Commenti per la discussione "Nuovi casi di doping tra gli amatori"

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cacciatorino

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12 Agosto 2012
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Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
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Solo per mettere il puntino...

fino al 2015 il cicloturista poteva fare rando e granfondo non-agonistico di qualsiasi distanza, mentre il nuovo ciclosportivo non puo' comunque superare 120km (dunque per fare le rando che non sono competitive ci vorra' la tessera Master con tanto di dichiarazione etica).

Inoltre secondo la legge per la tessera ciclosportiva basterebbe il nuovo certificato medico di elevato impegno... ma siccome la federazione non l'ha ancora capito e pretende quello agonistico questo fatto rimane accademico :-x

Grazie mille per la precisazione :-)
 

GlB

Apprendista Velocista
16 Febbraio 2009
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Sarzana
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Kuota con Durace e P2M
L'articolo sbaglia nel momento in cui dice che con la tessera ciclosportiva si puo' partecipare alle GF fino a 120 km in forma agonistica. In realta', come specificato nel link della FCI che ho indicato, con la tessera ciclosportiva si parte come cicloturisti e non si va nella classifica a tempo, ma si partecipa solo per la classifica per societa' (quelle in cui vinci il prosciutto in base al numero di iscritti). In sostanza la nuova tessera ciclosportiva e' uguale alla vecchia cicloturistica, l'unica differenza e' che viene richiesto il certificato medico agonistico, mentre fino al 2015 bastava il certificato medico normale.

E le gare amatoriali tipo circuiti ? I non etici partono? Perche in questa prima parte del 2016 ne ho già trovati un po.
 

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
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Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
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BTwin Triban 5
E le gare amatoriali tipo circuiti ? I non etici partono? Perche in questa prima parte del 2016 ne ho già trovati un po.

penso che non dovrebbero, ma e' solo una supposizione personale. Considera che pero', se non ricordo male, la non eticita' scatta solo per squalifiche superiori a sei mesi, ma solo se ricevute da una certa data in poi, che se non sbaglio e' il 2000.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
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Scott Addict R2
Va detto che la colpa e' un po' della federazione e del movimento in genere, che ha fatto cosi' tanta confusione con i termini granfondo/mediofondo dando significate (lunghezze) diverse nei due contesti agonismo/turismo ommettendo comunque il suffisso "agonistico" necessario per distinguere un contesto dall'altro.
No, la colpa è di chi non capisce niente dello spirito del ciclismo amatoriale.
La confusione ce l'ha in testa chi non vuole capirlo e che considera più il risultato del divertimento, fino a sfociare nei vari mezzi di imbroglio...
Con tutto quello che succede (gente che si dopa, gente che taglia, motorini elettrici, ecc...) dire che la non esatta definizione del termine "Granfondo" sia il problema del mondo cicloamatoriale è palesemente ridicolo e - non me ne vogliate - spesso orientato a distrarre dai problemi veri...
 

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Dove non ci sono troll, frustrati e rosiconi
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Gigiant
No, la colpa è di chi non capisce niente dello spirito del ciclismo amatoriale.
La confusione ce l'ha in testa chi non vuole capirlo e che considera più il risultato del divertimento, fino a sfociare nei vari mezzi di imbroglio...
Con tutto quello che succede (gente che si dopa, gente che taglia, motorini elettrici, ecc...) dire che la non esatta definizione del termine "Granfondo" sia il problema del mondo cicloamatoriale è palesemente ridicolo e - non me ne vogliate - spesso orientato a distrarre dai problemi veri...

so che su questo siamo d'accordo quindi mi permetto di precisare, perchè c è gente anche sul forum che su queste ambiguità ci marcia:
si può dire senza rischiare di essere blasfemi che parte del divertimento è anche il risultato? e che non ci sia nulla di male?
No perchè pare che ultimamente a guardare le classifiche ci sia quasi da provar vergogna.
il ricorso al doping non è conseguenza diretta della ricerca, anche maniacale del risultato. Altrimenti anche io di questo passo in futuro potrei ricorrere al doping, e francamente non mi sembro il tipo :mrgreen:
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
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Scott Addict R2
[MENTION=12152]gx2[/MENTION] hai fatto bene a precisare.
Ci mancherebbe altro che le "gare" non si facciano anche per fare il miglior "risultato" possibile e che inseguire il risultato faccia parte del divertimento.
Però quando questo non arriva e la cosa diventa una malattia fino a far star male la gente, si rischia di incorrere nel circolo vizioso ben noto.
Il mio spirito è ed è sempre stato "corro per il miglior risultato possibile ma se poi non l'ottengo questo non deve essere un problema", quello che conta è il divertimento.
Corro dal 1992 e in questo periodo ne ho visti smettere tanti (ma tanti!!) che non si divertivano più perché non vincevano... ovviamente non vincevano perché gli altri erano tutti dopati
 

