pensare che alla Paris-Roubaix usano ormai solo ruote in carbonio con anche pochi raggi e che il servizio neutro ne cambia in corsa meno che anni fa (fonte Mavic che fornisce il tal servizio).

Concordo sulla questione sigillati/coniesfere, rilanciando che i secondi hanno anche vantaggi rispetto i carichi non perfettamente assiali.
Tornando a bomba però: in pratica cambia pochetto...
 

Kaffa806

Pignone
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In meccanica avere un motore o no fa una discreta differenza. Se non hai il motore ti serve la scorrevolezza, se hai il motore ti serve che non si surriscaldi, mentre la scorrevolezza resta importante ma non così fondamentale come quando il motore non ce l'hai.

Le due cose sembrano correlate e invece non lo sono poi molto, il surriscaldamento infatti dipende di più dal materiale di costruzione, mentre la scorrevolezza dipende di più dalla tecnologia meccanica di assemblaggio e funzionamento.

Detto questo, sicuramente ci sono cuscinetti di ogni prezzo, ma è facile comprendere che per quanto costi un cuscinetto, la metodologia di assemblaggio a coni e sfere è più cara a prodursi in serie, e soprattutto ha il disguido di veder sempre meno gente capace a manutenerla, mentre un cuscinetto sigillato lo cambia anche un bambino.

Ergo i motivi per preferire sul mercato un cuscinetto non mancano.

Le ruote a 32 fori saranno tristi (degustibus) ma restano le uniche ruote al mondo che quando rompi un raggio torni a casa, e lo dico dopo aver avuto Bora, Neutron Ultra, Marchisio, Corima, ecc... ecc... ecc... se hai pochi raggi, e magari non sono incrociati o lo sono poco, in caso di rottura sei fermo. Chiaramente questo e' un aspetto che ha il suo peso, se hai una bici da allenamento a cui fai fare 15mila km/anno su strade magari dissestate. Poi magari la domenica corri con le ruote fighe da 870g, ma in quel momento il problema di tornare a casa da un giro di 250km non ce l'hai.

hai colto in pieno il mio ragionamento iniziale o-o
solo un appunto: al di la del surriscaldamento, nei motori c'è anche un fattore prestazionale non da poco. il motore (bancata completa) è un sistema atto a ridurre al minimo ogni genere di attrito, al fine di sviluppare maggiore potenza. si usano tolleranze specifiche e oggetti studiati al micron (quali appunto i cuscinetti) che devono essere sostituibili senza che il sistema venga usurato.
le sfere libera dei mozzi comportano un usura delle piste che in altri campi non sarebbe accettabile.
per questo vedevo nel cuscinetto a sfere ceramicate il miglior rapporto "perfomance/utilizzo/economia della sostituzione"


dico inoltre che non ne ho mai fatto una questione di performance o di utilizzo, ma solo di estetica.
è chiaro che se scivolo e spacco il raggio di una spinergy, torno a casa a piotti, ma se mi faccio una vasca in centro, beh, si girano in molti :mrgreen:
 

Mardot

Velocista
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Mah, mi pare più teoria che pratica. Nel 2010 ho rotto uno dei 12 raggi della ruota anteriore in carbonio prima del Rombo alla Oetztaler e sono riuscito ad arrivare al traguardo (30km più a valle) lo stesso.

Clodovico ha fatto quasi tutta la stessa gara con un raggio rotto (sempre all'anteriore) delle Lightweight...

Basti pensare che alla Paris-Roubaix usano ormai solo ruote in carbonio con anche pochi raggi e che il servizio neutro ne cambia in corsa meno che anni fa (fonte Mavic che fornisce il tal servizio).

Concordo sulla questione sigillati/coniesfere, rilanciando che i secondi hanno anche vantaggi rispetto i carichi non perfettamente assiali.
Tornando a bomba però: in pratica cambia pochetto...
Io in 46 anni non ho mai rotto un raggio davanti, quindi non ho esperienze in tal senso :mrgreen:

Dietro invece ne ho rotti diversi e con le ruote suddette non sono MAI tornato a casa in autonomia (ndr: mia moglie ne sa qualcosa....).

Per contro con le 32 raggi sono tornato a casa in autonomia anche con TRE raggi rotti, il primo si era rotto in un buco, il secondo si è rotto perché ne mancava uno, il terzo si è rotto perché ne mancavano due... ma con due soste da due benzinai a tirantare i raggi rimasti sono arrivato a casa, e sto parlando del carro dell'R8, che accoglie un 23 max, e lascia 1,5mm di luce ai fianchi.
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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dico inoltre che non ne ho mai fatto una questione di performance o di utilizzo, ma solo di estetica.

sull'estetica non ci sono paragoni, pur piacendomi molto anche la ruota tradizionale, certe ruote moderne sono bellissime e, soprattutto, leggerissime

è chiaro che se scivolo e spacco il raggio di una spinergy, torno a casa a piotti, ma se mi faccio una vasca in centro, beh, si girano in molti :mrgreen:
e vorrei ben vedere, mi girerei anche io per vedere una spinergy senza un raggio! :mrgreen: o-oo-oo-o
 

Mardot

Velocista
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Più che altro se ti abitui al nodo di sella dell'R8 diventa difficile poi guardare gli altri.... :-P

Questo però non solo non mi piace esteticamente, ma anche meccanicamente. Tutto lo sforzo di chiusura del reggisella, e la sollecitazione del carro, confluiscono in un unico punto sulla saldatura della congiunzione in cui è installata la vite a brugola di serraggio. Nulla di particolarmente grave, ma non mi piace, nemmeno filosoficamente.

Preferisco che i posteriori verticali si vadano a collegare direttamente sul piantone oppure, quando c'è, sulla parte di congiunzione che avvolge il piantone.
 

flavio-san

Apprendista Velocista
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daccordiSL-masterpiù
Si l'aggancio è al contrario.... conoscendo i Giapponesi però è meglio non farlo sapere troppo in giro prima che il fotografo si tagli via una mano per autopunirsi.

che belle le bici con parafanghi

feather-cycles-magnus-walker-911r-1.jpg