catman

Scalatore
3 Giugno 2011
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Pinarello
semplicemente chi si dopa o smette è solo perché non ama questo sport a sufficienza x sopportare i sacrifici degli allenamenti ed eventuali gare anche senza ottenere chissà che risultati (che hanno cmq poco valore)...poi le scuse che trova la gente x giustificarsi (chissà perchè poi) sono migliaia :mrgreen:, non solo quella del doping...
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
.......
Corro dal 1992 e in questo periodo ne ho visti smettere tanti (ma tanti!!) che non si divertivano più perché non vincevano... ovviamente non vincevano perché gli altri erano tutti dopati
Oddio. Questa mi sembra una parola grossa :-x
Scherzi a parte, quel che non (mi) piace a molti è il demonizzare la ricerca del risultato associandolo a veicolo di frustrazione, doping, motorini ecc.ecc. E purtroppo questo avviene anche da parte di qualcuno in FCI che mira a farci mangiare panini con porchetta in cima alle salite (o più probabilmente non lo pensa sul serio e lo dice per demagogia).
Vedi, Michele, io non "corro" da tanti anni come te, ma l'idea che mi sono fatto è che invidia e frustrazione siano molto di più dietro che non avanti in classifica.
Chi arriva avanti è appassionato sul serio, a volte al limite e oltre della passione. Poi ci sono quelli disonesti. I dopati tendo a credere siano tendenzialmente avanti. Ma saltagriglia, motorini, tagliatori di percorso ce ne sono anche dietro....anzi, più dietro che avanti, perchè davanti ci si conosce di nome e faccia spesso....e se tizio mi arriva avanti sapendo che era dietro, o facendo una prestazione oltre le righe, gli altri davanti se ne accorgono subito.
Mi è capitato, per inconvenienti meccanici di finire molto dietro...ed ho visto scene tutt'altro che ludiche.
Tu ne hai visti smettere tanti. Sicuramente è vero. Ma quanti di quelli davanti smettono e quanti smettono di quelli dietro? Io ne ho visti smettere molti di più di questi, vuoi perchè il ciclismo è duro e impegnativo anche come tempo e se non hai passione molli....e molli a maggior ragione se frustrato da risultati molto meno che mediocri....che spesso giustifichi perchè quelli avanti sono semiprò, dopati, motorizzati, c'hanno motore o due o più di tutte queste cose messe assieme.
 

Airone del Chianti

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Non è questione di "davanti" e "dietro" Andrea, anche perché quale sarebbe il confine?
Te p.es. sei davanti o dietro? Suppongo che ti ritieni uno che arriva "relativamente" davanti ma siccome non vinci direi che sei uno che arriva dietro.
Il problema sorge quando chi non vince (o non ottiene il risultato che vorrebbe), la vive male, come una frustrazione e a quel punto o si dopa o smette dicendo che chi lo batte sono tutti dopati. Chi continua vuol dire che si diverte comunque, molto probabilmente perché prevale la passione sul risultato a tutti i costi, qualunque sia la posizione in classifica.
 

samuelgol

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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Non è questione di "davanti" e "dietro" Andrea, anche perché quale sarebbe il confine?
Te p.es. sei davanti o dietro? Suppongo che ti ritieni uno che arriva "relativamente" davanti ma siccome non vinci direi che sei uno che arriva dietro.
Il problema sorge quando chi non vince (o non ottiene il risultato che vorrebbe), la vive male, come una frustrazione e a quel punto o si dopa o smette dicendo che chi lo batte sono tutti dopati. Chi continua vuol dire che si diverte comunque, molto probabilmente perché prevale la passione sul risultato a tutti i costi, qualunque sia la posizione in classifica.
Avanti è avanti. Chi vince è primo.
Chi la vive male e la vive come una frustrazione è in primis colui il quale è il primo a dare peso alla classifica ma lo nega. Davanti a quel foglio di carta c'è molta più gente di quella che ammette di interessarsene. Lo so che su questo siamo d'accordo. Pertanto chi non lo ammette è già frustrato di suo. Io penso che smettano tanti davanti ma come e ancor più smettono dietro. Non necessariamente è frustrazione/insoddisfazione. Può anche essere semplicemente stanchezza....stanchezza di allenarsi, o di trascorrere domeniche lontani dalle famiglie.....dopati e motorizzati e tagliatori di percorso e saltatori di griglia sono un pò ovunque, molto trasversali in classifica....forse giusto i dopati sono più avanti che non dietro....ma per il resto....:bua:...ciò non toglie che la ricerca del risultato, specie se gli si dà il peso che merita, che non è quello del Tour de France manco se vinci l'Oetzy, non deve essere demonizzata.
Io alla classifica ci guardo e ci tengo. Lo dico e non me ne vergogno. Sono competitivo nell'animo e per me il senso di una gara è dare il meglio e la volta dopo darlo un pò meglio...migliorandomi e affinandomi e eliminando gli errori commessi. Perchè ce se ne deve vergognare?
 
Ultima modifica:

cinelli

Apprendista Scalatore
5 Luglio 2009
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indovina
No, la colpa è di chi non capisce niente dello spirito del ciclismo amatoriale.
La confusione ce l'ha in testa chi non vuole capirlo e che considera più il risultato del divertimento, fino a sfociare nei vari mezzi di imbroglio...
Con tutto quello che succede (gente che si dopa, gente che taglia, motorini elettrici, ecc...) dire che la non esatta definizione del termine "Granfondo" sia il problema del mondo cicloamatoriale è palesemente ridicolo e - non me ne vogliate - spesso orientato a distrarre dai problemi veri...

Ovviamente non cercavo scuse per gli imbroglioni ne voglio distrarre nessuno.
Ricordavo semplicemente che si e' fatto confusione intorno al termine "granfondo", che inizialmente identificava un evento cicloturistico molto lungo, poi per molti e' diventato sinonimo di gara agonistica in linea, peraltro su distanze sempre piu' brevi che talvolta per regolamento avrebbero altri nomi, fino al punto che la stessa federazione per definire la nuova tessera ha dovuto esplicitare 120km pur parlando di granfondo... ed e' proprio dall'uso del termine granfondo che nasce l'equivoco che ha tratto in inganno l'autore del pezzo citato e probabilmente molti altri.
Anche il linguaggio puo' essere un problema vero.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
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Scott Addict R2
...ed e' proprio dall'uso del termine granfondo che nasce l'equivoco che ha tratto in inganno l'autore del pezzo citato e probabilmente molti altri.
Anche il linguaggio puo' essere un problema vero.
L'autore del pezzo è stato tratto in inganno dalla sua non-conoscenza del mondo amatoriale e dalla voglia di sparare a zero verso un bersaglio, a qualunque costo.
In tal caso il costo è stata la sua credibilità come giornalista, sempre che ce l'abbia mai avuta.
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
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samuelgol ha scritto:
Io alla classifica ci guardo e ci tengo. Lo dico e non me ne vergogno. Sono competitivo nell'animo e per me il senso di una gara è dare il meglio e la volta dopo darlo un pò meglio...migliorandomi e affinandomi e eliminando gli errori commessi. Perchè ce se ne deve vergognare?
Chi ha detto che te ne devi vergognare?
Ho solo detto che la ricerca ossessiva del risultato e l'esclusività per l'attenzione alla classifica porta in certuni a entrare nel circolo vizioso.

PS: prima mi chiedevi se quelli che hanno smesso arrivavano "davanti o dietro". Ora che me l'hai chiarito posso dirti che la maggior parte arrivavano davanti ma non davanti come volevano loro. E siccome quello era l'unica cosa che gli interessava alla fine hanno smesso, ovviamente dicendo che "loro puliti non ce la potevano fare con quelli dopati". A casa mia si chiama frustrazione.
 
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samuelgol

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Chi ha detto che te ne devi vergognare?
Ho solo detto che la ricerca ossessiva del risultato e l'esclusività per l'attenzione alla classifica porta in certuni a entrare nel circolo vizioso.

PS: prima mi chiedevi se quelli che hanno smesso arrivavano "davanti o dietro". Ora che me l'hai chiarito posso dirti che la maggior parte arrivavano davanti ma non davanti come volevano loro. E siccome quello era l'unica cosa che gli interessava alla fine hanno smesso, ovviamente dicendo che "loro puliti non ce la potevano fare con quelli dopati". A casa mia si chiama frustrazione.

Tu non l'hai detto. Molti lo dicono e lo pensano. E quelli sono i più frustratim
 

samuelgol

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Chi ha detto che te ne devi vergognare?
Ho solo detto che la ricerca ossessiva del risultato e l'esclusività per l'attenzione alla classifica porta in certuni a entrare nel circolo vizioso.

PS: prima mi chiedevi se quelli che hanno smesso arrivavano "davanti o dietro". Ora che me l'hai chiarito posso dirti che la maggior parte arrivavano davanti ma non davanti come volevano loro. E siccome quello era l'unica cosa che gli interessava alla fine hanno smesso, ovviamente dicendo che "loro puliti non ce la potevano fare con quelli dopati". A casa mia si chiama frustrazione.

Tu non l'hai detto. E non credo che lo pensi. Molti lo dicono e lo pensano. E quelli sono i più frustratim
 

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
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BMC slr01 TREK Madone
[MENTION=2350]Airone del Chianti[/MENTION] . Pero va anche considerato che se uno come tanto ha appunto la voglia e l'animo di conforntarsi con altri ovvero essere agonista, bisognerà pur dargli una manifestazione per farlo, come ci sono i tornei di calcetto o i tornei di tenni , sempre amatoriali.
Se abolissimo il concetto di agonismo dalle GF o MF , a "noi" agonisti cosa rimarrebbe per confrontare o anche per dimostrare il proprio (infimo) valore ??
Poi il tuo discorso che essite un eccesso di agonismo che la gente non sia arrenda di fronte al fatto di arrivare "secondi" sono d'accordissimo con te.

Purtroppo la voglia di primeggiare è insita nell'uomo e il doping nelle sue forme più assurde ci sara sempre.
tanto per portare un esempio....è di questi giorni di quel fotografo che ha vinto un contest Nikon riuscendo a vincre con un FOTOMONTAGGIO, ----- se non è doping questo, in tutti i campi ci sara sempre qualcuno che barerà o-o
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
9 Dicembre 2004
20.051
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Barberino Val d'Elsa (FI)
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Scott Addict R2
Forse scrivo trasparente. [MENTION=2116]sepica[/MENTION] ma chi ha mai parlato di abolire il concetto di agonismo dalle GF? Chi ha mai parlato di eccesso di agonismo?
L'agonismo per me è il sale dello sport.
D'altronde stai parlando con uno dei forumendoli che si è appiccicato il numero sulla schiena più volte di tutti (circa 800).
Detto questo, il problema non è l'agonismo (di per sé cosa positiva) ma il rendere la ricerca del risultato a tutti i costi un ossessione.
Se si capisce bene altrimenti mi arrendo...
 

andre.road

Scalatore
11 Ottobre 2012
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:-)
...
Ricordavo semplicemente che si e' fatto confusione intorno al termine "granfondo", che inizialmente identificava un evento cicloturistico molto lungo.

Questa storia che le granfondo all'inizio fossero raduni cicloturistici viene tirata fuori di tanto in tanto ma a me appare fuoriluogo.

Il fatto che, nel tempo, medio (71-120km) e granfondo (120 e +) siano diventate gare in linea sta nell'evoluzione delle cose e del movimento. Non ci vedo niente di strano. L'etimologia della parola fondo - presente in molte discipline sportive - non esclude affatto la competizione. Significa semplicemente un'attività sportiva in cui la caratteristica di base è la resistenza.

Piuttosto, sarebbe il caso di non sovrapporre all'interno degli stessi eventi amatori e cicloturisti (visto che questo accade in alcune situazioni: vedi GF Roma ed altre). Bisognerebbe inoltre implementare gli investimenti sulle metodologie di controllo dei comportamenti scorretti all'interno degli eventi competitivi.

Così chi vuole entrare in una classifica lo può fare indipendentemente dallo spirito col quale partecipa. Chi vuole mangiare il panino con la porchetta e bersi il bicchiere di vino in cima alla salita, lo fa su un percorso a lui dedicato (e in effetti questo accade in molti altri eventi).

Può essere anche che mi sbagli. Tuttavia, la mia paura è che a livello di politica sportiva ci sia oggi una tendenza a voler restringere o soffocare il fattore competitivo (la c.d. lotta all'"agonismo esasperato" che qualcuno in FCI conduce) con l'obiettivo di tenere insieme - all'interno del medesimo evento - agonisti e cicloturisti.

Tutto questo può anche aumentare la platea dei partecipanti, i tesserati e il giro complessivo. Ma a mio parere finisce col ledere il ciclismo inteso come sport: quindi con una partenza, un arrivo, delle regole e una sana competizione.
 

gymartino

Apprendista Velocista
8 Luglio 2010
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Luicciana (Prato)
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Pinarello FP 4:13
Tu non l'hai detto. E non credo che lo pensi. Molti lo dicono e lo pensano. E quelli sono i più frustratim

Forse è vero.
Così come molti dicono e pensano che chi da al ristoro più importanza che alla classifica sia un povero stolto che non capisce nè di sport nè tantomeno di ciclismo. Forse neppure di vita.
Entrambe idee sbagliate e anche parecchio, per come la penso io.
 
Stato
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